L'An Túr Gloine (pronunciato [ənˠ ˌt̪ˠuːɾˠ ˈɡlˠɪnʲə]; in inglese: "The Glass Tower") fu il nome di uno studio cooperativo d'artisti per la lavorazione di vetri policromi e di mosaici, che operò tra il 1903 e il 1944[1] a Dublino, capitale dell'Irlanda.

Vetrata commemorativa per la Cattedrale di San Patrizio, realizzata dall'An Túr Gloine.

Storia modifica

L'An Túr Gloine fu ideato alla fine del 1901 e fondato nel gennaio 1903 al civico 24 di via Pembroke, sul sito di due ex campi da tennis, e fu attivo per tutta la prima metà del XX secolo. Gli artisti affiliati includevano Michael Healy, Evie Hone, Beatrice Elvery, Wilhelmina Geddes, Catherine O'Brien, Kathleen Quigly e la fondatrice Sarah Purser.[1] L'impulso originale per il progetto, stimolato dall'attivista culturale irlandese Edward Martyn, fu la costruzione della cattedrale a Loughrea, nella contea di Galway, che sarebbe diventata la Saint Brendan.[2] Purser e Martyn speravano di fornire un'alternativa alle vetrate commerciali importate dall'Inghilterra e dalla Germania per le chiese irlandesi e per altri progetti architettonici.[3] La conoscenza di Purser del vetro medievale francese e inglese, assieme ai suoi legami sociali e alle capacità organizzative, furono cruciali per il successo della cooperativa.[1]

Uno scrittore del The Studio, una rivista di belle arti e arti applicate, definì la neocostituita An Túr Gloine come: «forse l'esempio più notevole del desiderio appena risvegliato di promuovere il genio irlandese», descrivendola come «una scuola artigianale allo stesso tempo, dove la formazione per ogni dettaglio connesso alle informazioni per la progettazione e produzione è fornito agli operai, ed una fabbrica da cui è già uscita qualche opera degna». Lo scrittore descrisse anche i vantaggi economici di un'industria del vetro locale per rifornire le chiese irlandesi.[4] Lo studio è considerato come parte del movimento delle Arts and Crafts,[5] ma era anche intriso dello spirito coevo del revivalismo irlandese[6] e si ispirava anche alla tradizione artistica della miniatura dei manoscritti celtici. L'Irlanda divenne in quel periodo un centro di fama internazionale per l'arte del vetro colorato, in larga misura come risultato della An Túr Gloine.[7] Lo studio fu gestito dalla Purser fino al 1940, e le successe Catherine O'Brien che lo gestì fino al 1944.[1] Dopodiché O'Brien acquistò lo studio e affittò gran parte della produzione e dell'area al collega britannico Patrick Pollen.[8]

Rapporto con la cultura letteraria modifica

Una commissione per l'An Túr Gloine provocò una miriade di critiche contro la rivista Samhain, da parte del celebre poeta irlandese William Butler Yeats, dichiarando: «la mente borghese non è mai sincera nel descrivere le arti», ecché:

«Il convento di Galway ha rifiutato poco tempo fa un bel disegno per vetrate, inviato dallo studio della signora Sarah Purser, a causa della configurazine dei volti e degli atteggiamenti dei personaggi, che sembravano loro brutti, forse addirittura empi. Hanno inviato alla Purser un'insipida cromolitografia tedesca, piena di volti senza espressione né dignità, e gesti senza distinzione caratteriale, e l'artista, senza dubbio perché la sua impresa era troppo nuova, troppo ansiosa di successo, per rifiutare qualsiasi impostazione, ha portato avanti questo ignobile progetto comunque dotato di un bel colore e di qualità.[9]»

Opera modifica

La tabella seguente fornisce alcuni esempi dei lavori commissionati allo studio o realizzati da singoli artisti associati ad An Túr Gloine.

Soggeto Sito Località Artista
Vetrata commemorativa della prima guerra mondiale St. Bartholomew's Church Ottawa, capitale del Canada Wilhemina Geddes[5]
Collezione di vetrate Abbey Theatre Dublino An Túr Gloine[10]
Pannello della porta raffigurante una triade allegorica di candele che simboleggiano verità, conoscenza e saggezza: alla scuola di Sant'Enda (St. Enda’s School), nella Cullenswood House Ranelagh, a Dublino (Irlanda) Sarah Purser and An Túr Gloine[11]
Vetrata rappresentante i santi fratelli: Francea[12] ed Enda (St. Fanchea and St. Enda) St. Brigid, parrochia di Faughart Kilcurry, nella contea di Longford (Irlanda) Sarah Purser e An Túr Gloine[13]
Katharine Temple Emmet & Richard Stockton Emmet Memorial Window Christ Church Pelham Manor, nello stato di New York (Stati Uniti d'America) Sarah Purser
Finestre, tre sul lato sud, una sulla navata nord alla chiesa dublinese di Sant'Anna, in via Dawson (St. Ann’s Church) Dublino Wilhemina Geddes; quella della navata nord realizzata in collaborazione con Ethel Rhind[14]

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Nicola Gordon Bowe, The Tower of Glass An Túr Gloine and the early 20th century stained glass revival in Ireland, su Building Conservation. URL consultato il 3 giugno 2015.
  2. ^ (EN) Martin Wallace, 100 Irish Lives, Rowman & Littlefield, 1983, p. 122. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  3. ^ Sull'arte delle vetro: (EN) W.J. McCormack (a cura di), The Blackwell Companion to Modern Irish Culture, Wiley-Blackwell, 2001, p. 542. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) E.D., FortescueBrickdale Eleanor Statuette, in The Studio, n. 33, 15 ottobre 1904, pp. 260 e 262. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  5. ^ a b (EN) Ellen Mary Easton McLeod, In Good Hands: The Women of the Canadian Handicrafts Guild, McGill-Queen's Press, 1999, pp. 55 e 68 (nota 24). URL consultato il 3 febbraio 2024.
  6. ^ Caratterizzato, forse in modo sprezzante, da un certo «fervore romantico-nazionalista» in (EN) The Blackwell Companion to Modern Irish Culture, p. 542.
  7. ^ (EN) Terence Brown, Ireland: A Social and Cultural History, 1922 to the Present, New York, Cornell University Press, 1985, p. 78. URL consultato il 3 febbraio 2024. Ed anche in The Blackwell Companion to Modern Irish Culture, p. 542.
  8. ^ (EN) Carmel Doyle, O'Brien, Catherine Amelia, in James McGuire e James Quinn (a cura di), Dictionary of Irish Biography, Cambridge University Press, 2009.
  9. ^ (EN) John Kelly e Ronald Schuchard (a cura di), The Collected Letters of W.B. Yeats, Oxford University Press, 2005, p. 259, nota 2. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  10. ^ (EN) The Collected Letters of W.B. Yeats, p. 973, nota 4.
  11. ^ (EN) Elaine Sisson, Pearse's Patriots: St Enda's and the Cult of Boyhood, Cork University Press, 2004, p. 210, nota 20. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  12. ^ O Santa Faina se è corretta questa identificazione: Alban Butler, Vite dei padri, dei martiri e degli altri principali santi, Venezia, Giuseppe Battaggia, 1823, p. 82. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  13. ^ (EN) Christine Casey e Alistair John Rowan, North Leinster: The Counties of Longford, Louth, Meath and Westmeath, The Buildings of Ireland series, Yale University Press, 1993, p. 348. URL consultato il 3 febbraio 2024.
  14. ^ Opuscolo per i visitatori alla chiesa di Sant'Anna in via Dawson.

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