L'assassinio di Trotsky

L'assassinio di Trotsky (The Assassination of Trotsky) è un film del 1972 diretto da Joseph Losey.

L'assassinio di Trotsky
Richard Burton e Giorgio Albertazzi in una scena
Titolo originale	The Assassination of Trotsky
Lingua originale	inglese
Paese di produzione	Italia, Francia, Regno Unito
Anno	1972
Durata	103 min
Genere	storico
Regia	Joseph Losey
Soggetto	Nicholas Mosley
Sceneggiatura	Masolino D'Amico
Produttore	Norman Priggen
Produttore esecutivo	Josef Shaftel
Casa di produzione	C.I.A.C.-Cinétel-Dino De Laurentiis Cinematografica
Distribuzione in italiano	Cinema International Corporation
Musiche	Egisto Macchi
Scenografia	Giuseppe Mangano
Costumi	Annalisa Nasalli-Rocca
Trucco	Ron Berkeley, Franco Freda (parrucche: Maria Miccinelli)
Interpreti e personaggi
Richard Burton: Lev Trotsky Alain Delon: Jacques Mornard/Frank Jackson/Ramón Mercader Luigi Vannucchi: il pittore Ruiz David Alfaro Siqueiros Giorgio Albertazzi: Salazar Romy Schneider: Gita Samuels Valentina Cortese: Natalia Sedova Trotsky Duilio Del Prete: Felipe Jean Desailly: Alfred Rosmer Simone Valère: Marguerite Rosmer Carlos Miranda: Sheldon Harte Joshua Sinclair: Sam Peter Chatel: Otto Michael Forest: Jim Claudio Brook: Roberto Jack Betts: Lou Pierangelo Civera: Pedro Marco Lucantoni: Seva Trotsky
Doppiatori italiani
Massimo Foschi: Lev Trotsky Luigi La Monica: Frank Jackson/Ramón Mercader

È basato su vicende realmente accadute riguardanti l'assassinio di Lev Trockij, avvenuto a Coyoacán (Messico) il 21 agosto 1940.

Trama

Nel 1929, il regime stalinista espelle Lev Trockij dall'Unione Sovietica. Inizia così il suo esilio, che lo porterà in Messico all'inizio del 1937, accolto dal presidente messicano Lázaro Cárdenas del Rio. Trotsky rimane molto attivo nell'opporsi a Iosif Stalin, e per questo è nel mirino dell'NKVD, il Commissariato del Popolo per gli Affari Interni. La presenza di Trotsky in Messico divide i militanti e simpatizzanti comunisti fra sostenitori del dissidente e strenui oppositori che vorrebbero, come l'NKVD, eliminarlo.

Luigi Vannucchi in una scena

Un primo attentato alla sua vita ha luogo una notte di fine maggio del 1940: un gruppo armato, con false divise, coordinato dal pittore messicano David Alfaro Siqueiros, fa irruzione nella dimora di Trotsky facendo fuoco ripetutamente: l'attentato tuttavia fallisce poiché la vittima designata e sua moglie Natalia riescono a nascondersi.

Intanto, Ramón Mercader, un sicario ingaggiato ed addestrato dall'NKVD, utilizzando il falso nome di Frank Jackson si infiltra in casa di Trotsky grazie alla sua relazione con Gita Samuels, la segretaria del politico sovietico. Nell'agosto del 1940 Mercader riesce ad avvicinare Trotsky e lo colpisce al capo con una piccozza che aveva nascosto. Trotsky muore in ospedale il giorno dopo, mentre Mercader viene arrestato e cade in uno stato di semipazzia, senza rivelare la sua vera identità.

Produzione

Le riprese sono state girate in Messico ed in Italia, a Roma.

Curiosità

• Nel 1978 il film è stato inserito nella lista dei 50 peggiori film di sempre nel libro The Fifty Worst Films of All Time.

Voci correlate

• Lev Trockij
• Ramón Mercader
• Lázaro Cárdenas del Río

Collegamenti esterni

• L'assassinio di Trotsky, su Movieplayer.it.
• (EN) L'assassinio di Trotsky, su Internet Movie Database, IMDb.com.
• (EN) L'assassinio di Trotsky, su AllMovie, All Media Network.
• (EN) L'assassinio di Trotsky, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
• (EN, ES) L'assassinio di Trotsky, su FilmAffinity.
• (EN) L'assassinio di Trotsky, su Box Office Mojo, IMDb.com.
• (EN) L'assassinio di Trotsky, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
• Dalla Spagna con furore: storia dell'assassinio di Trotskij di Alessandro Frigerio