Jaegeria

genere di pianta della famiglia Asteraceae

Jaegeria Kunth, 1818 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. È l'unico genere della sottotribù Jaegeriinae Panero, 2005.[1]

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Jaegeria
Jaegeria hirta
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùMillerieae
SottotribùJaegeriinae Panero, 2005
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHeliantheae
SottotribùGalinsoginae
GenereJaegeria
Kunth, 1818
Specie
(vedi testo)

Etimologia

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Il nome del genere (Jaegeria) è stato definito dal botanico germanico Carl Sigismund Kunth (1788-1850) nella pubblicazione "Nova Genera et Species Plantarum - 4(18): 218" del 1818[2], mentre il nome scientifico della sottotribù, derivato al suo unico genere, è stato definito per la prima volta dal botanico americano José L. Panero nella pubblicazione "Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 87(1): 11" nel 2005.[3]

Descrizione

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Le specie di questo genere sono delle erbe annuali o perenni, alcune sono acquatiche; in alcune specie gli steli sono fistolosi e presentano dei radicamenti ai nodi.[4][5]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto, sono picciolate o sessili. La lamina ha una forma da lanceolata a ovata; la superficie è percorsa da 3 - 5 nervi.

I capolini di tipo radiato, disposti in posizione terminale o ascellare, sono solitari o raggruppati in cime panicolate. I capolini sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica composto da diverse squame (o brattee) disposte su una serie al cui interno un ricettacolo da piatto a convesso, e provvisto di pagliette, fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le squame sono subuguali e a consistenza erbacea; quelle più interne hanno gli apici trilobati, con ali ialine e cigliate e avvolgono gli acheni dei fiori del raggio e gli ovarii. Il ricettacolo ha una forma da convessa a conica poco profonda.

Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[6]

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio sono femminili (fertili o sterili), le corolle sono colorate di giallo o bianco sfumato di rosa. I fiori del disco sono ermafroditi con corolle colorate da giallo a giallo-verdastro, qualche volta sono contrassegnate di porpora; in alcuni casi le corolle sono tetramere. Il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[7]

L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi, pelosi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[7] Le antere hanno una forma ovata e sono provviste (oppure no) di tricomi ghiandolosi.

Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[7]. Gli stigmi possiedono delle superfici stigmatiche parallele, gli apici sono da acuti a ottusi ed hanno delle piccole appendici.

I frutti sono degli acheni senza pappo. L'achenio è a forma clavata e obovoide, la superficie è nera e glabra.

Biologia

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  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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L'habitat tipico per queste specie sono gli ambienti neotropicali del Messico e dell'America del Sud.[8]

Tassonomia

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La famiglia di appartenenza del genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[9] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[10]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Millerieae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Millerieae a sua volta è suddivisa in 8 sottotribù (Jaegeriinae è una di queste).

Filogenesi

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Tradizionalmente questo genere è descritto all'interno della sottotribù Galinsoginae Benth. & Hook, 1873 (tribù Heliantheae).[11] In seguito ad analisi sul DNA il genere è stato scorporato per costituire una sottotribù autonoma. Da un punto di vista filogenetico il genere, e quindi la sottotribù, è “gruppo fratello” del clade contenente le seguenti sottotribù della tribù Millerieae: Milleriinae, Desmanthodiinae, Espeletiinae e Galinsoginae.[5]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[4]

Composizione del genere

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Il genere comprende 11 specie qui sotto descritte.[12]

Sinonimi

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L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Heliogenes Benth.
  • Aganippea Moc. ex Sessé ex DC.
  • Macella K.Koch
  1. ^ Jaegeria [collegamento interrotto], su Global Compositae Checklist. URL consultato il 25 gennaio 2015.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º febbraio 2013.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º febbraio 2013.
  4. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 487.
  5. ^ a b Jose L. Panero, New combinations and infrafamilial taxa in the Asteraceae (TXT), in PHYTOLOGIA - An international journal to expedite plant systematic, phytogeographical and ecological publication - Vol. 87 March 2005 No. 1.
  6. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  8. ^ Global Compositae Checklist [collegamento interrotto], su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 1º febbraio 2013.
  9. ^ Judd 2007, pag. 520.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  11. ^ Robinson 1981, pag. 60.
  12. ^ Global Compositae Checklist [collegamento interrotto], su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 1º febbraio 2013.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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