Disastro di Noril'sk

disastro ambientale in Russia del 2020 dovuto a sversamento di idrocarburi

Il disastro di Noril'sk è un disastro ambientale consistito nello sversamento di circa 21 000 metri cubi di gasolio nelle masse d'acqua nei pressi di Kajerkan, a pochi chilometri da Noril'sk, a causa di un guasto nella centrale termoelettrica TĖC-3.[1]

Disastro di Noril'sk
disastro ambientale
Lo sversamento di gasolio visto dal satellite Sentinel-2
Tiposversamento di gasolio
Data29 maggio 2020
StatoBandiera della Russia Russia
Circondario federaleSiberiano
Soggetto federaleKrasnojarsk
Coordinate69°22′46″N 87°44′40″E / 69.379444°N 87.744444°E69.379444; 87.744444

Il 3 giugno 2020, quattro giorni dopo lo sversamento, il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato lo stato di emergenza nel territorio di Krasnojarsk.[2]

Considerato uno dei più gravi incidenti del suo genere nella regione, è stato paragonato al disastro della Exxon Valdez del 1989, nel quale la superpetroliera statunitense versò oltre 41 000 metri cubi di petrolio al largo dell'Alaska, e a quello del Komi del 1994, nel quale un oleodotto danneggiato ha riversato centinaia di migliaia di litri di petrolio nella pianura circostante.[3]

Storia modifica

Nella centrale termoelettrica TĖC-3, gestita da Noril'sko-Tajm'irkaja Energetičeskaja Kompanija (NTEK), filiale di Nornickel', il gasolio è utilizzato come carburante di emergenza. Il 29 maggio 2020, intorno alle 12:55, il serbatoio 5 ha ceduto riversando il suo contenuto di 21 163 (circa 17 000 tonnellate) di gasolio in un'area di 44 ettari e in particolare nel fiume Dald'ikan, affluente dell'Ambarnaja che a sua volta sfocia nel lago Pjasino. Una Nissan Almera, entrata accidentalmente in contatto con il gasolio fuoriuscito dall'impianto, è stata distrutta dalle fiamme; inizialmente si è ritenuto che la collisione dell'autoveicolo con il serbatoio fosse stata la causa dello sversamento.[4] Molta preoccupazione è stata destata dal fatto che il gasolio, attraverso il fiume Pjasina, potrebbe raggiungere il mare di Kara, la porzione meridionale del Mar Glaciale Artico.[5]

Secondo Nornickel il guasto sarebbe stato causato dalla subsidenza del terreno a sua volta dovuta al degradamento del permafrost sottostante l'impianto a causa del drastico aumento delle temperature nella regione.[6][7] Sotto accusa anche le condizioni del serbatoio stesso che secondo l'Agenzia federale per la supervisione ecologica, tecnologica e nucleare (Rostechnadzor) necessitava di interventi particolari per contrastare la corrosione e risultava sottoposto ad interventi di riparazione dal 2016, fatto che ne ha impedito le ispezioni regolarmente previste.[8][9]

Le operazioni di pulizia, rese più difficili dall'assenza di strade nell'area e dalla poca profondità dei fiumi, totalmente inadatti alla navigazione, si stima che possano durare dai cinque ai dieci anni con un costo totale di circa 10 miliardi di rubli a carico di Nornickel.[10]

Conseguenze modifica

Il 3 giugno 2020 il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, su consiglio del Ministro delle situazioni di emergenza Evgenij Ziničev, ha dichiarato lo stato di emergenza a livello federale nel territorio di Krasnojarsk, criticando fortemente la tardività nell'arrivo delle informazioni.[11] Le autorità governative infatti sono entrate in possesso delle informazioni due giorni dopo il fatto e attraverso "allarmanti messaggi sui social media".[2]

Il Comitato investigativo ha annunciato di aver preso in custodia due manager dell'impianto, Vjačeslav Starostin[12] e Pavel Smirnov, e due dipendenti, Aleksej Stepanov e Jurij Kuznetsov, nell'ambito di un'indagine per negligenza.[13]

Note modifica

  1. ^ Norilsk: si rovescia cisterna, 20mila tonnellate di gasolio in un fiume locale, in Euronews, 2 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  2. ^ a b (EN) Putin orders state of emergency after huge fuel spill inside Arctic Circle, in The Guardian, 3 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  3. ^ Ventimila tonnellate di petrolio nel Circolo polare artico: Putin dichiara lo stato di emergenza, in la Repubblica, 6 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Svetlana Skarbo, State of emergency in Norilsk after 20,000 tons of diesel leaks into Arctic river system, in The Siberian Times, 2 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  5. ^ Incidente in una centrale termoelettrica nell'Artide russo. "Il diesel è finito anche in un lago", in la Repubblica, 9 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  6. ^ (RU) АО «НТЭК» ЛИКВИДИРУЕТ ПОСЛЕДСТВИЯ ИНЦИДЕНТА НА РЕЗЕРВУАРЕ ХРАНЕНИЯ ДИЗЕЛЬНОГО ТОПЛИВА ТЭЦ-3, su nornickel.ru, 31 maggio 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  7. ^ Luigi Bignami, Le conseguenze del caldo: la catastrofe di Norilsk, su Focus, 10 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  8. ^ (EN) Rostekhnadzor warned Norilsk Nickel about problems with fuel storage, su archyde.com, 5 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
  9. ^ (RU) Аварийный резервуар на Норильской ТЭЦ-3 был на ремонте с 2016 года, in Kommersant, 5 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  10. ^ (EN) Norilsk Nickel to pay emergency relief costs, says Putin, in ITAR-TASS, 5 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  11. ^ (EN) Russia declares state of emergency after diesel spill in Siberia, in Deutsche Welle, 3 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  12. ^ (EN) Arctic Circle oil spill prompts Putin to declare state of emergency, in BBC News, 4 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.
  13. ^ (EN) Russia detains Arctic power station managers over massive 21,000-tonne fuel spill, in ABC News, 10 giugno 2020. URL consultato l'11 giugno 2020.

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