Asta Nielsen

attrice danese (1881-1972)

Asta Sofie Amalie Nielsen (Copenaghen, 11 settembre 1881Frederiksberg, 24 maggio 1972) è stata un'attrice danese.

Asta Nielsen sul set del film Il sogno nero (1911)

Interprete prevalentemente di film muti, era soprannominata la Diva Silenziosa o la Diva del Nord. Negli anni 1910 formò un sodalizio artistico e sentimentale con il regista Urban Gad, che la diresse in 30 film e con cui fu sposata dal 1912 al 1918.

Biografia modifica

La minore di due sorelle, Asta Sofie Amalie Nielsen nacque l'11 settembre 1881. Suo padre Jens Christian Nielsen, un umile fabbro, era molto cagionevole di salute e morì quando la giovane Asta aveva solo quattordici anni, lasciando la sua famiglia nella più estrema povertà. Sua madre Ida Frederikke Petersen, una lavandaia, cercò di mantenere le sue due figlie come poteva[1], e spesso, come racconta senza alcuna punta di odio per la madre la stessa Nielsen, le picchiava duramente con la frusta sfogando così la rabbia della sua condizione.

La carriera: i primi passi modifica

 
Asta Nielsen nel 1910 circa

A scuola era entrata a far parte del coro del Teatro Reale di Copenaghen, ma lasciò gli studi nel 1895, l'anno della morte del padre, senza aver imparato molto di più del leggere e del far di conto. La madre voleva che la ragazza facesse la commessa, mentre Asta aspirava a diventare attrice. Riuscì a ottenere un'audizione in teatro dove si fece notare per il suo talento, tanto da ricevere una sorta di borsa di studio, delle lezioni private gratuite che la prepararono alla carriera teatrale[1].

Ancora inesperta sui fatti della vita, la giovane Asta rimase in stato interessante a diciotto anni, ma si rifiutò categoricamente di sposare il padre della bambina, nonostante questi si fosse offerto di riparare e di provvedere al suo mantenimento e nonostante la ragazza fosse perfettamente consapevole dei pregiudizi che gravavano sulle ragazze madri nella società del suo tempo.

Nel 1910 ottenne finalmente un ingaggio al Dagmar-Theater di Copenaghen, dove lavorò per tre anni. Poiché, però, non le venivano affidati ruoli da protagonista, cercò di farsi strada partecipando a una tournée in Scandinavia senza però riuscire a sfondare. Neanche il ritorno in Danimarca sortì alcun effetto e si trovò confinata nelle solite parti di supporto[1].

Urban Gad modifica

In quell'anno il giovane scenografo Urban Gad ebbe l'idea di fare un film. Usò come soggetto un libro scritto da lui e fece interpretare ad Asta il tanto sospirato ruolo della protagonista. La pellicola si intitolava Afgrunden (in Italia uscì col titolo L'abisso) e incontrò un grande, quanto inaspettato, successo, trovando riscontro perfino all'estero. Ma, almeno in Danimarca, la cinematografia nazionale non trovava ancora l'occasione per sfruttare il talento di quella giovane attrice. La Germania, invece, anche se con un'industria cinematografica ancora non molto sviluppata, reagì in maniera più pronta: la Deutsche Bioscop mise sotto contratto Asta per due film, Sangue bollente e Nachtfalter che si rivelarono entrambi dei successi[1].

La coppia Nielsen-Gad sfruttò il momento felice per ottenere le migliori condizioni per i propri progetti artistici, passando così da un produttore all'altro. Nel 1911 i due firmarono con la PAGU (Projektions-AG "Union") un contratto per ventiquattro film. L'accordo con la casa di produzione tedesca consentì ad entrambi mano libera nei loro film, a condizione che l'attrice girasse otto pellicole l'anno. Gad e Asta si sposarono nel 1912 e lavorarono insieme nei seguenti tre anni, finché la loro unione terminò con un divorzio, mettendo fine anche alla loro collaborazione artistica[1].

Il ritiro modifica

 
Asta Nielsen durante un cabaret a Berlino nel marzo 1936

La Nielsen continuò a lavorare in Germania in film di grande successo diretta da registi di richiamo. Nel 1925 fu diretta da G.W. Pabst ne La via senza gioia, nel quale recitava anche Greta Garbo che anni dopo avrebbe confessato ai giornalisti "di non aver mai capito il suo grande successo visto che era niente se confrontata ad Asta Nielsen"[senza fonte].

Con l'avvento del sonoro si trovò a dover fronteggiare oltre ad un nuovo stile di recitazione anche una nuova generazioni di ingenue[non chiaro] e quindi, dopo il film Unmögliche Liebe del 1932, decise di ritirarsi e dedicarsi al teatro.

Qualche anno dopo venne invitata a ritornare sugli schermi dai maggiori esponenti del regime nazista: Adolf Hitler e Joseph Goebbels. Lei preferì declinare questo invito e nel 1936 tornò a vivere in Danimarca, dove ebbe modo di pubblicare una sua biografia in due volumi e scrivere diversi articoli parlando sia di arte che di politica.

Durante la seconda guerra mondiale inviò del denaro ad Allan O. Hagedorff con lo scopo di aiutare e sostenere gli ebrei perseguitati, in particolare inviando cibo nel campo di concentramento di Theresienstadt.

Al Festival di Venezia del 1958 le fu dedicata una retrospettiva proiettando alcuni film che la videro protagonista.[2]

Filmografia modifica

Attrice modifica

 
Asta Nielsen durante le riprese del film Mignonette (1914)
 
Asta Nielsen (a sinistra) nel film Zapatas Bande (1914)
 
Werner Pittschau e Asta Nielsen in una scena di Tragedia di prostitute (1927)

Produttrice modifica

Film o documentari dove appare Asta Nielsen (parziale) modifica

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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