Kevin Yates

rugbista a 15 inglese
Peter Yates
Dati biografici
Paese Bandiera del Canada Canada
Altezza 182 cm
Peso 115 kg
Rugby a 15
Union Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Ruolo Pilone
Ritirato 2009
Carriera
Attività provinciale
1999-2000Wellington
Attività di club[1]
1994-1998Bath72 (50)
2001-2004Sale Sharks60 (0)
2004-2008Saracens69 (35)
2008-2009Nizza CAUR13 (0)
Attività in franchise
2000-2001Hurricanes9 (5)
Attività da giocatore internazionale
1997-2007Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra4 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 31 dicembre 2010

Kevin Peter Yates (Medicine Hat, 6 novembre 1972) è un ex rugbista a 15 internazionale per l'Inghilterra, già pilone di Bath, Sale Sharks e Saracens.

Biografia modifica

Nato in Canada durante una delle destinazioni all'estero di suo padre, militare dell'esercito britannico, visse anche a Hong Kong prima di stabilirsi in Inghilterra[1] nel Wiltshire, dove compì gli studi e si formò rugbisticamente[1].

Nel 1994 fu ingaggiato dal Bath[2] con cui militò in Premiership per 5 stagioni vincendo un titolo d'Inghilterra, due Coppe Anglo-Gallesi e la Heineken Cup[2]. Durante la militanza a Bath fu convocato in nazionale in occasione del tour inglese in Argentina[3], esordendo contro i Pumas a Buenos Aires con una vittoria 46-20. A gennaio 1998 fu deferito alla commissione disciplinare con l'accusa di aver morso a un orecchio il flanker Simon Fenn del London Scottish durante un incontro di campionato[4]; nonostante si fosse proclamato non responsabile di tale illecito, ricevette una squalifica di sei mesi[5].

Rientrato dalla squalifica non fu più chiamato in nazionale[6]; nel 1999 emigrò in Nuova Zelanda per giocare nella provincia di Wellington con cui vinse il campionato nel 2000; in quello stesso anno entrò nella franchise professionistica degli Hurricanes[6]. Dopo due stagioni in Super 12 tornò in Inghilterra al Sale Sharks[7] in cui rimase tre stagioni per poi trasferirsi al Saracens[8], con cui nel 2007, a 10 anni esatti dal suo più recente incontro in maglia inglese, ritrovò il rugby internazionale in occasione del tour in Sudafrica[9]; tuttavia disputò solo due test match, i suoi ultimi per un totale di 4, e non fu convocato per la successiva Coppa del Mondo in Francia.

Al termine del contratto con il Saracens si trasferì a Nizza, sua ultima destinazione[10]. Dopo il ritiro lavorò nel principato di Monaco nel ramo della vendita di titoli azionari fino al rientro in Inghilterra nel 2016 come dirigente in un gruppo multinazionale di gestione emergenze, Northcott Global Solution[10].

Palmarès modifica

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Kevin Yates England Profile, su england-rugby.com, Rugby Football Union, 20 maggio 2007. URL consultato il 13 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2008).
  2. ^ a b (EN) Russell Gibbs e Geoff Pillinger, Kevin Yates, su bathrugbyheritage.org, Bath Rugby, 31 dicembre 2014. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2022).
  3. ^ (EN) Méndez tests his inside knowledge, in The Guardian, 29 maggio 1997, p. 25.
  4. ^ (EN) Paul Kitson, Yates mantains his innocence, in The Guardian, 14 gennaio 1998, p. 24.
  5. ^ (EN) Robert Armstrong, Woodward gives Yates a lifeline beyond the ban, in The Guardian, 25 febbraio 1998, p. 23.
  6. ^ a b (EN) Patrick Smellie, Yates gets his teeth into the Super 12, in The Guardian, 28 gennaio 2000, p. 33.
  7. ^ (EN) Robert Kitson, Yates the Shark braves biting wit, in The Guardian, 29 agosto 2001, p. 25.
  8. ^ (EN) Yates joins Sale exodus, in BBC, 20 aprile 2004. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  9. ^ (EN) Robert Kitson, Yates returns after 10 years as injuries mount, in The Guardian, 26 maggio 2007. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  10. ^ a b (EN) Kevin Yates - Director/Trustee, su cityrugbyfoundation.org, City Rugby Foundation. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2022).

Collegamenti esterni modifica