II Giochi olimpici femminili
La seconda edizione dei Giochi olimpici femminili si tenne dal 27 al 29 agosto 1926[1] presso lo Slottsskogsvallen di Göteborg, in Svezia.
II Giochi olimpici femminili 1926 Women's Olympic Games Jeux Olympiques Féminins 1926 | |
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Competizione | Giochi olimpici femminili |
Sport | atletica leggera |
Edizione | II |
Organizzatore | Alice Milliat |
Date | 27-29 agosto 1926 |
Luogo | Svezia |
Partecipanti | 100 |
Nazioni | 9 |
Discipline | 13 |
Impianto/i | Slottsskogsvallen |
Statistiche | |
Miglior medagliato | Kinue Hitomi (2/1/1) |
Miglior nazione | Regno Unito |
Pubblico | 20 000 |
Il re Gustavo V di Svezia durante la cerimonia di apertura | |
Cronologia della competizione | |
La competizione
modificaLa manifestazione era organizzata dalla Federazione Sportiva Internazionale Femminile (International Women's Sports Federation) guidata da Alice Milliat come risposta all'assenza di gare femminili ai Giochi olimpici di Parigi del 1924[1].
Ai Giochi presero parte circa 100 atlete provenienti da 9 Paesi: Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Regno Unito, Lettonia, Polonia, Svezia, Svizzera e Giappone. Per quest'ultima nazione partecipò una sola atleta, Kinue Hitomi, la quale conquistò due medaglie d'oro nel salto in lungo e nel salto in lungo da fermo, una medaglia d'argento nel lancio del disco, una medaglia di bronzo nelle 100 iarde, un quinto posto nei 600 metri piani e un sesto posto nei 250 metri piani[2].
Il programma prevedeva 12 specialità dell'atletica leggera, precedute dalla cerimonia di apertura durante la quale tenne un discorso Mary von Sydow[1], moglie dell'ex Ministro di Stato della Svezia e governatore della provincia di Göteborg e Bohus Oscar von Sydow.
Risultati
modificaClassifica a punti
modificaPos. | Paese | Punti |
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1 | Regno Unito | 50 |
2 | Francia | 27 |
3 | Svezia | 20 |
4 | Cecoslovacchia | 19 |
5 | Giappone | 15 |
6 | Polonia | 7 |
7 | Lettonia | 1 |
Note
modifica- ^ a b c (EN) Bruce Kidd, The Women's Olympic Games: Important Breakthrough Obscured By Time, su caaws-womenatthegames.ca, Canadian Association for the Advancement of Women and Sport and Physical Activity. URL consultato il 19 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
- ^ (EN) Ian Buchanan, Asia's first female olympian (PDF), in Journal of Olympic History, International Society of Olympic Historians, settembre 2000, 22-23. URL consultato il 19 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).