Apodemus mystacinus
Il topo selvatico rupestre (Apodemus mystacinus Danford & Alston, 1877) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Asia Minore.[1][2]
Topo selvatico rupestre | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Apodemus |
Specie | A.mystacinus |
Nomenclatura binomiale | |
Apodemus mystacinus Danford & Alston, 1877 | |
Sinonimi | |
A.m.rhodius, A.m.smyrnensis |
Descrizione
modificaDimensioni
modificaRoditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 130 mm, la lunghezza della coda tra 98 e 141 mm, la lunghezza del piede tra 24 e 28 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 21 mm e un peso fino a 57 g.[3]
Aspetto
modificaIl corpo è robusto. Le parti superiori sono grigio chiare, con dei riflessi nerastri sulla schiena e fulvi lungo i fianchi, mentre le parti ventrali sono bianche, con la base dei peli bruno-grigiastra. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Le orecchie sono relativamente grandi, prive di peli e con una macchia fulva alla loro base posteriore. Le vibrisse sono molto lunghe, nerastre e bianche. La coda è lunga quanto la testa ed il corpo, bruno-grigiastra sopra e bianca sotto. Il cariotipo è 2n=48 FN=50.
Biologia
modificaComportamento
modificaÈ una specie terricola e notturna. Passa tutto il giorno all'interno di tane scavate nel terreno dove assembla nidi rivestiti di foglie secche.
Alimentazione
modificaSi nutre di granaglie, pinoli, ghiande, semi di carruba, lumache ed insetti.
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è diffusa nell'Asia minore.
Vive nelle zone rocciose con copertura di prati o arbusti fino a 2.700 metri di altitudine. È comune nei frutteti, campi di grano, vigne, oliveti e piantagioni di fico. Talvolta è associato a pinete e boschi di leccio.
Tassonomia
modificaSono state riconosciute 3 sottospecie:
Conservazione
modificaLa IUCN Red List, considerato che questa specie è comune, ampiamente diffusa e priva di serie minacce, classifica A.mystacinus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) Amori, G., Hutterer, R., Kryštufek, B., Yigit, N., Mitsain, G. & Muñoz, L.J.P 2008, Apodemus mystacinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apodemus mystacinus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Aulagnier & Al., 2011.
Bibliografia
modifica- Gordon Corbet & Denys Ovenden, Guida dei Mammiferi d'Europa, Franco Muzzio Editore, 1988, ISBN 978-88-7021-704-9.
- Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 978-88-89999-70-7.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Apodemus mystacinus
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