Base duale

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In matematica, e più precisamente in algebra lineare, la base duale è una particolare base costruita a partire da una base data. Il concetto di base duale è utile nello studio dello spazio duale e dei tensori.

Definizione modifica

Dato uno spazio vettoriale   su campo   di dimensione finita  , lo spazio duale   è l'insieme di tutte le applicazioni lineari da   in  .

Fissata per   una base  , la base duale   è una base di   univocamente determinata dalle seguenti relazioni:

 

dove   è la delta di Kronecker.

Proprietà della base duale modifica

Effetto su un vettore modifica

Ogni vettore   di   può essere espresso in modo univoco come combinazione lineare degli elementi della base:

 

dove l'ultima notazione è quella cosiddetta di Einstein.

Il risultato dell'applicazione di   su   è il seguente:

 

Quindi   è l'applicazione che "estrae" da un vettore   la  -ma componente   delle sue coordinate rispetto alla base. Tale applicazione è a volte chiamata proiettore: può infatti essere interpretata come una proiezione sulla retta generata da  .

Coordinate rispetto alla base duale modifica

Sia   un generico elemento di  , cioè una applicazione lineare   da   a  . Applicata su un vettore

 

produce la relazione:

 

L'applicazione   è quindi univocamente definita da come agisce sugli elementi della base di  . D'altra parte la   trasforma un vettore in un elemento del campo  , per cui la   è definita dagli   "numeri":

 

Di conseguenza, la   è ottenuta come combinazione lineare degli  :

 

Infatti vale la relazione:

 

Ogni applicazione   in   può essere quindi espressa in modo univoco come combinazione lineare delle applicazioni  , e pertanto:

  •   è effettivamente una base di  , che ha quindi dimensione  ;
  • le   sono le coordinate di   rispetto a tale base.

Dualità delle basi e degli spazi modifica

Dualità delle basi modifica

Le basi di   e   presentano la seguente simmetria:

  • applicando   a un vettore   si ottiene la i-esima componente di   rispetto alla base   di  :
 
  • applicando una applicazione   a   si ottiene la i-esima componente di   rispetto alla base   di  :
 

Le due relazioni esprimono una "dualità" delle due basi.

Dualità degli spazi modifica

Un altro modo per esprimere questa dualità si ottiene considerando lo spazio duale di  , detto anche spazio biduale di  , che si indica con   ed è costituito dall'insieme di tutte le applicazioni lineari su  . Poiché  , come si è visto, è uno spazio vettoriale di dimensione  , anche   lo è.

Ora risulta cruciale osservare che ogni elemento di   resta "naturalmente" associato ad un vettore di  . Infatti, è possibile associare ad un vettore   di   l'applicazione   di   che agendo sull'applicazione   produce lo stesso scalare che produce   agendo su  :

 

L'applicazione da   in   definita da

 

è un isomorfismo canonico, che non dipende cioè dalla scelta delle basi. Gli spazi   e   sono quindi naturalmente identificati. Analogamente, gli spazi   e   sono naturalmente identificati.

Questa dualità fra spazi riflette quella fra le basi: la base duale di   è effettivamente  . Infatti:

 

Applicazioni bilineari modifica

La dualità può essere espressa in modo più evidente interpretando l'applicazione di un funzionale   ad un vettore   - che fino ad ora abbiamo scritto come   mettendo in evidenza che   è una applicazione da   a   - come una applicazione bilineare da   a  , definita nel modo seguente:

 
 

L'applicazione bilineare associa ad ogni coppia di elementi di   e di   uno scalare. L'operazione   può essere intesa in duplice senso: come una applicazione   che agisce su un vettore   o come un vettore   (anzi,  ) che agisce su una applicazione  .

Così facendo le dualità degli spazi e delle basi possono essere espresse in forma "simmetrica" e sintetica nel modo seguente:

 

In particolare se tali relazioni si applicano agli elementi delle due basi, si ottiene la relazione originaria:

 

Identificazione di V e V* modifica

In matematica, un isomorfismo è naturale se la sua costruzione è univoca, non dipende cioè da nessuna scelta. Come visto sopra, esiste un isomorfismo naturale fra   e  . Invece in generale non esiste un modo altrettanto naturale di associare gli elementi di   a quelli di  . Trattandosi di spazi aventi le stesse dimensioni, esiste (per il teorema della dimensione) un isomorfismo fra questi: tuttavia questo isomorfismo, per essere determinato concretamente, dovrà fare riferimento a qualche scelta determinante. La scelta può consistere nella costruzione di una base o di un prodotto scalare per  .

Isomorfismo tramite scelta di base modifica

Un isomorfismo tra   e   può essere costruito a partire da una base   per  . Questa determina una base duale  , e l'isomorfismo fra   e   associa al vettore   avente componenti   l'applicazione   avente uguali componenti   rispetto a  .

Prendendo un'altra base di partenza, l'applicazione associata a   non è però più necessariamente la stessa  : in questo senso, l'isomorfismo non è naturale.

Isomorfismo tramite prodotto scalare modifica

È possibile definire un isomorfismo tra   e   a partire da un prodotto scalare per  , cioè una particolare applicazione bilineare:

 
 

Grazie a questo prodotto scalare è possibile associare ad un vettore   di   l'applicazione   tale che:

 

In questa relazione, l'applicazione bilineare di sinistra è quella naturale definita precedentemente, mentre quella di destra è il prodotto scalare su  . Qualora si identifichi   e   in questo modo, anche queste due applicazioni bilineari risultano essere identificate.

Anche in questo caso, l'isomorfismo non è naturale, perché dipende dalla scelta di un prodotto scalare per  .

Esempi modifica

La base standard di   (il piano cartesiano) è:

 

mentre la base standard del suo duale   è:

 

In tre dimensioni, per una data base   si può trovare la base duale (o biortogonale)   con le formule:

 

dove l'apice   indica la trasposta e

 

è il volume orientato del parallelepipedo formato dai vettori  ,   e  .

Bibliografia modifica

  • (EN) P.M. Cohn, Algebra, Wiley (1982)
  • (EN) Lebedev, Leonid P.; Cloud, Michael J.; Eremeyev, Victor A. (2010). Tensor Analysis With Applications to Mechanics. World Scientific. ISBN 978-981431312-4

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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