Discussione:Pasticciotto

Ultimo commento: 1 mese fa, lasciato da Okapi Coinvolto in merito all'argomento Digressioni sul Salento
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protetto modifica

  • 153 pasticciotto

anche questo è protetto --83.190.76.248 04:52, 9 ott 2007 (CEST)Rispondi


anche il

  • 132 fruttone, barchiglia

è protetto, nella foto ufficiale mi pare un pò diverso [1]--Florixc 14:40, 13 ott 2007 (CEST)Rispondi

POV modifica

Il pasticciotto nasce nel 1745 a Galatina dalla tipica bottega pasticciera della famiglia Ascalone, durante le festività di San Paolo, guaritore delle tarantate. Nicola Ascalone si arrovella per inventare una novità che possa risollevare la critica situazione economica della bottega e tra una torta e un dolce si ritrova un impasto e un po' di crema che non sono sufficienti per cuocere un'altra torta. Decide allora di utilizzare questi resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame facendone una piccolissima torta di crema che lui stesso definisce un pasticcio, ma lo mette ugualmente nel forno e regala ancora caldo il pasticcio a un passante. I complimenti e le lodi si sprecano. Il pasticcio è veramente ottimo e l'uomo ne vuole qualcuno da portare in famiglia. Nasce così il pasticciotto de Lu Scalone.

gradirei che fossero citate le fonti altrimenti è il classico POV , particolarmente grave perchè di fatto fa pubblicità ad una ditta ancora oggi esistente senza che vi vengano citate fonti comprovate

http://www.ripensandoci.com/index.php?option=com_content&view=article&id=606%3Ail-pasticciotto-nasce-a-galatina&Itemid=74--2.32.112.131 (msg) 03:46, 5 nov 2011 (CET)Rispondi


RICHIESTA PARERI modifica

Le argomentazioni che riguardano l'esistenza di una bottega pasticciera degli Ascalone in Galatina nel 1745 (altri articoli dicono 1740, 1742) e la “paternità” del pasticciotto, sempre nel 1745, da parte di tale Nicola Ascalone, o Andrea Ascalone nella variante onomastica che appare nell'articolo (Ripensandoci, anno II, n. 7, luglio 2009) di Valentina Serio (di cui al link del precedente intervento [POV] a questa discussione), sono state, possibilmente, annunciate (sempre secondo la Serio) per la prima volta dall’ex sindaco di Galatina Zeffirino Rizzelli al quale si attribuisce la presunta scoperta di fonti relative alla ricostruzione di queste notizie senza, tuttavia, che di esse venga mai fornita alcuna indicazione precisa (il tipo di documento, il luogo di conservazione, ecc.). Viceversa, alcune fonti del XVIII secolo, sono in grado di confutare in modo semplice tali argomentazioni. Chiederei, perciò, se fosse sufficiente citare queste fonti, con i relativi riferimenti archivistici, per fornire una dimostrazione logica sulla inconsitenza di quella che è stata definita una tradizione sulla nascita del pasticciotto; ciò in modo da poter variare la sezione ‘Cenni storici’ (dove in merito alla 'tradizione' non vi sono riferimenti, in nota, ad autorevoli o significativi supporti documentali e/o bibliografici).



Video modifica

Mi accingo a togliere il video. La ricetta presentata non è del pasticciotto leccese. Tra i tanti problemi della videoricetta c'è che tra gli ingredienti figura il burro mentre assolutamente occorre lo strutto. Il pasticciotto leccese non viene lavorato così. Sono sbagliati i tempi e le temperature di cottura e non viene spolverato di zucchero a velo alla fine.

Se avrò modo di trovare un video adeguato, lo inserirò in seguito. - jackthomas

Ripetizioni? modifica

Dall'incipit:". È tipica abitudine dei salentini consumare questo dolce appena sfornato e ancora caldo durante le prime ore della giornata per la prima colazione."

Dalle curiosità :"È tipica abitudine dei salentini consumare questo dolce durante le prime ore della giornata per la prima colazione, va consumato caldo quasi bollente appena sfornato."

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Pasticciotto. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 00:39, 15 mag 2018 (CEST)Rispondi

Digressioni sul Salento modifica

[@ ‎Okapi Coinvolto] per cortesia prima di iniziare una nuova edit war, mi spieghi perché sarebbe necessaria una digressione sul Salento, sulle province coinvolte (il tutto rigorosamente senza fonti peraltro) nella voce del pasticciotto? --Saya χαῖρε 11:14, 21 mar 2024 (CET)Rispondi

Che il Salento comprenda le tre province di Lecce, Brindisi e Taranto è specificato nella relativa voce, dunque per cortesia non iniziamo a prenderci in giro fingendo di non sapere le cose. Quella che tu chiami "digressione" come se fosse chissà che poema omerico fuorviante è letteralmente una riga in più che porta maggiore chiarezza sull'entità culturale salentina, di cui il pasticciotto (nel suo piccolo) è espressione. In questa pagina viene trattato un dolce tipicamente salentino, dunque ritengo che aggiungere un'ulteriore e succinta riga non possa nuocere in alcun modo alla comprensione della voce, tutt'altro. A questo punto sono io a chiederti ulteriori delucidazioni sul perché questa succinta riga in più ti dia così tanto fastidio. --Okapi Coinvolto (msg) 11:23, 21 mar 2024 (CET)Rispondi
Ma è più che sufficiente dire che è un prodotto del salento in puglia, in quale modo giova alla trattazione del pasticciotto il panegirico "regione storico-culturale amministrativamente parte della regione Puglia e comprendente le tre province di Lecce, Brindisi e Taranto"? A me, personalmente, invece pare solo una pedanteria, con quel "amministrativamente parte" che quasi sta a dire che la regione salento è ingiustamente occupata dalla puglia, ma queste sono solo mie sensazioni, il succo è: che c'entra col pasticciotto dire che quelle province (peraltro due su tre nemmeno completamente) fanno parte del salento? Peraltro è un dolce originario specificatamente della provincia di lecce...--Saya χαῖρε 11:31, 21 mar 2024 (CET)Rispondi
"È più che sufficiente" lo dici tu, e con tutto il rispetto la tua parola ha lo stesso identico peso della mia. Se qualcun altro si aggiungerà a questa discussione supportando la tua tesi, allora mi adeguerò al consenso comune. Ma prima di allora, siamo alla pari. Il Salento e la Puglia, piaccia o meno, costituiscono due entità storico-culturali, geografiche e linguistiche separate e distinte tra loro tanto quanto l'Emilia e la Romagna, pur essendo riunite tra loro proprio come quest'ultime due realtà da dei meri confini amministrativi. Ma tant'è, non è questo il punto della discussione. S
Sul fatto che le province di Brindisi e Taranto non siano poi completamente salentine, non fai che dimostrare la tua scarsa cognizione di causa. Non trincerarti subito sulla difensiva, il mio non è un attacco personale, ma è un dato di fatto e ti spiego il perché. L'alto brindisino e il tarantino occidentale esulano dal resto del Salento dal punto di vista esclusivamente linguistico, ma ne fanno parte sotto ogni altro profilo: geografico, storico, culturale, geografico ed ebbene sì, anche culinario. Ad ogni modo, se proprio ti dà fastidio che vengano aggiunte anche le altre due province salentine, si possono tranquillamente omettere, essendo il pasticciotto un dolce tipico del Salento leccese. Ma che il Salento sia una realtà storico-culturale e non una mera espressione geografica, o ancora peggio una "subregione pugliese" questo andrebbe a mio avviso specificato, poiché il pasticciotto è (nel suo piccolo) espressione di tale realtà culturale. --Okapi Coinvolto (msg) 11:44, 21 mar 2024 (CET)Rispondi
Ti invito a riflettere sul perché in Cappelletti, Manfrigoli, Squacquerone o in qualsiasi altra voce su un piatto tipico di una x subregione non vi siano panegirici sulla subregione stessa...qua non stiamo affermando l'identità salentina, qua stiamo parlando del pasticciotto...--Saya χαῖρε 11:58, 21 mar 2024 (CET)Rispondi
E il pasticciotto, che ti piaccia o meno, è espressione dell'identità salentina. Ti invito dunque a non essere offensivo continuando a liquidare i miei contributi come "panegirici", poiché è considerabile come attacco personale. Tra l'altro vorrei anche capire come una succinta riga in più possa essere considerabile come "panegirico", nemmemo fosse un poema omerico. E ti invito inoltre a non ragionare per analogia, come spesso mi è stato rimproverato in passato. Il fatto che sulle altre voci non vengano specificate certe cose non implica in alcun modo che tale logica debba essere applicata anche in questa. Ps: torno a ribadirti che il Salento non è una mera subregione, ma un'entità storico-culturale, geografica e linguistica dotata di una propria peculiare fisionomia, della quale il pasticciotto è espressione.--Okapi Coinvolto (msg) 12:04, 21 mar 2024 (CET)Rispondi
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