Bonino da Campione

scultore italiano

Bonino da Campione (Campione d'Italia, 1325 circa – 1397 circa) è stato uno scultore italiano. Fra il 1350 ed il 1390 fu importante maestro della scultura gotica dell'Italia settentrionale.

Giovanni da Campione, Monumento equestre a Bernabò Visconti

Biografia modifica

Si hanno scarse notizie biografiche dello scultore, originario di Campione, attivo in lombardia nella seconda metà del trecento. La critica ritiene essere la sua prima opera il monumento al vescovo Lambertini, morto nel 1349, nel duomo vecchio di Brescia[1]. La prima testimonianza certa è l'iscrizione con il suo nome sul sarcofago di Folchino degli Schizzi (morto nel 1357), all'esterno del duomo di Cremona.

Per i Visconti, Signori di Milano, eseguì il monumento funerario di Stefano Visconti e Valentina Doria, cui seguì il celebre monumento funerario di Bernabò Visconti, originariamente posto dietro l'altare maggiore della chiesa di S. Giovanni in Conca, ispirato al Sant'Alessandro a cavallo di Giovanni da Campione sul portale settentrionale di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Il monumento, che conserva ancora parte dell'originario rivestimento policromo, testimonia uno stile attardato sui modelli romanici, che non trae ispirazione dalle più recenti opere di matrice gotica toscana presenti anche a Milano. Il suo stile risultò semplice e schematico e le composizioni non sempre brillano di estro inventivo.[2]

Titolare di una vasta bottega, a Verona eseguì la sua opera più celebre, il monumento di Cansignorio della Scala (1374) a Santa Maria Antica.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Monumento equestre a Bernabò Visconti.

Opere modifica

Sono state altresì da taluni attribuite a Bonino da Campione:

Note modifica

  1. ^ BONINO da Campione di P.F. Pistilli - Enciclopedia dell'Arte Medievale Treccani, 1992
  2. ^ Bonino da Campione, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 344.
  3. ^ La scultura funebre per Alda d'Este.
  4. ^ C. Baroni, La scultura gotica, in Storia di Milano, V, La signora dei Visconti (1310-1392), Milano 1955, pp. 729-812: 801-812

Bibliografia modifica

  • Calvi, Gerolamo Luigi (1859), Notizie sulla vita e sulle opere dei principali architetti scultori e pittori che fiorirono in Milano durante il governo dei Visconti e degli Sforza, Milano, v. I.
  • Gotthold Meyer, A. (1893), Lombardische Denkmäler des vierzehnten Jahrhunderts. Giovanni di Balduccio da Pisa und die Campionesen. Ein Beitrag zur geschichte der oberitalienischen Plastik, Stuttgart.
  • Lavagnino, Emilio (1936), Storia dell'arte medioevale italiana, Torino.
  • Lomartire, Saverio (2009), Comacini, Campionesi, Antelami, "Lombardi". Problemi di terminologia e di storiografia, in Atti del Convegno internazionale Els Comacini i l'arquitectura romanica a Catalunya Girona/Barcellona, 25-26 novembre 2005.
  • Merzario, Giuseppe (1893), I maestri Comacini. Storia artistica di mille duecento anni (600-1800), Milano, ed. G. Agnelli, v. I.
  • Porter, Arthur Kingsley (1917), Lombard Architecture, New Haven.
  • Ricci, Corrado (1957), Manuale di storia dell'arte, Bergamo.
  • Tea, Eva (1957) Medio Evo, Torino.
  • Tosca, Pietro (1951), Storia dell'arte italiana, Torino.
  • Touring Club Italiano (1964-1965), L'arte nel Medio Evo, Milano, 2 v.
  • Venturi, Adolfo (1936), Storia dell'arte italiana, Milano.
  • Napione, Ettore (2009), Le arche scaligere di Verona, Verona.
  • Vergani, Graziano Alfredo (2001), L’arca di Bernabò Visconti al Castello Sforzesco di Milano, Milano.
  • Cavazzini, Laura (2012), Da Jacobello delle Masegne a Bonino da Campione, in L’artista girovago, Roma.
  • Palozzi, Luca (2013), Ritratto virile (Bernabò Visconti?), in Le collezioni di Arte Antica del Castello Sforzesco. Scultura lapidea, vol. 1, Milano.

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