Frasso Telesino
Frasso Telesino comune | |||
---|---|---|---|
| |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Pasquale Viscusi (lista civica Ricominciamo insieme) dal 10-6-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°09′N 14°32′E / 41.15°N 14.533333°E | ||
Altitudine | 374 m s.l.m. | ||
Superficie | 21,82 km² | ||
Abitanti | 2 269[1] (31-8-2017) | ||
Densità | 103,99 ab./km² | ||
Frazioni | Nansignano | ||
Comuni confinanti | Cautano, Dugenta, Melizzano, Sant'Agata de' Goti, Solopaca, Tocco Caudio, Vitulano | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 82030 | ||
Prefisso | 0824 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 062035 | ||
Cod. catastale | D784 | ||
Targa | BN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) | ||
Cl. climatica | zona D, 1 751 GG[2] | ||
Nome abitanti | frassesi ("frascetani" dialetto locale) | ||
Patrono | Santa Giuliana di Nicomedia | ||
Giorno festivo | 16 febbraio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Frasso Telesino nella provincia di Benevento | |||
Sito istituzionale | |||
Frasso Telesino è un comune italiano di 2 269 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.
Geografia fisicaModifica
Frasso Telesino è sito sul versante occidentale del Taburno Camposauro, tra le cime rocciose del monte Sant'Angelo (1189 m) e le cime di Monte Cardito e di Serra del Ceraso (1220 m) dove si apre il vallone di Prata.
Il territorio comunale è compreso fra i 65 metri ed i 1220 metri, con un'escursione altimetrica di 1155 m.
Dista dal capoluogo di provincia circa 30 km.
È sede della Comunità montana del Taburno.
StoriaModifica
Il suo nome deriva da terra frassorum o castrum fracti, probabilmente originato da fraxinus, l'albero raffigurato nello stemma civico. Con l'Unità d'Italia vi fu aggiunto l'appellativo di "Telesino" per distinguerlo dagli altri centri omonimi.[3]
Secondo la tradizione popolare il paese fu fondato da coloro che si salvarono alla distruzione di Telesia del 1349. Il comune è però ricordato secoli prima, in un documento del X secolo.[4]
Ai tempi di Carlo I d'Angiò era possedimento dei conti di Caserta.
Nel 1317 passò a Diego de la Rath. Una sua discendente, Caterina de la Rath (italianizzata Della Ratta), fu spogliata del feudo alla fine del Quattrocento ma lo riconquistò nel 1509.
Nel 1496 Frasso ospitò re Federico I di Napoli che firmò alcuni decreti in Terra Frassorum.[5]
La figlia di Caterina Della Ratta ebbe in dote il feudo che passò ai Gambacorta e quindi ai Pignatelli.
Successivamente fu venduto ai de Ponte per poi tornare ai Gambacorta.
Nel 1647, durante una sommossa popolare, fu ucciso il figlio del principe Gambacorta, implicato nella rivolta di Masaniello.
Nel XVIII secolo passò ai Dentice e poi agli Spinelli che lo tennero sino all'abolizione del feudalesimo (1806).
Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento.
Nel 1943 fu bombardata due volte dagli americani.[5]
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
- Grotta di San Michele, probabilmente aperta al culto dai longobardi.
- Chiesa della Madonna di Campanile, o della Madonna del Soccorso (XVIII sec.). Questo luogo sacro fu costruito dalla principessa Giulia Gambacorta, in onore di una immagine mariana in legno scolpito (XII sec.)rinvenuta tra le rovine di una cappella medievale.
- Palazzo Gambacorta, residenza dei feudatari di Frasso.
- Palazzo Mosiello , del 1675, caratteristica residenza a corte della omonima famiglia nobile, originaria di Verona (Muselli).
SocietàModifica
CulturaModifica
EventiModifica
- Feste religiose
- Festa della Madonna di Campanile (8 settembre);
- Festa della Madonna del Carmine (16 luglio);
- Festa di santa Giuliana (16 febbraio);
- Corpus Domini;
- Festa dei Santi Cosma e Damiano;
- Festa di San Michele.
- Manifestazioni civili
Frasso Beer Fest (Festa della Birra 2019)
- Carnevale frassese;
- Fiera d'agosto (1º agosto);
- Chiamalabionda (Festa della Birra).
EconomiaModifica
Il paese è a vocazione prevalentemente agricolo-pastorale.
Ha una superficie agricola utilizzata di 1065,39 ettari (2000).[7]
Il territorio agricolo, in gran parte collinare, è sfruttato per la produzione di olio di oliva e dei vini aglianico, piedirosso e falanghina.
AmministrazioneModifica
NoteModifica
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
- ^ Marrocco, p. 64.
- ^ Touring, p. 320.
- ^ a b Marrocco, p. 65.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Fonte: Camera di Commercio di Benevento, Dati e cifre, maggio 2007.
BibliografiaModifica
- AA.VV., L'Italia: Campania, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
- Dante B. Marrocco, Guida del Medio Volturno, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1986.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Frasso Telesino