Hamad bin Khalifa Al Thani

emiro del Qatar

Hamad bin Khalifa Al Thani (in arabo لشيخ حمد بن خليفة آل ثاني?; Doha, 1º gennaio 1952) è stato dal 1995 al 2013 l'emiro del Qatar.

Hamad bin Khalifa Al Thani
Hamad bin Khalifa Al Thani
Emiro del Qatar
In carica27 giugno 1995 –
25 giugno 2013
Incoronazione20 giugno 2000
PredecessoreKhalifa bin Hamad
SuccessoreTamim bin Hamad
Altri titoliEmiro Padre[1]
Sceicco
NascitaDoha, 1º gennaio 1952 (72 anni)
DinastiaAl Thani
PadreKhalifa bin Hamad Al Thani
MadreAisha bint Hamad Al Attiyah
ConiugiMaryam bint Muhammad b. Ḥamad Al Thani
Mozah bint Nasser Al Missned
Nura bint Khalid b. Hamad Al Thani
ReligioneMusulmano sunnita
Hamad bin Khalifa Al Thani

Primo ministro del Qatar
Durata mandato27 giugno 1995 –
29 ottobre 1996
PredecessoreKhalifa bin Hamad Al Thani
SuccessoreAbd Allah bin Khalifa Al Thani

Biografia modifica

Divenne emiro del Qatar il 26 giugno 1995, è sposato con la sceicca Maryam bt. Muḥammad b. Ḥamad Āl Thānī, con la sceicca Mūza bt. Nāṣir al-Musannad e con la sceicca Nūra bt. Khālid b. Ḥamad Āl Thānī, sorella di Maryam. Tutte appartengono alla famiglia Āl Thānī.

Nel 1996 ha finanziato, con 150 milioni di dollari, la costituzione dell'emittente televisiva Al Jazeera che negli anni è diventata - secondo la BBC - uno dei maggiori canali di informazione in lingua araba del Vicino Oriente e l'unico network indipendente della regione.[2] Dal 2004, l'emittente è finanziata dall'emiro su base annua per la somma di 30 milioni di dollari poiché non è stata in grado di rendersi autonoma a livello economico.[2]

 
Hamad bin Khalifa Al Thani con il Presidente George W. Bush

Nel 1997, sotto il suo governo, il Qaṭar diventa il secondo paese del Golfo Persico[3] in cui le donne hanno il diritto di voto.[4] Nella speciale classifica di Forbes del 2008 il patrimonio di Ḥamad bin Khalīfa Āl Thānī è stato valutato 2 miliardi di dollari. Il 25 giugno 2013 abdica in favore del figlio Tamin.[5][6]

Matrimoni e figli modifica

Hamad ha tre mogli e ventiquattro figli, undici maschi e tredici femmine:

  • Ha sposato la prima moglie, Sceicca Mariam bint Muhammad Al Thani, figlia del cugino di primo grado, Sceicco Muhammad bin Hamad bin Abdullah Al Thani.[7] I due hanno due figli e sei figlie:
    1. Sceicco Mishaal bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1972)
    2. Sceicco Fahd bin Hamad bin Khalifa Al Thani
    3. Sceicca Aisha bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    4. Sceicca Hussa bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    5. Sceicca Sara bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    6. Sceicca Rawda bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    7. Sceicca Fatima bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    8. Sceicca Mashael bint Hamad bin Khalifa Al Thani
  • La seconda moglie è Sceicca Mozah bint Nasser Al Missned (nata l'8 agosto 1959 ad Al-Khor), i due hanno cinque figli e due figlie:
    1. Sceicco Jasim bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1978) – Erede apparente del Qatar fino al 2003
    2. Sceicco Tamim bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1980) – Erede apparente (2003–2013), attuale emiro
    3. Sceicca Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani (nata nel 1983)
    4. Sceicco Joaan bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1985)
    5. Sceicco Mohammed bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1988)
    6. Sceicco Khalifa bin Hamad bin Khalifa Al Thani (nato nel 1991)
    7. Sceicca Hind bint Hamad bin Khalifa Al Thani
  • Hamad ha anche una terza moglie, Sceicca Noora bint Khalid Al Thani, figlia del Sceicco Khalid bin Hamad Al Thani, che è stato Ministro degli Interni. I due hanno quattro figli e cinque figlie:
    1. Sceicco Khalid bin Hamad bin Khalifa Al Thani
    2. Sceicco Abdullah bin Hamad bin Khalifa Al Thani
    3. Sceicco Thani bin Hamad bin Khalifa Al Thani
    4. Sceicco Al-Qaqa bin Hamad bin Khalifa Al Thani
    5. Sceicca Luluwah bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    6. Sceicca Maha bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    7. Sceicca Dana bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    8. Sceicca Al-Anoud bint Hamad bin Khalifa Al Thani
    9. Sceicca Mariam bint Hamad bin Khalifa Al Thani

Onorificenze modifica

[8][9]

«Per gli eccezionali risultati nello sviluppo delle relazioni fra la Repubblica di Croazia e il mondo, e soprattutto nello sviluppo e nel miglioramento delle relazioni tra la Repubblica di Croazia e l'Emirato del Qatar.»
— Zagabria, 7 aprile 2009[13]

Note modifica

  1. ^ Qatar’s Father Emir flown to Switzerland to treat broken leg, in Doha News, 29 dicembre 2015. URL consultato il 6 aprile 2016.
  2. ^ a b Al Jazeera Archiviato il 18 febbraio 2008 in Internet Archive., documentario di BBC World, 1º aprile 2007.
  3. ^ In Iran, le donne hanno guadagnato questo diritto nel 1963, nel corso della cosiddetta rivoluzione bianca.
  4. ^ Nima Elbagir, The role of saudi women, More4, un canale digitale di Channel 4, 8 febbraio 2007.
  5. ^ RaiNews | Le ultime notizie aggiornate in tempo reale, su RaiNews. URL consultato il 2 giugno 2022.
  6. ^ Qatar: l'emiro abdica a favore del figlio, su Corriere della Sera, 24 giugno 2013. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  7. ^ Brunei, in Nation Multimedia. URL consultato il 26 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).
  8. ^ Royal Ark
  9. ^ (EN) Orders Recived by H.H The Amir, su diwan.gov.qa. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2010).
  10. ^ Presidenti Topi pret Emirin e Shtetit të Katarit, Sheikun Hamad Bin Khalifa Al Thani, President of Albania (in Albanian), su president.al. URL consultato il 18 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2011).
  11. ^ President Topi bestows the Gjergj Kastrioti Order upon Emir of Qatar, Sheikh Al Thani, su president.al. URL consultato il 18 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2012).
  12. ^ President of Albania, su president.al. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).
  13. ^ (HR) Odluka o odlikovanju Njegove Ekscelencije Bamira Topija, predsjednika Republike Albanije Veleredom kralja Tomislava s lentom i Velikom Danicom, su narodne-novine.nn.hr, Narodne novine, 7 aprile 2009. URL consultato il 6 novembre 2010.
  14. ^ The Amir visit Cuba Archiviato il 5 febbraio 2012 in Internet Archive.
  15. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  16. ^ Koningin zegt het met parels in Qatar - sito web del Algemeen Dagblad (Paesi Bassi)
  17. ^ http://www.ssig.kpkk.gov.my/ssig/news/fullnews.php?news_id=77780&news_cat=sn[collegamento interrotto]
  18. ^ Tabella degli insigniti
  19. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN9266028 · LCCN (ENn2005201171 · GND (DE1101970405 · J9U (ENHE987007290834405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2005201171