Ferrovia San Gallo-Winterthur

ferrovia dei cantoni San Gallo e Zurigo, Svizzera

La ferrovia San Gallo-Winterthur è una linea ferroviaria a scartamento normale della Svizzera.

San Gallo-Winterthur
Stati attraversatiBandiera della Svizzera Svizzera
InizioSan Gallo
FineWinterthur
Attivazione1855 (Winterthur-Wil-Flawil)
1856 (Flawil-Gossau-San Gallo)
GestoreFFS
Precedenti gestoriSGAE (1855-1857)
VSB (1857-1902)
Lunghezza57,13 km
Scartamento1 435 mm
Elettrificazione15000 V CA 16,7 Hz
Ferrovie

Il 25 febbraio 1846[1] si costituì a San Gallo l'associazione St.Gallisch-Appenzellischen Eisenbahn-Vereins per lo studio di linee ferroviarie tra il lago di Costanza, San Gallo e Winterthur. Pochi mesi dopo fu redatto un primo progetto che evitava di penetrare nel canton Turgovia, il quale preferiva la progettanda ferrovia Winterthur-Romanshorn[2]. Nel 1852 furono ottenute le concessioni dal canton San Gallo per la tratta San Gallo-Wil e dal canton Zurigo per la tratta Elgg-Winterthur, mentre il canton Turgovia continuava a frapporre ostacoli. Il 27 dicembre 1852 fu costituita la società St.Gallisch-Appenzellischen Eisenbahngesellschaft (SGAE) per la costruzione e l'esercizio della linea[3]. Solo nel 1853, dopo una petizione degli abitanti di Winterthur e della valle della Töss all'Assemblea federale, la Turgovia concesse l'autorizzazione per la tratta Wil-Sirnach-Eschlikon-Aadorf[4].

Tratta Raddoppio
San Gallo-Bruggen 1º maggio 1912
Bruggen-Winkeln 15 maggio 1926
Winkeln-Gossau 11 ottobre 1913
Gossau-Flawil 14 maggio 1929
Flawil-Uzwil 4 novembre 1931
Uzwil-Schwarzenbach 12 maggio 1927
Schwarzenbach-Wil 6 aprile 1927
Wil-Eschlikon 1º maggio 1912
Eschlikon-Aadorf 28 agosto 1912
Aadorf-Räterschen 1º maggio 1913
Räterschen-Winterthur Grüze 8 ottobre 1953
Winterthur Grüze-Winterthur 1949[5]

La prima pietra fu posata a San Gallo il 30 marzo 1853[4]. La prima tratta, tra la stazione di Winterthur e quella di Wil, aprì il 14 ottobre 1855; il successivo Natale entrò in esercizio la tratta Wil-Flawil, mentre la tratta Flawil-Winkeln fu aperta il 15 febbraio 1856. La linea fu completamente aperta all'esercizio il 25 marzo 1856[6].

Il 1º maggio 1857 la SGAE si fuse con la Glatthalbahn (GlTB) e la Schweizerische Südostbahn (SOB)[7] formando le Ferrovie Svizzere Unite (VSB). La VSB venne nazionalizzata il 1º luglio 1902: le sue linee entrarono a far parte delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[8].

Sotto la gestione FFS la linea venne raddoppiata tra il 1912 e il 1953[9]; il 15 maggio 1927 la ferrovia venne elettrificata[10].

Caratteristiche

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La linea, a scartamento normale, è lunga 57,13 km. La linea è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 16 per mille. È interamente a doppio binario[11].

Percorso

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[11] Stazioni e fermate 
 
per Rorschach e per Romanshorn (SOB)
         
per Trogen (AB)
     
80,46 San Gallo
         
per Gais e Appenzello (AB)
     
per Wattwil (SOB)
 
84,05 San Gallo Bruggen
     
fiume Sitter (190 m)
         
per Appenzello (AB) (* 1875 † 1913)
     
86,38 San Gallo Winkeln
         
per Appenzello (AB) (* 1913)
     
90,13 Gossau SG
     
per Sulgen
 
fiume Glatt (110 m)
 
93,22 raccordo
 
95,33 Flawil
 
fiume Uze (122 m)
 
100,94 Uzwil
     
     
raccordo Bühler
 
103,23 Algetshausen-Henau SG (* 1927[10] † 2013[12])
 
106,72 Schwarzenbach SG († 2013)[13]
 
fiume Thur (166 m)
     
per Wattwil
     
110,62 Wil
     
         
per Weinfelden
     
per Frauenfeld (AB)
 
113,83 Sirnach
 
fiume Murg
 
117,45 Eschlikon
 
120,95 Guntershausen (* 1927[10])
 
122,90 Aadorf
 
126,15 Elgg
 
130,51 Schottikon
 
131,84 Räterschen
 
133,92 Winterthur Hegi
     
per Rüti ZH
 
135,29 Winterthur-Grüze
     
per Romanshorn
 
136,48 Schwalmenacker
     
per Sciaffusa
 
137,81 Winterthur
     
per Koblenz
 
per Zurigo
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile
 
Il viadotto sul fiume Sitter

La linea parte dalla stazione di San Gallo. Nei pressi di Bruggen la ferrovia attraversa il fiume Sitter su di un viadotto: costruito originariamente a traliccio metallico, venne sostituito nel 1926 da un viadotto in muratura e cemento a doppio binario, aperto il quale si procedette alla demolizione del vecchio manufatto[14][15]. La linea tocca quindi Gossau: nel 1913, in occasione dell'apertura della linea a scartamento ridotto per Herisau ed Appenzello, la stazione di Gossau venne ricostruita più a sud dell'originale; la nuova stazione entrò in servizio il 1º ottobre[16]. Attraversato il fiume Glatt, la linea tocca Flawil; dopo un altro viadotto (sul fiume Uze), la linea serve Uzwil prima superare il fiume Thur e di entrare nella stazione di Wil.

Lasciato il canton San Gallo per il canton Turgovia, la ferrovia tocca Sirnach, attraversa il fiume Murg, tocca Eschlikon, Guntershausen bei Aadorf e Aadorf prima di entrare nel canton Zurigo. Sono serviti i comuni di Elgg, Schottikon ed Elsau prima di arrivare alla stazione di Winterthur Grüze, da cui si dirama la Tösstalbahn. La stazione di Winterthur Grüze è dotata di caratteristiche pensiline in prefabbricati di cemento, progettate da Hans Hilfiker (autore per le FFS anche del celebre orologio di stazione), realizzate nel 1954[17] e classificate come bene culturale di importanza regionale[18]. La linea termina alla stazione di Winterthur.

  1. ^ Heer, op. cit., p. 10
  2. ^ Heer, op. cit., p. 11
  3. ^ Heer, op. cit., p. 17
  4. ^ a b Heer, op. cit., p. 18
  5. ^ (FR) Travaux, in Rapport de gestion et comptes des Chemins de fer fédéraux suisses 1949, Berna, Ferrovie Federali Svizzere, p. 20.
  6. ^ Heer, op. cit., p. 74
  7. ^ Da non confondere con la società omonima fondata nel 1889.
  8. ^ Hans-Peter Bärtschi, Ferrovie svizzere unite, in Dizionario storico della Svizzera, 25 febbraio 2013. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  9. ^ Heer, op. cit., pp. 76-79
  10. ^ a b c Heer, op. cit., p. 78
  11. ^ a b Heer, op. cit., p. 61
  12. ^ (DE) Hans Suter, Wiedereröffnung nicht vom Tisch, in St. Galler Tagblatt, San Gallo, 25 settembre 2013. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  13. ^ (DE) Annina Quast, Geisterbahnhöfe - Hoffnung auf Renaissance bleibt, in St. Galler Tagblatt, San Gallo, 2 ottobre 2018. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  14. ^ (DE) St. Gallische und Appenzeller Brückenbauten, in Schweizerische Bauzeitung, Zurigo, A.&C. Jegher, 1924, pp. 243-245.
  15. ^ (DE) P. Sturzenegger, Der Abbruch der alten Eisenbahnbrücke über die Sitter bei Bruggen, St. Gallen, in Schweizerische Bauzeitung, Zurigo, Verlag Carl Jegher, 1927, pp. 214-216.
  16. ^ Heer, op. cit., p. 77
  17. ^ (DE) Die Bahnsteigdächer in Winterthur-Grüze: 1954, Hans Hilfiker SWB, Ingenieur, Zürich, in Das Werk : Architektur und Kunst, Winterthur, Buchdruckerei Winterthur AG, ottobre 1955, pp. 315-320.
  18. ^ Protezione dei beni culturali - Inventario PBC - Oggetti B, su babs.admin.ch. URL consultato il 19 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).

Bibliografia

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Voci correlate

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