Abuzayd Vismuradov

Politico e militare russo

Abuzayd Džandarovič Vismuradov (in russo Абузайд Джандарович Висмурадов?; Tsentaroj, 24 ottobre 1975) è un generale, politico e dirigente sportivo russo di etnia cecena.

Abuzayd Vismuradov
Vismuradov nel 2024

Vice primo ministro della Cecenia
In carica
Inizio mandato23 marzo 2020
Vice diMuslim Khučiev
Isa Tumkhadžiev (ad interim)
Magomed Daudov
Capo di StatoRamzan Kadyrov

Dati generali
Partito politicoRussia Unita
ProfessioneMilitare
Abuzayd Vismuradov
SoprannomePatriota
NascitaTsentaroj, 24 ottobre 1975 (48 anni)
EtniaCeceno
ReligioneIslam sunnita
Dati militari
Paese servitoRussia (bandiera) Russia
Corpo Truppe interne russe
Rosgvardija
SpecialitàCorpo di sicurezza privata
SOBR
Unità141º Reggimento motorizzato speciale "Achmat Kadyrov"

SOBR "Akhmat"

Anni di servizio2002 - in servizio
Grado Maggior generale del MVD
Nemici storiciUcraina (bandiera) Ucraina
Comandante di SOBR "Akhmat"
Decorazioni

Studi militariAccademia di Management del MVD
[1][2]
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Biografia

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Primi anni e formazione

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Vismuradov è nato il 24 ottobre 1975 nel villaggio di Tsentaroj, distretto di Šali (oggi Akhmat-Jurt, distretto di Kurčaloj),[3] nell'allora RSSA Ceceno-Inguscia. Suo padre Džandar Timirbievič (1941 - 2017) ha lavorato nell'ambito scolastico per 15 anni come insegnante e dirigente scolastico e per circa trent'anni fu presidente del comitato esecutivo del consiglio del villaggio. Ha servito come vice capo dell'amministrazione di Kurčaloj, assistente del capo della Repubblica Cecena e deputato del Parlamento ceceno.[4]

Frequentò la stessa classe delle superiori di Ramzan Kadyrov diventandone un confidente.[3]

Educazione superiore

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Vismuradov ha conseguito tre lauree: [1]

Carriera militare

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Nel 2002, Vismuradov è entrato nel ministero degli affari interni russo come tirocinante per tre mesi per poi entrare, come poliziotto nel Corpo di sicurezza privata (OVO) della Rosgvardija, nel plotone delle forze dell'ordine per il distretto di Gudermes, per poi diventarne il comandante l'anno seguente.[1]

Dal dicembre del 2003 al marzo del 2006 fu ispettore senior del Gruppo di Informazione e Documentazione dell'OMON presso il Ministero degli Affari Interni ceceno.

Dal 2007 al 2008 è stato a capo del Dipartimento "P" del Distaccamento di Polizia Speciale "Terek" (con sede a Nal'čik, Repubblica di Cabardino-Balcaria) per il Circondario federale meridionale.

Dal febbraio 2008 ha prestato servizio nel reparto "R" del distaccamento "Terek" di Groznyj. È diventato comandante dell'Unità Speciale di Reazione Rapida (SOBR) "Terek" (dal 2021 "Akhmat") nel marzo 2012, salendo al grado di colonnello di polizia. Fino all'ottobre del 2016 è stato comandante della SOBR "Terek" della polizia per il Circondario federale del Caucaso Settentrionale. In seguito, sempre come comandante, ha diretto l'unità SOBR della Repubblica Cecena fino al 2021 (fonti della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea citano che Vismuradov abbia guidato l'unità fino al marzo 2020),[5] venendo sostituto da Apti Alaudinov.

Il 4 marzo 2024 Ramzan Kadyrov, tramite decreto presidenziale del governo russo, ha insignito Vismuradov del grado di Maggior Generale di polizia. [6]

Vita privata

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Ha due fratelli, Abukhusayn (1966), deputato del Parlamento della Repubblica Cecena e Abušaikh (1969 - 2020), colonnello di polizia, ex capo del dipartimento degli affari interni di Groznyj.[7][8] Suo figlio Ramzan (2003), ministro per gli affari giovanili, è sposato con la quarta figlia di Kadyrov, Tabarik (2004).[9][10]

Vismuradov è il presidente del Fight Club Akhmat (FCA).[11]

Controversie

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Nel 2016, il presidente dell'Unione MMA della Russia, Fëdor Emel'janenko, ha dichiarato sul suo account Instagram che i combattimenti con la partecipazione di bambini a un torneo di Groznyj sono inaccettabili e non possono essere giustificati, cosa a cui Vismuradov, Kadyrov e Adam Delimkhanov si sono fortemente opposti nei suoi confronti.[12]

Nel marzo 2019, dopo la fine di un incontro nel campionato Akhmat dei pesi gallo, in cui il daghestano Rustam Kerimov ha sconfitto il rappresentante del club "Akhmat" Abdul-Rakhman Dudaev, Vismuradov iniziò un alterco, cominciando a imprecare nell'arena e, secondo alcuni spettatori, a insultare Kerimov, anche se lo stesso Vismuradov ha affermato di aver imprecato contro l'arbitro.[13]

Caso Jangulbaev

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Nel febbraio 2022, Vismuradov ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video in cui lui, insieme ad altri alti funzionari del governo ceceno, minacciava di decapitare i membri della famiglia del ex giudice Saidi Jangulbaev. Il giudice denunciò il rapimento di sua moglie Zarema Musaeva da parte delle forze di sicurezza cecene a Nižnij Novgorod. Secondo le autorità cecene, la signora Musaeva sarebbe stata arrestata per aver aggredito un agente di polizia. Successivamente, Jangulbaev e sua figlia hanno lasciato la Russia.[14]

Sanzioni

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Nel 2019 il dipartimento del tesoro statunitense ha aggiunto Vismuradov alla lista di sanzioni Magnitsky.[15]

Dal 2021 l'Unione Europea ha vietato a Vismuradov l'ingresso nel territorio dei suoi paesi membri. [16]

Onorificenze

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  1. ^ a b c (RU) Чеченское региональное отделение всероссийской политической Партии «Единая Россия», su web.archive.org, 15 luglio 2020. URL consultato il 5 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
  2. ^ a b c (RU) Официальный сайт Главы Чеченской Республики » Висмурадов Абузайд Джандарович, su web.archive.org, 27 gennaio 2022. URL consultato il 21 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2022).
  3. ^ a b (RU) Абузайд Висмурадов: биография, национальность, скандалы, su Nacion.ru. URL consultato il 7 settembre 2024.
  4. ^ (RU) Р. Кадыров: Джандар Висмурадов был уважаемый всеми человек | Информационное агентство "Грозный-Информ", su web.archive.org, 15 luglio 2020. URL consultato il 5 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
  5. ^ (EN) Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, COUNCIL DECISION (CFSP) 2021/2160 of 6 December 2021, amending Decision (CFSP) 2020/1999 concerning restrictive measures against serious human rights violations and abuses, su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 9 settembre 2024.
  6. ^ (RU) Абузайд Висмурадов получил высшее звание офицера «генерал-майор» | Информационное агентство "Грозный-Информ", su www.grozny-inform.ru. URL consultato il 5 settembre 2024.
  7. ^ (RU) Любимый город может спать спокойно, su web.archive.org, 20 marzo 2021. URL consultato il 5 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2021).
  8. ^ (RU) СМИ: В Чечне умер брат приближенного Кадырова, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 12 giugno 2020. URL consultato il 5 settembre 2024.
  9. ^ (RU) Игра в монархию: как глава Чечни укрепляет свою власть, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 15 febbraio 2024. URL consultato il 5 settembre 2024.
  10. ^ (RU) Правительство Чечни: отставка Хучиева и новые посты сына и двух зятьев Кадырова, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 21 maggio 2024. URL consultato il 22 settembre 2024.
  11. ^ (RU) Sibiryak, Президент клуба «Ахмат»: Емельяненко стал борцом за справедливость?, su AllBoxing.ru - все новости бокса и ММА (MMA), 6 ottobre 2016. URL consultato il 9 settembre 2024.
  12. ^ Кавказский Узел, Детские бои, su Кавказский Узел. URL consultato l'8 settembre 2024.
  13. ^ (RU) Кавказский Узел | Слова охранника Кадырова в адрес дагестанского бойца возмутили соцсети, su web.archive.org, 6 giugno 2020. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2020).
  14. ^ (RU) Представители властей Чечни обещают «отрубить головы» членам семьи судьи Янгулбаева, su Коммерсантъ, 2 febbraio 2022. URL consultato il 7 settembre 2024.
  15. ^ (EN) Magnitsky Act-related Designations, su web.archive.org, 4 giugno 2020. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2020).
  16. ^ (RU) Два чиновника из Чечни попали под европейские санкции. Среди них вице-премьер Висмурадов, su web.archive.org, 5 giugno 2021. URL consultato il 5 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2021).
  17. ^ (RU) Вице-премьер Чечни получил госнаграду - РИА Новости, 23.03.2021, su web.archive.org, 7 aprile 2023. URL consultato il 5 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2023).
  18. ^ (RU) Рамзан Кадыров вручил государственные награды отличившимся в ходе СВО боевым товарищам, su ЧГТРК ГРОЗНЫЙ. URL consultato il 9 settembre 2024.

Voci correlate

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