Halo (automobilismo)

sistema di protezione nelle gare automobilistiche Formula

L'Halo è un sistema di protezione usato nelle serie formula della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) e che consiste in una barra curva posta a protezione della testa del pilota.

Il sistema Halo sulla Ferrari SF1000 di Charles Leclerc durante i test F1 prestagionali del febbraio 2020

Il sistema è stato sperimentato per la prima volta nel 2015,[1] diventando obbligatorio secondo omologazione e regolamento FIA dal 2018.[2] I primi test con i prototipi dotati del sistema sono stati effettuati nel 2016 e nel luglio 2017. Dalla stagione 2018 la FIA ha reso obbligatorio l'Halo su ogni veicolo in Formula 1, Formula E e Formula 2, poi in Formula 3 nel 2019 e infine in Formula 4 a partire dal 2021 come nuova misura di sicurezza.

Costruzione modifica

Il sistema è costituito da una staffa che circonda la testa del conducente ed è collegata in tre punti al telaio del veicolo. Il componente è realizzato in titanio e pesava circa 7 chilogrammi nella versione presentata nel 2016[3]. Il peso è salito a 9 chilogrammi nel 2017.

Il sistema non è sviluppato dai team, ma viene realizzato da un produttore esterno scelto dalla FIA ed è uguale per tutti i veicoli.

In una simulazione effettuata dalla FIA, utilizzando i dati di 40 incidenti reali, l'uso del sistema ha portato ad un aumento del 17% del tasso di sopravvivenza del pilota.[4]

Storia e sviluppo modifica

 
Sebastian Vettel, nelle prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna 2016, testa sulla Ferrari SF16-H il prototipo Halo2 che prefigurerà la versione definitiva dell'Halo[5]

Il sistema Halo si basa su un progetto della scuderia Mercedes; il lavoro di sviluppo del simulatore è stato eseguito da Anthony Davidson. Dopo un ritardo di un anno, nel gennaio 2017 la FIA ha annunciato che lo sviluppo del sistema si era concluso ed era pronto all'utilizzo.[6]

La FIA, sotto la direzione del responsabile della sicurezza Laurent Mekies, ha esaminato tre scenari fondamentali per il suo sviluppo:[7] la collisione tra due veicoli, un contatto tra un veicolo e l'ambiente circostante, come le barriere, e le collisioni con veicoli e detriti. I test hanno dimostrato che l'Halo è in grado di ridurre in modo significativo il rischio di lesioni per il conducente. Inoltre, in molti casi, il sistema è stato in grado di evitare che il casco entrasse in contatto con una barriera utilizzando come riferimento una serie di incidenti già avvenuti. Durante lo studio dell'ultimo caso è stato appurato che il sistema Halo è in grado di deviare oggetti di grandi dimensioni e anche di fornire una maggiore protezione dai detriti più piccoli.

Il sistema non è utilizzato solo in Formula 1, ma anche in tutte le classi formula della FIA. Tuttavia, poiché i veicoli andranno riprogettati per introdurre questo sistema, per molte classi si dovrà aspettare la nuova generazione di monoposto per l'introduzione.

Nell'agosto 2017 è stata presentata la Dallara F2 2018, nuova monoposto del campionato di Formula 2, la prima a montare il sistema. A gennaio 2018 la Formula E ha presentato la nuova monoposto, nominata SRT05e, anch'essa dotata di Halo.[8] Nel 2019 è stato adottato anche in Formula 3 e in tutti i campionati di Formula Regional.

Sistemi alternativi modifica

Dall'alto in basso: raffronto tra lo Shield testato – e bocciato – dalla Formula 1 nel biennio 2016-17, e l'Aeroscreen adottato dalle IndyCar Series dal 2020

In alternativa all'Halo, fin dal 2016 la scuderia Red Bull aveva sviluppato l'Aeroscreen, simile a un cupolino, che non ha ricevuto molto interesse da parte della FIA.[9] Al contrario, tale sistema venne approvato per le IndyCar Series, dov'è usato dal campionato 2020.[10]

Dopo che i piloti avevano espresso la loro opposizione all'introduzione dell'Halo, la FIA ha sviluppato lo Shield, un parabrezza in cloruro di polivinile basato sul concetto dell'Aeroscreen. Sebastian Vettel è stato il primo e unico pilota a provare lo Shield: durante le prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna 2017 il tedesco ha eseguito un solo giro con tale sistema,[11] lamentandosi di una visione distorta e sfocata che gli impediva di guidare.[12] La sua introduzione nel 2018 è stata successivamente esclusa, anche perché le squadre non avevano tempo sufficiente per provare e studiare lo Shield.

Accoglienza modifica

L'Halo ha inizialmente suscitato molte critiche tra gli addetti ai lavori, perlopiù di carattere estetico. Tra le voci più autorevoli, Niki Lauda affermò come questo sistema, a suo dire, snaturasse l'essenza stessa delle vetture da corsa;[13] similmente scettico si era dimostrato al principio Lewis Hamilton il quale, in occasione dei test prestagionali 2016, lo aveva definito «la peggiore modifica nella storia della Formula 1»,[14] tuttavia facendo marcia indietro pochi mesi dopo a fronte degli innegabili vantaggi di sicurezza e anzi lamentandone la mancata adozione fin dalla successiva stagione 2017.[15] Jackie Stewart, tra i pionieri della sicurezza in pista, accolse invece con favore il sistema paragonandolo all'introduzione a suo tempo delle cinture di sicurezza, che avevano suscitato le medesime critiche per poi diventare la norma anche sulle vetture di serie.[16]

L'efficacia dell'Halo è stata attestata dall'analisi dei dati raccolti durante alcuni incidenti accaduti in Formula 1 negli anni immediatamente seguenti alla sua introduzione obbligatoria, tra i quali quello occorso a Charles Leclerc nel Gran Premio del Belgio 2018, in cui resse l'impatto con la monoposto di Fernando Alonso;[17][18] ad Hamilton nel Gran Premio del Giappone 2019, in cui deviò lo specchietto incidentato proveniente dalla vettura di Leclerc;[19] a Romain Grosjean nel Gran Premio del Bahrein 2020, resistendo all'urto con il guard rail a bordo pista;[20] ancora ad Hamilton nel Gran Premio d'Italia 2021, in cui impedì che la ruota della monoposto di Max Verstappen impattasse rovinosamente contro la testa del britannico;[21] a Zhou Guanyu durante il Gran Premio di Gran Bretagna 2022 dove, dopo il cedimento del roll-bar, l'Halo resse l'urto del ribaltamento della monoposto.[22]

Oltre allo stesso Hamilton, anche Leclerc[18] e Grosjean[23] erano tra coloro che inizialmente si erano dichiarati contrari all'introduzione dell'Halo, ricredendosi dopo avere avuto salva la vita grazie a esso.

Note modifica

  1. ^ (DE) Cockpitschutz: FIA geht mit drei Varianten in den Testbetrieb, su motorsport-total.com. URL consultato il 23 agosto 2017.
  2. ^ (EN) Halo protection system to be introduced for 2018, su formula1.com. URL consultato il 23 agosto 2017.
  3. ^ (DE) Motorsport: Mit Halo Bestzeit im ersten Training - Rosberg: Erfolg, su zeit.de, 26 agosto 2016. URL consultato il 23 agosto 2017.
  4. ^ (DE) Michael Schmidt, Halo-Entscheidung vor Hockenheim: 17 Prozent bessere Überlebenschance, su auto-motor-und-sport.de. URL consultato il 23 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
  5. ^ Franco Nugnes, Silverstone, Libere 1: Hamilton subito davanti. E Hulkenberg precede Vettel, su it.motorsport.com, 8 luglio 2016.
  6. ^ (EN) Mercedes Proposes Halo Concept for F1, su benzinsider.com, 30 agosto 2015. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  7. ^   (EN) Presenting the facts behind Halo, su YouTube, Fédération Internationale de l'Automobile, 2 aprile 2017.
  8. ^ (EN) Introducing: the Gen2 Formula E car – Formula E, su fiaformulae.com. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  9. ^ Franco Nugnes, La Red Bull Racing rinuncia al progetto dell'Aeroscreen, su it.motorsport.com, 20 giugno 2016.
  10. ^ Fabiano Polimeni, Indycar 2020, debutta l'Aeroscreen firmato Red Bull, su autosprint.corrieredellosport.it, 24 maggio 2019.
  11. ^ Franco Nugnes, Ferrari: solo un giro per Vettel con lo Shield sulla SF70H, su it.motorsport.com, 14 luglio 2017.
  12. ^ Francesco Colla, Formula 1 Silverstone, Vettel boccia lo Shield, su autosprint.corrieredellosport.it, 14 luglio 2017.
  13. ^ F1, Lauda: «Introduzione dell'Halo pessima decisione», su corrieredellosport.it, 21 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2017).
  14. ^ Hamilton duro su 'Halo': "La peggior modifica della storia", su eurosport.it, 4 marzo 2016.
  15. ^ F1, Hamilton: «Sbagliato non introdurre subito l'Halo», su corrieredellosport.it, 8 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  16. ^ Stewart: "Halo, dicevano lo stesso per le cinture", su formulapassion.it, 20 agosto 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.
  17. ^ F1 Belgio, Leclerc: «L'halo probabilmente ha aiutato», su corrieredellosport.it, 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2018).
  18. ^ a b (EN) Giles Richards, Charles Leclerc pays tribute to halo after walking away from Belgian GP crash, su theguardian.com, 27 agosto 2018. URL consultato il 30 novembre 2020.
  19. ^ Carlo Platella, F1 | L'evidenza dei numeri: Hamilton ha rischiato la vita, tante domande sulla gestione della gara, su f1ingenerale.com, 15 ottobre 2019.
  20. ^ Formula 1, GP Bahrain: incidente Grosjean, lo ha salvato l'Halo. Cos'è e come funziona, su sport.sky.it, 29 novembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2020.
  21. ^ Luca Stamerra, Formula 1, GP Monza, Wolff: "Hamilton sarebbe morto senza l'HALO. Verstappen non ha fatto nulla per evitare l'incidente", su eurosport.it, 12 settembre 2021.
  22. ^ Paolo Ciccarone, F1, San Halo dopo Nissany salva anche Zhou a Silverstone, su automoto.it, 3 luglio 2022.
  23. ^   F1 Barhain, la monoposto di Grosjean arsa dalle fiamme: così è riuscito a scampare alla morte, La Stampa, 30 novembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2020.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Automobilismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di automobilismo