Anna (film 1975)

film del 1975 diretto da Alberto Grifi, Massimo Sarchielli

Anna è un film del 1975 diretto da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli.

Anna
Lingua originaleitaliano, inglese
Paese di produzioneItalia
Anno1975
Durata225 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33 : 1
Generedocumentario
RegiaAlberto Grifi, Massimo Sarchielli
SceneggiaturaMassimo Sarchielli, Roland Knauss, Alberto Grifi
FotografiaAlberto Grifi
MontaggioAlberto Grifi
Interpreti e personaggi

Girato nel 1972 con uno dei primi videoregistratori portatili utilizzati in Italia, il film fu proiettato per la prima volta al Filmstudio di Roma nel 1975 e riscosse un grande successo da parte del pubblico e della critica. Pur essendo un film indipendente, Anna ebbe buona eco sui mezzi di comunicazione di massa.[senza fonte]

Il film fu portato alla Biennale di Venezia dove ebbe un impatto fortissimo sui critici e dove fu molto esaltato[senza fonte]. Grifi e Sarchielli, però, ebbero forti contrasti tra loro; il successo del film a Venezia contribuì ad acuire le tensioni, dal momento in cui Grifi fu ritenuto il principale artefice dell'opera e il contributo di Sarchielli venne messo in ombra[1]. Successivamente la pellicola fu presentata anche al Festival di Berlino ed infine al Festival di Cannes 1976 nella sezione L'air du temp.

Genesi del film

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Un giorno, alla fine degli anni '60, l'attore Massimo Sarchielli incontra Anna nei pressi di Piazza Navona a Roma. Anna era una ragazza sedicenne, incinta e visibilmente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti; sfuggita a diversi tentativi di suicidio e con costanti momenti depressivi. Figlia di immigrati sardi in Francia, la ragazza era scappata da diversi riformatori.

Sarchielli decide di prendersi cura di lei e la porta a casa sua. Inizia subito a prendere appunti sui comportamenti della ragazza, fino al momento in cui decide di riprenderla in video per girare un film.

Inesperto di regia, chiama il suo amico Alberto Grifi e gli propone di collaborare al progetto.

Grifi accetta e i due iniziano a girare[2]. Il risultato sono circa 11 ore di registrazioni magnetiche; una parte di queste registrazioni viene poi trasferita su pellicola 16mm attraverso un vidigrafo artigianale creato da Grifi[3]. La durata del film in seguito viene ridotta a 3 ore e 45.

Collegamenti esterni

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