Bae Bien-u

fotografo sudcoreano

Bae Bien-u[1] (hangŭl (이동국?, Bae Byeong-uLR); Yeosu, 22 maggio 1950) è un fotografo sudcoreano. Le sue opere sono principalmente fotografie di paesaggi della penisola coreana, in particolare foreste di pini e coste marine.

Biografia modifica

Bae Byeong-u nasce a Yeosu, Corea del Sud, il 22 maggio 1950.[2][3][4] Studia arte presso l'Università Hongik di Seul, dove consegue il Bachelor of Fine Arts nel 1974 e il Master of Fine Arts nel 1978.[2][5][6] Negli anni successivi inizia a fotografare foreste di pini, ricevendo le lodi di Yoo Duk-hyung, presidente del Seoul Institute of the Arts.[2] Nel 1981 viene assunto dall'istituto, dove insegnerà fotografia per i trent'anni successivi.[2][3] Nel 1982 inizia a esporre le proprie fotografie in Corea, e dal 1988 in poi viene invitato a esporre le proprie opere in varie gallerie in tutta Europa.[2][3] Nello stesso periodo decide di utilizzare per il proprio nome la traslitterazione non-standard Bae Bien-u, più semplice da pronunciare per un pubblico europeo.[2] Nel 1988–1989 è visiting professor presso l'Università di Bielefeld.[6] Bae si ispira all'opera del pittore Jeong Seon, vissuto nel periodo Joseon, e utilizza spesso una pellicola in formato panoramico 2:1 simile a quello della carta tradizionale hanji.[5]

«Sono uno che fugge, mi nascondo nel paesaggio. Le storie grezze del mondo non hanno per me alcun interesse.[4]»

A partire dagli anni ottanta Bae fotografa le tombe della dinastia Silla a Gyeongju, il Santuario di Jongmyo, i vulcani dell'isola Jeju e numerosi altri luoghi più o meno noti della penisola coreana.[4] Nel 2004 è invitato al Festival della Fotografia di Tahiti, e coglie l'occasione per fotografarne il paesaggio.[4] Nel 2009 visita Alhambra, in Spagna, e realizza la mostra Soul Garden in cui mette a confronto le immagini dei giardini del complesso monumentale con quelle dei Giardini Reali del Changdeokgung a Seul.[7] Nello stesso anno il Governo della Corea del Sud sceglie un libro di Bae come regalo per il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante la sua visita nel Paese.[2] Nel 2012 l'artista realizza Windscape, una mostra che ha come tema l'effetto del vento sul paesaggio.[8] Nel 2014 è scelto dal curatore cubano Gerardo Mosquera per partecipare alla mostra Perduti nel paesaggio del Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.[3]

Pubblicazioni modifica

Mostre personali modifica

L'elenco delle mostre personali è tratto dal sito della Axel Vervoordt Gallery.[9]
  • Seascapes, Kwan Hoon Gallery, Seul, Corea del Sud, 1982
  • Marado, Hanmadang Gallery, Seul, Corea del Sud, 1985
  • Korean Landscapes, Galerie Raiffeisen Bank, Bamberg, Germania, 1988
  • Landscapes, Galerie Hochschule, Bielefeld, Germania, 1989
  • Meeting and Departure, Seoul Art Center, Seul, Corea del Sud, 1993
  • Photographies de Kyungju, Galerie Jean-Luc & Takako Richard, Parigi, Francia, 1998
  • Tree, Bhak Gallery, Seul, Corea del Sud, 2000
  • Galleria Sigong, Taegu, Corea del Sud, 2000
  • ISE Cultural Foundation, New York, Stati Uniti, 2001
  • Artsonje Center, Seul, Corea del Sud, 2002
  • Pine, Galerie Gana-Beaubourg, Parigi, Francia, 2002
  • Tahiti Festival de la Photographie, Tahiti, 2003
  • Wind of Tahiti, Galerie Gana-Beaubourg, Parigi, Francia, 2004
  • Wind of Tahiti, Gana Art Center, Seul, Corea del Sud, 2004
  • Pollar Gallery, Francoforte, Germania, 2005
  • Beauty of Korea, Insa Art Center, Seul, Corea del Sud, 2005
  • Photo España, Thyssen Museum, Madrid, Spagna, 2006
  • Lee C Gallery, Seul, Corea del Sud, 2007

Note modifica

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Bae" è il cognome.
  2. ^ a b c d e f g Pine Trees Shade Photographer’s Lens, in Korea JoongAng Daily, 17 gennaio 2012. URL consultato il 18 giugno 2014.
  3. ^ a b c d Salzburger Festspiele – Bae Bien-u, su salzburgerfestspiele.at, Festival di Salisburgo, 2010. URL consultato il 18 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b c d Lee Jin-sook, Bae Bien-u, Photographer, in The Artro, 2010. URL consultato il 18 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  5. ^ a b Capturing Sublime Nature, su The Korea Herald, Herald Corporation, 24 gennaio 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.
  6. ^ a b Bae Bien-u – CV (PDF) [collegamento interrotto], su stockeregg.com, Galerie zur Stockeregg, 2009. URL consultato il 18 giugno 2014.
  7. ^ Alhambra – Soul Garden, su alhambra-patronato.es, La Alhambra y el Generalife, 2009. URL consultato il 18 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2018).
  8. ^ Bae Bien-u – Windscape, su christopheguye.com, Christophe Guye Galerie, 2012. URL consultato il 18 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2013).
  9. ^ (EN) Bae Bien-u – Exhibition History, su axel-vervoordt.com, Axel Vervoordt Gallery, 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN98465641 · ISNI (EN0000 0000 7864 1212 · LCCN (ENnr96008663 · GND (DE120440075 · BNF (FRcb161283172 (data) · J9U (ENHE987007297625105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96008663