Boccolo de' Tassi

frazione del comune italiano di Bardi
(Reindirizzamento da Boccolo dei Tassi)

Boccolo de' Tassi o Boccolo dei Tassi,[1] comune autonomo fino al 1927,[2] è una frazione del comune di Bardi, in provincia di Parma.

Boccolo de' Tassi
frazione
Boccolo de' Tassi – Veduta
Boccolo de' Tassi – Veduta
Chiesa della Beata Vergine Annunciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Bardi
Territorio
Coordinate44°40′05.8″N 9°40′00.1″E / 44.668278°N 9.666694°E44.668278; 9.666694 (Boccolo de' Tassi)
Altitudine875 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale43032
Prefisso0525
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Boccolo de' Tassi
Boccolo de' Tassi

La località dista 8,15 km dal capoluogo.[3]

Geografia fisica modifica

Il piccolo borgo appenninico sorge alla quota di 875 m s.l.m. sul versante sinistro della val Dorbora, alle pendici occidentali del monte Lama.[1]

Storia modifica

Le più antiche tracce della presenza umana nella zona del monte Lama, portate alla luce verso il 1980, risalgono al Paleolitico medio, quando gli antichi cacciatori utilizzavano i diaspri per la produzione di lame e altri utensili; le rocce, molto robuste e taglienti, continuarono a essere estratte ininterrottamente fino all'età del rame per la realizzazione di pugnali e punte di frecce.[4]

Il borgo di Boccolo sorse forse in epoca alto-medievale lungo la via dei Monasteri, percorso alternativo alla via di Monte Bardone utilizzato dai pellegrini diretti a Roma dal nord Europa,[5] nel suo tratto sovrapposto alla via degli Abati;[6][7] nel X secolo i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio fondarono sulla sponda sinistra del rio Dorbora un ospizio per accogliere i numerosi viandanti di passaggio.[1]

 
Ex palazzo comunale a Pione

In seguito all'abolizione dei diritti feudali sancita da Napoleone per il ducato di Parma e Piacenza nel 1805,[8] fu costituito il nuovo comune (o mairie) di Boccolo de' Tassi; tuttavia, a causa della sua collocazione molto decentrata rispetto al territorio comunale, nel 1828 la sede municipale fu spostata a Pione.[9]

In quei decenni la povertà di risorse della zona provocò l'inizio del processo di emigrazione verso terre straniere, che culminò verso la fine del XIX secolo. La meta principale degli emigrati boccolesi era costituita da Parigi, ove si specializzarono principalmente nell'attività di scaldini, addetti al funzionamento delle caldaie a carbone; nei mesi estivi, venute meno le necessità del riscaldamento, facevano rientro nella terra natia per occuparsi delle loro proprietà, dedicandosi all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.[10]

Nel 1923 il comune di Boccolo de' Tassi fu scorporato dalla provincia di Piacenza e assegnato a quella di Parma, mentre il 27 gennaio del 1927 fu sciolto e suddiviso tra i comuni di Farini d'Olmo, Ferriere, Bardi e il neo-costituito Pione,[2] a sua volta assorbito dopo 5 mesi da quello di Bardi.[11]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Chiesa della Beata Vergine Annunciata modifica

 
Chiesa della Beata Vergine Annunciata
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Beata Vergine Annunciata (Bardi).

A lungo unita alla chiesa di San Michele Arcangelo di Grezzo, la cappella originaria, dedicata a san Pietro, fu elevata a sede parrocchiale autonoma nel 1565; ricostruita nel XVII secolo, la chiesa fu ristrutturata in forme neoclassiche nel XIX secolo; riconsacrata nel 1900 alla beata Vergine Annunciata, fu affiancata dalla sagrestia nel 1913. Il luogo di culto, decorato internamente con lesene e affreschi sulla volta a botte lunettata, accoglie sei cappelle laterali.[12]

Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio modifica

Edificato nel 1923, il piccolo oratorio di Taverna è preceduto da un portico centrale; all'interno la navata, coperta da una volta a botte, è decorata con un cornicione modanato e accoglie nell'abside l'altare maggiore.[13]

Note modifica

  1. ^ a b c Schede delle frazioni e delle località: Boccolo dei Tassi, su halleyweb.com. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  2. ^ a b Storia dei comuni, su elesh.it. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  3. ^ La Frazione di Boccolo, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  4. ^ Museo archeologico della Valle del Ceno, su archeobologna.beniculturali.it. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  5. ^ La Via dei Monasteri, su provincialgeographic.it. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  6. ^ La Via Degli Abati, su gaemove.it. URL consultato il 3 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2019).
  7. ^ La Via Degli Abati, su travelemiliaromagna.it. URL consultato il 3 luglio 2019.
  8. ^ L'eredità napoleonica. Il Codice (PDF), su treccani.it. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  9. ^ Zuccagni-Orlandini, pp. 438-439.
  10. ^ Bertucci, Viani.
  11. ^ Storia dei comuni, su elesh.it. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  12. ^ Chiesa della Beata Vergine Annunciata "Boccolo Tassi, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  13. ^ Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio "Boccolo Tassi, Bardi", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 gennaio 2019.

Bibliografia modifica

  • Ilaria Bertucci, Fabiana Viani, L'emigrazione dell'ex-comune di Boccolo de' Tassi terra piacentina e parmense. Gli Scaldini di Parigi, in Centro Studi della Valle del Ceno, Quaderno 15, Bardi, Valcenolibri, 2008.
  • Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Italia superiore o settentrionale Parte VI, Firenze, presso gli Editori, 1839.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Emilia