Assedio di Gerusalemme (587 a.C.)

assedio del 587 a.C.

Lꞌassedio di Gerusalemme del 587 a.C. (circa 589–587 a.C.) fu lꞌevento finale delle Rivolte di Giuda contro Babilonia, in cui Nabucodonosor II, re dellꞌImpero neo-babilonese, assediò Gerusalemme, la città capitale del Regno di Giuda. Gerusalemme cadde dopo 30 mesi di assedio, dopo di che i Babilonesi distrussero sistematicamente la città e il Tempio di Salomone.[1][2][3] Il Regno di Giuda si dissolse e molti dei suoi abitanti furono esiliati a Babilonia. Nel tardo VII secolo a.C., Giuda divenne uno Stato vassallo di Babilonia. Nel 601 a.C. Ioiakim, re di Giuda, si rivoltò contro i Babilonesi nonostante le forti rimostranze del profeta Geremia.[2][4] Ioiakim morì per motivi non chiari, e gli succedette il figlio, Ioiachin.[5][6] Nel 597 a.C., i Babilonesi assediarono Gerusalemme, e la città si arrese.[2][7] Nabucodonosor saccheggiò Gerusalemme e deportò Jeconiah e altri eminenti cittadini a Babilonia; Lo zio di Jeconiah, Zedekiah, fu insediato come re.[2][8] Più tardi, incoraggiato dagli Egiziani, Zedekiah lanciò una seconda rivolta e un esercito babilonese fu inviato a rioccupare Gerusalemme.[2]

Assedio di Gerusalemme
Gli ebrei sono portati via prigionieri a Babilonia. La città è in fiamme, e lꞌArca dell'Alleanza viene portata via da Nabucodonosor. Intaglio su legno dal dipinto originale di Eduard Bendemann (1872)
Data587 a.C.
LuogoGerusalemme
EsitoCaduta di Gerusalemme e distruzione del Tempio
Schieramenti
Esercito babiloneseEsercito di Giuda
Comandanti
  • Nabucodonosor II
  • Zedekiah
  • Ioiachim
  • Voci di guerre presenti su Wikipedia

    Il Tisha B'Av, 25 agosto 587 a.C. o 18 luglio 586 a.C., i Babilonesi presero Gerusalemme, distrussero il Tempio e incendiarono la città.[2][9][10] I piccoli insediamenti che circondavano la città e quelli vicini al confine occidentale del regno, furono parimenti distrutti.[10] Secondo la Bibbia, Zedekiah tentò di fuggire, ma fu catturato vicino a Jericho. Egli fu costretto ad assistere allꞌesecuzione dei suoi figli a Riblah, dopo di che gli furono cavati gli occhi.[11]

    La distruzione di Gerusalemme e del suo tempio condussero a una crisi religiosa, spirituale e politica, che lasciò il suo segno nella letteratura profetica e nella tradizione biblica.[10][11] Il Regno di Giuda fu abolito e annesso come provincia babilonese, con il suo centro a Mizpah.[2][10][11] Lꞌélite ebraica, compresa la linea di Davide, fu esiliata a Babilonia.[10] Dopo che Babilonia era caduta sotto Ciro il Grande, fondatore dellꞌImpero persiano achemenide, nel 539 a.C., questꞌultimo permise agli esiliati ebrei di ritornare a Sion e ricostruire Gerusalemme. Il Secondo Tempio fu completato nel 516 a.C.

    Narrazione biblica modifica

    Mentre la Cronaca di Nabucodonosor II fornisce informazioni sullꞌAssedio di Gerusalemme del 597 a.C., le sole informazioni note sullꞌassedio che culminò con la distruzione di Gerusalemme nel 587 a.C. si trovano nella Bibbia ebraica.[12]

    Antefatti modifica

    Nel 601 a.C., durante il quarto anno del suo regno, Nabucodonosor tentò, senza successo, dꞌinvadere lꞌEgitto e fu respinto con gravi perdite.[11] Il fallimento portò a numerose ribellioni tra i regni del Levante che dovevano alleanza a Babilonia, compreso il Regno di Giuda, dove il re Ioiachim smise di pagare tributi a Nabucodonosor e prese una posizione filo-egiziana.

    Nabucodonosor presto si occupò di queste ribellioni. Secondo la Cronaca di Nabucodonosor II, egli pose lꞌassedio a Gerusalemme, che infine cadde nel 598 a.C. La Cronaca dice:

    Nel settimo anno [di Nabucodonosor], nel mese di Chislev [novembre/dicembre] mise insieme il suo esercito e dopo aver invaso la terra di Hatti (Siria/Palestina) egli pose sotto assedio la città di Giuda. Il secondo giorno del mese di Adar [16 marzo] egli conquistò la città e prese prigioniero il re [Ioiachin]. Egli pose al suo posto un re [Zedekiah] di propria scelta, e dopo aver ricevuto ricchi tributi, tornò a Babilonia.

    Nel 597 a.C., Nabucodonosor pose lꞌassedio a Gerusalemme.[11] Ioiachim morì durante lꞌassedio, probabilmente il 10 dicembre 597 a.C., o durante i mesi di Kislev o Tevet e gli succedette il figlio Ioiachin a unꞌetà di otto o diciotto anni. La città cadde circa tre mesi dopo, il 2 Adar (16 marzo) 598 a.C. Nabucodonosor saccheggiò sia Gerusalemme che il Tempio e ne portò tutte le spoglie a Babilonia. Ioiachin e la sua corte, con altri eminenti cittadini e artigiani, con una notevole parte della popolazione ebraica di Giuda; secondo il Libro dei Re, circa 10000 Ebrei furono deportati e dispersi nellꞌImpero babilonese.[11]

    Nabucodonosor installò lo zio di Jeconiah, Zedekiah Re di Giuda, quale stato vassallo, allꞌetà di 21 anni.[11] Comunque, nonostante le forti rimostranze di Geremia e altri, Zedekiah si rivoltò contro Nabucodonosor cessando di pagargli tributi e formando unꞌalleanza con il Faraone Hophra. Nabucodonosor II ritornò a Giuda, con lo scopo di occupare Gerusalemme.[13].

    Assedio modifica

    Nabucodonosor iniziò lꞌassedio di Gerusalemme in gennaio 589 a.C. [14][15] Molti Ebrei fuggirono nelle circostanti Moab, Ammon, Edom e in altri Paesi per trovare rifugio.[16] La Bibbia descrive la città come sofferente di orribili privazioni durante lꞌassedio (Libro dei Re, 22º, 25:3, HE); (Lamentazioni, 4:4, HE; 5, HE; 9, HE; 9). La città cadde dopo un assedio, che durò diciotto o trenta mesi.[15] Nellꞌundicesimo anno del regno di Zedekiah (Re, 2, 25:2; Geremia, 39:2, HE), Nabucodonosor, aprendo una breccia nei muri di Gerusalemme, conquistò la città. Zedekiah e i suoi tentarono di fuggire ma furono catturati sulla piana di Gerico e portati a Riblah.[11] Là, dopo aver visto uccidere suo figlio, Zedekiah fu accecato, legato e portato prigioniero a Babilonia (Libro dei Re, 2, 25:1–7, HE; Cronache, 2, 36:12, HE; Geremia, 32:4–5, HE; 39:1–7, HE; 34:2–3, HE; 52:4–11, HE), dove rimase prigioniero fino alla morte.[11]

    Conseguenze modifica

    Secondo la Bibbia, dopo la caduta di Gerusalemme, il generale babilonese Nebuzaradan fu inviato a completare la sua distruzione. La città e il Tempio di Salomone vennero saccheggiati e distrutti e la maggior parte degli Ebrei furono portati prigionieri da Nebuzaradan in Babilonia e solo a pochi fu consentito di rimanere in tende sulla loro terra (Geremia, 52:16, HE). Evidenze archeologiche confermano che la città fu sistematicamente distrutta dal fuoco.[9][10] e indicano anche che città vicino al confine occidentale del regno e piccoli villaggi vicino a Gerusalemme furono distrutti.[10]

    Gedaliah, un ebreo, fu nominato governatore di ciò che era rimasto di Giuda, la provincia di Yehud, con una guardia caldea di stanza a Mizpah (Libro dei Re, 2, 25:22–24, HE; Geremia, 40:6–8, HE). La Bibbia riporta che, venuti a conoscenza di queste notizie, gli Ebrei che erano fuggiti a Moab, Ammon, Edom e in altri Paesi tornarono a Giuda (Geremia, 40:11–12, HE). Gedaliah fu assassinato da Ismaele figlio di Nethaniah due mesi più tardi, la popolazione che era rimasta e quelli che erano ritornati allora fuggirono per sicurezza in Egitto (Libro dei Re, 2, 25:25–26, HE), (Geremia, 43:5–7, HE). In Egitto, essi si stabilirono a Migdol (è incerto il luogo al quale la Bibbia si riferisca, probabilmente da qualche parte sul Delta del Nilo), Tahpanhes, Menfi (chiamata Noph) e Pathros in prossimità di Tebe (Geremia, 44:1, HE).

    Datazione modifica

    Vi è stato qualche dibattito su quando abbia avuto luogo il secondo assedio di Nebuchadnezzar a Gerusalemme. Secondo la Bibbia Ebraica, la città cadde nel quarto mese dellꞌundicesimo anno di Zedekiah. Vi è accordo sul fatto che Gerusalemme cadde per la seconda volta nel mese estivo di Tammuz (come ricordato in Geremia, 52:6, HE). Comunque, gli studiosi non sono dꞌaccordo se queste date siano 586 a.C. o 587 a.C. William F. Albright ha datato la fine del regno di Zedekiah e la caduta di Gerusalemme nel 587 a.C. mentre Edwin R. Thiele ha proposto il 586 a.C. [17] Nel 2004, Rodger Young diede alle stampe unꞌanalisi in cui egli identificava il 587 a.C. come anno del termine dellꞌassedio, basata su dettagli dalla Bibbia e fonti neo-babilonesi per i relativi eventi.[18] Uno studio indipendente usò il 586 a.C. per la distruzione di Gerusalemme come una data-ancora per calibrare il suo metodo di datazione archeomagnetica.[19]

    586 a.C. modifica

     
    Lꞌiscrizione cuneiforme pone in luce la conquista di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor II e la resa di Jehoiakim, re di Giuda, nel 597 a.C. Babilonia, Iraq

    La stima di Thiele si basa sulla presentazione del regno di Zedekiah su una base di ascesa, che egli asserisce fu occasionalmente utilizzata per i re di Giuda. In quel caso, lꞌanno in cui Zedekiah salì al trono sarebbe il suo anno zero; il suo nome di anno completo sarebbe 597/596 a.C., e il suo undicesimo anno, lꞌanno in cui cadde Gerusalemme, sarebbe 587/586 a.C. Poiché gli anni del regno di Giuda erano contati da Tishri in autunno, ciò porrebbe la fine del suo regno e la conquista di Gerusalemme nellꞌestate del 586 a.C. [17][20]

    587 a.C. modifica

    La Cronaca di Nabucodonosor II (BM 21946), pubblicata nel 1956, indica che Nabucodonosor conquistò Gerusalemme per la prima volta ponendo fine al regno di Ioiachin, il 2 Adar (16 marzo) 597 a.C., nel settimo anno di Nebuchadnezzar.[21] Geremia[22] dà i relativi periodi per la fine dei due assedi come settimo e undicesimo anno, rispettivamente, di Nebuchadnezzar. (Gli stessi eventi sono descritti al verso biblico Re 2, 24:12 HE e Re 2, 25:8, HE come se si fossero verificati negli anni ottavo e diciannovesimo di Nebuchadnezzar, compreso il suo anno di accesso). Lꞌidentificazione del diciottesimo anno di Nebuchadnezzar per la fine dellꞌassedio pone lꞌevento nellꞌestate del 587 a.C., il che è coerente tutte e tre fonti bibliche rilevanti—Geremia, Ezechiele e 2 Re[18][23]

    Evidenza archeologica modifica

    Lꞌevidenza archeologica sostiene la narrazione biblica che Gerusalemme fu distrutta nel 587 o 586 a.C. [10][24] Ricerche archeologiche hanno mostrato che i Babilonesi distrussero sistematicamente la città con il fuoco e che le mura della città collassarono.[1][10]

    I resti di tre strutture residenziali scavati nella Città di David (La Stanza bruciata, la casa di Ahiel e quella di Bullae) contengono fasci di legno bruciati da un incendio che fu apposto dai Babilonesi nel 586 a.C. [25] Ceneri e legno bruciato furono scoperti anche in numerose strutture nel Givati Parking Lot, che furono attribuite dagli archeologi alla distruzione della città nel 586 a.C. Punte di freccia trilobate giuntate con bronzo, associate alla distruzione di città nella patria Assira dai Babilonesi e dai Medi, così come appare nel Levante meridionale negli strati bruciati associati alla seconda distruzione della città da parte di Nabucodonosor II.[26] Campioni di suolo e frammenti di pavimento di gesso recuperati da una delle strutture indicano che esso fu esposto a temperature di almeno 600 °C.[27]  Numerose giare di vino furono trovate contanti resti di vaniglia, indicanti che le spezie erano usate dalla élite di Gerusalemme prima della distruzione della città.[27]

    Indagini archeologiche e ispezioni hanno anche rivelato che, a proposito del periodo in cui i babilonesi assediarono Gerusalemme, anche la maggior parte delle città circostanti e quelle lungo i confini occidentali del regno furono completamente distrutte. Comunque, non è chiaro se le schiere delle comunità allꞌintorno a est e sud del regno furono anchꞌesse distrutte in quel periodo o se si sia trattato di un processo continuo che si verificava dopo il collasso delle strutture amministrative del regno e della perdita della sua forza militare.[10] La regione della Tribù di Beniamino, sita nella zona settentrionale del Paese delle colline della Giudea, fu in gran parte risparmiata dallꞌinvasione, divenendo il centro della provincia babilonese Yehud, con Mizpah quale suo centro amministrativo.[10]

    Note modifica

    1. ^ a b Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, The Bible Unearthed: Archaeology's New Vision of Ancient Israel and the Origin of Its Sacred Texts, New York, Free Press, 2002, p. 307, ISBN 0-684-86912-8.
    2. ^ a b c d e f g (EN) E. J. Bickerman, Nebuchadnezzar And Gerusalemme (XML)[collegamento interrotto], Brill, 2007, ISBN 978-90-474-2072-9.
    3. ^ Scavi intensivi in Gerusalemme hanno mostrato che la città veniva veramente sistematicamente distrutta dai Babilonesi. Il conflitto pare sia stato generale. Quando lꞌattività ai margini della Città di Davide ripresa nel periodo Persiano, i nuovi suburbi sulla collina occidentale, che erano fioriti almeno dal tempo di Hezekiah, non furono rioccupati.
    4. ^ A. Malamat, (gennaio 1975). Il crepuscolo di Giuda: nel ꞌꞌmaelstromꞌꞌ Egiziano-Babilonese. In Congress Volume Edinburgh 1974 (pp. 123–145). Brill.
    5. ^ E. J. Smit, So how did Jehoiakim die?, in Journal for Semitics, vol. 6, n. 1, 1º gennaio 1994, pp. 46–56.
    6. ^ C. Begg, The end of King Jehoiakim: the afterlife of a problem, in Journal for Semitics, vol. 8, n. 1, 1º gennaio 1996, pp. 12–20.
    7. ^ (EN) Geoffrey Wigoder, The Illustrated Dictionary & Concordance of the Bible Pub. by Sterling Publishing Company, Inc. (2006)
    8. ^ (EN) The Oxford History of the Biblical World, ed. by Michael D Coogan. Published by Oxford University Press, 1999. p. 350
    9. ^ a b Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, The Bible Unearthed: Archaeology's New Vision of Ancient Israel and the Origin of Its Sacred Texts, New York, Free Press, 2002, pp. 307, ISBN 0-684-86912-8, OCLC 44509358.
      «Intensi scavi attraverso Gerusalemme hanno mostrato che la città veniva sistematicamente distrutta dai Babilonesi. La conflagrazione pare sia stata generale. Quando lꞌattività ai margini della Città di Davide riprese nel periodo persiano, i nuovi suburbi sulla collina occidentale che erano fioriti almeno fin da i tempi di Hezekiah non furono rioccupati.»
    10. ^ a b c d e f g h i j k Oded Lipschits, The History of the Benjamin Region under Babylonian Rule, in Tel Aviv, vol. 26, n. 2, 1999, pp. 155–190, DOI:10.1179/tav.1999.1999.2.155, ISSN 0334-4355 (WC · ACNP).
      «La distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi (586 a.C.) è lꞌevento più traumatico descritto nella storiografia biblica, e alla sua ombra la storia del popolo di Israele fu rimodellata. La severa impressione della distruzione lasciò il suo segno anche nella letteratura profetica e una particolare forza si trova nei lamenti sulla distruzione di Gerusalemme e del Tempio nel suo centro. [...] la maggior parte degli abitanti di Giuda vi rimasero dopo la distruzione di Gerusalemme. Essi si concentravano principalmente nella regione di Beniamino e nella terra delle colline della Giudea. Questa zona fu a mala pena colpita dalla distruzione, e divenne il centro della provincia babilonese con capitale a Mizpah. [...] I dati archeologici rafforzano la narrazione biblica, e indicano che Gerusalemme e i suoi immediati dintorni subirono un grave colpo. La maggior parte dei piccoli insediamenti vicino alla città furono distrutti, le mura della città furono demolite e gli edifici allꞌinterno dati alle fiamme. Scavi e dati raccolti mostrano che il confine occidentale del regno sostenne anche un grave assalto, parendo allo stesso tempo al periodo in cui i Babilonesi giunsero ad assediare Gerusalemme.»
    11. ^ a b c d e f g h i

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    12. ^ Lester L. Grabbe, Did Moses Speak Attic?: Jewish Historiography and Scripture in the Hellenistic Period[collegamento interrotto], A&C Black, 2001, p. 216, ISBN 1841271551.
      «È semplice dimenticare che 587 a.C. è soltanto una data biblica.»
    13. ^ 2 Re, 25:1, HE
    14. ^ Rodger C. Young, When Did Jerusalem Fall? (PDF) [collegamento interrotto], in Journal of the Evangelical Theological Society, marzo 2004, p. 29.
      «La prima data è presa da Ezechiele 24:1, dove si dice che lꞌultimo assedio di Gerusalemme ebbe inizio il decimo mese del "nono anno"... Il decimo mese di quellꞌanno corrisponde allꞌincirca a gennaio 589 BC.»
    15. ^ a b Abraham Malamat, The Cognome Kings of Giuda and the Fall of Gerusalemme: An Historical – Chronological Study, in Israel Exploration Journal, vol. 18, n. 3, 1968, pp. 137–156, JSTOR 27925138.
      «La discrepanza tra la durata dellꞌassedio secondo gli anni di regno di Zedekiah (anni 9–11), da una parte, e la sua durata secondo lꞌesilio di Jehoiachin (anni 9–12), dallꞌaltra, può essere eliminata solo supponendo che la prima sia stata determinata su una base di Tishri e la seconda su una base di Nisan. La differenza di un anno tra i due è giustificata dal fatto che la fine dellꞌassedio avvenne in estate, tra Nisan e Tishri, già nel 12º anno secondo i calcoli nel Libro di Ezechiele, ma ancora nellꞌ11º anno di Zedekiah, che terminò solo in Tishri.»
    16. ^ Geremia, 40:11–12, HE
    17. ^ a b Edwin Thiele, The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings, (1st ed.; New York: Macmillan, 1951; 2d ed.; Grand Rapids: Eerdmans, 1965; 3rd ed.; Grand Rapids: Zondervan/Kregel, 1983). ISBN 0-8254-3825-X, ISBN 9780825438257
    18. ^ a b Rodger C. Young, When Did Gerusalemme Fall? (PDF) [collegamento interrotto], in Journal of the Evangelical Theological Society, marzo 2004, pp. 21–38.
      «Le conclusioni dalle analisi sono le seguenti: (1) Gerusalemme cadde nel quarto mese (ꞌꞌTammuzꞌꞌ) del 587 a.C.: tutte le fonti che portano alla questione—ꞌꞌGeremiaꞌꞌ, ꞌꞌEzechieleꞌꞌ e ꞌꞌ2º Re ꞌꞌ—sono coerenti nel datare lꞌevento in quellꞌanno.»
    19. ^ Yoav Vaknin, Ron Shaar, Yuval Gadot, Yiftah Shalev, Oded Lipschits e Erez Ben-Yosef, The Earth's magnetic field in Gerusalemme during the Babylonian destruction: A unique reference for field behavior and an anchor for archaeomagnetic dating, in PLOS ONE, vol. 15, n. 8, 2020, pp. e0237029, Bibcode:2020PLoSO..1537029V, DOI:10.1371/journal.pone.0237029, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP), PMC 7413505, PMID 32764793.
    20. ^ (EN) Leslie McFall, "A Translation Guide to the Chronological Data in Kings and Chronicles," Bibliotheca Sacra 148 (1991) 45.
    21. ^ (EN) D. J. Wiseman, Chronicles of Chaldean Kings in the British Museum (London: Trustees of the British Museum, 1956) 73.
    22. ^ Geremia, 52:28–29, HE
    23. ^ (EN) Robb Andrew Young,, Hezekiah in History and Tradition[collegamento interrotto], 2012, pp. 18–21, ISBN 978-9004216082.
      «Semplicemente porre la data erronea del 586 a.C. deriva dalla datazione biblica della caduta delle mura di Gerusalemme e dellꞌesilio della sua popolazione "il settimo giorno del quinto mese, che fu il diciannovesimo anno del re Nabucodonosor." ... La data corretta del 587 a.C. per la conquista babilonese di Gerusalemme può essere ulteriormente confermata dallꞌesame della fine dellꞌesilio di Jehoiachin.»
    24. ^

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    25. ^ Y. Shiloh, (1984). Scavi nella Città di Davide I, 1978–1982: Rapporto ad ꞌꞌinterimꞌꞌ delle Prime Cinque Stagioni. Qedem, 17–24
    26. ^ Sean Dugaw, Oded Lipschits e Guy Stiebel, A New Typology of Arrowheads from the Late Iron Age and Persian Period and its Historical Implications., in Israel Exploration Journal, 70:1, n. 1, 2020, pp. 64–89, JSTOR 27100276.
    27. ^ a b (EN) Ayala Amir, Israel Finkelstein, Yiftah Shalev, Joe Uziel, Ortal Chalaf, Liora Freud, Ronny Neumann e Yuval Gadot, Residue analysis evidence for wine enriched with vanilla consumed in Gerusalemme on the eve of the Babylonian destruction in 586 a.C., in PLOS ONE, vol. 17, n. 3, 29 marzo 2022, pp. e0266085, Bibcode:2022PLoSO..1766085°, DOI:10.1371/journal.pone.0266085, ISSN 1932-6203 (WC · ACNP), PMC 8963535, PMID 35349581.

    Voci correlate modifica

    Controllo di autoritàLCCN (ENsh85069910 · J9U (ENHE987007531583305171