Giulio Cabianca
Giulio Cabianca (Verona, 19 febbraio 1923 – Modena, 15 giugno 1961) è stato un pilota automobilistico italiano di Formula 1.
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Carriera | ||||||||||||||||
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CarrieraModifica
Sport PrototipoModifica
Giulio Cabianca iniziò la propria carriera automobilistica nella seconda metà degli anni quaranta, al termine della seconda guerra mondiale, dedicandosi alla guida di vetture sport prototipo.[1] Pilota di punta della scuderia OSCA, nel 1951 ottenne la vittoria del titolo italiano nella categoria per vetture con cilindrata di 1100cc e riuscì a conquistare il Gran Premio d'Italia battendo Louis Chiron.[1] L'anno seguente si impose nella classe 1500cc ed ottenne diversi successi.
Continuò a dedicarsi quindi alle competizioni a ruote coperte, giungendo settimo alla Targa Florio del 1955 (primo nella sua classe di veicoli), secondo al Circuito stradale del Mugello e primo al Giro di Calabria. Vinse anche la Coppa delle Dolomiti nel 1956 e il campionato italiano GT del 1958. Enzo Ferrari si decise quindi ad ingaggiarlo nella sua squadra corse ed ebbe l'occasione di dedicarsi a varie gare di durata alla guida di una Ferrari ufficiale.
Formula 1Modifica
Proprio nel 1958 ebbe l'occasione di debuttare in Formula 1. Dopo aver fallito la qualificazione a Monaco, al Gran Premio d'Italia era quinto fino a quando fu costretto al ritiro.[1] Prese poi parte a varie gare extra campionato, vincendo anche il Gran Premio di Napoli.
Dopo un ritiro a Monza nel 1959, l'anno seguente ottenne i suoi unici punti in carriera, concludendo al quarto posto l'appuntamento mondiale italiano.
La morteModifica
Il 15 giugno del 1961 stava testando una Cooper-Ferrari sul Circuito di Modena, oggi Parco Enzo Ferrari, dove era presente anche suo figlio Cesare appena uscito dal collegio e per festeggiare la sua promozione a Modena con il padre Giulio. Sulla vettura saltò via una marcia e l'auto, col cambio in folle e fuori controllo, uscì dal tracciato a velocità fortissima, imboccando un cancello lasciato aperto; piombò sulla via Emilia,[1] in quel momento congestionata dal traffico degli operai usciti dalle fabbriche.
La corsa della monoposto terminò contro un edificio della Carrozzeria Orlandi, dopo aver colpito 4 autovetture e falciato tre motociclisti, causando la morte di tre persone, oltre a vari feriti. Estratto dai rottami ancora in vita, Cabianca fu trasportato all'ospedale cittadino e immediatamente operato, ma cessò di vivere 3 ore dopo l'incidente.
Qualche mese dopo, gli fu assegnato il titolo del Campionato italiano Gran Turismo, nella categoria fino a 2500 cm3.
NoteModifica
- ^ a b c d (EN) Drivers: Giulio Cabianca, su grandprix.com. URL consultato il 23 aprile 2012.
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