Linzia Sch.Bip. ex Walp., 1843 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Linzia
Vernonia nigritiana
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaVernonioideae
TribùVernonieae
SottotribùLinziinae
Genere Linzia
Sch.Bip. ex Walp., 1843
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùVernonieae
Genere Linzia
Specie
(Vedi testo)

Etimologia

modifica

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici Carl Heinrich Schultz (1805-1867) e Wilhelm Gerhard Walpers (1816-1853) nella pubblicazione " Repertorium Botanices Systematicae (Walpers)" ( Repert. Bot. Syst. (Walpers) 2: 948 ) del 1843.[3]

Descrizione

modifica

Le piante di questa voce hanno un habitus prevalentemente erbaceo con cicli biologici perenni. La superficie può essere ricoperta da peli semplici o multicellulari.[4][5][6][7][8]

Le foglie lungo il fusto sono disposte normalmente in modo alterno; il collegamento al fusto varia da subsessile a brevemente picciolato. La lamina è intera e in genere ha la forma lanceolata. Le venature sono pennate.

Le infiorescenze sono corimbose formate da diversi capolini peduncolati (corti o lunghi), oppure formate da capolini solitari. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro a forma da imbuto a campanulato composto da 50 - 150 brattee disposte su 5 - 6 serie embricate che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro sono persistenti con margini pettinato-denticolati (lungo la parte superiore della brattea); sono colorate di verde e sono ricurve. Il ricettacolo è sprovvisto di pagliette (ricettacolo nudo).

I fiori, da 20 a 50 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: il colore delle corolle è bluastro; la superficie è pubescente o ghiandolosa; la forma in genere è tubulosa con un lungo tubo imbutiforme (la gola è molto corta) e con 5 lobi finali; i lobi all'apice sono strigosi.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere, sagittate e sprovviste di ghiandole, alla base sono arrotondate; le appendici apicali sono gabre con forme triangolari. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro), echinato (con punte) e "lophato" (la parte più esterna dell'esina è sollevata a forma di creste e depressioni)[11]; in altri casi possono essere presenti delle lacune in posizione polare.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e privo di nodi (o eventualmente con un piccolo anello basale) con un nettario tubolare. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli appuntiti.[12] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 10 profonde coste con la superficie sericea con ghiandole. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato da corti a moderatamente allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo, su più serie, è formato da setole persistenti (nella serie esterna la setole sono più corte).

Biologia

modifica
  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

modifica

La distribuzione delle piante di questa voce è relativa all'Africa.[2]

Tassonomia

modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi

modifica

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Linziinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[16] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Linziinae appartengono al subclade relativo all'Africa e Asia (con alcune eccezioni: Cuba e Australia).[17]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[18]

  • le brattee involucrali sono provviste di spicole ai margini;
  • le setole del pappo sono appiattite;
  • il polline è "lophato" e tricolporato e a volte non è echinato;
  • nel polline i tipi "lophati" hanno una organizzazione radialmente simmetrica con disposizione regolare.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Linziinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] La costituzione di questo gruppo è relativamente recente (2009); in precedenza tutti i generi della sottotribù erano descritti all'interno della sottotribù Centrapalinae.[7] Nell'ambito della tribù, Linziinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza "basale" insieme alle sottotribù Erlangeinae e Gymnantheminae.[17]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Linzia ) sono:[7]

  • gli acheni hanno 10 profonde coste rinforzate da idioblasti.
  • il polline è "lophato";
  • la corolla è blu;
  • il numero cromosomico delle specie di questo genere è 2n = 20.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 20.[7][8]

Elenco delle specie

modifica

Questo genere ha 9 specie:[2]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 2 novembre 2021.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 2 novembre 2021.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 172.
  8. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 444.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  12. ^ Judd 2007, pag. 523.
  13. ^ Judd 2007, pag. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  16. ^ Susanna et al. 2020.
  17. ^ a b Siniscalchi et al. 2019.
  18. ^ Robinson et al. 2016.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  • Linzia Royal Botanic Gardens KEW - Database
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica