Yves-Alexandre de Marbeuf

arcivescovo cattolico francese

Yves-Alexandre de Marbeuf (Rennes, 17 maggio 1734Lubecca, 15 aprile 1799) è stato un arcivescovo cattolico francese.

Yves-Alexandre de Marbeuf
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato17 maggio 1734 a Rennes
Ordinato presbitero1754
Nominato vescovo15 giugno 1767 da papa Clemente XIII
Consacrato vescovo12 luglio 1767 dall'arcivescovo Antoine de Malvin de Montazet
Elevato arcivescovo15 settembre 1788 da papa Pio VI
Deceduto15 aprile 1799 (64 anni) a Lubecca
 

Biografia modifica

Figlio del cugino germano di Charles Louis de Marbeuf, primo protettore di Napoleone, venne nominato vescovo di Autun il 15 giugno 1767, carica che occupò fino al 1788 (suo successore fu il famoso Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord), quando passò al prestigioso e remunerativo (50.000 lire di rendita annua) seggio episcopale di Lione. Dal 1782 era inoltre abate (e sarebbe stato l'ultimo) dell'Abbazia di Bec, e il 1º gennaio 1785 fu nominato cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo.

Sotto l'Ancien Régime, fu ministro del foglio dei benefici, gestendo l'attribuzione delle varie rendite ecclesiastiche nel Regno di Francia.

Fin dallo scoppio della Rivoluzione, Marbeuf, pur non essendo stato contrario agli Stati Generali del 1789, si schierò fin dall'inizio con le forze conservatrici, manifestando soprattutto la sua decisione opposizione alla Costituzione civile del clero[1]. Costretto a fuggire dalla Francia, venne sostituito sul seggio di Lione dal vescovo "costituzionale" Antoine-Adrien Lamourette, ma, agli occhi della Santa Sede, continuò a essere lui il legittimo vescovo di Lione fino alla sua morte, avvenuta nel 1799 mentre era in esilio in Germania.

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Jacques Gadille, René Fédou, Henri Hours, Bernard de Vrégille, s.j., Le Diocèse de Lyon ; Histoire des diocèses de France - 16, Beauchesne, 1983, Paris, 350p., ISBN 2-7010-1066-7

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Controllo di autoritàVIAF (EN41950231 · ISNI (EN0000 0000 8077 0662 · BAV 495/35011 · CERL cnp01427314 · LCCN (ENnb2013003272 · GND (DE1089529856 · BNF (FRcb12528761s (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2013003272