Discussione:Scrittura
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Problema di interlink modifica
Esiste un problema di interlink per questa voce (Writing o Writing system?) e, di conseguenza, nella lista degli articoli che ogni wikip dovrebbe avere e che it.wiki non ha. --Pequod76(talk) 22:59, 2 ott 2009 (CEST)
un dubbio modifica
Ciao, nel paragrafo finale affermi che il libro verrà probabilmente sostituito dal testo elettronico. Il punto è che nessuno sa davvero se accadrà e quando, è un giudizio personale non comprovato, non sarebbe meglio rimuoverlo? o comunque sottolineare che è soltanto uno dei possibili scenari del futuro. Attualmente non c'è nemmeno un uso così diffuso del testo elettronico da far prevedere una scomparsa del cartaceo. Ciao
... altro dubbio. In merito alla scrittura europea quello che ho letto (poco a dire il vero) parla di una teoria. HO visto le foto di alcuni reperti e personalmente credo sia scrittura, ma il punto è che il dibattito all'interno della comunità scentifica è ancora aperto(almeno credo, il libro che ho letto è stato scritto alcuni annni fa) e l'utente dovrebbe esserne informato. ancora ciao
Cenni storici modifica
Segnalo riscrittura della sezione, con gradita revisione di ArtAttack. --Pequod76(talk) 03:38, 15 apr 2011 (CEST)
Inesattezze modifica
Vorrei segnalare alcune inesattezze di questa dicitura: "La scrittura è la rappresentazione grafica della lingua per mezzo di lettere o altri segni (grafemi). I segni della scrittura (glifi) denotano sovente suoni o gruppi di suoni (fonemi)".
- "per mezzo di lettere o altri segni (grafemi)"
- sarebbe meglio dire "per mezzo di un sistema di scrittura" e rimandare a quella voce
- "lettere" non è un termine adeguato visto che è logoro e abusato
- il termine "grafemi" è inserito in maniera ambigua: si riferisce alle lettere, agli altri segni o a entrambi? (togliendo tutta l'espressione come suggerisco si risolve il problema)
- "i segni della scrittura (glifi)"
- nel periodo precedente sono stati definiti grafemi (?) e ora vengono chiamati glifi: questo termine è molto meno diffuso del termine più tecnico "grafo" (parallelo a "fono")
- "denotano sovente suoni o gruppi di suoni (fonemi):
- un fonema non è un gruppo di suoni
- i sistemi di scrittura sono codici per la resa grafica della "lingua" che è orale: quindi tali sistemi non denotano sovente i fonemi, ma univocamente quelli! Nel caso dei sistemi di scrittura logografici, oltre ai fonemi, sono rappresentati anche i significati (indirettamente, poiché vengono rappresentate combinazioni di fonemi che sono parole e hanno un loro significato; si veda il concetto di "segno trilaterale di Augst (1986)); tutto questo però interesssa la voce sistema di scrittura, più che questa.
Pareri? --SynConlanger (msg) 16:01, 6 giu 2012 (CEST)
Informazioni da controllare ed eventualmente da unire con Sistema di scrittura modifica
Incollo qui la sezione sulle forme di sistemi di scrittura perché ad una prima occhiata sembra avere informazioni imprecise, considerato anche che nel caso fossero giuste sarebbe meglio inserirle integrandole in Sistema di scrittura.
"Proprio a causa dell’avvento più o meno contemporaneo di varie scritture si sono sviluppati vari modi di scrivere.
Un tempo si usava dividere le scritture in lineari e non lineari. Si definivano lineari quelle composte da linee appunto, mentre facevano parte delle non lineari ad esempio le scritture cuneiformi e quella cinese: invece delle linee, le cuneiformi presentavano incisioni, e la cinese era dipinta a pennello. Recentemente si tende ad abbandonare questa distinzione in quanto si tratterebbe solo di diverso materiale allora in uso: se i Sumeri avessero conosciuto la carta, non avrebbero inciso le lettere, e se i Cinesi avessero avuto a disposizione delle matite, non avrebbero usato pennelli. Perciò oggi si tende a ritenere non lineari solo quelle forme di scrittura che non fanno uso di grafemi.
Rimane dunque la seguente principale classificazione:
- scritture logografiche che usano segni per la notazione di parole;
- scritture sillabiche dove i segni indicano sillabe;
- scritture alfabetiche dove ogni fonema è scritto con le lettere di un alfabeto.
Scritture logografiche modifica
La forma più antica di scrittura è la logografia, cioè espressa per mezzo di figure che significano parole. Inizialmente le figure rappresentavano solo oggetti. Questa era la pittografia e ovviamente non era legata alla lingua parlata dall'autore della figura: la scrittura/figura veniva letta da ognuno nella propria lingua. In questo modo comunicavano ad esempio gli Indiani d'America, sebbene ogni tribù possedesse un proprio idioma. Possiamo inserire in questo gruppo anche i moderni segnali di informazione, quali ad esempio un telefono che indica la possibilità di comunicare telefonicamente, o una tazzina che suggerisce la vicinanza di un bar.
Dalla pittografia che raffigurava solo oggetti, si sviluppò l'ideografia per rappresentare anche idee. La figura di un occhio non significava più solo "occhio", poteva significare anche "vedere". Così nacquero le scritture cuneiformi, i geroglifici e la scrittura cinese. Oggi gli ideogrammi vengono spesso usati nella pubblicità e in statistica. Ad esempio, se una figurina mostra dieci persone sopra un'automobile, sembra facile capire che in un dato luogo e tempo una persona su dieci possiede un'automobile. In modo analogo, in algebra, il segno "meno" (-) indica indiscutibilmente negatività.
Scritture sillabiche modifica
Col tempo, dalle scritture logografiche si svilupparono quelle sillabiche, in cui ogni segno stava a indicare solo una sillaba. Questo passaggio evolutivo si rese necessario con lo sviluppo del commercio che richiese l’impiego di parole straniere. Le nuove espressioni potevano essere costituite da due o più parole, perciò bisognava scriverle con due o più segni. Un procedimento simile fece nascere le giapponesi hiragana e katakana dopo l’acquisizione di alcuni caratteri cinesi.
Nelle scritture sillabiche ogni sillaba è costituita da una consonante più una vocale. Normalmente la consonante iniziale non influisce sul segno grafico della sillaba: “ma” e “me” sono scritte in modo totalmente diverso, sebbene inizino ambedue con la “m”. Soltanto alcune scritture sillabiche che il linguista Peter T. Daniels chiama abugida prevedono una scrittura similare per sillabe con la stessa consonante iniziale. Negli abugida un segno indica una consonante più una vocale base (di solito a) che può essere cambiata utilizzando segni diacritici. Le prime popolazioni a usare questo sistema furono gli Indiani d’America [senza fonte]; oggi possiamo incontrarli ancora ad esempio nello hindi.
Scritture alfabetiche modifica
L’ulteriore sviluppo della scrittura portò alle scritture alfabetiche, dove i segni rappresentano i singoli suoni. Il primo stadio della scrittura alfabetica è quello che utilizza gli abjad (come li definisce Daniels) e non nota le vocali. I geroglifici egiziani sono scritti in abjad (o abgiad) ed è questo il motivo per cui a tutt’oggi non possiamo sapere l’esatta pronuncia di alcuni nomi, dato che non conosciamo le relative vocali. Negli abjad moderni (l’arabo e l’ebraico) esistono, in effetti, segni per le vocali, ma vengono usati solo per l’insegnamento della lingua.
Anche questo passaggio nacque probabilmente da necessità pratiche, e cioè per favorire gli scambi commerciali. Sono stati infatti i Fenici, i più grandi commercianti e marinai del mondo antico, a gettare le basi della scrittura alfabetica da un abjad. E proprio sull'alfabeto fenicio si basa l’alfabeto greco antico che è il primo ad annotare tutte le vocali. È dunque il primo vero alfabeto e da esso derivano le scritture latiniche, cirilliche e altre alfabetiche.
Le scritture alfabetiche consonantiche più note sono il cosiddetto protosinaitico, il protocananeo, l'ugaritico, il cananeo o fenicio arcaico, e infine il fenicio. L'alfabeto gublitico (così chiamato dalla città di Biblo) non ancora decifrato, non si sa ancora se sia sillabico, o parzialmente sillabico oppure sillabico e consonantico assieme.
L'origine dell'alfabeto greco consonantico-vocalico andrebbe posto quindi alla fine del XIV o nel XIII secolo, ovvero nel periodo del declino della scrittura greca chiamata Lineare B, decifrata dal Michael Ventris.
Il santuario pitico, una volta di influenza culturale e religiosa tebano-cadmea (semitica), divenuto definitivamente greco con la cacciata dei Cadmei da parte degli Argivi (secondo la nota testimonianza erodotea: Hist. I,57,2) adoperò un alfabeto completo (senza il quale la lingua greca, oracolare o meno, non avrebbe potuto essere espressa) servendosi delle cosiddette matres lectionis, ovvero dei grafemi delle consonanti semitiche non pronunciate dai greci (indoeuropei). Un aleph, ovvero il segno di aspirazione laringale divenne alfa (ma inizialmente anche epsilon o eta), il hē (altro segno di aspirazione) divenne epsilon, eta o alfa, yod divenne iota o ypsilon, ecc. Quest'uso molto antico delle matres lectionis, dei grafemi semitici per esprimere il suono vocalico e non consonantico, si trova anche in alcuni dei documenti sardi rinvenuti alla fine del XX secolo (1995)." --SynConlanger (msg) 11:21, 30 giu 2012 (CEST)
Sezione "Cenni storici" modifica
Elimino all'interno della sezione il paragrafo iniziale, che tratta di informazioni di contesto che non hanno nessun rapporto diretto con il problema dell'origine della scrittura (semmai con quello dell'origine del linguaggio). Mi sembra che il testo possa iniziare direttamente a descrivere la discussione sull'origine della scrittura - e che così sia molto più chiaro.
Inoltre, mi sembra utile trasformare "Cenni storici" in "Storia".
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Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Scrittura. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
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