Famiglie magnatizie fiorentine

Nel medioevo a Firenze, il termine magnate era usato, assieme a quello di grande o potente, per indicare il gruppo di individui che disponevano di notevoli risorse, ricchezze e proprietà, caratterizzati principalmente da una grande superiorità sociale e rappresentando la classe dirigente "de facto". Il concetto di nobiltà in quell'epoca era diverso da quello assunto in epoca moderna e la classe magnatizia era "de facto" la classe nobiliare. Essi erano così definiti se potevano inoltre vantare di discendere o essere dei cavalieri.[1][2]

Le famiglie magnatizie, i Grandi di Firenze, fra città e contado, secondo le liste del 1295.[3], divisi per sestieri[4]

La lista dei Grandi, non era una lista bloccata, chiusa, al contrario nelle generazioni successive, altre famiglie accedettero a detto status e invece moltissime famiglie già Grandi, ottennero di farsi popolari. Questa era l'eccezione, ovvero l'escamotage che consentiva ai Grandi, accettando di mutare nome e stemma[5], oltre all'iscriversi ad un'Arte, di riottenere la pienezza dei diritti politici ed accedere alle Tre Maggiori Magistrature della Repubblica (ovvero al governo della stessa), il Priorato, i collegi dei XII Buonomini e dei XVI Gonfalonieri di Compagnia, altrimenti precluse per via degli Ordinamenti di Giano della Bella. Spesso le liste pubblicate, riportano solo i Magnati di città (è la prima lista stilata nel 1293), principalmente di nobiltà civica e non quelli di contado, quasi tutti di nobiltà feudale.

Sesto d'Oltrarno

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Sesto S. Petri Scheradii

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Sesto di San Brancazio

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Sesto di Borgo

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Sesto di Porta del Duomo

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Sesto di Por San Piero

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Grandi del Contado d'Oltrarno

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  • Della Casa di Montespertoli
  • De' Figliuoli di Sinibaldo da Pulicciano e Bernardone co' figliuoli
  • I Conti da Certaldo
  • I Milotti da Certaldo
  • De' Figliuoli di Buoncristiano da Certaldo
  • De' Beci da Castiglionfiorentino
  • De' Bonaccolli da Empoli
  • Conte Anselmo da Puntormo
  • Di quelli di Petrio (f. Petroio) di Valdipesa
  • Messer Gozza da Pogna e nipoti e figliuoli
  • Figliuoli di Giuseppe da Pogna e Consorti
  • Figliuoli di Serraglio da Marcialla e di lor Casa
  • De' Manetti e Albertini di Castelvecchio
  • Della Casa di Messer Poltrone da Carpello

Del Sesto di San Piero Scheraggio in Contado

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  • Maso di Messer Rinieri & Filii Domini Sinibaldi de' Benzi da Feghine e ogni di loro
  • Napoleone e fratelli di Manetti da Feghine
  • Messer Ubertino, Messer Neri, Messer Accerito, e Bertino Grosso da Gaville
  • Mucio e fratelli di Messer Guido da Colle
  • Ballera e fratelli di Messer Ubertino da Colle
  • Bianci e Messer Rinuccio da Monte Grossoli e gli altri della Casa
  • Figliuoli di Rinuccio della Vacchereccia
  • Figliuoli di Alberto da Castiglione
  • Ugolino di Messer Jacopo da Vertina
  • Messer Gualtieri, Messer Rosso, Messer Bernardo de' Rinaldini e lor Consorti
  • Messer Ciupo degli Squarcialupi
  • Ciascuno degli Squarcialupi Guelfi e Ghibellini
  • Pepi di Pepo dalla Torricella
  • Currado di Guido dalla Torricella e fratelli e gli altri di lor Casa
  • Albertaccio di Grossolo da Brolio
  • Figliuoli di Bindo di Messer Ugolino da Cacchiano
  • Figliuoli di Jacopo di Messer Ugolino da Cacchiano
  • Figliuoli di Spinello di Messer Ugolino da Cacchiano
  • Figliuoli di Messer Pepo da Radda
  • Figliuoli di Spinello da Radda e nipoti
  • Alberto e Messer Forziore da Selva e Consorti
  • Orlando di Rinieri da Castiglione
  • Castra e Becco di Messer Ubertino da Grino
  • Guido di Messer Ranuccino da Grignano
  • Dino e Banco di Messer Tancredi da Monte Rinaldi e ciascuno di lor Casa di ciascuna Parte
  • Messer Marcovaldo di Messer Guido de Monasteris da Monte Luco della Bernardinga e ciascuno di detta Casa
  • Brandaglia di Gattolino da Montevarchi
  • Bindo e Nuccio di Messer Brandaglino da Montevarchi
  • Messer Guglielmo da Ricasoli
  • Figliuoli di Rinieri da Ricasoli

Del Sesto di Borgo Contadini

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  • Bernardino e Niccolò degli Antellesi e Consorti della Casa di Mugnana e Sezzata
  • Cante di Messer Gentile e figliuoli da Lucolena
  • Figliuoli di Messer Guido da Lucolena
  • Della Casa di Guido Lamberti da Uzzano di Val di Grieve
  • Conte e Messer Tancredi da Vicchio
  • Della Casa de' Figliuoli di Cozzo da Montagliari
  • Figlioli di Rinaldo della Casa de' Gioci da Monteficalli
  • Figlioli di Ser Arrigo della Casa de' Gioci da Monteficalli

Del Sesto di San Brancazio in Contado

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  • Messer Ormagio da Vinci del Greco e de' suoi Messere Scolaio
  • Puccio di Messer Guido Torselli da Signa e i loro
  • Pacino di Messer Guido Torselli da Signa e i loro
  • Cino di Messer Guido Torselli da Signa e i loro
  • Chello di Messer Ugolino da Sommaia

Del Sesto di Por San Piero in Contado

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  • I Pazzi di Valdarno Guelfi e Ghibellini
  • Figliuoli di Messer Braccio da Frondole
  • Buschia dello Stiria e suo' figliuoli

Del Sesto di Porta del Duomo in Contado

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  • Della Casa degli Ubaldini, della Pila, Montaccianico e Desenno
  • Figliuoli e Nipoti di Messer Attaviano
  • Rinieri e Nipoti da Gagliano e degli Ubaldini
  • Ciascuno d'Ascianello e da Villanova e Spugnole, eccetto Messer Malviano
  • Figliuoli di Messer Ugo da Coldana
  • Figliuoli di Guineldo da Barberino e da Latera e da Rezzano, ovvero Mortoiano
  • Orlanduccio di Messer Alberto e figliuoli da Lomena, over da Vezzano, overo da Mortoiano
  • Cattani e Lambardi da Sommaia
  • Cattani e Lambardi dalla Querciola
  1. ^ Claudia Caduff, Magnati e popolani nel contado fiorentino: dinamiche sociali e rapporti di potere nel Trecento, in Rivista di Storia dell'Agricoltura, n. 2, 20 aprile 1994, pp. 15–64, DOI:10.35948/0557-1359/1994.1861. URL consultato il 1º maggio 2024.
  2. ^ Gaetano Salvemini, Magnati e Popolani.
  3. ^ Pace da Certaldo, Storia della guerra di Semifonte scritta da Mess. Pace da Certaldo e Cronichetta di Neri degli Strinati, Firenze, Stamperia Imperiale, 1753.
  4. ^ Sestieri di Firenze 1304, su The Universal Compendium. URL consultato il 7 aprile 2019.
  5. ^ Tale obbligo però non fu lineare, lungo tutto il '300 ed il '400, ovvero ci furono molteplici eccezioni, dovute principalmente, o ad un temporaneo governo più favorevole ai Magnati, o al rispetto verso il singolo magnate che avendo grandemente servito la Repubblica (ad esempio conducendo vittoriosamente le milizie fiorentine in battaglia), otteneva la concessione della popularitas, senza tali obblighi.

Bibliografia

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  • Pace da Certaldo, Storia della guerra di Semifonte scritta da Mess. Pace da Certaldo e Cronichetta di Neri degli Strinati, Firenze, Stamperia Imperiale, 1753.
  • Christiane Klapish-Zuber, Ritorno alla politica: I Magnati fiorentini 1340-1440, Roma, Viella, 2009.