Discussione:Common law

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Diritto
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Un diritto interiorizzato modifica

Ricordo lunghe discussioni sul diritto inglese confrontato a quello italiano/romano e la sensazione che mi è rimasta è che il diritto inglese avesse una grande efficacia per la sua facilità ad essere interiorizzato dai cittadini.

Provo a spiegarmi meglio: il diritto inglese, solitamente basato sulla consuetudine e sulla tradizione, tende a riconoscere come valida la consuetudine e successivamente a normarla. Ciò porta ad una concezione di contratto come accordo tra persone che non ha bisogno di un documento cartaceo esplicito, perchè ambedue i contraenti riconoscono la validità dell'accordo. Come altre discipline inglesi, il diritto è molto utilitaristico. Ciò è in netto contrasto con il diritto italiano, che ha preso molto del bizantinismo e viene a volte riassunto (forse scorrettamente, ma in modo esemplare) con la frase "La legge non ammette ignoranze". Insomma spesso rimpiango il fatto di vivere nella patria del dottor Azzeccagarbugli, che non sarebbe potuto vivere in Gran Bretagna, o avrebbe dovuto cambiare mestiere.

Il diritto inglese venne adottato in modo integrale in Malesia al raggiungimento dell'indipendenza e probabilmente ebbe la sua parte nel grande sviluppo economico che tale stato ebbe alla fine del secolo scorso. Da tutto ciò mi è rimasta la sensazione che la ricchezza di una nazione consista anche nella profondità di assimilazione delle leggi da parte dei cittadini.--Truman Burbank 18:43, 5 apr 2006 (CEST)Rispondi

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Termine italiano modifica

Common law è, in effetti, "qualcosa di fondamentalmente intraducibile" e non diritto giurisprudenziale (ormai di leggi ne fanno tante anche gli anglofoni) o consuetudinario (la consuetudine è un'altra cosa). --Jaqen [...] 18:24, 28 ott 2008 (CET)

L'espressione diritto giurisprudenziale non l'avevo messa io e non dico nulla a proposito. L'«intraducibile» si merita un bel {{citazione necessaria}}. Come detto di là, che l'espressione italiana sia un po' fuori moda non significa che sia errata. Io, ad esempio, avevo sempre sentito parlare di diritto consuetudinario (le nostre letture saranno diverse, non so che dirti). --Nemo 00:02, 29 ott 2008 (CET)Rispondi

Il primo punto da chiarire è che common law ha vari significati, sia nel contesto italofono che in quello anglofono. Lo dice bene questa voce (Common_law#Significati_del_termine) e lo dicono meglio innumerevoli libri (ad es.: Varano-Barsotti, La tradizione giuridica occidentale, vol. 1, Giappichelli, 2004, pp. 236-239). L'oggetto della voce è il common law inteso come sistema giuridico contrapposto al sistema giuridico civil law. Quando inteso in questo significato non può di certo essere tradotto come "diritto consuetudinario". Esiste la "teoria dichiarativa del common law", secondo la quale "il giudice, nel rendere la decisione, (...) non fa altro che scoprire ciò che il diritto è: antica consuetudine spontanea ab immemorabilia" (Ugo Mattei, Il modello di Common Law, 2° ed, Giappichelli, 2004, p. 135), ma è una finzione giuridica: la consuetudine viene sfruttata come "naturale referente autoritativo del diritto sapienzale (...) sviluppato [dai giuristi]" (Monateri, la sottolineatura è mia, il corsivo no). Di certo non permette di affermare che il common law è diritto consuetudinario Non è invece così sbagliato dire che il common law è un "diritto fondato sulla giurisprudenza" (Hoepli), ma ormai è abbastanza riduttivo. Comunque, anche in questo caso dubito che qualche giurista comparatista perda tempo a dire che common law non può essere tradotto in italiano come diritto consuetudinario. In ogni caso dovresti essere tu a trovare una fonte (magari qualcosa di più rispetto a un dizionario) che affermi quello che sostieni, specificando che parla di common law riferendosi al sistema giuridico. Io ti posso solo dire che nei testi che ho citato non troverai niente del genere, e che sarei davvero curioso di andare a leggermi testi che lo dicessero. Rollbacko anche qui. --Jaqen [...] 11:11, 29 ott 2008 (CET)Rispondi

Se la voce è rimasta con il titolo in lingua inglese dovrebbe essere evidente che esso è la denominazione più corretta. Non mi appare però sbagliato in una wikipedia italiana tentare di dare un equivalente, una traduzione, per quanto essa sia evidentemente riduttiva rispetto al termine originario. Si può tranquillamente evidenziare tale differenza nel testo. L'alternativa è lasciare Common law come totalmente intraducibile, forzando delle intepretazioni discutibili. Mi resta poi qualche perplessità sulla dichiarazione che il Common Law è fondato su leggi non scritte . Non credo esso sarebbe esistito senza la Magna Charta. Personalmente poi smorzerei un po' la differenza tra Civil law e Common Law; così come nel Common law la giurisprudenza prevale sulle codificazioni, ma ambedue sono presenti, anche nel Civil law c'è un ruolo importante della giurisprudenza, non solo su aspetti fondamentali, ma anche su dettagli come le liti condominiali.Truman (msg) 11:44, 29 ott 2008 (CET)Rispondi
Possiamo dare spiegazioni e migliorarle, ma non possiamo inventarci traduzioni. Sono vari i giuristi che affermano che i punti di contatto fra civil law e common law sono più delle differenze (si parla di "tradizione giuridica occidentale" o di "western legal tradition" per comprendere entrambi i sistemi giuridici), e si può approfondire anche questo aspetto. L'importante è citare fonti autorevoli. L'affermazione che il common law sia fondato su "leggi non scritte" convince poco anche me, non solo per il ruolo (sempre maggiore) ricoperto dallo statute law, ma anche perché le sentenze non sono leggi (ma fanno diritto!) e sono scritte (le sentenze che non sono conoscibili non possono per forza di cose fare precedente). --Jaqen [...] 11:59, 29 ott 2008 (CET)Rispondi
Vedi un po' se riesci a risistemare. La definizione di en.wiki mi suona come Con Common law si intende il diritto ed il corrispondente sistema legale basato sulle sentenze delle corti e dei tribunali più che sui codici e sulle azioni esecutive. Forse si può adattare. Per la traduzione di Common law se trovo un buo riferimento lo propongo.Truman (msg) 16:45, 29 ott 2008 (CET)Rispondi

Rule of Law, principio di legalità, Stato di diritto modifica

Forse è una minuzia, ma la faccio presente: nel testo attuale si parla di "Rule of Law (principio di legalità)", cioè si fa corrispondere l'italiano principio di legalità al termine inglese "Rule of Law", ma andando su en.wiki a "Rule of Law" corrisponde Stato di diritto, che mi appare avere delle sovrapposizioni con "principio di legalità" pur non essendo la stessa cosa. Servirebbe un po' di ordine.Truman (msg) 23:44, 25 ott 2009 (CET)Rispondi

Rule of law viene generalmente tradotto come Rechtsstaat (= stato di diritto), ma il primo è un concetto caratteristico del commons law, i secondi del civil law. Ho sistemato così. Principio di legalità e stato di diritto vanno a braccetto, ma non sono la stessa cosa. Credo sia corretto dire che il principio di legalità è uno degli elementi necessari dello stato di diritto. --Jaqen [...] 13:10, 26 ott 2009 (CET)Rispondi
Ben fatto. Ho modificato anche la definizione in base a en.wiki ed alle discussioni precedenti. Dai un'occhiata.Truman (msg) 12:53, 27 ott 2009 (CET)Rispondi

Traduzioni al maschile dalla lingua inglese modifica

Riporto qui sotto un messaggio inserito in Discussioni Wikipedia:Ambasciata --Il Sole e la Luna (msg) 19:29, 16 apr 2011 (CEST)  :Rispondi

Cara Ambasciata,
sto consultando la pagina italiana sulla Common Law e leggo con stupore (ed enorme disappunto) la frase:
"Dal momento che i sostantivi dell'inglese moderno sono privi di genere grammaticale, nelle trattazioni italiane al sostantivo law si attribuisce convenzionalmente il genere maschile."
!!!????
Non solo non c'è logica: traducendo un termine inglese (neutro), abbiamo il corrispondente italiano maschile o femminile, infatti non traduciamo, credo, Moon, come "luno" o "chair" come "sedio", giusto? ma luna e sedia.
Guarda caso Law è "legge" in italiano, quindi Common Law perché mai dovrebbe essere maschile? Ci viene spontaneo, mi pare, come italiane e italiani, pensare alla common law, la legge consuetudinaria, ma se vogliamo invece tradurre con diritto, sarà il diritto consuetudinario.
Quello che mi ha dato veramente fastidio non è tanto il non legare logicamente la parola Law alla sua traduzione italiana (femminile in questo caso (legge), ma avrebbe potuto essere maschile in un altro caso) bensì l'automaticità espressa nel ragionamento :
"dal momento che l'inglese è neutro, noi gli attribuiamo il maschile!!! " Così , a priori, senza neppure domandarsi se esiste un termine corrispettivo in italiano e di che genere sia?
Sono stata molto colpita. Spero questo atteggiamento e queste procedure verranno corrette.
Grazie,
Silvia De Giuli ********email oscurata *******Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 98.14.218.196 (discussioni · contributi) 17:03, 16 apr 2011 (CEST).Rispondi
Personalmente ho sentito sia "il common law" che "la common law", ma preferisco la prima. Law significa diritto più che legge. La frase comunque è stata rimossa. --Jaqen [...] 09:36, 17 apr 2011 (CEST)Rispondi
Potreste, però, almeno imparare a mettere in corsivo i termini stranieri, oltre che riempirvene la bocca.

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