Federico Frezzi

poeta e vescovo cattolico italiano (ca. 1346-1416)

Federico Frezzi (Foligno, metà XIV secoloCostanza, 1416) è stato un poeta e vescovo cattolico italiano.

Federico Frezzi
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Foligno dal 1403 al 1416
 
NatoFoligno
Consacrato vescovo1403
DecedutoCostanza 1416
 

Biografia Modifica

Dopo una giovinezza probabilmente agitata, entrò tra i domenicani e studiò a Santa Maria Novella in Firenze. Si dedicò in seguito all'insegnamento: fu professore di teologia e Sacra Scrittura a Firenze (1374-1375), Pisa (1378) e Bologna (1387-1390); priore di vari conventi, fu eletto Provinciale romano nel 1400 e infine Vescovo di Foligno nel 1403. Morì nella città tedesca di Costanza nel 1416, durante i lavori del XVI Concilio Ecumenico.

Il Quadriregio Modifica

Di Federico Frezzi si ricorda il poema epico-didascalico Il Quadriregio: in esso l'autore narra un suo viaggio morale attraverso i quattro regni dell'Amore, di satana, dei Vizi e delle Virtù, inserito in una cornice celebrativa della signoria dei Trinci e del signore di Foligno Ugolino III (1386-1415), che il Frezzi fa discendere da Tros: un esule troiano. Il Quadriregio si presenta come un'opera piuttosto corposa (quattro libri e 74 capitoli), scritta in volgare e molto vicina alla produzione di Dante (è considerata la migliore imitazione della Divina Commedia), Petrarca e Boccaccio. Le tematiche trattate nel Quadriregio sono le più diverse: si va da complesse considerazioni filosofiche ad argomentazioni teologiche, da narrazioni mitiche alla spiegazione di fenomeni naturali. In generale, l'opera esalta la conoscenza, che porta alla sapienza e alla virtù e quindi a Dio, e di questa impostazione didascalica risente anche lo stile, che risulta tanto erudito e scolastico da apparire monotono, anche se non privo di brillanti intuizioni. Il Quadriregio nasce nella fiorente atmosfera della Foligno quattrocentesca insieme con il ciclo pittorico di Palazzo Trinci, recentemente attribuito a Gentile da Fabriano e Jacopo Bellini, definito da alcuni (Vittorio Sgarbi e Federico Zeri tra gli altri) come uno dei primi esempi di arte rinascimentale in Italia, tanto da indurre lo storico dell'arte Vittorio Sgarbi a definire Foligno "seconda Roma".

Bibliografia Modifica

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Collegamenti esterni Modifica

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