Digione

comune francese
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Digione[2][3][4] (in francese Dijon, /di'ʒɔ̃/) è un comune francese di 156 133 abitanti[1] e capoluogo del dipartimento della Côte-d'Or e prefettura della regione Borgogna-Franca Contea.

Digione
comune
(FR) Dijon
Digione – Veduta
Digione – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
Regione Borgogna-Franca Contea
Dipartimento Côte-d'Or
ArrondissementDigione
CantoneCantoni di Digione
Amministrazione
SindacoFrançois Rebsamen (PS) dal 2015-2020
Territorio
Coordinate47°19′N 5°02′E / 47.316667°N 5.033333°E47.316667; 5.033333 (Digione)
Altitudine220-410 m s.l.m.
Superficie41,60 km²
Abitanti156 854[1] (2018)
Densità3 770,53 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale21000
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE21231
Targa21
Nome abitanti(IT) digionesi
(FR) Dijonnais(es)
PatronoBenigno di Digione
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Digione
Digione
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Storia modifica

In origine Digione era un "castrum" romano sulla strada fra Lione e Magonza con il nome di Divio. Nel 1016 il re di Francia Roberto il Pio la diede in feudo al figlio Enrico: nacque così il Ducato di Borgogna con capitale Digione. Finita la dinastia dei Capetingi con Filippo di Rouvre, i sovrani di Francia ripresero il ducato, che però il re Giovanni il Buono assegnò al suo quarto figlio, Filippo l'Ardito, fondatore della dinastia dei Valois (che regnò fino al 1476).

In questo periodo il ducato conobbe un grande sviluppo culturale con i quattro duchi Filippo l'Ardito (1364-1404), Giovanni Senza Paura (1404-1419), Filippo il Buono (1419-1467) e Carlo il Temerario (1433-1477), morto in battaglia lasciando un'unica figlia, Maria, sposa di Massimiliano d'Asburgo e madre di Filippo il Bello. La scuola artistica di Digione, sorta verso la fine del Trecento fece fiorire un movimento franco-fiammingo attivo nella letteratura, nella musica e nelle discipline figurative. Sotto i re di Francia Digione godette di una certa autonomia amministrativa.

Tra leggenda e storia è il racconto di come si risolse nel 1513 l'assedio imposto alla città dalle truppe imperiali composte da forze svizzere e tedesche molto superiori a quelle di Digione. I cittadini pensarono di iniziare le trattative offrendo grandi quantità di vino agli assedianti, che gradirono l'offerta. Perfino gli svizzeri, che erano i più bellicosi, apprezzarono il vino. Terminò così l'assedio, con soddisfazione della popolazione; meno soddisfatto fu il re, costretto dall'accordo a rinunciare alle pretese sul Ducato di Milano. L'episodio è molto simile alla "Bevuta Magistrale" che si dice salvò la cittadina bavarese di Rothenburg ob der Tauber dall'assedio delle truppe svedesi nel 1631.

Nei secoli dal XVIII al XIX, Digione, che con la fine della dinastia dei Valois aveva perso d'importanza, si riprese e alla fine del Settecento era giudicata ancora una bella città con case vecchie ma strade larghe, ben pavimentate e munite di marciapiedi, cosa che sembra fosse rara nella Francia del tempo. Durante la guerra fra Napoleone III e i Prussiani, nel 1871, a difendere Digione accorse anche Giuseppe Garibaldi coi suoi volontari. Nel 1944 fu nuovamente assediata e liberata il 11 settembre dello stesso anno.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  Bene protetto dall'UNESCO
Climi, territori di Borgogna
  Patrimonio dell'umanità
 
TipoCulturali
Criterio(iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2015
Scheda UNESCO(EN) Climats, terroirs of Burgundy
(FR) Scheda
Palazzo dei duchi di Borgogna
L'antica residenza dei Duchi di Borgogna, è un grande complesso eretto a partire dal XIV secolo, in stile gotico, poi notevolmente ingrandito in stile barocco nel XVII secolo ad opera del famoso architetto Jules Hardouin Mansart, che ne disegnò anche la piazza antistante a emiciclo. Infine, l'ala ospitante oggi il Museo delle belle arti venne eretto nel XIX secolo al posto della Sainte-Chapelle andata distrutta nel 1802.

Architetture religiose modifica

 
Cattedrale di San Benigno, Digione
  • La cattedrale di San Benigno, costruita tra il XIII ed il XIV secolo, custodisce nella sua cripta la tomba del martire omonimo; l'edificio è costeggiato da un'antica abbazia, oggi museo archeologico.
  • La chiesa di San Filiberto, costruita nell'XI secolo e ristrutturata in seguito fino all'attuale aspetto, ad oggi in precarie condizioni strutturali, è situata a sud-est nei pressi della cattedrale. Caratteristico è il suo campanile in pietra.
  • La chiesa di Nostra Signora, del XIII secolo, capolavoro del gotico della Borgogna, è unica nella sua architettura gotico francese. Al suo interno ospita la statua di Nostra Signora di Buona Speranza (Notre-Dame de Bon-Espoir). La sua facciata occidentale è ornata da numerosi gargouille decorativi restituiti alle loro sembianze originali nel XIX secolo grazie all'opera di scultori a Parigi nel mese di settembre. All'apice della sua torre sud è presente il Jacquemart, un orologio animato da quattro automi.[5]. Nella vicina cappella dell'Assunzione (chapelle de l'Assomption), non aperta al pubblico, è presente l'Assunzione di Jean-Baptiste Dubois, già vescovo dell'arcidiocesi di Digione. Gli abitanti di Digione hanno l'abitudine di accarezzare la civetta scolpita in un contrafforte della cappella di Notre Dame. Secondo una tradizione locale infatti, accarezzandola con la mano sinistra, la parte dove si trova il proprio cuore, ed esprimendo un desiderio questo verrà esaudito.
  • La chiesa di San Michele è un grande edificio tardo-gotico costruito fra il 1499 e il 1529. Mirabile è la facciata a due torri, di influsso rinascimentale, completata nel 1667 con sontuose decorazioni nei portali.
  • La chiesa di Santo Stefano è il più antico luogo di culto del castrum digionese. Abbazia di canonici regolari nel Medio Evo, la cattedrale venne abbandonata nel 1731, durante la Rivoluzione, ed è attualmente occupata dalla Camera di Commercio e dal museo Rude.
  • La cappella dell'ospizio della carità (chapelle de l'hospice de la charité) possiede un altare barocco in legno dorato opera dello scultore Jehan Maitrier.
  • Nell'antica Certosa di Champmol rimangono solo il portale e il Pozzo dei Profeti, capolavori di Claus Sluter dell'inizio del 1393-1395.

Monumenti celebrativi modifica

  • La porte Guillaume del XVIII secolo, situata in piazza Darcy, si apriva in corrispondenza delle mura della città e venne eretta in onore del principe di Condé.

Elementi architettonici e varie modifica

  • I tetti borgognoni originali, composti da tegole multicolori (verdi, nere, gialle e marroni) decorano molti edifici storici del centro della città.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti

Cultura modifica

Musei modifica

Istruzione modifica

Scuole modifica

Università modifica

Media modifica

Il quotidiano cittadino è Le Bien Public, fondato nel 1868.

Cucina modifica

  • Digione è una delle capitali mondiali della gastronomia, con la sua fiera internazionale e gastronomica che si tiene ogni anno in autunno. Ogni anno, un paese è l'ospite d'onore.
  • Digione è la capitale regionale di una delle regioni vinicole più conosciute al mondo, la Borgogna. È tuttavia Beaune ad essere la capitale del vino di Borgogna.
  • Digione è soprattutto rinomata per la senape (moutarde), la cui qualità è dovuta al suolo calcareo della regione, che produce dei semi di senape particolarmente forti. Il verjus (tipo di succo d'uva non fermentato), che entra nella produzione della senape di Digione, permette anche di sviluppare l'essenza e la piccantezza dei grani.

Specialità modifica

 
Il manzo alla borgognona.

Eventi modifica

  • L'esposizione "Florissimo", che ha luogo ogni 4 anni, è l'appuntamento mondiale degli amanti dei fiori. Ogni esposizione detta un tema per il quale molte città di Francia e del mondo intero realizzano delle composizioni.

Nei media modifica

Geografia antropica modifica

Cantoni modifica

Fino al 2014 Digione era divisa in 8 cantoni:

A seguito della riforma approvata con decreto del 18 febbraio 2014[7], che ha avuto attuazione dopo le elezioni dipartimentali del 2015, il territorio comunale della città di Digione è stato ripartito in 6 cantoni:

  • Cantone di Dijon-1: comprende parte della città di Digione
  • Cantone di Dijon-2: comprende parte della città di Digione
  • Cantone di Dijon-3: comprende parte della città di Digione
  • Cantone di Dijon-4: comprende parte della città di Digione
  • Cantone di Dijon-5: comprende parte della città di Digione
  • Cantone di Dijon-6: comprende parte della città di Digione e i comuni di Corcelles-les-Monts e Flavignerot

Economia modifica

Infrastrutture e trasporti modifica

Già in epoca romana Digione era situata lungo un'importante direttrice stradale, di cui rimangono alcuni resti a nord della città presso Bretigny. Oggi Digione si trova lungo le autostrade A31 Lione-Langres e A38 che porta Parigi. Digione ha due stazioni ferroviarie: quella centrale per cui passano la linea del TGV Parigi-Lione nonché collegamenti minori per Bourg-en-Bresse e Dole, così come la stazione Dijon Porte Neuve per i treni che portano a Langres. A sudest della città si trova l'aeroporto.

Amministrazione modifica

 
Notre-Dame di Digione
 
Rue Verrerie, una via tipica del centro della città

Sindaci di Digione modifica

1945-1968 Canonico Félix Kir CNI
1968-1971 Jean Veillet CNI
1971-2001 Robert Poujade RPR
2001-2014 François Rebsamen PS
2014-2015 Alain Millot PS
Dal 2015 François Rebsamen PS

Gemellaggi modifica

[8][9]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b INSEE popolazione legale totale 2018
  2. ^ Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Istituto geografico de Agostini, Novara 1993, p. 103.
  3. ^ Cfr. "Digione" nell'enciclopedia Treccani.
  4. ^ Cfr. "Digióne" nell'enciclopedia Sapere.
  5. ^ Détails sur le Jacquemart Archiviato il 28 febbraio 2013 in Internet Archive.
  6. ^ Scuola Superiore di Commercio di Digione, su escdijon.com.
  7. ^ (FR) Décret n° 2014-175 du 18 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département de la Côte-d'Or, su legifrance.gouv.fr, http://www.legifrance.gouv.fr/, 18 febbraio 2014. URL consultato il 19 giugno 2015.
  8. ^ Ville de Dijon - Dijon, une politique renouvelée à l'international Archiviato il 2 ottobre 2013 in Internet Archive.
  9. ^ Ville de Dijon - Jumelages Archiviato il 2 giugno 2013 in Internet Archive.
  10. ^ città gemellate dal sito di Volgograd, su volgadmin.ru. URL consultato il 30 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN128557021 · ISNI (EN0000 0001 2254 0508 · SBN NAPL000874 · BAV 494/80805 · LCCN (ENn79065184 · GND (DE4012315-7 · BNE (ESXX453312 (data) · BNF (FRcb15250518p (data) · J9U (ENHE987007564238505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79065184