Barbara Manfredi
Barbara Manfredi (Faenza, 1444 – Forlì, 1466) è stata figlia del signore di Faenza, Astorre II Manfredi, o Astorgio II, viene promessa, all'età di sette anni, al signore di Forlì Pino III Ordelaffi, che effettivamente sposa nel 1462.
Stemma della famiglia Manfredi | |
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Biografia Modifica
Ammalatosi gravemente il marito nel 1463, è sospettato di avvelenamento il fratello di lui Francesco IV Ordelaffi, detto Cecco. Caterina Rangoni, la vedova di Antonio Ordelaffi, benché sia la madre dei due fratelli, contribuisce ad alimentare i sospetti. Pino guarisce.
Quando, però, è Francesco ad ammalarsi nel 1466, Barbara Manfredi tenta a sua volta di avvelenare lui.
Cecco è, infine, ucciso da un ufficiale: Pino è signore di Forlì, posizione che consolida anche grazie all'appoggio di Venezia.
Ma la tragedia non è conclusa: Barbara muore improvvisamente, mentre il padre sospetta immediatamente Pino di averla a sua volta avvelenata, per gelosia.
Arte Modifica
In memoria della moglie, Pino fa comunque preparare un bellissimo monumento funebre da Francesco di Simone Ferrucci da Fiesole, che, collocato originalmente nella chiesa forlivese di S. Biagio, distrutta da un bombardamento nella seconda guerra mondiale, è ora visibile nella suggestiva abbazia di San Mercuriale di Forlì ([1] Archiviato il 21 marzo 2006 in Internet Archive.).
Altri progetti Modifica
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Collegamenti esterni Modifica
- Isabella Lazzarini, MANFREDI, Barbara, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 68, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56461134 · ISNI (EN) 0000 0000 4698 8705 · BAV 495/160393 · CERL cnp02068490 · LCCN (EN) nr90024068 · GND (DE) 1031264388 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr90024068 |
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