François Eid

vescovo cattolico libanese

François Eid (in arabo: فرانسوا عيد; Mtolleh, 24 luglio 1943) è un vescovo cattolico libanese della Chiesa maronita, dal 16 giugno 2012 eparca emerito del Cairo dei Maroniti.

François Eid, O.M.M.
vescovo della Chiesa maronita
 
TitoloCairo dei Maroniti
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato24 luglio 1943 (80 anni) a Mtolleh
Ordinato presbitero28 agosto 1971
Nominato vescovo24 settembre 2005 dal Sinodo della Chiesa Maronita
Consacrato vescovo28 dicembre 2005 dal cardinale Nasrallah Pierre Sfeir
 

Biografia modifica

François Eid è nato a Mtolleh, distretto dello Shuf ed eparchia di Sidone, il 24 luglio 1943.[1]

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Nel 1958 è entrato nell'Ordine maronita Mariamita.[1]

Ha frequentato il Collegio "Notre Dame" di Louaizé e nel 1964 è stato inviato a Roma per studiare filosofia al Pontificio ateneo Sant'Anselmo conseguendo la licenza.[1] Successivamente ha ottenuto la licenza in teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Contemporaneamente, ha studiato musica al Pontificio istituto di musica sacra e pittura all'Accademia di belle arti di Macerata.[1] Nel 1987 ha conseguito la licenza in diritto canonico al Pontificio istituto orientale.[1]

Il 28 agosto 1971 è stato ordinato presbitero a Deir-El-Kamar.[1] In seguito è stato direttore del seminario minore di Shailé; parroco a Montréal e co-fondatore della parrocchia maronita di Ottawa; assistente generale del suo Ordine; rettore del convento Sant'Antonio a Roma e procuratore dell'Ordine; rettore del Collegio "Notre Dame" di Louaizé; presidente dell'Università Notre Dame di Louaizé; superiore generale del suo Ordine dal 1999 al luglio del 2005 e di nuovo rettore del convento Sant'Antonio a Roma e procuratore dell'Ordine.[1]

Ministero episcopale modifica

Il 24 settembre 2005 il Sinodo dei vescovi della Chiesa maronita riunito a Bkerké lo ha eletto eparca del Cairo dei Maroniti.[1][2] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale l'11 febbraio successivo [1] nella chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine a Bkerké dal cardinale Nasrallah Pierre Sfeir, patriarca di Antiochia dei Maroniti, co-consacranti il già vescovo ausiliare del patriarcato di Antiochia dei Maroniti Roland Aboujaoudé e l'eparca emerito di Sidone Tanios El Khoury.

Il 16 giugno 2012 il patriarca Béchara Boutros Raï, con il consenso del Sinodo dei vescovi, lo ha nominato procuratore patriarcale presso la Santa Sede, avendo avuto per tale ufficio il previo assenso pontificio.[1][3]

Il 5 aprile 2014 papa Francesco lo ha nominato membro della Congregazione per le cause dei santi.[4]

Il 13 aprile 2015 lo stesso pontefice lo ha nominato visitatore apostolico per i fedeli maroniti in Bulgaria, Grecia e Romania.[1] L'11 ottobre 2018 il papa ha accettato la sua rinuncia a questo incarico per raggiunto limiti di età.[5]

Nel novembre del 2018 ha compiuto la visita ad limina.

Il 15 giugno 2019 ha lasciato anche l'incarico di procuratore patriarcale.

Ha composto qualche opera musicale liturgica e ha pubblicato libri ed articoli in arabo e italiano.[1]

Oltre all'arabo, parla il francese, l'italiano e l'inglese e conosce il siriaco e il latino.[1]

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Nomina di Visitatore Apostolico per i fedeli maroniti in Bulgaria, Grecia e Romania, in bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 13 aprile 2015. URL consultato il 19 maggio 2021.
  2. ^ Assenso del Santo Padre all'elezione del Vescovo di Le Caire dei Maroniti, in bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 28 dicembre 2005. URL consultato il 19 maggio 2021.
  3. ^ Dalle Chiese orientali, in bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 16 giugno 2012. URL consultato il 19 maggio 2021.
  4. ^ Nomina di Membro della Congregazione delle Cause dei Santi, in bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 5 aprile 2014. URL consultato il 19 maggio 2021.
  5. ^ Rinuncia del Visitatore Apostolico per i fedeli maroniti residenti in Grecia, Bulgaria e Romania e nomina dei nuovi Visitatori Apostolici, in bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, 11 ottobre 2018. URL consultato il 19 maggio 2021.

Collegamenti esterni modifica