Monte di Lierna

montagna della provincia di Lecco
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Il Monte di Lierna noto anche come Alpe di Lierna è il monte più elevato del promontorio di Lierna e fa parte del Gruppo delle Grigne; è situato sopra nel territorio di Lierna. L'Alpe di Lierna è valutato tra I luoghi del cuore del FAI.[1]

Monte di Lierna (Alpe di Lierna)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Provincia  Lecco
Altezza1 250 m s.l.m.
CatenaGruppo delle Grigne
Coordinate45°57′57.75″N 9°20′01.92″E / 45.966042°N 9.333868°E45.966042; 9.333868
Altri nomi e significatiAlpe di Lierna, Il Monte
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte di Lierna (Alpe di Lierna)
Monte di Lierna (Alpe di Lierna)
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi e Prealpi Bergamasche
SottosezionePrealpi Bergamasche
SupergruppoPrealpi Bergamasche Occidentali
GruppoGruppo delle Grigne
SottogruppoNodo del Monte Pilastro
CodiceII/C-29.II-A.3.b/b

Il versante che si affaccia sul lago di fronte a Lierna gode delle temperature miti dovute alla vicinanza del lago, mentre quello orientato verso la Valsassina presenta un clima più tipicamente alpino. Tale varietà di habitat e condizioni climatiche favorisce la presenza di un elevato numero di specie animali anche rare.

Geografia modifica

Il monte di Lierna è alto 1249 m ed è interamente compreso nel Parco naturale dei boschi di Lierna.

Ambiente modifica

Gli uccelli modifica

Il Falco pellegrino (Falco peregrinus) e del Gufo reale (Bubo bubo). Il rapace più grande tra quelli presenti nel parco è comunque senza dubbio l'Aquila reale (Aquila chrysaetos), la cui preda principale è la Marmotta (Marmota marmota), esemplari di Poiana (Buteo buteo). Grazie alle sue peculiari caratteristiche, l'area del Monte di Lierna è adatta allo svernamento di molte specie di uccelli. Nei mesi invernali si contano oltre cento specie, alcune delle quali rare e sottoposte a normative di tutela a livello europeo. Fra queste si segnala l'Albanella reale (Circus cyaneus), la Coturnice (Alectoris graeca saxatillis) e la Starna (Perdix perdix italica). Il Picchio nero (Dryocopus martius) e la Civetta capogrosso (Aegolius funereus) hanno eletto a loro ambiente prediletto i boschi di conifere ad alta quota, dove possono servirsi dei più vecchi esemplari di faggio e larice. Il Gallo forcello (Tetrao tetrix).

Oltre alle specie che scelgono la Grigna per svernare, vi sono quelle che in inverno abbandonano il parco per migrare in luoghi più caldi, come l'Africa. Il Nibbio bruno (Milvus migrans) e il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) sono tra questi.

I prati grassi da sfalcio ospitano il Re di quaglie (Crex crex). Nelle stesse aree vivono la Quaglia (Coturnix coturnix), l'Allodola (Alauda arvensis), il Calandro (Anthus campestri), il Codirossone (Monticola saxatilis). Vi si trovano inoltre il notturno Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e l'Averla piccola (Lanius collurio), attiva nelle ore diurne.

La fauna modifica

La fauna del Monte è costituita da poiane, aquile, faina, volpe, cervi, cerbiatti, ghiro, donnola, riccio, scoiattolo, talpa, pipistrello, e fra gli uccelli il picchio verde, l'usignolo, il gheppio, il barbagianni e la civetta. Tra i mustelidi, il parco ospita il Tasso (Meles meles), la Donnola (Mustela nivalis) e la Faina (Martes foina). Non mancano neppure i mammiferi di grossa taglia. Oltre alle numerose Lepri (Lepus europaeus) e Volpi (Vulpes vulpes), vi è il Cervo (Cervus elaphus), il Capriolo (Capreolus capreolus). Esistono stagni e pozze d'alpeggio che costituiscono ecosistemi di grande interesse ambientale, sono l'habitat del Tritone crestato italiano (Triturus carnifex), la Lucertola muraiola (Podarcis muralis), il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata) e il Biacco (Coluber viridiflavus).

La flora modifica

La flora del monte è tipica del lago di Como, fra le specie presenti vi sono diversi fiori rari.

Note modifica

  1. ^ i Luoghi del cuore del FAI - Fondo Ambiente Italiano, su iluoghidelcuore.it. URL consultato il 23 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2017).

Bibliografia modifica

  • Bollettino Storico della Svizzera Italiana, 1941
  • Antonio Balbiani, "Lierna, Mandello del Lario, Abbadia Lariana", P. Cairoli, 1968
  • Atti della Società italiana di scienze naturali e del Museo civico di storia naturale di Milano, Volume 112, ill., 1971
  • Christian Bellotti, Studii geologici e paleontologici sulla Lombardia - Pagina 141, 1857
  • Heinrich Bauregger, Tessin: Zwischen Gotthard und Luganer See. 50 Touren. Mit GPS-Daten, 2017
  • Magni, Guida illustrata della Valsassina, 1926
  • Dino Brivio, Montagna facile, Itinerari lecchesi - Banca Popolare di Lecco 1980

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