Frauenfeld

città del cantone Turgovia, Svizzera
Disambiguazione – Se stai cercando il naturalista austriaco (1807-1873), vedi Georg von Frauenfeld.

Frauenfeld (toponimo tedesco) è un comune svizzero di 25 611 abitanti del Canton Turgovia, nel distretto di Frauenfeld; ha lo status di città ed è la capitale del cantone e il capoluogo del distretto.

Frauenfeld
città
Frauenfeld – Stemma
Frauenfeld – Bandiera
Frauenfeld – Veduta
Frauenfeld – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Turgovia
DistrettoFrauenfeld
Amministrazione
SindacoAnders Stokholm
Lingue ufficialiTedesco
Territorio
Coordinate47°33′22″N 8°53′53″E
Altitudine417 m s.l.m.
Superficie27,4 km²
Abitanti25 611 (2018)
Densità934,71 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiAadorf, Ellikon an der Thur (ZH), Felben-Wellhausen, Gachnang, Hagenbuch (ZH), Matzingen, Thundorf, Uesslingen-Buch, Warth-Weiningen, Wiesendangen (ZH)
Altre informazioni
Cod. postale8500
Prefisso052
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS4566
TargaTG
Nome abitantifrauenfelder
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Frauenfeld
Frauenfeld
Frauenfeld – Mappa
Frauenfeld – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica

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La città è situata sul fiume Murg, un affluente del Thur.

Nel 1919 ha inglobato i comuni soppressi di Herten, Horgenbach, Huben, Kurzdorf e Langdorf e nel 1998 quello di Gerlikon e le località di Schönenhof e Zelgli, già frazioni del comune soppresso di Oberwil[1].

Simboli

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«D'argento, al leone di rosso, armato d'oro, trattenuto con una catena dello stesso da una donna pure d'oro, vestita di rosso.»

Il leone rappresenta gli Asburgo, che ereditarono il governo della città dai conti di Kyburg; la figura femminile è probabilmente la Vergine Maria, poiché il villaggio si sviluppò nel XIII secolo sui terreni dell'abbazia di Reichenau, di cui la Madonna era la patrona. Gli smalti rosso e bianco sono ripresi dallo stemma del monastero benedettino.

Il più antico sigillo della città conosciuto risale al 1286[2] e mostra un leone e una donna schiena contro schiena. Con lo Juliusbanner[3] del 1515 prevalse la raffigurazione odierna con le figure rivolte a destra dello scudo (verso sinistra per chi guarda). Il 28 luglio 1943 il consiglio comunale di Frauenfeld approvò lo stemma nella sua forma definitiva.[4]

Società

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Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[5]

Cultura

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A Frauenfeld ha sede il quotidiano Thurgauer Zeitung.

Geografia antropica

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Frazioni

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Infrastrutture e trasporti

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Frauenfeld è servito dall'omonima stazione, sulla ferrovia Winterthur-Romanshorn, ed è capolinea della linea a scartamento ridotto per Wil.

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.

A Frauenfeld ha sede la società hockeistica EHC Frauenfeld.

  1. ^ a b Erwin Eugster, Beat Gnädinger, Gregor Spuhler, Frauenfeld, in Dizionario storico della Svizzera, 17 marzo 2008. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  2. ^ (EN) Frauenfeld, su heraldry-wiki.com. URL consultato il 10 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2022).
  3. ^ Gli Juliusbanner sono elaborati stendardi di seta donati ai cantoni e ad altre entità della Vecchia Confederazione svizzera da papa Giulio II in riconoscimento del sostegno ricevuto dai mercenari svizzeri contro la Francia nella campagna di Pavia (Pavier Feldzug).
  4. ^ (DE) Gemeindewappen, su Staatsarchivs des Kantons Thurgau. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  5. ^ Dizionario storico della Svizzera
  6. ^ Peter Giger, Gerlikon, in Dizionario storico della Svizzera, 5 settembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  7. ^ Verena Rothenbühler, Herten, in Dizionario storico della Svizzera, 27 ottobre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  8. ^ Verena Rothenbühler, Horgenbach, in Dizionario storico della Svizzera, 4 aprile 2006. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  9. ^ Verena Rothenbühler, Huben, in Dizionario storico della Svizzera, 21 agosto 2008. URL consultato il 13 dicembre 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN160734435 · LCCN (ENn81018174 · GND (DE4018220-4 · BNF (FRcb12486387z (data) · J9U (ENHE987007548161405171
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