Cervatto

comune italiano

Cervatto (Cervat in piemontese) è un comune italiano di 47 abitanti[1] della provincia di Vercelli in Piemonte. È il comune meno popoloso della provincia.

Cervatto
comune
Cervatto – Stemma
Cervatto – Bandiera
Cervatto – Veduta
Cervatto – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoMarina Moretti (lista civica) dal 25-5-2019
Territorio
Coordinate45°52′21.89″N 8°08′36.92″E
Altitudine1 004 m s.l.m.
Superficie9,54 km²
Abitanti47[1] (30-11-2023)
Densità4,93 ab./km²
FrazioniCadiano, Cadvilli, Giavina, Orlino, Oro Negro, Tapponaccio
Comuni confinantiCravagliana, Fobello, Rossa
Altre informazioni
Cod. postale13025
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002041
Cod. catastaleC548
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 610 GG[3]
Nome abitanticervattesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cervatto
Cervatto
Cervatto – Mappa
Cervatto – Mappa
Posizione di Cervatto all'interno della provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

Cervatto è un piccolo comune piemontese della Valsesia, situato su un punto panoramico nell’alta Val Mastallone, nella provincia di Vercelli.[4][5][6] Il comune, uno dei meno popolati in Italia, sorge in una posizione panoramica a circa 1000 metri s.l.m. e, nonostante le sue ridotte dimensioni e i suoi pochi abitanti (circa cinquanta), è composto da sei piccole frazioni disperse in posizioni panoramiche lungo i versanti montuosi che circondano Cervatto.[4][5]

Il territorio comunale, che presenta un profilo geometrico irregolare, subisce delle variazioni altimetriche piuttosto accentuate, raggiungendo anche i 2095 metri di altitudine.[7]

Origini del nome

modifica

Il paese prende il nome dal torrente Cervo, un affluente del Mastallone che scorre nella Val Cervo di Cervatto.[4][6]

 
Il municipio

Per svariati secoli le vicende storiche di Cervatto - le cui effettive origini restano ancora incerte, nonostante alcune testimonianze della presenza Walser - sono state condivise con il comune di Fobello, rispetto al quale è sempre stato dipendente, sino al 1845.[6] Già nel 1738 si segnala comunque un primo distaccamento, seppur di tipo religioso e non civile, concesso dal Vescovo di Novara, cardinal Gilberto Borromeo. In quell'occasione, infatti, la chiesa di San Rocco di Cervatto è stata distaccata dalla parrocchia di Fobello: da quel momento la chiesa di San Rocco diventa a tutti gli effetti una parrocchia autonoma.[4][5][6][7][8]

Per decenni - in piena "Belle Époque" - il paese è stato un punto di riferimento prediletto della borghesia piemontese e lombarda vista la grande pace, la tranquillità e la bellezza paesaggistica che vi si potevano trovare. Non a caso, proprio per queste siffatte caratteristiche, Cervatto viene ancora oggi chiamato la “Conca di Smeraldo”.

Tra le famiglie più note che Cervatto ha ospitato ricordiamo:

- Borsalino, che agli inizi del secolo scorso ha fatto realizzare dall'architetto Michele Frapolli una villa chiamata "La Cervattina";[4][5][7][8]

- Montaldo, che per mezzo del commendatore Giuseppe Montaldo, verso fine Ottocento, ha fatto costruire un'imponente villa-castello chiamato "Il Castello";[4][5][7][8]

- Banfi, di origine pugliese. Enea, e suo fratello Febo, sono stati tra i soci fondatori dell'azienda tessile Manifattura di Legnano: una lapide vicino al palazzo comunale commemora l'imprenditore;[4][5][7][8][9]

- Pietro Bayla, imprenditore del settore tessile e principale promotore per la realizzazione della strada carrozzabile che da Varallo giunge a Fobello e, quindi, a Cervatto. Per la sua realizzazione ha donato 5000 lire;[4][5][7][8][10]

- Dell’Acqua, famiglia legata all'imprenditore lombardo Carlo Dell'Acqua e all'omonimo cotonificio, che sul finire dell'Ottocento hanno fatto realizzare una villa, oggi in corso di riqualificazione ai fini della conversione in struttura ricettiva;[4][5][7][8][11]

- Koelliker, famiglia legata al mondo dell'automobilismo che ha fatto costruire "Villa Enea".[4][5][7][8]

Simboli

modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Cervatto sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 dicembre 1963.[12]

«D'azzurro, alla torre quadra di due piani, merlata alla ghibellina, posta di tre quarti uscente dalla punta, accompagnata in capo da una testa di cervo in maestà; il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Vi è raffigurata una testa di cervo, in evidente assonanza con il toponimo.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Amministrazione

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 Giugno 1985 18 Maggio 1990 Ottavio Regaldi Partito Comunista Italiano Sindaco
18 maggio 1990 14 giugno 1999 Ottavio Regaldi Democrazia Cristiana,Centro Sindaco
14 giugno 1999 6 maggio 2009 Ottavio Regaldi Lista civica Sindaco
8 Giugno 2009 26 Maggio 2019 Federica Stalla Lista civica Sindaco
27 Maggio 2019 7 giugno 2024 Marina Moretti Lista civica Sindaco
9 giugno 2024 attuale Daniele Tacchino Lista civica Sindaco

Monumenti e luoghi di interesse

modifica
 
La parrocchiale
 
Il castello
  • La chiesa parrocchiale di San Rocco, edificata nel XVII secolo è stata decorata dai fratelli Avondo. Pur risalendo al 1600 è stata consacrata solo nel 1845, dopo oltre un secolo dal distaccamento dalla diocesi di Fobello. Al suo interno conserva una tela di De Dominici risalente alla fine del XIII secolo, conosciuta con il nome “Morte di San Giuseppe”.[4][8]
  • Cervatto è dominato da un imponente villa-castello fatto costruire con dei lineamenti teutonici su un poggio panoramico, a fine Ottocento, dal commendatore Giuseppe Montaldo.[4][8]
  • Il Pizzo Tracciora di Cervatto (1917 m) è una cima posta al confine con la vicina Val Sermenza, accessibile per sentiero dal centro del paese in circa tre ore[13]

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[14]

Tradizioni e artigianato

modifica

Anticamente gli abitanti della zona erano commercianti e albergatori. Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del puncetto: un pizzo ad ago usato per impreziosire vari oggetti quali tovagliette, fazzoletti e anticamente paramenti sacri e tradizionali costumi locali valsesiani.[4]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m Benvenuti sul sito web del Comune di Cervatto!, su comune.cervatto.vc.it. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  5. ^ a b c d e f g h i Cervatto (Vercelli): piccolissimo borgo nella “Conca di Smerald, su mondodelgusto.it.
  6. ^ a b c d Fobello e Cervatto (PDF), su invalsesia.files.wordpress.com.
  7. ^ a b c d e f g h Cervatto, su invalsesia.it. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2015).
  8. ^ a b c d e f g h i Valsesia e Monte Rosa, don Luigi Ravelli, estratto su www.cervatto.net Archiviato il 16 ottobre 2010 in Internet Archive. (consultato nel maggio 2010)
  9. ^ Sentieri dell'arte sui monti della Valsesia (PDF), su caivarallo.it.
  10. ^ Carlo Dionisotti, La Vallesesia ed il comune di Romagnano Sesia, Torino, C. Favale e comp., 1871, pp. 125-126.
  11. ^ Villa Dell’Acqua diventa albergo di lusso, su lastampa.it.
  12. ^ Cervatto, decreto 1963-12-26 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  13. ^ AA.VV., Cervatto 993 - Pizzo Tracciora 1917, in Guida degli itinerari escursionistici della Valsesia, vol. 4, Club Alpino Italiano / Comunità montana Valsesia, 2002, pp. 29-30.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte