Cane di quartiere

cane che vive in libertà ma non propriamente randagio

Un cane di quartiere (anche cane libero o collettivo) è un cane non propriamente randagio che pur vivendo in libertà è riconosciuto dalle amministrazioni locali e accudito dalla cittadinanza.[1][2][3]

Cane di quartiere a Pompei

Caratteristiche modifica

La figura del cane di quartiere, diffusa soprattutto nel Sud Italia, diventa in alcuni casi iconica per un luogo o un'intera città, arrivando a rappresentare un elemento di unità e identità per le comunità, una sorta di "mascotte" del luogo tanto che le amministrazioni o le comunità sono solite tributargli targhe e monumenti.[4][5][6]

Cane di quartiere nel mondo modifica

Italia modifica

In Italia il fenomeno è regolato da normative nazionali e locali.[7] A livello nazionale la Legge 14 agosto 1991, n. 281 è la normativa di riferimento sulla materia che delega l'applicazione agli enti locali. Con la circolare del Ministero della Sanità del 14 maggio 2001[8] viene ufficializzata la figura del cane di quartiere. Un randagio può diventare cane di quartiere solo dopo aver seguito un preciso iter che varia a seconda della Regione. L’iter standard prevede che il cane sia condotto presso il canile sanitario e dichiarato clinicamente sano; essere vaccinato contro le malattie più comuni e sterilizzato chirurgicamente; essere iscritto all’anagrafe canina e dotato di microchip a nome del Comune di appartenenza. Al momento del formale riconoscimento, bisogna nominare un volontario che ne curi l'alimentazione, l'igiene e l’assistenza sanitaria presso le strutture veterinarie dell’azienda sanitaria locale le cui spese sono a carico del servizio sanitario.

Sicilia modifica

In Sicilia la Legge Regionale 15 del 3 Luglio 2000 regola la politica di reimmissione sul territorio che può essere dovuta a situazioni di emergenza, specificando che “ove le strutture non dovessero offrire recettività sufficiente, il sindaco d’intesa con l’area di sanità pubblica veterinaria [...] e sentito il parere delle associazioni [...] può disporre che i cani vengano rimessi in libertà, previa sterilizzazione, identificazione ed iscrizione all’anagrafe, come cani sprovvisti di proprietario”.[9]

Campania modifica

In Campania la Legge Regionale 3/2019 esprime che "al cane si riconosce il diritto di essere animale libero, se si accerta la non sussistenza di condizioni di pericolosità per uomini animali e cose".

Puglia modifica

La Regione Puglia definisce cane collettivo "quel cane che vive in caseggiato, quartiere o rione in cui gruppi di persone, coordinate da un tutore responsabile, dichiarino di accettare l'animale e provvedano a fornirgli mantenimento, assistenza e quant'altro necessario al suo benessere nel rispetto di quanto previsto dal regolamento di Polizia veterinaria DPR 8 febbraio 1954, n. 320, e dall' art. 672 del Codice penale."[10]

I cani di quartiere a Bari sono riconoscibili da speciali medagliette del comune.[11]

Messico modifica

Il caso dei Perros de Barrio a San Cristobal de las Casas.[12]

Casi di particolare notorietà modifica

Il cane di quartiere può arrivare ad assumere una notorietà a livello locale, nazionale o addirittura internazionale come Lampo, cane libero morto a Campiglia Marittima nel 1961 e conosciuto come "il cane ferroviere"; Argo, cane libero di Pompei, conosciuto come "ultimo cane di Pompei" o "custode degli scavi", ultimo rappresentante di un secolare fenomeno di randagismo che ha interessato l'area archeologica sin dai primi scavi la cui attenzione è stata oggetto di commissioni straordinarie del governo italiano.[13][14] In tantissimi da varie parti del mondo hanno condiviso sui social ricordi e storie dell'incontro con Argo a Pompei,[15] la notizia della sua morte è stata riportata dai principali media internazionali e dalle agenzie di stampa tra cui efe che scelse Argo come "immagine del giorno".[16] Altri casi noti a livello locale e nazionale sono Pietro, mascotte dell'Etna; Omar e Nerone di Ganzirri; Italo Barocco di Scicli; Henry del quartiere San Girolamo di Bari, raffigurato in un'opera murale e ricordato dall'amministrazione comunale con una pietra d'inciampo sul lungomare, una targa nel quartiere San Girolamo e un'area cani intitolata; Ulisse e Nerina di Ostuni, monitorati anche grazie all'uso di localizzatore GPS; Brunello di Pescia; Nerone di Castellammare di Stabia; Biondo di Pozzuoli, che ha condiviso il Serapeo con il caso ancor più particolare del Gabbiano Zuppariello e della Gatta Cristina.[17][18][19][20][21]

Altri sono conosciuti in seguito a fatti di cronaca: Angelo, cane torturato e ucciso a Sangineto, soggetto di una statua che lo commemora a Roma, precisamente a Largo Ravizza nel quartiere Monteverde e di un cortometraggio; Zorro di Poggiomarino; Pati di Catanzaro.[22][23][24]

Note modifica

  1. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
  2. ^ oipaitalia, CANI DI QUARTIERE E REIMMISSIONE SUL TERRITORIO, su OIPA Italia, 13 maggio 2019. URL consultato il 9 maggio 2024.
  3. ^ Marco Smaldone, Se il cane fa felice l’intero quartiere, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 10 maggio 2024.
  4. ^ Chi sono i cani di quartiere? Così libertà e convivenza sono ancora possibili in Italia, su Kodami. URL consultato il 22 maggio 2024.
  5. ^ I. G. V. News, Perché il cane "sindaco" Nerone è stato così importante per Castellammare: un ricordo, un simbolo, un'icona, su Il Gazzettino vesuviano | IGV, 2 luglio 2023. URL consultato il 9 maggio 2024.
  6. ^ Redazione online, A Bari San Girolamo un'area per gli amici a 4 zampe dedicata al cane Henry, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 10 maggio 2024.
  7. ^ Cosa dice la legge sui cani di quartiere? Chi li tutela?, su wamiz.it, 30 novembre 2022. URL consultato il 9 maggio 2024.
  8. ^ CIRCOLARE 14 maggio 2001, n. 5, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 30 maggio 2024.
  9. ^ Legge 3 Luglio 2000 n.15, su www.enpacatania.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
  10. ^ Visualizzazione legge, su portale2015.consiglio.puglia.it. URL consultato il 10 maggio 2024.
  11. ^ Venti medagliette del Comune di Bari per il riconoscimento dei "cani di quartiere" - Ufficio stampa e comunicati - Comune di Bari, su www.comune.bari.it. URL consultato il 10 maggio 2024.
  12. ^ In Chiapas i cani di quartiere diventano protagonisti del turismo sostenibile, su Kodami. URL consultato il 9 maggio 2024.
  13. ^ La guerra dei randagi Salvi i quattrozampe di Pompei: diventeranno cani di quartiere, su www.ilmattino.it, 29 aprile 2014. URL consultato il 13 maggio 2024.
  14. ^ Redazione BNItalia, Argo, il cane degli Scavi di Pompei, sul ponte dell'arcobaleno, su BNItalia, 24 gennaio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
  15. ^ Redazione di Rainews, È morto Argo, il cane custode del Parco archeologico di Pompei, su RaiNews, 25 gennaio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
  16. ^ (ES) mgonzalezy, Muere Argo, el último perro callejero de Pompeya, su EFE Noticias, 25 gennaio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
  17. ^ POZZUOLI/ La storia di «Biondo l’anarchico», il cane più amato dai puteolani, su Cronaca Flegrea, 5 maggio 2022. URL consultato il 9 maggio 2024.
  18. ^ La storia di Biondo l’Anarchico, il cane libero di Pozzuoli, su Kodami. URL consultato il 9 maggio 2024.
  19. ^ ilovescicli, Dieci anni senza Italo Barocco, la mascotte di Scicli, su I Love Scicli, 31 gennaio 2021. URL consultato il 9 maggio 2024.
  20. ^ A Messina la grande storia di Omar e Nerone, i cani che hanno commosso tutti, su Gazzetta del Sud, 29 gennaio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
  21. ^ Raffaele Caruso, Bari, inaugurato il murales a San Girolamo in memoria di Henry: "Simbolo dell'amore del nostro quartiere", su Quinto Potere, 18 luglio 2022. URL consultato il 10 maggio 2024.
  22. ^ Condé Nast, La storia del cane Angelo ora è un film, per un nuovo futuro dei cani randagi, su Vanity Fair Italia, 5 novembre 2018. URL consultato il 9 maggio 2024.
  23. ^ L’orribile storia di Zorro, il ‘cane di quartiere’ legato a un palo e torturato fino alla morte, su Napoli Fanpage, 8 novembre 2021. URL consultato il 9 maggio 2024.
  24. ^ servizio di Davide Gangale montaggio Franco de Cario, Orrore a Catanzaro, cane torturato e ucciso, su RaiNews, 8 maggio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.

Bibliografia modifica

  • Troglodita Tribe, E il cane incontrò il quartiere. Dal Sud una nuova idea di convivenza, Pop Edizioni, 2024, ISBN 979-12-80297-12-9.

Voci correlate modifica

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