Donato Negro

arcivescovo cattolico italiano (1948-)

Donato Negro (San Cesario di Lecce, 3 gennaio 1948) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 19 aprile 2023 arcivescovo emerito di Otranto.

Donato Negro
arcivescovo della Chiesa cattolica
Credidimus charitati
 
TitoloOtranto
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Otranto (dal 2023)
Incarichi ricoperti
 
Nato3 gennaio 1948 (76 anni) a San Cesario di Lecce
Ordinato presbitero15 luglio 1972 dal vescovo Francesco Minerva (poi arcivescovo)
Nominato vescovo22 dicembre 1993 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo10 febbraio 1994 dall'arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi
Elevato arcivescovo29 aprile 2000 da papa Giovanni Paolo II
 

Biografia

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È nato a San Cesario di Lecce, in provincia e diocesi di Lecce, il 3 gennaio 1948.

Formazione e ministero sacerdotale

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Entrato da ragazzo nel seminario della sua arcidiocesi, il 15 luglio 1972 è stato ordinato presbitero dal vescovo Francesco Minerva, dopo aver frequentato il Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" di Molfetta e completati gli studi presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Ha conseguita la laurea in pedagogia all'università di Lecce ed il dottorato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

Durante la permanenza romana ha ricoperto l'incarico di direttore spirituale, nel Pontificio Seminario Romano Minore.

Numerosi gli incarichi ricevuti nella sua diocesi di origine:

Nella sua diocesi, svolge, inoltre, i seguenti incarichi:

Nel corso del suo ministero, è infine:

  • docente di religione cattolica presso le scuole statali di Lecce e Molfetta
  • docente di teologia fondamentale presso l'Istituto di scienze religiose di Lecce
  • docente di teologia pastorale e di pedagogia presso l'Istituto di scienze religiose e l'Istituto Teologico Puglese in Molfetta

È stato anche rettore[1] e docente del Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" di Molfetta, dal 14 agosto 1991 al 22 dicembre 1993.

Ministero episcopale

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Il 22 dicembre 1993 è stato nominato, da papa Giovanni Paolo II, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi; è succeduto ad Antonio Bello, deceduto il 20 aprile precedente.

Il 10 febbraio 1994 ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Molfetta, dall'arcivescovo di Lecce Cosmo Francesco Ruppi, co-consacranti Francesco Minerva e Michele Mincuzzi, entrambi arcivescovi emeriti di Lecce. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso della diocesi.

Il 29 aprile 2000 è stato trasferito all'arcidiocesi di Otranto.[2]

L'11 giugno 2018 è succeduto all'arcivescovo Francesco Cacucci alla presidenza della Conferenza episcopale pugliese.

Per gli incarichi speciali compiuti gli è stato conferito un encomio dalla comunità dei "MalatiG" di Puglia.

Ha ricoperto anche gli incarichi di:

  • presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica;
  • presidente della Commissione episcopale regionale per la famiglia e la vita;
  • membro della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Conferenza Episcopale Italiana;
  • presidente ad interim dell'Istituto pastorale pugliese.[3]

Il 19 aprile 2023 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Otranto per raggiunti limiti di età; gli è succeduto Francesco Neri, fino ad allora consigliere generale dell'Ordine dei frati minori cappuccini.[4]

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ Pontificio seminario regionale di Molfetta: Rettori nella sede di Molfetta, su seminariomolfetta.org. URL consultato il 2 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
  2. ^ Rinunce e nomine. Nomina dell'Arcivescovo di Otranto (Italia), su press.vatican.va, 29 aprile 2000. URL consultato il 19 aprile 2023.
  3. ^ Conferenza episcopale pugliese. Mons. Favale nuovo segretario: succede all’arcivescovo Renna, su portalecce.it. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  4. ^ Rinuncia e nomina dell'Arcivescovo di Otranto (Italia), su press.vatican.va, 19 aprile 2023. URL consultato il 19 aprile 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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