I fratelli De Filippo
I fratelli De Filippo è un film del 2021 diretto da Sergio Rubini. Il film narra gli inizi della carriera dei fratelli Eduardo, Peppino e Titina De Filippo.[1][2]
Presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma nell'ottobre del 2021, il film è stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, ottenendo candidature ai David di Donatello, Nastri d'argento e Globi d'oro, vincendo in tutte e tre le premiazioni per la colonna sonora di Nicola Piovani.[3]
Trama
modificaNapoli, inizi del XX secolo. I fratelli De Filippo, Titina, Eduardo e Peppino crescono con la giovane madre, Luisa De Filippo. Il loro padre biologico è il grande attore e commediografo Eduardo Scarpetta, il quale, pur mantenendoli e garantendo loro la possibilità di studiare, non li riconosce mai come propri e li ritiene inferiori ai figli legittimi, in particolar modo rispetto a Vincenzo, considerato l'unico erede della sua arte. I tre hanno comunque modo di essere introdotti all'ambiente del teatro, dal quale rimangono ben presto affascinati: in particolare Eduardo dimostra presto un grande talento da attore e commediografo, osteggiato dal padre.
Alla morte di Eduardo Scarpetta, nel 1925, i tre De Filippo scoprono di non aver ricevuto nulla in eredità, e ciascuno di loro sbarca il lunario come può. Peppino affina le proprie capacità con scalcagnate compagnie locali; Titina si sposa con l'attore Pietro Carloni, dal quale ha un figlio, e con lui si esibisce in riviste di avanspettacolo e varietà; Eduardo lavora come attor giovine nella compagnia del fratellastro Vincenzo. Stanchi di non poter esprimere appieno il proprio potenziale, i tre iniziano a pensare di formare una compagnia propria, i Fratelli De Filippo; tuttavia, nonostante l'affetto fraterno, fra i tre sorgono numerose incomprensioni e rivalità: Titina, di scarsa avvenenza, viene tacciata dagli altri due di non incarnare gli ideali di bellezza femminile (nel film entrambi i fratelli ironizzano sulla non avvenenza di Titina ed è Eduardo che dice a Titina «tu sei brutta». Versione diversa è quella raccontata da Peppino: Eduardo, in presenza di tutti gli attori della Compagnia, grida in faccia a Titina «ma che pretendi? […] tu sei brutta!», frase che Peppino definisce «triste, infelice e cattiva che provocò il finimondo!»)[4]; Peppino mal sopporta la tendenza di Eduardo a primeggiare, cosa che lo porta spesso a sentirsi messo in ombra. Tutto ciò porta i tre ad accantonare molte volte il progetto del trio e a rimanere lungamente separati.
Affascinato dal teatro di Luigi Pirandello, Eduardo lascia la compagnia di Vincenzo per essere scritturato in una compagnia di Milano; propone a Peppino di seguirlo, ma all'ultimo momento il fratello rinuncia al contratto per prendere il suo posto nella compagnia di Vincenzo Scarpetta: questo segna una grande frattura tra i due, destinata a non sanarsi mai del tutto. Mentre Eduardo è a Milano, Peppino dimostra un talento recitativo addirittura maggiore di quello del fratello; Titina, intanto, viene notata perfino da Totò. Eduardo, nel frattempo, non riesce a integrarsi nell’ambiente della borghesia milanese, e decide di tornare a Napoli; qui matura l'idea di creare un nuovo tipo di teatro lontano da quello scarpettiano, il quale, più che mettere in ridicolo la società napoletana, sia in grado di evidenziarne anche i lati romantici e tragici, in modo da indurre il pubblico a pensare e ridere al contempo.
Eduardo riesce a convincere Titina e Peppino a imbarcarsi in questa impresa, e insieme a loro scrive Sik-Sik, l'artefice magico, un atto unico che, grazie all'interessamento di Titina, viene messo in scena nell'ambito di uno spettacolo di rivista. Lo spettacolo ha una buona riuscita e si apre un periodo sereno per i tre fratelli: Peppino si fidanza con Adele, cognata di Titina, mentre Eduardo sposa frettolosamente la fascinosa americana Dorothy. Ben presto, tuttavia, Vincenzo riesce a frenare la loro carriera impedendo loro di ottenere ingaggi e fondando una propria rivista di maggior successo. I De Filippo partono allora per una tournée in Sicilia, che si rivela un'impresa disastrosa: il loro umorismo viene male accolto dal pubblico, abituato a spettacoli più comici e scollacciati. I tre sono costretti a interromperla anzitempo e a tornare a Napoli senza più un soldo in tasca.
Lungi dal darsi per vinto, Eduardo inizia a scrivere un nuovo atto unico, che diventerà poi il suo capolavoro Natale in casa Cupiello. I tre fratelli ci lavorano alacremente e riescono a ottenere un ingaggio al prestigioso Teatro Kursaal di Napoli: per l'allestimento s'indebitano con un'equivoca fattucchiera che presta loro un'ingente somma di denaro; le cambiali vengono firmate da Eduardo e Peppino, che si assumono rispettivamente la direzione artistica e l’amministrazione della compagnia. Intanto Vincenzo, consapevole del possibile successo dei fratellastri, si reca a far visita a Peppino in occasione della nascita di suo figlio Luigi, proponendogli di lasciare definitivamente Titina ed Eduardo per entrare stabilmente nella sua compagnia. Sebbene Peppino non dia una risposta definitiva, quando Eduardo lo viene a sapere, tra i due fratelli riemergono i malumori.
Il giorno di Natale del 1931 avviene il debutto della nuova commedia. Durante i preparativi tra i fratelli scoppia un litigio, in seguito al quale Peppino abbandona il teatro a pochi minuti dall'inizio dello spettacolo. Fuori dal teatro trova ad attenderlo Vincenzo Scarpetta: tentato di seguirlo, Peppino vede però la locandina dello spettacolo, sul quale campeggia la scritta i Fratelli De Filippo, fortemente voluta da Eduardo. L'uomo ricorda allora quando, da bambino, Eduardo e Titina gli avevano spiegato cosa significasse fare teatro, includendolo nelle loro rappresentazioni caserecce: commosso, fa ritorno sul palcoscenico e porta a termine la commedia. Natale in casa Cupiello riscuote un enorme successo, e sarà il punto di partenza per la leggendaria carriera dei De Filippo. I tre fratelli reciteranno insieme fino al 1944, quando si separeranno definitivamente in seguito all'ennesimo litigio tra Eduardo e Peppino; Titina si affermerà come artista e attrice nelle commedie scritte apposta per lei dal fratello; Peppino diventerà a sua volta un commediografo e intraprenderà una fruttuosa carriera nel cinema; Eduardo diventerà uno dei più influenti drammaturghi del mondo.
Produzione
modificaIl film, diretto da Sergio Rubini e scritto dallo stesso Rubini con Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini, è stato prodotto da Pepito Produzioni, RS Productions con la collaborazione di Rai Cinema e Teatro Nuovo Production.[5][6]
Il film è stato girato prevalentemente a Napoli nell'ottobre 2020.[7] Le scene teatrali sono state girate al Teatro Sannazaro di Napoli, al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere e al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.[8]
Distribuzione
modificaIl film è stato presentato in anteprima il 23 ottobre 2021 alla Festa del Cinema di Roma 2021.[9] È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane da 01 Distribution dal 13 al 15 dicembre 2021,[3] per poi essere trasmesso in prima serata su Rai 1 il 30 dicembre successivo[10], ottenendo un ascolto di 3.944.000 spettatori, pari al 20,3% di share.[11]
Accoglienza
modificaI fratelli De Filippo è stato accolto con recensioni generalmente positive dalla critica cinematografica.[12][13][14][15]
Premi e riconoscimenti
modifica- 2022 - David di Donatello[16]
- Miglior musicista a Nicola Piovani
- Candidatura alla migliore attrice non protagonista a Susy Del Giudice
- Candidatura alla migliore canzone originale a Faccio ‘a Polka
- Candidatura al miglior costumista a Maurizio Millenotti
- Candidatura al miglior trucco a Maurizio Nardi
- Candidatura al miglior acconciatore per Francesco Pegoretti
- 2022 - Nastri d'argento[17]
- Migliore colonna sonora a Nicola Piovani
- Candidatura al miglior regista a Sergio Rubini
- Candidatura alla migliore attrice non protagonista a Anna Ferraioli Ravel
- Candidatura al miglior attore non protagonista a Mario Autore e Domenico Pinelli
- Candidatura ai migliori costumi a Maurizio Millenotti
Note
modifica- ^ Ciro Pellegrino, Fratelli De Filippo: Eduardo, Titina e Peppino, figli di Eduardo Scarpetta. Storia di una dinastia del teatro, su Fanpage.it, 30 dicembre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Cecilia Ermini, I fratelli De Filippo: su Rai 1 il film diretto da Sergio Rubini, su iO Donna, 30 dicembre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ a b I fratelli De Filippo, storia di figli e figliastri, su Agenzia ANSA, 12 dicembre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ «[…] scritturammo per questo spettacolo una giovane cantante di nome Ellen Meis, bellissima e molto quotata nell'ambiente della musica leggera. Titina se ne ingelosì tanto e tanto fino a provocare una tale lite con Eduardo che questi, sempre molto poco accorto ogni qualvolta si trattava di far valere il suo punto di vista, presenti tutti gli attori della Compagnia, non trovando altri termini offensivi all'indirizzo di sua sorella che frattanto, inviperita e sconvolta inveiva contro di lui, le gridò in faccia "ma che pretendi? Ti vuoi mettere con quella (la Meis)? Tu sei brutta!". Fu una frase triste, infelice e cattiva che provocò il finimondo!» Peppino De Filippo, Una famiglia difficile, Napoli, Alberto Marotta, 1976, p. 332.
- ^ Paolo Popoli, "I fratelli De Filippo", boom in tv: "Eduardo va insegnato a scuola", su la Repubblica, 2 gennaio 2022. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ ‘I fratelli De Filippo’, guarda il trailer del film di Sergio Rubini, su Rolling Stone Italia, 24 novembre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Ciak per 'I fratelli De Filippo' a Napoli: cominciate le riprese del film di Sergio Rubini sulla famiglia più difficile e geniale del teatro italiano, su Agenzia Giornalistica Italia, 8 ottobre 2020. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Valeria Paglionico, Dove è stato girato I fratelli De Filippo: tutte le location del film di Sergio Rubini, su Fanpage.it, 16 gennaio 2024. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ I fratelli De Filippo, il film di Rubini alla Festa del Cinema di Roma, su Sky TG24, 27 gennaio 2022. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Ufficio Stampa RAI: Il film-evento "I fratelli De Filippo", su Rai.it, 30 dicembre 2021. URL consultato il 30 dicembre 2021.
- ^ ANSA Cultura/Tv: Successo in tv per I fratelli De Filippo, 4 milioni su Rai 1, su Agenzia ANSA, 31 dicembre 2021. URL consultato il 31 dicembre 2021.
- ^ Lorenzo Ciofani, I fratelli De Filippo: Sergio Rubini ricostruisce la storia della grande famiglia, dai conti con l'eredità paterna di Scarpetta ai conflitti tra Eduardo e Peppino, su Cinematografo, 24 ottobre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Carola Proto, I fratelli De Filippo: la recensione del film di Sergio Rubini, su Comingsoon.it, 24 ottobre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Elisabetta Bartucca, I fratelli De Filippo, la recensione: Tra epopea familiare e racconto di formazione, su Movieplayer.it, 13 dicembre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Giorgio Amadori, I fratelli De Filippo. La recensione del film, su Sentieri selvaggi, 24 ottobre 2021. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ David di Donatello 2022: la lista completa dei vincitori, su Rolling Stone Italia, 3 maggio 2022. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Nastri d’argento 2022, tutti i vincitori, su Rolling Stone Italia, 20 giugno 2022. URL consultato il 24 febbraio 2025.
- ^ Ciak d'Oro 2022, le classifiche finali, su Ciak, 15 dicembre 2022. URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ Globi d'oro, 'Ariaferma' miglior film, regia e Silvio Orlando. Zerocalcare si aggiudica il premio alle serie, su la Repubblica, 4 ottobre 2022. URL consultato il 20 febbraio 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su raiplay.it.
- I fratelli De Filippo, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- I fratelli De Filippo, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- I fratelli De Filippo, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- I fratelli De Filippo, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- I fratelli De Filippo, su Comingsoon.it, Anicaflash.
- (EN) I fratelli De Filippo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) I fratelli De Filippo, su Box Office Mojo, IMDb.com.