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Michel Platini
Michel Platini nel 2009 a Breslavia con Rafał Dutkiewicz e Grzegorz Lato, durante un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori agli impianti di Euro 2012.
Nazionalità Bandiera della Francia Francia
Altezza 177 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1987 - giocatore
1992 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1972-1979Nancy172 (102)
1979-1982Saint-Étienne96 (50)
1982-1987Juventus147 (68)
Carriera da allenatore
1988-1992Bandiera della Francia Francia
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Messico 1986
 Europei di calcio
Oro Francia 1984
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 28 gennaio 2007

Michel François Platini (Jœuf, 21 giugno 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore francese, presidente dell'UEFA dal 26 gennaio 2007.[1]

Da calciatore legò il suo nome a quello del Nancy (era infatti il giocatore emblematico del club), della Juventus e della Nazionale di calcio francese, di cui è stato tra i principali artefici dei rispettivi successi degli anni ottanta[2] (con i bianconeri giocò dal 1982 al 1987, quando terminò la carriera a 32 anni, dopo aver conquistato numerosi trofei,[3][4] con la Nazionale transalpina ottenne piazzamenti nelle competizioni internazionali del decennio 1976-86, tra cui la vittoria del campionato europeo nel 1984, vincendo la classifica marcatori con nove reti, che ne fanno il miglior realizzatore in una singola edizione del torneo.

È stato l'unico calciatore della storia ad aver vinto consecutivamente tre Palloni d'oro, premio conferito dalla rivista francese France Football fino al 2009, ed è stato riconosciuto da numerosi addetti ai lavori fra i migliori dieci calciatori del XX secolo nonché il più rappresentativo calciatore francese del Novecento, davanti a Zinédine Zidane e Raymond Kopa[5].

Dal 26 gennaio 2007 è presidente della UEFA, succedendo a Lennart Johansson.

Biografia modifica

Michel Platini nacque nella Rue Saint-Exupéry a Jœuf, un comune francese situato nel dipartimento della Meurthe e Mosella nella regione della Lorena il 21 giugno 1955. La sua famiglia, di originaria di Agrate Conturbia, in Piemonte[6], era molto sportiva; il nonno, che si chiamava Francesco, era un muratore italiano che emigrò in Francia, dove divenne ristoratore, gestendo il bar battezzato proprio da lui con il nome di le Café des Sports[7]. Il padre Aldo Platini era un professore di matematica e nel tempo libero il capitano della squadra del Jovincenne e allenatore del Nancy (in quell'epoca in Division 3). La madre si chiamava Anna Piccinelli, che serviva liquori al bancone di zinco del suocero, mentre il nome della sorella è Martina.[8][9]

All'età di 7 anni (1962) ha iniziato a calciare la palla, giocava con il cane di sua cugina Stefanina: Fufi. Quest'ultimo giocava in porta e lui tirava. Da bambino era soprannominato il "Ratz" e "le nain" per via della sua bassa statura (era 168 cm). Ora è 178 cm.[10] Il suo idolo si chiamava Pelé. Per questo, ogni volta che gli capitava di dover firmare un pezzo di carta, si divertiva a storpiare il proprio cognome. Il ragazzino Michel si trasformava, si chiamava Platini e ogni volta diventava Peleatini[11].

Si era riscontrato in più occasioni che Michel aveva problemi fisici: una capacità polmonare molto bassa e un'insufficienza cardiaca.<[12]

Il 27 dicembre 1977, Michel si sposa con una studentessa di economia: Christelle Bigoni, come lui figlia di genitori italiani[13]. Dal loro matrimonio nasceranno due bambini: Laurent Platini, avvocato della Qatar Sports Investment, che controlla il PSG[14] e Marine Platini, attrice[15], entrambi scampati di un soffio da un rapimento quando erano ancora bambini[16].

All'età di 17 anni, ottenne il suo primo contratto da professionista, a circa 50 km da dove viveva: nel Nancy.[17][18].

Caratteristiche tecniche modifica

 
Platini salta in dribbling un avversario del Genoa, nell'ultima giornata del torneo 1983-1984.

Era un regista dotato di un notevole bagaglio tecnico, ottima visione del gioco e un innato senso del goal;[19] anche grazie a quest'ultima caratteristica risultò più prolifico di molti attaccanti della sua generazione. Negli anni alla Juventus sviluppò una buona capacità di elevazione, che lo portò a completare il suo repertorio con reti di testa e fu un efficiente rigorista dei bianconeri.[19]

Reputato uno dei migliori calciatori e specialisti del calcio di punizione nella storia (i suoi calci piazzati, che spesso scavalcavano la barriera avversaria, furono soprannominati "alla Platini", a indicare l'unicità che gli era attribuita),[19] era valido nel servire i compagni da diverse posizioni e in varie modalità.[19][20]

La sua capacità tecnica e l'attitudine a essere un leader gli valsero il soprannome di Le Roi (Il Re, in francese).[19][21]

Carriera modifica

Giocatore modifica

«[Ho giocato nel] Nancy perché era la mia città e la migliore della Lorena, [nel] Saint-Étienne perché era la migliore in Francia e [nella] Juventus perché è la migliore al mondo.»

Il debutto modifica

«A quattordici anni andai a Parigi, finale del concorso per i migliori giovani calciatori di Francia. Allo stadio di Colombes c'era un vento cane. Non riuscii a toccare e a giocare un solo pallone buono. Mi offrirono un biglietto per andare sulla Senna in battello e uno per andare a vedere la Torre Eiffel. Gli altri ragazzi rimasero allo stadio a giocare al calcio, a me consigliarono di fare il turista.»

Grazie anche all'ambiente sportivo famigliare (Francesco gestisce il Caffè dello Sport ed Aldo allena il Jovicienne), Michel coltivò il suo amore per tutti gli sport, soprattutto quello che lo appassionava di più: il calcio[24]. A undici anni, Platini trova un posto nelle giovanili del Joeuf, il Jovicienne, di cui il padre è allenatore[25]. Nel giorno del debutto, 1° settembre 1966, segna due gol all'Homécourt.

Ha iniziato a giocare a calcio sin da tenera età. All'età di undici anni, il 10 settembre 1966 entrò a far parte del piccolo club della sua città natale, l'AS Jœuf. Su consiglio del padre, si concentrò nell'affinamento di fondamentali quali l'anticipo e le punizioni di prima.

Il giocatore ha fallito il provino nel concorso finale dei migliori giovani del 1969[12], ma si è fatto notare durante una partita di Coppa Gambardella dimostrando, all'età di sedici anni, di essere un giocatore brillante, tanto da attirare le lusinghe della rivale del match, il Metz 2. La prima volta ha rifiutato lo stage de présélection offerto dal club granata; partecipò al secondo provino, nel quale fu scartato dopo essergli stata riscontrata una capacità polmonare molto bassa e un'insufficienza cardiaca.[12][26]

Nancy modifica

Bocciato a Metz, lo hanno richiesto il Sochaux, il Sedan e i belgi dello Charleroi, invece ha deciso di andare al Nancy e nel settembre del 1972, firma un contratto con i Les chardons (guadagnando 6.000 franchi al mese, più o meno un 1,2 milioni di lire[27]), iniziando a giocare con la squadra riserve, dove conosce Jean-Michel Moutier, giovane portiere, e i due diventano rapidamente amici. Si è fatto notare con la seconda squadra segnando una tripletta contro l'ASCA Wittelsheim. Grazie alle sue prestazioni, presto sale in prima squadra: infatti l'esordio è arrivato il 2 maggio 1973 contro il Nimes (vinta 3-1), all'età di diciassette anni, indossando la maglia n. 11. Totalmente in questa stagione segna 2 gol in 5 partite, contro il Sedan e il Lione (vinta 2-4). Nella seconda annata, 1973-74, sigla solo 2 reti in 21 presenze e il Nancy retrocede per differenza reti.[28]. L'anno seguente, sempre con la stessa squadra vince il Groupe Sud della Division 2 e la finale di categoria contro il Valenciennes, vincitore del Groupe Nord. Sempre in quest'annata il giocatore si è fatto notare con i suoi 17 gol in 33 partite di campionato. E con 13 marcature in 8 partire ha portato la sua squadra ai quarti della Coupe de France.

Nella stagione 1976-1977 raggiunge il quarto posto in campionato (miglior piazzamento dal passaggio al professionismo del club, avvenuto nel 1967), giocando tutte le partite di campionato (38) e mettendo a segno 25 gol, arrivando così secondo nella classifica marcatori, dietro all'argentino Delio Onnis. In questa stagione Platini subisce un infortunio nell'incontro vinto 4-1 (con una sua tripletta) contro il Laval. Ritorna due settimane dopo. A fine stagione firma il suo primo contratto da giocatore professionista, che lo lega al Nancy per altri due anni. Nel 1977 arriva terzo nel Pallone d'oro, dietro al danese Allan Simonsen e all'inglese Kevin Keegan[33].

La stagione seguente alza la Coppa di Francia segnando, da capitano il gol con cui, nella finale del Parco dei Principi il Nancy batte il Nizza per 1-0.[34] La stagione 1978-1979, l'ultima con il club della Lorena, è travagliata: ritenuto responsabile del fallimento ai Mondiali d'Argentina 1978 (dove la Francia esce al primo turno, battuta dai padroni di casa e dall'Italia, rispettivamente la vincitrice e la quarta classificata), viene fischiato dal pubblico; inoltre, nella trasferta di Saint-Étienne (quarti d'andata) si procura una triplice frattura del malleolo, che lo costringe a un'assenza dai campi di sei mesi.[35] Con 127 gol (in 215 partite, media 0,59 gol a partita), Platini è comunque il miglior cannoniere della storia del Nancy.

Saint-Étienne modifica

Alla scadenza del contratto, si trasferisce proprio al Saint-Étienne, la squadra più titolata in patria.[36]

L'obbiettivo dell'acquisto di Michel era per vincere una coppa europea ma, nonostante qualche acuto, come la vittoria per 6-0 contro il PSV Eindhoven al Geoffroy Guichard nel 1979, o quella sull'Amburgo (5-0) al Volksparkstadion nel 1980 e sempre nella stessa stagione il 7-0 sia al Geoffroy Guichard che al Magnum Areena contro il KuPS, non supera i quarti di finale.

In campionato, invece, il fantasista vince il torneo del 1981. In questa stagione fu dura la lotta contro il Nantes, che non mollò i Les Verts fino all'ultima di campionato giocata contro il Bordeaux, dove Platini si rivelò fondamentale: al 25' segna con un tiro-cross rasoterra e al 41' sigla la sua doppietta con un gol di testa; Bernard Lacombe, a 10' dal termine, accorciò le distanze, firmando il 2-1[37]. In Coupe de France sigla 5 reti in 10 presenze, raggiungendo la finale contro il Bastia, persa per 2-1 (in gol per i padroni di casa segnano Marcialis e Milla, la rete ospite è realizzata da Santini su rigore)[38].

La stagione seguente, l'ultima con il club della Loira, arrivò secondo in campionato, dopo una dura lotta contro il Bordeaux e il Monaco. Quest'ultimo club, alla 32ª giornata volò primo in classifica, resistendo poi agli attacchi del Saint-Étienne e del Bordeaux assicurandosi il quarto titolo all'ultima giornata, vincendo di misura in casa contro lo Strasburgo. Platini arriva terzo nella classifica dei cannonieri (22 gol), dietro all'argentino Delio Onnis (29 gol) e al polacco Andrzej Szarmach (24 gol)[39]. Nella stessa stagione il Saint-Étienne arrivò in finale della Coupe de France contro il PSG, dove Platini ha un ruolo fondamentale: al 76' risponde al ciadiano Nabatingue Toko (che sigla il vantaggio parigino al 58') e al 99' porta la sua squadra in vantaggio: all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare Dominique Rocheteau ristabilisce la parità, mettendo a segno il 2-2 e portando la sfida ai rigori, dove il PSG vince 6-5[40].

Totalizza 145 partite e mette a segno 82 gol con la maglia del Saint-Étienne, vincendo un titolo francese nel 1981.

Juventus modifica

«L'abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras.»

1982-1983: capocannoniere della Serie A modifica

Viene acquistato dalla vecchia Signora pochi giorni dopo la conclusione dell'acquisto di Zbigniew Boniek: questa scelta personale dell'avvocato Gianni Agnelli obbliga la società a privarsi di Liam Brady, a causa della norma che permetteva la presenza in squadra al massimo di due stranieri.[42] Il cartellino di Platini viene pagato 250 milioni di lire;[42] per il francese il contratto biennale prevede 400 milioni di lire l'anno. La prima partita ufficiale di Platini è nella partita di Coppa Italia pareggiata 1-1 contro il Catania, il 18 agosto del 1982. Nel turno successivo, domenica 22 agosto 1982, Michel segna il suo primo gol ufficiale, nella partita vinta 2-1 a Torino, contro il Pescara. Platini, dopo un pallonetto che scavalca i difensori abruzzesi, segna con un tiro d’esterno, battendo il portiere Bartolini in uscita[43].

L’esordio in campionato è un disastro: la Juventus perde a Genova, contro la Sampdoria neopromossa, 1-0, segna Ferroni, Brady, ceduto proprio ai blucerchiati, è il migliore in campo[44]. Una settimana dopo, Michel segna il suo primo goal in campionato, contribuendo così alla prima vittoria dei bianconeri, 2-0 al Cesena, con un sinistro che inganna il portiere Recchi[45]. Dopo mesi durissimi per il mondo bianconero, nasce una grande amicizia tra Platini e Boniek; comunque la squadra bianconera è staccatissima sin da subito e deve dare l’addio definitivo allo scudetto addirittura a gennaio[19][46]. Nel girone di ritorno della stagione 1982-1983 le sue prestazioni vanno in crescendo e, con 16 gol, tra cui 5 doppiette proprio nel girone di ritorno (all'Udinese[47], Avellino[48], Catanzaro[49], Inter[50] e Genoa[51]) è capocannoniere della Serie A,[19] e si sviluppa l'intesa con Boniek, infatti il mediano francese serve con aperture, lanci (anche di quaranta metri) e passaggi filtranti.[19]

Platini contribuisce quindi alla positiva seconda parte di stagione della Juventus, vicecampione della Serie A (dietro alla Roma). Realizza due dei tre gol con cui i bianconeri s'impongono 3-0 nella finale di ritorno di Coppa Italia, dopo i tempi supplementari, al Comunale di Torino sull'emergente Hellas Verona, aggiudicandosi il trofeo (la finale di andata, a Verona, si era conclusa 2-0 per i padroni di casa). In campo europeo, contribuisce alla vittoria contro l'Hvidovre IF e alla semifinale contro il Widzew Łódź, arrivando così in finale di Coppa dei Campioni (dove viene battuta dall'Amburgo).

1983-1984: vittoria della Coppa delle Coppe modifica
 
Una famosa immagine di Platini, vanamente contrastato da un difensore dell'Avellino nel corso dell'annata 1983-1984.

Nella stagione successiva inizia già con una doppietta nella prima di campionato contro l'Ascoli, vinta 7-0[52]. In questa stagione segna un maggior numero di gol: 20 in 28 presenze, cifra con cui vince il duello a distanza per il titolo di capocannoniere con il brasiliano Zico (19 reti), giunto quella stagione in Italia nelle file dell'Udinese. E vince il suo primo campionato italiano in questa stagione.

Invece in campo europeo, vince la sua prima Coppa delle Coppe ed unica della sua carriera, battendo in finale 2-1 il Porto, con 2 gol in 8 partite. In Coppa Italia termina con 3 gol in 7 partite, dove i bianconeri escono agli ottavi per mano della rivelazione Bari, formazione di Serie C1 poi sorprendente semifinalista dell'edizione.

Michel conquista il suo primo Pallone d'oro nel 1983, battendo con 110 preferenze lo scozzese Kenny Dalglish, del Liverpool campione d'Europa, che raccoglie 26 preferenze. Inoltre vince il suo primo campionato italiano nella stessa stagione.

1984-1985: Supercoppa UEFA e Coppa dei Campioni modifica
 
Platini con il suo secondo Pallone d'oro consecutivo vinto nel 1984.

Nella stagione 1984-1985, terminata dai bianconeri al sesto posto (non viene quindi replicato il successo dell'anno precedente), Platini, con i suoi 18 gol ottiene la sua terza affermazione nella classifica dei marcatori (davanti ad Altobelli e Maradona) e contribuisce alla vittoria della Supercoppa europea. In finale di Coppa Campioni, a Bruxelles contro il Liverpool, disputata per delibera della confederazione europea e del Ministero dell'Interno del Belgio, nonostante gli incidenti accadduti nel prepartita, provocati dagli hooligans inglesi[53] che causano la morte di trentanove persone sulle tribune dello stadio, il centrocampista francese segna su rigore il gol dell'1-0 finale (il penalty fu causato da un fallo su Boniek, imbeccato dallo stesso Platini con un lancio da cinquanta metri). Platini chiude anche l'edizione della Coppa dei Campioni da capocannoniere, con 7 marcature. Sempre nella stessa stagione, il 16 gennaio 1985 gioca la sua prima Supercoppa UEFA con la maglia n° 10 contro il Liverpool[54].

1985-1986: l'Intercontinentale e il terzo Pallone d'oro modifica

Nell'anno calcistico 1985-1986, a causa delle cessioni di alcuni compagni di squadra (Paolo Rossi, Boniek e Marco Tardelli; Claudio Gentile aveva lasciato la Signora nella stagione precedente) Michel rimane fra i giocatori più "anziani" della rosa bianconera, sempre allenata da Giovanni Trapattoni. Sigla la sua prima tripletta stagionale nel match vinto 4-0 contro il Bari. Il francese è determinante nella finale di Coppa Intercontinentale, vinta a Tokyo contro l'Argentinos Juniors l'8 dicembre 1985, dove nei tempi regolamentari dapprima mette a segno il penalty dell'1-1, e serve poi a Laudrup l'assist del 2-2; la gara viene vinta dalla Juventus ai rigori, ed è il fantasista bianconero a insaccare il tiro che porta la squadra torinese sul tetto del mondo.

 
Platini, assieme a Gaetano Scirea, con la Coppa Intercontinentale 1985 conquistata dalla Juventus a Tokyo contro l'Argentinos Juniors.

Sul finire del 1985 Platini si aggiudica il terzo Pallone d'oro della sua carriera, quarto consecutivo per un giocatore della Juventus, dopo quello di Paolo Rossi e i primi due dello stesso Platini. Inoltre vince il suo secondo campionato italiano in questa stagione, che si ritrova uno dei tre componenti del vecchio gruppo (gli altri sono Scirea e Cabrini).

1986-1987: il ritiro dal calcio giocato modifica

Rimasto uno dei tre componenti del vecchio gruppo (gli altri sono Scirea e Cabrini), causa la continuazione del processo di rinnovamento della rosa juventina, Platini realizza due marcature in campionato, nell'annata 1986-1987 (alla seconda giornata contro l'Avellino, e alla sesta contro l'Ascoli).

 
Platini assieme a Diego Armando Maradona nel campionato 1986-1987, che per il francese fu l'ultimo giocato da calciatore prima del ritiro.

A fine stagione annuncia il suo addio al calcio giocato, all'età di 32 anni, in un'intervista rilasciata allo Stadio Comunale nella quale il giocatore adduce motivazioni fisiche; non riuscendo più a raggiungere la forma necessaria per esprimersi ad alti livelli, rifiuta un arretramento "tattico" e preferisce anticipare il ritiro:[19][55] «quando io ho smesso, non avevo più benzina. Era da tanti anni che giocavo a pallone ed ero veramente stanco, cotto. Ho passato tutto il 1986 infortunato e avevo dei problemi alle caviglie per cui ho deciso di smettere».[32]

Nazionale modifica

«Sono francese e mi sento tale. Stimo l'Italia, ma io non sono italiano.»

1976-1978: il primo Mondiale modifica

Viene convocato per la prima volta in Nazionale dal neo allenatore Michel Hidalgo il 27 marzo 1976, nell'amichevole pareggiata 2-2 contro la Cecoslovacchia al Parco dei Principi, dove sigla il suo primo gol in Nazionale.

Dopo tre amichevoli gioca e segna la sua prima partita di qualificazione per i Mondiali del 1978, nel match pareggiato 2-2 contro la Bulgaria, giocata a Sofia. Segna tre gol nelle sue quattro partite giocate in queste qualificazioni, che portano la Francia alla qualificazione del Gruppo 5, composto da tre squadre: Francia, Bulgaria e Irlanda[57].

Il primo mondiale di Platini finisce male: la Francia vince solo contro l'Ungheria con un 3-1 (terza gara del girone). Il giovane talento francese mette a segno la rete del momentaneo pareggio contro i padroni di casa dell'Argentina, nella seconda partita del girone eliminatorio, che poi finisce 2-1 per gli avversari, determinando l'eliminazione della selezione transalpina (che ha perso anche la prima gara, per 1-2, contro l'Italia di Bearzot).

1979-1982: semifinale ai Mondiali modifica

Continua a segnare, anche dopo l'insuccesso nelle qualificazioni per l'Europeo 1980. La Francia conclude seconda[58], dietro alla Cecoslovacchia, ma senza qualificarsi. Nelle due partite che giocò, mise a segno un gol, nella vittoria per 3-1 contro la Svezia a Stoccolma[59]. Il 27 febbraio 1980 segna la sua prima doppietta, nel match vinto 5-1 contro la Grecia. Sigla un altra doppietta anche nelle qualificazioni della Coppa del Mondo 1982, nella partita vinta 7-0 contro il Cipro, giocata a Limassol[60]. I suoi 5 gol in 5 partite hanno portato la Francia a qualificarsi a questa coppa.

Al Campionato mondiale di calcio 1982 Platini va a segno una volta contro il Kuwait (che viene battuto dalla Francia per 4-1), nella prima fase e una volta in semifinale contro la Germania Ovest, pareggiando su rigore 1-1. Nei supplementari la Francia si porta sul 3-1 ma la squadra tedesca, con una rimonta, giunge al pareggio per poi avere la meglio per 5-4 ai calci di rigore (determinando quindi l'eliminazione dei Bleus dalla competizione). La squadra francese perderà anche la finale per il terzo posto contro la Polonia di Boniek, futuro compagno di squadra di Platini nella Juventus.

1983-1984: conquista del primo Europeo modifica
 
Platini e Marco Tardelli durante un'amichevole tra Italia e Francia al San Paolo di Napoli.

Al Campionato europeo del 1984, vinto dalla Francia, paese ospitante, i suoi gol sono determinanti per battere Danimarca (1-0 nel girone iniziale), Belgio (5-0, con annessa tripletta), Jugoslavia (la tripletta della rimonta, 3-2 sugli slavi, nell'ultima gara del girone iniziale) e Portogallo (vinta 3-2 dopo i tempi supplementari); in finale segna su punizione la rete dell’1-0 contro la Spagna (poi battuta 2-0). Platini si laurea capocannoniere del torneo con 9 reti, più del doppio rispetto al precedente record di reti (per una singola edizione) per la stessa competizione, fino ad allora detenuto dai tedeschi Gerd Müller (che al Campionato europeo di calcio 1972 ne aveva siglati 4) e Dieter Müller (che ne aveva siglati altrettanti quattro anni dopo, in Jugoslavia 1976, scavalcando il primato dell'omonimo connazionale); nelle edizioni successive nessuno superò le 5 marcature.

1985-1988: ultimi anni in Nazionale modifica

Al mondiale 1986 apre le marcature contro l'Italia campionessa del Mondo in carica (poi battuta dai Bleus per 2-0; realizza la sua rete con un inserimento centrale e pallonetto davanti al portiere in uscita) e pareggiando 1-1 nei quarti di finale contro il Brasile, poi sconfitto dai transalpini ai rigori (di nuovo sconfitta dalla Germania Ovest alle semifinali, la Francia si aggiudica poi il terzo posto battendo il Belgio, contro cui Michel non scende in campo).

In seguito disputa tre gare per le qualificazioni ad Euro '88, prima di lasciare definitivamente la Nazionale del suo Paese. Platini è tuttora il secondo marcatore di sempre con la maglia della Nazionale francese, con 41 gol in 72 presenze, alle spalle di Thierry Henry con 51 gol in 123 presenze[61].

Dopo l'addio al calcio, su invito dell'emiro Jamir III al-Ahmad del Kuwait, nel 1988 Platini gioca per 21 minuti con la casacca della nazionale kuwaitiana in una partita amichevole contro l'Unione Sovietica.[62]

Allenatore modifica

Dopo il suo ritiro dall'agonismo ricopre il ruolo di commissario tecnico della Nazionale francese (dal 1º novembre 1988 al 17 giugno 1992), senza vincere alcuna competizione.

Diviene allenatore dei Galletti dopo la mancata qualificazione al campionato d'Europa 1988 (all'epoca si qualificavano 8 squadre, delle 33 iscritte all'UEFA); con lui alla guida i francesi non si qualificano al campionato del mondo 1990, sopravanzati nelle eliminatorie da Scozia e Jugoslavia.

Dal 29 aprile 1989 al 20 novembre 1991 la sua squadra ricava 19 risultati utili consecutivi, che nel '91 gli valgono il premio di "allenatore dell'anno" da parte del mensile World Soccer. Nonostante il percorso netto (8 vittorie) nelle qualificazioni, al campionato d'Europa 1992 la Francia non vince alcuna partita e viene eliminata nella fase a gruppi dalla Svezia padrona di casa e dalla Danimarca, poi vincitrice del torneo.

In totale ha seduto sulla panchina della Nazionale transalpina per 39 partite, ottenendo 16 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte[63].

Dirigente modifica

 
Michel Platini nel 2010

Il 10 novembre 1992 è nominato co-presidente (insieme a Fernand Sastre) del Comité français d'organisation, il comitato organizzatore del Campionato mondiale di calcio 1998.[64][65]

Vicepresidente della Federcalcio francese dal 2001 al 2008,[66] dal 2002 ricopre la medesima carica nell'Esecutivo della FIFA[67] Il 26 gennaio 2007 vince le elezioni per la presidenza della UEFA con 27 voti favorevoli, contro i 23 di Lennart Johansson, il presidente uscente.[68] Il 22 marzo 2011 è rieletto, per acclamazione, presidente dell'organo di governo del calcio europeo.[69]

Riforma delle Coppe europee e dei regolamenti modifica

Platini basa buona parte della sua campagna elettorale per la presidenza UEFA, sulla riforma delle Coppe europee, in particolar modo della Coppa dei Campioni; secondo lui, anche le squadre campionesse nazionali dei paesi minori devono avere il diritto di giocare, o tentare di giocare, la fase a gironi autunnale.

 
Michel Platini nel 2009 a Breslavia con Rafał Dutkiewicz e Grzegorz Lato, durante un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori agli impianti di Euro 2012.

Dopo l'elezione di Michel alla suddetta presidenza, i suoi intenti sull'organizzazione delle Coppe europee si concretizzano il 30 novembre 2007, quando viene approvato il nuovo format per il triennio 2009-2012: le squadre schierate dai campionati principali, Spagna, Germania e Inghilterra saranno quattro, di cui tre ammesse direttamente al primo turno, mentre la quarta eventualmente dopo aver vinto il turno preliminare; le partecipanti di diritto alla fase a gironi passano da 16 a 22, comprendendo oltre alle terze classificate dei primi tre paesi del Ranking UEFA, le squadre campioni nazionali dei paesi dal 7º al 12º (o 13º) posto. Per i rimanenti dieci posti si qualificheranno i cinque campioni nazionali che avevano superato la fase preliminare e le cinque squadre delle federazioni forti, accontentando sia le federazioni dell'Est (come promesso in campagna elettorale) che quelle ricche (Italia, Germania, Spagna, Inghilterra e Francia). La finale, dopo 54 anni, non si disputerà più di mercoledì, ma di sabato.[70]

Platini è inoltre impegnato in un processo di riequilibrio economico del calcio europeo, che aumenti il controllo sulla sostenibilità economica dei bilanci delle squadre impegnate nelle competizioni organizzate dalla UEFA.[71]

In una intervista del febbraio 2009, Platini si è detto contrario all'applicazione della moviola in campo, ma favorevole all'aumento del numero di arbitri schierati nel rettangolo di gioco.[4]

Statistiche modifica

Giocatore modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1972-1973   Nancy D1 5 2 CF 0 0 - - - - - - 5 2
1973-1974 D1 21 2 CF 3 0 - - - - - - 24 2
1974-1975 D2 32+1[72] 17 CF 8 13 - - - - - - 41 30
1975-1976 D1 31 22 CF 5 6 - - - - - - 36 28
1976-1977 D1 38 25 CF 1 0 - - - - - - 39 25
1977-1978 D1 36 18 CF 10 7 - - - - - - 46 25
1978-1979 D1 19 12 CF 5 3 CdC 0 0 - - - 24 15
Totale Nancy 183 98 32 29 0 0 - - 215 127
1979-1980   Saint-Étienne D1 33 16 CF 7 5 CU 7 5 - - - 47 26
1980-1981 D1 35 20 CF 10 5 CU 7 4 - - - 52 29
1981-1982 D1 36 22 CF 8 5 CC 2 0 - - - 46 27
Totale Saint-Étienne 104 58 25 15 16 9 - - 145 82
1982-1983   Juventus A 30 16 CI 13 7 CC 9 5 - - - 52 28
1983-1984 A 28 20 CI 7 3 CdC 8 2 - - - 43 25
1984-1985 A 30 18 CI 7 4 CC 9 7 SU 1 0 47 29
1985-1986 A 30 12 CI 4 1 CC 6 3 CInt 1 1 41 17
1986-1987 A 29 2 CI 8 1 CC 4 2 - - - 40 5
Totale Juventus 147 68 39 16 36 19 2 1 224 104
Totale carriera 434 224 96 60 52 28 2 1 584 313

Cronologia presenze e reti in Nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Francia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27/03/1976 Parigi Francia   2 – 2   Cecoslovacchia Amichevole 1
22/05/1976 Budapest Ungheria   1 – 0   Francia Amichevole -
01/09/1976 Copenaghen Danimarca   1 – 1   Francia Amichevole 1
09/10/1976 Sofia Bulgaria   2 – 2   Francia Qual. Mondiali 1978 1
17/11/1976 Parigi Francia   2 – 0   Irlanda Qual. Mondiali 1978 1
23/02/1977 Parigi Francia   1 – 0   Germania Ovest Amichevole -
30/03/1977 Dublino Irlanda   1 – 0   Francia Qual. Mondiali 1978 -
23/04/1977 Ginevra Svizzera   0 – 4   Francia Amichevole 1
26/06/1977 Buenos Aires Argentina   0 – 0   Francia Amichevole -
30/06/1977 Rio de Janeiro Brasile   2 – 2   Francia Amichevole -
08/10/1977 Parigi Francia   0 – 0   Unione Sovietica Amichevole -
16/11/1977 Parigi Francia   3 – 1   Bulgaria Qual. Mondiali 1978 1
08/02/1978 Napoli Italia   2 – 2   Francia Amichevole 1
01/04/1978 Parigi Francia   1 – 0   Brasile Amichevole 1
19/05/1978 Lilla Francia   2 – 0   Tunisia Amichevole 1
02/06/1978 Mar del Plata Italia   2 – 1   Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
06/06/1978 Buenos Aires Argentina   2 – 1   Francia Mondiali 1978 - 1º turno 1
10/06/1978 Mar del Plata Francia   3 – 1   Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno -
04/04/1979 Bratislava Cecoslovacchia   2 – 0   Francia Qual. Euro 1980 -
02/05/1979 New York Stati Uniti   0 – 6   Francia Amichevole -
05/09/1979 Stoccolma Svezia   1 – 3   Francia Qual. Euro 1980 1
10/10/1979 Parigi Francia   3 – 0   Stati Uniti Amichevole 1
27/02/1980 Parigi Francia   5 – 1   Grecia Amichevole 2
26/03/1980 Parigi Francia   0 – 0   Paesi Bassi Amichevole -
23/05/1980 Mosca Unione Sovietica   1 – 0   Francia Amichevole -
11/10/1980 Limassol Cipro   0 – 7   Francia Qual. Mondiali 1982 2
28/10/1980 Parigi Francia   2 – 0   Irlanda Qual. Mondiali 1982 1
19/11/1980 Hannover Germania Ovest   4 – 1   Francia Amichevole -
18/02/1981 Madrid Spagna   1 – 0   Francia Amichevole -
09/09/1981 Bruxelles Belgio   2 – 0   Francia Qual. Mondiali 1982 -
14/10/1981 Dublino Irlanda   3 – 2   Francia Qual. Mondiali 1982 1
18/11/1981 Parigi Francia   2 – 0   Paesi Bassi Qual. Mondiali 1982 1
23/02/1982 Parigi Francia   2 – 0   Italia Amichevole 1
28/04/1982 Parigi Francia   0 – 1   Perù Amichevole -
02/06/1982 Tolosa Francia   0 – 1   Galles Amichevole -
16/06/1982 Bilbao Inghilterra   3 – 1   Francia Mondiali 1982 - 1º turno -
21/06/1982 Valladolid Francia   4 – 1   Kuwait Mondiali 1982 - 1º turno 1
24/06/1982 Valladolid Francia   1 – 1   Cecoslovacchia Mondiali 1982 - 1º turno -
04/07/1982 Madrid Francia   4 – 1   Irlanda del Nord Mondiali 1982 - 2º turno -
08/07/1982 Siviglia Germania Ovest   3 – 3 dts
(5-4 dtr)
  Francia Mondiali 1982 - Semifinale 1
06/10/1982 Parigi Francia   1 – 0   Ungheria Amichevole -
10/11/1982 Rotterdam Paesi Bassi   1 – 2   Francia Amichevole 1
16/02/1983 Guimaraes Portogallo   0 – 3   Francia Amichevole -
23/03/1983 Parigi Francia   1 – 1   Unione Sovietica Amichevole -
07/09/1983 Copenaghen Danimarca   3 – 1   Francia Amichevole 1
05/10/1983 Parigi Francia   1 – 1   Spagna Amichevole -
29/02/1984 Parigi Francia   2 – 0   Inghilterra Amichevole 2
01/06/1984 Marsiglia Francia   2 – 0   Scozia Amichevole -
12/06/1984 Parigi Francia   1 – 0   Danimarca Euro 1984 - 1º turno 1
16/06/1984 Nantes Francia   5 – 0   Belgio Euro 1984 - 1º turno 3
19/06/1984 Saint-Etienne Francia   3 – 2   Jugoslavia Euro 1984 - 1º turno 3
23/06/1984 Marsiglia Francia   3 – 2 dts   Portogallo Euro 1984 - Semifinale 1
27/06/1984 Parigi Francia   2 – 0   Spagna Euro 1984 - Finale 1
13/10/1984 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 4   Francia Qual. Mondiali 1986 1
21/11/1984 Parigi Francia   1 – 0   Bulgaria Qual. Mondiali 1986 1
08/12/1984 Parigi Francia   2 – 0   Germania Est Qual. Mondiali 1986 -
03/04/1985 Sarajevo Jugoslavia   0 – 0   Francia Qual. Mondiali 1986 -
02/05/1985 Sofia Bulgaria   2 – 0   Francia Qual. Mondiali 1986 -
21/08/1985 Parigi Francia   2 – 0   Uruguay Coppa Artemio Franchi -
11/09/1985 Lipsia Germania Est   2 – 0   Francia Qual. Mondiali 1986 -
30/10/1985 Parigi Francia   6 – 0   Lussemburgo Qual. Mondiali 1986 -
16/11/1985 Parigi Francia   2 – 0   Jugoslavia Qual. Mondiali 1986 2
26/02/1986 Parigi Francia   0 – 0   Irlanda del Nord Amichevole -
01/06/1986 León Canada   0 – 1   Francia Mondiali 1986 - 1º turno -
05/06/1986 León Francia   1 – 1   Unione Sovietica Mondiali 1986 - 1º turno -
09/06/1986 León Ungheria   0 – 3   Francia Mondiali 1986 - 1º turno -
17/06/1986 Città del Messico Italia   0 – 2   Francia Mondiali 1986 - Ottavi 1
21/06/1986 Guadalajara Brasile   1 – 1 dts
(3-4 dtr)
  Francia Mondiali 1986 - Quarti 1
25/06/1986 Guadalajara Francia   0 – 2   Germania Ovest Mondiali 1986 - Semifinale -
11/10/1986 Parigi Francia   0 – 2   Unione Sovietica Qual. Euro 1988 -
19/11/1986 Lipsia Germania Est   0 – 0   Francia Qual. Euro 1988 -
29/04/1987 Parigi Francia   2 – 0   Islanda Qual. Euro 1988 -
Totale Presenze (17º posto) 72 Reti (2º posto) 41
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Kuwait
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27/11/1988 Kuwait Kuwait   0 – 2   Unione Sovietica Amichevole -
Totale Presenze 1 Reti 0

Allenatore modifica

Presenze da allenatore modifica

Statistiche aggiornate al 7 ottobre 2014

Stagione Squadra Competizione Andamento
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % vittorie Gol fatti Gol subiti
1988   Francia QMondiale 1 0 0 1 &&0,00 2 3
1989 QMondiale+A 7 3 3 1 42,86 10 5
1990 QEuro+A 8 7 1 0 87,50 14 4
1991 QEuro+A 6 6 0 0 100,00& 20 5
1992 Euro+A 7 0 4 3 &&0,00 7 11
Totale carriera 29 16 8 5 55,17 53 28

Cronologia presenze da commissario tecnico della Nazionale modifica

Palmarès [73] modifica

Individuale modifica

1976, 1977
1983, 1984, 1985
1983, 1984, 1985
1984, 1985
1995
1982-1983 (16 gol), 1983-1984 (20 gol), 1984-1985 (18 gol)
Francia 1984 (9 gol)
1984-1985 (7 gol ex aequo con Torbjorn Nilsson dell'IFK Göteborg)
Spagna 1982; Messico 1986
  • Miglior giocatore dell'Europeo: 1
Francia 1984
Francia 1984
1985

Allenatore modifica

Individuale modifica

1991

Riconoscimenti modifica

File:Juventus Stadium's Walk of Fame - Michel Platini.jpg
La stella celebrativa assegnata a Platini nel Cammino delle stelle attorno lo Juventus Stadium (2013).
1977, 1984
1989
1994
  • Inserito nel FIFA World Team of the 20th Century dalla Fédération Internationale de Football Association[76][77]
1998
2000
  • Inserito nel FIFA Dream Team dalla Fédération Internationale de Football Association[76]
2002
2004
2004
2008
2011
  • Introdotto al Salón de la Fama del Fútbol[80]
2011
2012
  • Premio Nils Liedholm[82]
2013

Nella graduatoria per il Pallone d'oro del 1983 segnò il massimo distacco in percentuale dal secondo classificato nella storia del premio, totalizzando ben 4 volte (110 contro 26) il punteggio di Kenny Dalglish, centrocampista del Liverpool. Platini si piazzò al secondo posto in due occasioni (1977 e 1980) ed una al terzo posto (1986), cosa che nella classifica storica del trofeo lo colloca al secondo posto dietro al tedesco Franz Beckenbauer.

L'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla FIFA, lo ha inserito al 7º posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo[83] (quinto fra i giocatori europei e primo fra i calciatori francesi[84]). In una lista simile, la rivista di calcio inglese World Soccer lo ha inserito al 5º posto nella classifica dei migliori calciatori del secolo (primo calciatore francese). Ha anche raggiunto la percentuale di voto più alta nella votazione del premio "Calciatore dell'anno" assegnata dalla stessa rivista: nel 1984 ottenne il 54% delle preferenze, risultando tuttora l'unico giocatore ad aver superato la soglia del 50%.

Onorificenze modifica

Pubblicazioni varie modifica

  • (ES) César Sánchez, Platini, el exquisito tramposo, in Don Balón, n. 1683, 14/20 gennaio 2008.

Note modifica

  1. ^ (EN) Platini elected UEFA president, in FIFA.com, 26 gennaio 2007. URL consultato il 18 giugno 2011.
  2. ^ Gianni Brera, Da Ferrari a Platini: Ecco la Juve più bella, in la Repubblica, 14 maggio 2009. URL consultato il 18 giugno 2011.
  3. ^ 109 anni di calcio prima della partita sul prato dell'Olimpico hanno sfilato 26 giocatori che hanno fatto la storia bianconera, in La Stampa, 2 novembre 2006. URL consultato il 18 giugno 2011.
  4. ^ a b Fulvio Bianchi, Platini: "No a moviola in campo: Così il calcio non è umano", in la Repubblica, 28 marzo 2008. URL consultato il 18 giugno 2011.
  5. ^ (EN) Century Election, su rsssf.com.
  6. ^ (FR) Platini de retour sur les terres paternelles, eurosport.fr.
  7. ^ Il Caffè dello Sport
  8. ^ Williams 2007、150 p
  9. ^ Gabriella Falcone, Platini, artista amato dall’Avvocato, bergamopost.it, 18 settembre 2014.
  10. ^ Michel Francois Platini - Il più grande artista del calcio mondiale dei primi anni Ottanta, calciosport.it.
  11. ^ "Le Roi" Michel Platini, informarea.it.
  12. ^ a b c Sognava, il ragazzino su soriedicalcio.altervista.org
  13. ^ (EN) Famous Soccer Player Michel Platini Weds Christelle Bigoni, corbisimages.com.
  14. ^ PLATINI e gli interessi col PSG. Ecco perché i francesi non rispettano il fair play finanziario, ibtimes.com.
  15. ^ (EN) Marine Platini, imdb.com.
  16. ^ I FIGLI DI MICHEL PLATINI NEL MIRINO DEI RAPITORI, ricerca.repubblica.it.
  17. ^ Buon compleanno, Monsieur Calcio, la Repubblica.it, 21 giugno 2005.
  18. ^ Gabriella Falcone, Buon compleanno, Monsieur Calcio, emozionecalcio.it, 14 luglio 2009.
  19. ^ a b c d e f g h i DnaMilan Michel Platini (8 agosto 2012, Enrico Bonifazi) - URL consultato il 19 dicembre 2013 -
  20. ^ Sánchez, pag. 36
  21. ^ Giampiero Timossi, Tra Hamrin e Batigol Toni per la storia, in La Gazzetta dello Sport, 31 marzo 2006. URL consultato il 18 giugno 2011.
  22. ^ L'ultima partita di Platini con la Juventus, su YouTube.com, 17 maggio 2011. URL consultato il 17 giugno 2011.
  23. ^ Storie di calcio: Michel Platini, su storiedicalcio.altervista.org.
  24. ^ Juve a Joeuf, dove Michel è diventato Platini, su archiviostorico.corriere.it.
  25. ^ Papiro per Juventinadoc.84
  26. ^ (FR) Pourquoi Platini ne joua pas à Metz..., su oldschoolpanini.com.
  27. ^ Nancy e St. Etienne Cinque anni dopo
  28. ^ (FR) Ligue de Football Professionnel - Ligue 1 - Classe, su LFP.fr. URL consultato il 18 giugno 2011.
  29. ^ Mazzola, Platini e Fraizzoli: l'affare mancato, in storiedicalcio.altervista.org. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  30. ^ La tribù del calcio - Puntata del 22 febbraio 2014, in sportmediaset.it. URL consultato il 19 settembre 2014.
  31. ^ Platini-Inter, era fatta, in sportmediaset.it. URL consultato il 19 settembre 2014.
  32. ^ a b Platini ricorda il passaggio sfumato all’Inter (“Io avevo dato la mia parola”) e manda un messaggio all’Italia: “Grazie dell’amore e simpatia”, in goal.com, 18 novembre 2010.
  33. ^ (EN) Classifica finale su RSSSF
  34. ^ Michel Platini, su SoloCalcio.com. URL consultato il 18 giugno 2011.
  35. ^ (FR) Platini de Nancy, su L'Équipe, 30 marzo 2011. URL consultato il 18 giugno 2011.[collegamento interrotto]
  36. ^ Genio e Artista: il più grande calciatore francese di tutti i tempi, su StoriediCalcio.it. URL consultato il 18 giugno 2011.
  37. ^ (FR) 2 juin 1981 : ASSE 2-1 Bordeaux, su poteaux-carres.com.
  38. ^ (FR) 13 juin 1981 : Bastia 2-1 ASSE - Finale de la Coupe de France, su poteaux-carres.com.
  39. ^ http://www.pari-et-gagne.com/saison198182.html
  40. ^ http://www.oldschoolpanini.com/2011/05/finale-de-la-coupe-de-france-1982-psg.html
  41. ^ Maradona «migliore di qualunque allenatore», in Corriere della Sera, 25 gennaio 2003. URL consultato il 18 giugno 2011.
  42. ^ a b Corriere della Sera (articolo tratto dal libro "Una vita a testa alta" di Giampiero Boniperti) Quella telefonata all' Avvocato: «Platini è nostro» (23 aprile 2003) - URL consultato il 24 dicembre 2014 -
  43. ^ Juventus-Pescara 2-1 del 22 agosto 1982 su juworld.net
  44. ^ Sampdoria-Juventus 1-0 del 12 settembre 1982 su juworld.net
  45. ^ Juventus-Cesena 2-0 del 19 settembre 1982 su calcio.com
  46. ^ Il pallone racconta: Michel PLATINI su ilpalloneracconta.blogspot.it
  47. ^ http://www.calcio.com/cronaca_partita/serie-a-1982-1983-juventus-udinese-calcio/
  48. ^ http://www.calcio.com/cronaca_partita/serie-a-1982-1983-juventus-as-avellino/
  49. ^ Catanzaro-Juventus 1-2 del 24 aprile 1983 su transfermarkt.it
  50. ^ 1 Maggio 1983: Quando un agguato al pullman dell'Inter costò caro alla Juventus su lalaziosiamonoi.it
  51. ^ http://www.calcio.com/cronaca_partita/serie-a-1982-1983-juventus-genoa-cfc/
  52. ^ Juventus-Ascoli 7-0, 11/09/1983 - il tabellino della partita
  53. ^ A Bruxelles i teppisti inglesi accusati della strage di Heysel, in la Repubblica, 10 settembre 1987. URL consultato il 18 giugno 2011.
  54. ^ Referto Juventus-Liverpool 2-0
  55. ^ «Non sopportava più i problemi alle caviglie e, soprattutto, l'idea di arretrare tecnicamente per prolungarsi la carriera, come facevano tanti. Le Roi Michel voleva lasciare di sé il ricordo migliore...», cfr. Luigi Garlando, La memoria corta di un poeta del calcio, in SportWeek, 13 settembre 2014, p. 8.
  56. ^ Intervista a Michel Platini, febbraio 1978, su storiedicalcio.altervista.org, febbraio 1978.
  57. ^ (EN) World Cup 1978 Qualifying, su rsssf.com.
  58. ^ All'epoca le seconde classificate non giocavano i play-off
  59. ^ UEFA EURO 1980 - Storia - Svezia-Francia, su uefa.com.
  60. ^ http://www.transfermarkt.it/spieltag/index/spielbericht/1152563
  61. ^ http://www.rsssf.com/miscellaneous/fran-recintlp.html#goals
  62. ^ (FR) Axel Borg, Platini-Koweït, une pige en or, in yourzone.beinsports.fr, 21 marzo 2014.
  63. ^ Fiche du sélectionneur sur le site officiel de la FFF
  64. ^ Havelange: "32 squadre ai mondiali", in la Repubblica, 8 aprile 1994. URL consultato il 18 giugno 2011.
  65. ^ (FR) Tout a commencé il y a quatorze ans, in Libération, 2 dicembre 1997. URL consultato il 20 novembre 2011.
  66. ^ (FR) MEMBRES conseil federal (PDF). URL consultato il 23 ottobre 2011.
  67. ^ Platini lancia gli arbitri di porta in B, in la Repubblica, 26 marzo 2009. URL consultato il 18 giugno 2011.
  68. ^ Lara Vecchio, Platini eletto presidente Uefa: «Voglio guarire il mondo del calcio», in Il Sole 24 ORE, 26 gennaio 2007. URL consultato il 18 giugno 2011.
  69. ^ Il ringraziamento del Presidente UEFA alle federazioni, in UEFA.com, 22 marzo 2011. URL consultato il 18 giugno 2011.
  70. ^ La febbre Champions del sabato sera, in UEFA.com, 22 maggio 2010. URL consultato il 18 giugno 2011.
  71. ^ Intervista esclusiva a Platini: "Più controlli sui bilanci", in Ju29ro.com, 20 giugno 2009. URL consultato il 18 giugno 2011.
  72. ^ (EN) Finale de la Division 2 1975, su FootballDatabase.eu.
  73. ^ http://www.pari-et-gagne.com/joueur/michel_platini.html
  74. ^ (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  75. ^ Sánchez, pag. 39
  76. ^ a b c (EN) Marcelo Leme de Arruda, World All-Time Teams, in The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 15 maggio 2004. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  77. ^ (EN) Michel Platini: Elegance and intelligence personified in blue, in FIFA.com. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  78. ^ (FR) Michel Platini, Joueur français du siècle, in France Football, n. 2855, 26 dicembre 2000.
  79. ^ (EN) Latest News - Hall of Fame 2008, in National Football Museum Hall of Fame. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  80. ^ (ES) Generación del 2011: Investidos extranjeros – Michel Platini, in Salón de la Fama del Fútbol. URL consultato il 15 novembre 2013.
  81. ^ (EN) Globe Soccer Awards 2012 - Michel Platini, in globesoccerawards.com, 28 dicembre 2012. URL consultato il 30 dicembre 2012.
  82. ^ «Per le immense capacità tecniche unite alla forte leadership con cui illumina da sempre il mondo del calcio internazionale, ieri sul campo, oggi da dirigente», cfr. Il Premio Liedholm al Presidente UEFA, in Union des Associations Européennes de Football, 10 ottobre 2013. URL consultato il 10 novembre 2013.
  83. ^ (EN) The World's best Player of the Century, in International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  84. ^ (EN) Europe's best Player of the Century, in International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 25 febbraio 2010.
  85. ^ Parigi a Platini la Legion d'Onore, in la Repubblica, 22 dicembre 1984. URL consultato il 25 febbraio 2010.

Bibliografia modifica

Riviste modifica

Richard Williams, Fantasista uniforme numero 10 2007. ISBN 978-458310010

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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