Discussioni progetto:Matematica/Archivio05

Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Piddu in merito all'argomento Categoria Analisi

Polinomio di Bernstein

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Visto che la voce mancava e che sto studiando proprio questi argomenti in questi giorni, ho creato la voce. Non essendo pratico delle vostre linee guida spero di non aver combinato pasticci. Ho aggiornato anche i link entranti che puntavano alla voce al plurale. Manca ancora qualcosa ma spero che sia almeno uno stub degno. --Sigfrido 00:51, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi

Ma scherzi? Articolo con tanto di grafico! E' un lusso! Sull'en.wikipedia c'è la dimostrazione che i polinomi di bernstein sono densi tra le funzioni continue. La dimostrazione è semplice ed interessante. Si potrebbe mettere. gala.martin (spara fra') 05:07, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi

Cambio titoli

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Vorrei cambiare il titolo di Teoria della misura in "Misura (matematica)" (perchè sembra più consono al contenuto della voce). Come si fa?--Pokipsy76 14:40, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi

la sposti :-) -- .mau. ✉ 14:49, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ci sono dei problemi legati al fatto che esiste già il link misura (matematica) con il redirect alla pagina. Che devo fare???--Pokipsy76 17:47, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi
come sysop mi ha semplicemente chiesto se volevo sovrascrivere, e l'ho fatto. Alla peggio, avresti potuto cancellare la pagina col redirect e poi fare lo spostamento... -- .mau. ✉ 18:09, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi
Credo che si debba essere admin, per cancellare. Quindi, in un caso del genere, bisgona chiedere a .mau. :) gala.martin (spara fra') 22:29, 8 mag 2006 (CEST)Rispondi
però puoi spostare la pagina in una locazione temporanea, un po' come si fa per swappare il contenuto di due variabili a e b (anche se naturalmente uno dei primi esercizi che ci facevano fare venticinque anni fa era riuscire a fare lo swap senza usare altre locazioni di memoria :-) ) -- .mau. ✉ 10:26, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
e come si fa? --zar-(dimmi) 22:44, 13 mag 2006 (CEST)Rispondi
Vuoi dire che sai programmare da più di 25 anni???gala.martin (spara fra') 02:00, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi


Utente leggermente problematico

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Sto sistemando alcuni articoli scritti da Utente:Hasanisawi: ho messo il template stub matematica (l'argomento è le trasformazioni geometriche: omologie, proiezioni ecc.) e il template da wikificare (ci sono molti errori di ortografia, nessun link, spesso sono male impaginate). Lui regolarmente toglie il "da wikificare" e adesso si è messo a trasformare gli stub matematica in stub architettura (prima aveva messo stub geometria, ma non esiste la categoria...). Non so che fare: continuo con questo tira e molla? --zar-(dimmi) 10:43, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi

Prova a scrivergli nella pagina di discussione e se continua e non capisce i propi errori forse è meglio bannarlo per qualche giorno... Filnik Maiden 4ever!!!
La geometria descrittiva non è propriamente una branca della matematica (infatti nella voce inglese[1] non è nella categoria matematica), è oggetto di studio degli architetti, l'utente magari vorrebbe semplicemente scrivere articoli per architetti.--Pokipsy76 12:12, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi
nella voce inglese è contemporaneamente un nipote della categoria geometria e della categoria architettura, se non sbaglio. Ylebru dimmela 19:01, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi
Eh, però nella voce italiana si parla di omologia, punti improri, geometria proiettiva. Secondo me non è roba da architetti... --zar-(dimmi) 18:36, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi
La geometria descrittiva usa nozioni di geometria proiettiva, i punti impropri in fin dei conti entrano in scena anche nella prospettiva.--Pokipsy76 19:24, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi
Sernesi (classico libro di Geometria I e II) cita Alberti come uno dei primi ad interessarsi di questioni che poi saranno oggetto della geometria proiettiva. Non c'è dubbio tuttavia che la geometria descrittiva sia completamente matematizzata, né che essa abbia applicazioni ed estensioni nella architettura. Adunque, direi di metterla in entrambe le categoria. gala.martin (spara fra') 20:15, 14 mag 2006 (CEST)Rispondi

Autoautorizzazione?

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Ma se io inserisco in una voce del materiale preso da un link esterno a wikipedia fatto da me, devo domandarmi l'autorizzazione e poi anche rispondermi oppure si dà per scontato che vada tutto bene? --zar-(dimmi) 14:01, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi

devi sicuramente scrivere da qualche parte che dai l'autorizzazione. Non so dove, pero'. Ylebru dimmela 14:34, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
direi che basta aggiungere qualcosa sulla pagina di discussione, senza andare sulla pagina delle autorizzazioni. Se comunque modifichi leggermente il testo, tanto meglio! -- .mau. ✉ 15:24, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Il testo non è identico, quello presente in wikipedia è stato allargato/completato/migliorato, ma non posso modificarlo tanto, giusto per non farlo sembrare uguale all'altro. Boh, vedo di mettere qualcosa nella pagina di discussione. Questa autoreferenzialià mi spiazza :-) --zar-(dimmi) 22:08, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Qui mi sembra che il metodo per la concessione dell'autorizzazione sia spiegato chiaramente. Nel caso di dubbi chiedi pure. La nota nella pagina di discussione non è più un sistema valido perché qualcuno potrebbe spacciarsi per l'autore e inserire delle violazioni di copyright, con l'email si ha almeno un legame col sito di origine. Ciao e buon lavoro. --Sigfrido 23:18, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ok, fatto (ho scritto il messaggio in italiano, come dice quel paragrafo che mi hai segnalato, spero che vada bene anche se l'indirizzo di posta è un generico @wikipedia.org). --zar-(dimmi) 00:13, 13 mag 2006 (CEST)Rispondi

Cancellazione semplificata

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Segnalo due tre pagine che ho posto in semplificata: Associativa, Funzione di classe C2 e Opposto, per le motivazioni che spiego là. --Piddu 23:31, 19 mag 2006 (CEST)Rispondi

come ho sengalato nel log delel cancellazioni semplificata, ho traformato la voce opposto in redirect a Elemento inverso. Ora (come previsto dalle procedure sull'unione di articoli)

ho riportato la cronologia della voce opposto in Elemento inverso e sto "aggiornando" i wikilink che puntano alla voce opposto : Angolo piatto , Uguaglianza (matematica) . Se qualcuno di più competente di me può dare una cotnrolalta. Inoltre vi sono anche altre voci (Wikipedia:Proposte di cancellazione semplificata]] , Discussioni utente:Filnik/Da smistare , Utente:Toobaz , Wikipedia:Proposte di cancellazione semplificata/Log/2006 maggio 19 e ovviamente Discussioni Wikipedia:Progetto Matematica) che non so se modificare per "orfanizzare" il redirect. --ChemicalBit 10:49, 23 mag 2006 (CEST)Rispondi

Sempre dalla categoria:Da wikificare, trovo Serie esponenziale, che non è la serie esponenziale! :-D Sta semplicemente trattando la serie geometrica! Io adesso come adesso non ho voglia (e non ho abbastanza roba da dire) per scrivere un articolo sul tipo di serie giusto, quindi che facciamo? La mettiamo in cancellazione? Non penso possa rimanere così... O casomai la trasformiamo in uno stub col giusto argomento --Piddu 00:29, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi

stubbata. però era curioso come fatto --Piddu 00:41, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi

Testo nelle formule

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Come si fa a mettere del testo non matematico nelle formule che sono nel corpo del testo? (in questo caso, non mi funziona né mbox, né text -che è il comando latex ma non funge mai-, né mathrm). Grassie. gala.martin (spara fra') 19:27, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi

Più specificamente, questo <math> A=\{ \mathrm{Insieme degli stati in cui la pressione è minore di 5} \} </math> grazie. --gala.martin (spara fra') 19:30, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ho fatto un po' di prove, il problema è il carattere "è" contenuto nell'mbox (che sarebbe il comando giusto da usare). Non funziona nemmeno \'e o qualunque altro accento. --zar-(dimmi) 21:59, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
Così funziona, anche se il codice fa schifo :-)
 
--zar-(dimmi) 22:14, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
E poi si dovrebbe scrivere:
 
a voler essere pignolini :-) --zar-(dimmi) 22:19, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
Si, grazie  . Si, si dovrebbe dire stati in cui..., è che fa parte di un articolo in cui si parla di insiemi fatti di sottoinsiemi (famiglie di insiemi) e devo essermi confuso. gala.martin (spara fra') 00:40, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi
In verità, il comando mbox non è quello corretto per inserire il testo. In latex, mbox serve per creare dei riquadri non divisibili, mentre per inserire il testo in ambiente matematico esiste il comdando text (che però qui non è supportato). In ogni caso, già che ci siete, approfitto della vostra buona volontà per chiedervi come mai questo   non viene visualizzato correttamente. Il mathfrak potrebbe dare dei problemi, ma in genere funziona. Io sono per non usarlo, ma ci pare sia consigliato per algebre di insiemi e roba simile. Grazie ancora. gala.martin (spara fra') 00:52, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi
Lo so, dicevo che mbox è il comando giusto proprio perché non esiste il text. Per quanto riguarda il tuo secondo quesito: io lo vedo bene. Cosa c'è che non va? --zar-(dimmi) 08:19, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi
Beh, su questa pagina lo vedo correttamente anch'io. Se navigo da linux, tutto ok. Se navigo da windows ed uso explorer, tutto ok. Se navigo da windows ed uso firefox (browser che ha sugli utenti di wikipedia una quota presumibilmente alta), a volte vedo il codice compilato, altre no (ma il tag sparisce comunque; cioè leggo (\Omega, \mathfrak{F})). Ciò accade saltuariamente un po' su tutte le pagine (due, linkate sopra) in cui mi è capitato di usare mathfrak. Inoltre, a volte basta aggiungere qualche spazio tra i comandi perché il problema sparisca temporaneamente. OK, avendo fatto il punto della cosa qui, mi rendo conto che è possibilmente un problema di firefox. Magari i font mathfrak sono poco affidabili (io infatti li cambierei tutti in mathcal). --gala.martin (spara fra') 01:23, 23 mag 2006 (CEST)Rispondi
Io vedevo bene con firefox (ora non l'ho sotto e non posso ricontrollare le altre pagine, ma ricordo di aver fatto un giro qua e là e di non aver avuto nessun problema. Non credo che sia un problema dei font fraktur, che tanto vengono visualizzati come immagini, no? Forse è solo il software wikimedia che ogni tanto si dimentica di creare le immagini e lascia il codice? Non so, boh. --zar-(dimmi) 11:49, 23 mag 2006 (CEST)Rispondi
Posso chiederti se visualizzi correttamente pure i mathfrak qui? Grazie. --gala.martin (spara fra') 23:18, 24 mag 2006 (CEST)Rispondi

Algebra non associativa e Algebra nonassociativa?

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Come mai esistono Categoria:Algebra non associativa e Categoria:Algebra nonassociativa ? È un errore? --Piddu 00:30, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi

No, una è l'algebra non associtaiva, cioè riguardante quelle strutture che non assumono la associatività. L'altra è l'algebra nonassociativa, cioè che assume la nonassociatività:  . NO SCHERZO, penso sia un errore. gala.martin (spara fra') 16:07, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ho vuotato la prima (Categoria:Algebra non associativa) mettendo le due voci che conteneva (Ottonione e Sedenione) nella seconda. Ora la prima è cancellabile. .mau.? --zar-(dimmi) 16:17, 20 mag 2006 (CEST)Rispondi
c'è talmente tanta roba nell'algebra che volevo essere sicuro di non far danni... :-) --Piddu 12:01, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi
Io ho vuotato la prima proprio perché conteneva solo due voci (e la seconda sembra più ufficiale perché contiene anche la classificazione 17-XX). --zar-(dimmi) 12:35, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi

Categoria Analisi

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copio dalla pagina di discussione del portale la seguente proposta. Ylebru dimmela 15:37, 7 mar 2006 (CET)Rispondi

Sono convinto che ci sia un po' di confusione sotto la categoria analisi. Sotto questa categoria vanno inserite tutte le sue sottocategorie come analisi reale e analisi complessa che sono argomenti comunque differenti. In analisi reale poi vanno inseriti tutti gli argomenti che riguardano:

  • (Analisi reale di) funzione di una variabile reale:  
funzioni, limiti, continuità, derivabilità, differenziabilità, calcolo differenziale per funzione di una variabile, successioni numeriche di una variabile reale, successioni di funzioni di una variabile reale, serie numeriche di una variabile reale, serie di funzioni di una variabile reale, equazioni differenziali che riguardano una variabile reale, calcolo integrale per una funzione di una variabile reale, ecc.
  • (Analisi reale di) funzione di due variabili reali e più variabili reali poiché la trattazione è simile:   e  
funzioni di due variabili reali, limiti, continuità, derivabilità, differenziabilità, calcolo differenziale per funzione di due variabili, successioni numeriche di due variabili reali, successioni di funzioni di due variabili reali, serie numeriche di due variabili reali, serie di funzioni di due variabili reali, equazioni differenziali che riguardano due variabili reali, calcolo integrale per una funzione di due variabili reali, ecc. dove per ogni argomento si richiama anche a funzioni di più variabili: come campi scalari ecc.
  • (Analisi reale di) funzioni vettoriali di più variabili reali:  
In questa categoria vanno generalizzati tutti gli argomenti delle funzioni vettoriali di più variabili reali, nella quale rientrano curve che sono funzioni   nello spazio e superfici   e ancora i campi vettoriali bi-tridimensionali   e   ecc.

Nella categoria analisi complessa vi vanno inseriti tutti gli argomenti sopra scritti nel campo complesso. In particolare essendo le funzioni complesse di una variabile complessa di gran lunga la più conosciuta e importante, bisognerebbe inserire:

funzione di una variabile complessa (monodrome e polidrome); limiti, continuità, derivabilità, differenziabilità, successioni numeriche e di funzioni di variabile complessa, serie numeriche e di funzioni di variabile complessa, equazioni differenziali complesse, calcolo differenziale per funzioni di una variabile complessa, calcolo integrale per funzioni di variabile complessa, ecc.
Propongo questa modifica generale, ovviamente previo accordo con chi è più esperto di me sulla matematica. Se volete ne possiamo parlare. --Vince 12:26, 3 mar 2006 (CET)Rispondi

cb La discussione prosegue nella pagina Discussioni categoria:Analisi matematica.

– Il cambusiere --Piddu (msg) 17:17, 17 apr 2008 (CEST)Rispondi

Paradosso_teologico#Paradosso_dell'onniscienza dubbio

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A me non risulta che possa essere definito un

«un insieme "V" di tutte le possibili "verità" {v1,v2,...,vi,vi+1,...,vn»

} per di più numerabile. >Mi sbaglio? Avete delle fonti da consigliare? Grazie silence more eloquent Than any word could ever be 18:14, 11 mag 2006 (CEST)Rispondi

Quello sembra addirittura finito, altro che numerabile... Ho letto la voce: il paradosso è analgo a quello relativo all'esistenza dell'"insieme di tutti gli insiemi" (o, se vogliamo astrarre ancora di più, al paradosso di Cantor). Quello degli insiemi si risolve distinguendo la nozione di insieme da quella di classe propria. Non si può parlare di esistenza di un insieme di tutti gli insiemi, ma bisogna passare alle classi proprie. In questo caso, comunque, si può partire anche prendendo V finito ("nel mondo esistono solo 42 verità") e cominciando a costruire degli ampliamenti come descritto nella voce che indichi. --zar-(dimmi) 22:46, 11 mag 2006 (CEST)Rispondi
Infatti, IMHO, il problema del paradosso linkato non sta nel supporre V finito (o numerabile). Ma nel supporlo un insieme, quando (dal paradosso stesso) è solo un oggetto (non ha quindi senso parlare di inclusione ed appartenenza per V e per il suo insieme delle parti). Però, in effetti, questo che dico constrasta con il principio di verità assoluta, 42. gala.martin (spara fra') 00:49, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ho corretto la voce mettendo i puntini finali nell'insieme (perchè apparisse come un insieme numerabile). Il fatto che l'insieme sia numerabile è ragionevole visto che ogni verità si può esprimere con un enunciato (con un numero finito di parole) della lingua italiana e l'insieme degli enunciati nella lingua italiana è numerabile. Quanto alla possibilità di definire un "insieme degli enunciati veri in un linguaggio" è una cosa che si fa tranquillamente nella logica matematica nel caso di un linguaggio del primo ordine o altri tipi di linguaggi formali. Per i linguaggi naturali come la lingua italiana c'è qualche problema filosofico in più.--Pokipsy76 10:28, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
ehm... le verità esprimibili sono un insieme numerabile. Come fai a dire che ogni verità è esprimibile? -- .mau. ✉ 10:36, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
...e inoltre, che cos'e' una verita' ? Ylebru dimmela 11:47, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Si potrebbe rimpiazzare "verità" con "enunciati veri".--Pokipsy76 12:51, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
Vabbè, ai fini del paradosso si possono anche considerare solo le verità esprimibili, anche perchè non è neppure chiaro che cosa sia una verità "non esprimibile nella lingua italiana".--Pokipsy76 12:32, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi
comunque, parlando seriamente, il paradosso non torna da nessun punto di vista. E' vero che l'insieme delle parti e' piu' che numerabile, ma usando la lingua italiana possiamo comunque parlare solo di una quanita' numerabile di oggetti, quindi non si vengono a trovare "verita' in piu'". Come dice Pokipsy76, non c'e' nessun problema logico/matematico a definire l'insieme delle frasi vere. Altro e' dire che sono dimostrabili... Ylebru dimmela 14:33, 12 mag 2006 (CEST)Rispondi

Template:VMatematiciIniz

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Template:VMatematiciIniz vi serve o si può buttare? Attualmente non è usato da nessuna parte..

Frieda (dillo a Ubi) 22:49, 21 mag 2006 (CEST)Rispondi
per me si può buttare. Ylebru dimmela 13:18, 22 mag 2006 (CEST)Rispondi

i polinomi

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non riesco a capire la differenza tra due quadrati chi mi aiuta? domani ho il compito

Il massimo che possiamo fare qui è indicarti la voce da consultare: prodotto notevole.--Pokipsy76 23:28, 22 mag 2006 (CEST)Rispondi

Equazioni di I grado ad una incognita: Forma Normale.

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Spero mi possiate aiutare.

Il quesito è il seguente: Sto cercando una conferma circa le equazioni di primo grado ad una incognita; in particolare, come questa viene scritta in "forma normale". Alcuni testi di algebra riportano che la FN della suddetta equazione sia ax=b es. 3x=4 cioè, posizionare il termine con l'incognita al 1° membro e quello noto al 2° membro, così come riportato anche sul Vs. sito.

Ma come mai altri siti riportano (testualmente):...

"Equazione ridotta a Forma Normale (FN)"

"Un'equazione algebrica si dice ridotta a forma normale (FN) se il primo membro è un polinomio ridotto e il secondo membro è zero. Per polinomio ridotto si intende un polinomio in cui non compaiono monomi simili (ovvero, si è già provveduto in precedenza a fare le somme e le semplificazioni). Ad esempio: 3x-4=0 è in FN. Mentre non lo sono: 2x-2=1; 2x2 -3x+x2 =0. In quest'ultimo è necessario sommare tra loro i termini simili in x2 per ottenere un'equazione in FN."

e ancora

"Un'equazione algebrica di primo grado si presenta nella forma normale ax+b=0. ..."

e ce ne sono altri ancora.

Insomma, se la matematica non è un'opinione, quale definizione è quella esatta? Ci sono testi che spiegano l'argomento in questione nei due modi diversi? Qualcuno conosce il testo che lo spiega negli ultimi due esempi sopracitati?

Un ringraziamento per l'aiuto.

(dopo attenta rilettura) La secondache hai detto. Per queste cose è meglio Wikipedia:Oracolo essendo che
 
 
Wikipedia non è un tutor!
Scrivere un'enciclopedia non significa dovere rispondere alle domande più varie: quello che sappiamo l'abbiamo già scritto, e lo puoi trovare facendo una ricerca direttamente sull'enciclopedia. Probabilmente ti conviene utilizzare un motore di ricerca per trovare la risposta alla tua domanda; se poi ritieni possa essere interessante per l'enciclopedia, prima o poi potresti contribuire aggiungendola!
Se però vuoi proprio tentare la sorte, puoi affidarti al nostro Oracolo; ma nemmeno lui risponde a qualsiasi domanda. Grazie.

--Draco Roboter 14:41, 25 mag 2006 (CEST)Rispondi

aggiungerei un "chisseneimporta", non contro di te ma sul fatto che non importa molto quale sia la formulazione, basta sceglierne una e usarla. Io userei la forma P(x)=0, ma non ho problemi con l'altra forma. -- .mau. ✉ 14:55, 25 mag 2006 (CEST)Rispondi

So' problemi

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Come si fa a riparare la seguente cosa (segue esempio scemo):

  • Un triangolo ha numero di lati
 
  • Un quadrilatero ha numero di lati
 

cioè ha un lato in più di un triangolo.

Il cioè ha un lato è relativo al secondo punto, ma naturalmente si allinea come un nuovo paragrafo. Se metto i : invece si indenta troppo. C'è una soluzione standard? Grazie --gala.martin (spara fra') 16:38, 4 giu 2006 (CEST)Rispondi

Eviti di mettere Nlati la riga sotto? Oppure (però è più brutta) metti così:
 , cioè ha un lato in più di un triangolo.
Oppure fai :

"Un quadrilatero ha numero di lati maggiore di uno di un triangolo, cioè

 "

--Piddu 17:20, 4 giu 2006 (CEST)Rispondi

Troppo facile :(. Ho formule più lunghe che prefirei mettere in displaymath, e più testo sotto da scrivere (ed il problema si presenta in diverse voci). Mica si possono mettere tutte le formule alla fine. Piuttosto, lascio il paragrafo indentato male. Grazie cmq. --gala.martin (spara fra') 18:04, 4 giu 2006 (CEST)Rispondi
Bisognerebbe cambiare temporaneamente lo stile della ul, una roba così (guarda il sorgente della pagina):
  • Un triangolo ha numero di lati
 
  • Un quadrilatero ha numero di lati
 
  • cioè ha un lato in più di un triangolo.
che, purtroppo, però non funziona... E non so perché. Se c'è qualche esperto di stili e di html, ci aiuti! :-) --zar-(dimmi) 23:53, 4 giu 2006 (CEST)Rispondi

Ecco come fare, bisogna rinunciare al wikicode e usare l'html (non è complicato):

  • Un triangolo ha numero di lati
     
  • Un quadrilatero ha numero di lati
     
    cioè ha un lato in più di un triangolo.

--zar-(dimmi) 13:42, 5 giu 2006 (CEST)Rispondi

Grande. Grazie   e un inchino allo zar. --gala.martin (spara fra') 14:06, 5 giu 2006 (CEST)Rispondi

Congettura di Poincaré

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Segnalo che pare sia stata trovata una soluzione, sfortunatamente non posso accedere alla rivista dal sito (e comunque non avrei le competenze per capire la dimostrazione ^__^). Vi segnalo gli estremi

Asian Journal of Mathematics
Volume 10, Number 2 (June 2006)

ARTICLE:
A Complete Proof of the Poincaré and Geometrization Conjectures - application of the Hamilton-Perelman theory of the Ricci flow
by Huai-Dong Cao and Xi-Ping Zhu
PAGES: p.165-498 

--Sigfrido 02:02, 6 giu 2006 (CEST)Rispondi

Ciao, credo che leggere il lavoro sia in effetti impossibile per chiunque (come me) non abbia massiciamente studiato Ricci flow. Però da quel che so, credo che il grosso del lavoro l'abbia fatto Perelman seguendo lo schema di dimostrazione indicato da Hamilton (che aveva proposto di usare Ricci flow ma non era riuscito a concretizzare le proprie idee). Il fatto è che Perelman -sprezzante del denaro- non ha mai voluto pubblicare i propri lavori su riviste (quindi mai referaggio). Tuttavia ha pubblicato sull'arXiv... (grosso!) se vuoi puoi provare a leggere lì (in bocca al lupo; tuttavia CREDO che non siano le pagine di matematica più incomprensibili mai scritte. Tipo Wiles con l'ultimo teorema di Fermat doveva essere molto peggio, ma pure sugli annals escono molto spesso lavori ultratecnici assai poco abbordabili). Ora, non credo che i cinesi abbiano aggiunto nulla di grosso, perché Poincaré si considerava ormai dimostrata. Poco più di un anno fa su AMS-news avevano scritto "possibili difficoltà nella dimostrazione", ma poi tutto era rientrato. Insomma, io sinceramente guardo sempre con un po' di sospetto i lavori di cinesi su riviste asiatiche. La matematica cinese ha tanta voglia di autoreferenziarsi... sicuramente da domani nell'università di Pechino quello che dovrebbe chiamarsi teorema di Poincaré-Smal-Freedman-Perelman" diventerà "Cao-Zhu-Poincaré". --gala.martin (spara fra') 04:55, 6 giu 2006 (CEST)Rispondi
l'è dura... l'anno scorso invitai proprio Cao a tenere un corso di dottorato a Pisa sull'argomento. Per un po' di tempo ci eravamo messi sotto a leggere, ma poi per noi topologi l'analisi che usano Hamilton e Perelman è davvero ostica. Come tesi di dottorato avevo scritto un programma che listava 3-varietà triangolate con 1,2,...,9, 10 tetraedri, nella speranza recondita che trovasse un controesempio. Ovviamente, è andata male :-) Ylebru dimmela 19:46, 9 giu 2006 (CEST)Rispondi
P.S.:certamente i due autori cinesi non hanno aggiunto niente di rilevante alla dimostrazione di Perelman. Oltretutto non sono certo i primi ad averla riletta e riscritta. Ylebru dimmela 19:49, 9 giu 2006 (CEST)Rispondi

Concerto al Claperto

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Siamo sicuri che la traduzione italiana di clopen sia insieme claperto? Su google claperto da pochi risultati, e gli unici connessi con la matematica mi sembrano derivati da wikipedia. In effetti suona come la traduzione naturale, pero' non mi pare il caso di inventarsi neologismi, se le parole non esistono in letteratura (ad es. credo si usi chiuso-aperto). Se siete d'accordo sposto. gala.martin (spara fra') 17:51, 8 giu 2006 (CEST)Rispondi

Non so se claperto sia meglio o peggio di chiuso-aperto. Credo però che it.wp possa porsi il problema del conio di neologismi. I neologismi vengono proposti o imposti di continuo come conseguenza fisiologica dell'attuale rilevante evoluzione (involuzione?) delle cose, nel bene e nel male. Non credo che sia opportuno arroccarsi nella tradizione e i matematici italiani, a mia conoscenza, non discutono a sufficienza questi problemi. Quindi mi pare che it.wp, essendo un buon ambiente per le discussioni ed essendo ormai l'enciclopedia in italiano più influente, possa/debba porsi problemi di conio di nuovi termini su base condivisa. Purtroppo per una disciplina delicata come la matematica siamo ancora pochi. Almit39 19:55, 8 giu 2006 (CEST)Rispondi
però - ammesso e non concesso che non si voglia utilizzare chiuso-aperto - se dobbiamo creare un neologismo che sia qualcosa tipo chiaperto :-) -- .mau. ✉ 09:50, 9 giu 2006 (CEST)Rispondi
Va bene avere delle voci sui neologismi però per meritare una voce devono avere già un ampio utilizzo, non possiamo inventare di sana pianta delle parole che nessuno ha mai usato prima!--Pokipsy76 11:08, 9 giu 2006 (CEST)Rispondi
Wikipedia non è una fonte primaria, io eviterei di coniare neologismi. Se una parola in italiano non esiste, è probabile che nessuno la usi, e quindi (cito Pokipsy76) ha comunque poco senso inventarsi una parola per un concetto poco usato. Lascerei quindi "insieme chiuso-aperto" o qualcosa del genere. Ylebru dimmela 18:13, 10 giu 2006 (CEST)Rispondi
Spostato a Insieme chiuso-aperto, ma lasciato redirect. gala.martin (spara fra') 18:35, 10 giu 2006 (CEST)Rispondi

Condizioni al contorno di Dirichlet

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La pagina è stata proposta per la cancellazione. Se non sbaglio riguarda le Equazioni differenziale alle derivate parziali. Io non ne so niente (ancora... ;-) ), però chi sa potrebbe ampliarla e salvarla. --Piddu 21:02, 5 mag 2006 (CEST)Rispondi

Non dico che non ci sia niente da dire sull'argomento, ma quando hai un testo praticamente inesistente con un titolo senza dubbio sbagliato, un linguaggio ambiguo (sembra un problema di matematica detto da un fisico ;-) ) e che probabilmente sta benissimo all'interno di qualche pagina già esistente (se ho capito bene di cosa si tratta sarebbe da Teorema di Stokes), val la pena? Per quel che mi riguarda, appena nei miei studi incontro l'argomento rimedio all'eventuale lacuna: per chi sa, ci vuol poco a riscrivere quella riga (meglio). :-) --Toobaz rispondi 23:53, 5 mag 2006 (CEST)Rispondi
Condizioni al contorno di Dirichlet merita indubbiamente un articolo suo. Ora, la attuale voce è costituita da parole in libertà, e temo che scrivere bene l'articolo sulle condizioni al contorno possa essere difficile (non tanto dal punto di vista matematico, ma proprio esplicativo. Bisogna dare un tono matematico ad una serie di idee, più che alla solita struttura -Definizione-Lemma-Teorema-Dimostrazione della matematica). Io al momento mi sto dedicando alle martingale, e siccome il progetto è un po' lungo, vorrei evitare di perdermi. Se non c'è nessun volontario cancelliamo, ma sapendo che prima o poi va riscritta. gala.martin (spara fra') 06:01, 6 mag 2006 (CEST)Rispondi
Che fesso! Si può sempre scopiazzare! L'enciclopedia inglese non da' il suo meglio sulla matematica, ma insomma qualcosa di buono si trova sempre! gala.martin (spara fra') 06:05, 6 mag 2006 (CEST)Rispondi
Ok, faccio io. --zar-(dimmi) 09:48, 6 mag 2006 (CEST) Vedo che è già stato fatto, anche se non è stato tolto il template "da cancellare". (Chi lo deve togliere?)Rispondi
Ho aggiunto un esempio che ritengo molto interessante. In verità, è il conto che si impara ad analisi I sugli autovalori del laplaciano, spero di non aver sbagliato (mi pare che sia giusto mettere lambda dove l'ho messo). Anche, ho a lungo cercato di trovare delle voci linkabili, visto che parecchi collegamenti sono rossi. Se qualcuno di voi ne trova altre... In ogni caso, scrivo qui per dire che una rilettura dell'articolo (e dell'esempio in fondo) è ben accetta. Gracias. gala.martin (spara fra') 20:48, 6 mag 2006 (CEST)Rispondi

Percentuale

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Ho creato questa pagina qualche tempo fa, e mi ero dimenticato di mettere categorie. Dommac ha aggiunto Categoria:Aritmetica (traducendo - mi ha spiegato lui - dall'inglese "Elementary arithmetics"). Secondo me non c'incastra niente; se nessuno obietta la cancello (nel frattempo io ho aggiunto Categoria:Statistica). --Toobaz rispondi 23:53, 5 mag 2006 (CEST)Rispondi

mi sono permesso di taroccare i link alle categorie nel messaggio precedente --Sigfrido 00:11, 6 mag 2006 (CEST)Rispondi
scusa ma intendi cancellare la categoria Aritmetica o levare la pagina dalla categoria? se è il secondo, se proprio vuoi fallo --Piddu 08:55, 6 mag 2006 (CEST)Rispondi

Template cassetto

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Vorrei uniformare i template "cassetto" che si trovano in alcune voci. Sondaggino: preferite in fondo o in cima? Secondo me è meglio in fondo, come si fa di solito nelle voci di wikipedia. Ylebru dimmela 11:50, 10 mag 2006 (CEST)Rispondi

+1 per in fondo. (E pensare a una barra laterale?) --zar-(dimmi) 13:39, 10 mag 2006 (CEST)Rispondi
+1 idem come gala martin et filnik--Piddu 17:18, 11 mag 2006 (CEST)Rispondi

Funtore dell'oblio

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Esiste una traduzione std di forgetful functor, oppure devo usare forgetful functor, o ancora lavorare di fantasia? gala.martin (spara fra') 19:38, 15 giu 2006 (CEST)Rispondi

Mi e` capitato di incontrare questo funtore, ma solo su testi e articoli in inglese. Sorry! --Magma 13:26, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi
Una ricerca con google nelle pagine in italiano mi ha dato questo riferimento: funtore dimentico. Tutte le altre (poche) pagine in italiano lasciano il nome in inglese. --zar-(dimmi) 13:44, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi
Prima di accettare questa traduzione, occorre comprendere l'autorevolezza del traduttore e l'eventuale diffusione del termine o altre possibili traduzioni. --Magma 15:02, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi
o anche "funtore dimentica", credo di averlo visto o sentito nominare così. Ylebru dimmela 15:03, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi
In effetti, ha più senso. --zar-(dimmi) 21:18, 20 giu 2006 (CEST)Rispondi

Ho bisogno di un parere

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Come argomento per la tesina di maturità, porto le geometrie non euclidee,(partendo dai tentativi di dimostrazione del quinto postulato di Euclide) nello spazio fisico di Einstein. Alla fine come conclusione, volevo mostrare che anche in natura si peresentano delle geometrie, ad esempio la struttura del cristallino delle rocce. Avendo il cristallino delle rocce,come è noto, forme geometriche. Che ne dite? E' brutta questa ultima parte?

 
 
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Funzione Beta di Eulero

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Vorrei proporre di inserire all'interno della voce questa uguaglianza:

 

con  

Cosa ne dite? Lie 21:05, 28 giu 2006 (CEST)Rispondi

si può aggiungere tra le caratteristiche della funzione--Pappus 02:41, 29 giu 2006 (CEST)Rispondi
fatto!!! Lie 08:32, 29 giu 2006 (CEST)Rispondi
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