Zamenis situla

specie di serpente

Il colubro leopardino (Zamenis situla (Linnaeus, 1758)) è un serpente non velenoso facente parte della famiglia dei Colubridae.

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Colubro leopardino
Zamenis situla
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseReptilia
OrdineSquamata
SottordineSerpentes
InfraordineAlethinophidia
SuperfamigliaXenophidia
FamigliaColubridae
SottofamigliaColubrinae
GenereZamenis
SpecieZ. situla
Nomenclatura binomiale
Zamenis situla
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Elaphe situla

Descrizione

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I maschi possono essere lunghi fino a circa 100 cm, ma raramente superano gli 80. È un serpente dalla corporatura slanciata e dal disegno difficilmente confondibile con altre specie europee.

Il capo è stretto e slanciato, l'occhio è di medie dimensioni, con pupilla rotonda e iride arancio. Il disegno caratteristico della specie consiste in una fila di macchie da marrone a rosso bordate di nero sul dorso e una, o più raramente, due file di macchie scure sui fianchi.

Distribuzione e habitat

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In Italia è presente in Sicilia sud-orientale, marginalmente in Basilicata orientale, in Puglia centromeridionale a sud dell'Ofanto e in Calabria. Inoltre può essere rinvenuto in Grecia comprese le isole, in Turchia, Bulgaria, Macedonia del Nord, Albania, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Malta.[2].

Biologia

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È una specie poco aggressiva non morde mai o raramente, la sua difesa è la fuga, se messo alle strette raramente reagisce. Questo serpente a causa dei suoi sgargianti colori viene confuso con la vipera (che in realtà, presenta una livrea completamente diversa).

Alimentazione

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Gli adulti si nutrono di piccoli topi di campagna o arvicole campestri, più raramente lucertole. Gli esemplari più giovani propendono per queste ultime.

Riproduzione

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L'accoppiamento avviene in maggio-giugno, la gestazione dura circa due mesi e la nascita dei piccoli avviene in agosto-settembre. Depone dalle 2 alle 5 uova.

Conservazione

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La IUCN Red List considera Z. situla come specie a basso rischio.[1]
È specie protetta dalla Convenzione di Berna (Appendice II) e da varie leggi regionali.

  1. ^ a b (EN) Wolfgang Böhme et al. 2008, Zamenis situla, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Distribuzione della specie http://www.iucnredlist.org/search/rangemap.php?species=61444

Voci correlate

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