Lamberto di Digione

Lamberto Lambert in francese, Lambert in catalano e Lambertus in latino (930 circa – 978) è stato Conte di Chalon, dal 966 alla morte.

Lamberto
Conte di Chalon
In carica966 -978[1]
PredecessoreRoberto di Vermandois
SuccessoreAdele di Borgogna
Nome completoLamberto di Digione
Nascita930 circa
Morte978
Luogo di sepolturaprieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît
PadreRoberto visconte di Digione
MadreIngeltrude
ConsorteAdele di Borgogna
FigliGerberga
Ugo
Elisabetta e
Alice
Religionecattolica

Origine modifica

Secondo il Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, Lamberto era figlio del visconte di Digione, Roberto e della moglie Ingeltrude[2], di cui non si conoscono gli ascendenti.
Del visconte di Digione, Roberto non si conoscono gli ascendenti.

Biografia modifica

Secondo la Gallia christiana, in provincias ecclesiasticas distributa; Volume 4, Lamberto succedette al Conte di Chalon, Giselberto di Chalon, già nel 956[3], al posto di Roberto di Vermandois.
Anche il documento n° LI del Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, datato 956, cita Lamberto come conte di Chalon (Lanberto Allobrogum comite)[4].
Anche gli Acta sanctorvm Maii citano Lamberto come conte (primusque comes civitatis ejusdem, Lambertus nomine)[5].
Anche il documento n° 104 del Cartulaire du prieuré de Saint-Marcel-lès-Chalon, datato 960, cita i genitori e Lamberto come conte di Chalon (Rotberti comitis cum uxore sua Ingeltrude, Lamberti comitis)[6].

Secondo gli Annales Nivernenses, suo suocero, Giselberto era morto poco dopo la Pasqua del 956, nei pressi di Parigi[7], mentre l'Ex Chronico Senonensi Sanctae Columbae specifica che morì il terzo giorno dopo la Pasqua[8]. La contea di Troyes e la contea di Chalon erano state ereditata dal cognato di Adele, il marito della sorella Adelaide Roberto, conte di Meaux.

Non si conosce la data esatta della morte di Roberto di Vermandois, si ha testimonianza di un documento da lui sottoscritto in data 19 giugno 966[9]; dopo di che non si hanno più notizie per cui si presume che sia morto in quello stesso anno.
La Contea di Chalon rimase alla moglie Adelaide, alla quale in quello stesso anno, succedette la sorella, Adele, col marito, Lamberto di Digione, come conferma la Histoire de Chalon-sur-Saône[10].

Secondo la Histoire de Chalon-sur-Saône Lamberto fondò il monastero di Paray-le-Monial, in una località detta Val d'Or[10]; il documento n° 165 del Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît controfirmato dalla moglie Adele e dal figlio, Ugo (Adalaidis uxoris eius et Hugonis filii eiu) conferma che Lamberto (Comes domnus Lambertus) fondò il monastero di Paray-le-Monial[11]; mentre il documento n° 2 del Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît ricorda che Lamberto figlio di Roberto e Ingeltrude (Lambertus filius Rotberti vicecomitis, Ingeltrude matre ortus) divenne conte di Chalon (comitatum Cabilonensem primus) ed infine, nel 977, donò il monastero a Cluny (laudatum Cluniancensem abbatem)[12].

Lamberto, assieme alla moglie, Adele (Lanbertus comes atque uxor mea Adeleydis) fece ancora una donazione al monastero di Cluny, nel 978, come da documento n° 1444 bis del Recueil des Chartes de Cluny, tomus 2[13].

Lamberto morì, nel 978, e fu sepolto nel monastero di Paray-le-Monial[10], avendo il figlio, Ugo, eseguito le volontà di Lamberto, come ci viene confermato dai documenti 3, 4 e 5 del Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial[14].

Adele dopo essere rimasta vedova nel 978, nel 979 si sposò in seconde nozze, col terzo Conte di Angiò, Goffredo, detto Grisegonelle[10].

Matrimonio e discendenza modifica

Lamberto aveva sposato, prima del 956, Adele[3], che, secondo lo storico André Duchesne (1584-1640), considerato il padre della storiografia francese, nel suo Histoire généalogique de la maison de Vergy era la figlia del conte di Châlon, d'Autun, di Digione, di Beaune, di Vergy e d'Avalon, conte di Troyes e duca[15] di Borgogna, Giselberto di Chalon e di Ermengarda di Borgogna[16], figlia del conte di Autun, conte di Auxerre, primo duca dei Burgundi prima col titolo di marchese e poi col titolo di duca di Borgogna ed infine conte di Troyes, Riccardo di Autun detto il Giustiziere[17], e di Adelaide (?-dopo il 14 luglio 929) figlia del conte di Auxerre e di Borgogna, Corrado II, della famiglia dei Guelfi e di Waldrada.
Lamberto da Adele ebbe quattro figli:

Note modifica

  1. ^ Assieme alla moglie Adele di Borgogna
  2. ^ (LA) Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, doc. LII, pagg. 130 - 132
  3. ^ a b (LA) Gallia christiana, in provincias ecclesiasticas distributa; Volume 4, colonna 872
  4. ^ (LA) Recueil des chartes de l'abbaye de Saint-Benoît-sur-Loire, doc. LII, pagg. 127 - 130
  5. ^ (LA) Acta sanctorvm Maii, pag. 287
  6. ^ (LA) Cartulaire du prieuré de Saint-Marcel-lès-Chalon, doc. 104, pagg. 87 e 88
  7. ^ (EN) Monumenta Germaniae Historica, tomus XIII: Annales Nivernenses, anno 956, pag. 89 Archiviato il 13 marzo 2016 in Internet Archive.
  8. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus IX, Ex Chronico Senonensi Sanctae Columbae, Pag 41
  9. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Aubin d'Angers, doc II, Pagg. 4-7
  10. ^ a b c d (FR) Histoire de Chalon-sur-Saône, pag. 216
  11. ^ (LA) Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît, doc. 165, pagg. 82 e 83
  12. ^ (LA) Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît, doc. 2, pagg. 2 e 3
  13. ^ (LA) Recueil des Chartes de Cluny, tomus 2, doc. 1444 bis, pag. 755
  14. ^ (LA) Cartulaire du prieuré de Paray-le-Monial, ordre de Saint-Benoît, documenti 3, 4 e 5, pagg. 4 - 6
  15. ^ Il titolo di Gilberto fu esattamente conte principale di Borgogna
  16. ^ (FR) André Duchesne, Histoire généalogique de la maison de Vergy, Pag 40
  17. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus III: Flodoardi Annales, anno 923, pag. 371 Archiviato il 21 maggio 2014 in Internet Archive.
  18. ^ (LA) #ES Monumenta germanica Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1002, pag. 778
  19. ^ a b (LA) #ES Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tome III. doc. 2722, pagg. 745 e 746

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica