Mameli - Il ragazzo che sognò l'Italia

miniserie televisiva biografica del 2024

Mameli - Il ragazzo che sognò l'Italia è una miniserie televisiva biografica liberamente ispirato alla vita di Goffredo Mameli, poeta, patriota e autore del testo de Il Canto degli Italiani, inno nazionale della Repubblica italiana.[1]

Mameli - Il ragazzo che sognò l'Italia
Logo della miniserie
PaeseItalia
Anno2024
Formatominiserie TV
Generedrammatico, biografico, storico
Puntate4
Durata48 min ca. (episodio)
Lingua originaleitaliano
Rapporto1,78:1
Crediti
RegiaLuca Lucini, Ago Panini
SoggettoAntonio Antonelli
SceneggiaturaAntonio Antonelli, Michela Straniero
Interpreti e personaggi
FotografiaManfredo Archinto
MontaggioLorenzo Colugnati
MusicheGiuliano Taviani, Carmelo Travia
ScenografiaSilvio Di Monaco
CostumiRoberto Chiocchi
Trucco
Effetti specialiFabio Tomassetti
ProduttoreAmelia Pollicino, Agostino Saccà
Produttore esecutivoGiacomo Centola
Casa di produzione
Prima visione
Dal12 febbraio 2024
Al13 febbraio 2024
Rete televisivaRai 1

La miniserie è stata trasmessa in prima visione e in prima serata su Rai 1 il 12 e 13 febbraio 2024.[2]

Trama modifica

Episodio 1 modifica

1849. La penisola italiana è divisa. A nord dominano gli austriaci nel Regno Lombardo-Veneto e i Savoia nel Regno di Sardegna. Nello Stato Pontificio regna Pio IX, l'ultimo Papa Re. A sud il trono del Regno delle Due Sicilie è dei Borbone.

Genova, 1847. Il ventenne Goffredo Mameli in quel periodo compone poesie e canti militari e frequenta la marchesina Geronima Ferretti scontrandosi con padre Sinaldi, l’uomo che protegge i Ferretti dopo la morte del padre della ragazza, il quale convince la marchesa Luisa Ferretti a respingere il ragazzo ritenuto un sovversivo. Goffredo convince Geronima a scappare insieme e lei accetta anche perché la madre e Sinaldi vogliono darla in sposa a un vecchio marchese. Tuttavia Geronima viene portata in una chiesa in tutta fretta per sposare il marchese e così lei decide di suicidarsi sull’altare poco prima dell’arrivo di Goffredo.

Nervi, un mese dopo. Goffredo per puro caso davanti a casa salva la vita in mare a Nino Bixio il quale lo prende in simpatia e lo porta alle riunioni della Società Entelema, un’associazione che si occupa di temi storici e di cui fanno parte anche altri sovversivi tra i quali Gerolamo Boccardo, Stefano Castagnola e Giacomo Parodi.

  • Ascolti: telespettatori 4 247 000 – share 23,5%.[3]

Episodio 2 modifica

Goffredo inizia a scrivere poesie per il gruppo, e arriva a comporre il Canto degli italiani che verrà musicato da Michele Novaro.

1848. Mameli con Bixio e gli altri organizza una grande manifestazione spacciata per una processione al santuario dell’Oregina alla quale prendono parte circa 30.000 persone; Mameli e gli altri vengono arrestati ma vengono liberati grazie all’intervento di Giorgio, padre di Goffredo. Poco dopo il gruppo, finanziato da Raffaele Rubattino e Bianca Rebizzo, parte per Milano per partecipare alla rivolta contro gli austriaci. Ai volontari genovesi viene chiesto di incalzare gli austriaci a Pozzolo, e nello scontro Giacomo Parodi viene ucciso.

  • Ascolti: telespettatori 4 247 000 – share 23,5%.[3]

Episodio 3 modifica

Tornati a Genova dopo l’armistizio di Salasco, Mameli, deluso, torna all’università ma un giorno all’uscita viene avvicinato da Giuseppe Mazzini che gli chiede di mettersi a scrivere per un giornale. Quando poi, durante una protesta davanti al palazzo del Governatore, i Carabinieri uccidono il suo amico Francesco Castiglione, parte la caccia alla spia e i sospetti ricadono su Boccardo quando in realtà a essere un infiltrato è Carlin Repetto. Si riaccende in Goffredo lo spirito rivoluzionario e invano cerca di convincere il padre a intervenire contro gli austriaci a Venezia. Un giorno alla locanda del porto frequentata dal gruppo si presenta Giuseppe Garibaldi, il quale arruola i ragazzi per raggiungere Roma dopo la partenza di Pio IX.

22 dicembre 1848. Mameli e gli altri arrivano a Roma accolti dalla folla.

  • Ascolti: telespettatori 3 310 000 – share 19%.[4]

Episodio 4 modifica

Roma, 9 gennaio 1849. Durante l’assemblea costituente della Repubblica Romana si discute anche del diritto di voto per le donne, tema sollevato da Adele Baroffio per la quale Mameli inizia a nutrire dell’interesse. Repetto convince Mameli e gli altri a tornare a Genova nonostante il parere contrario di Mazzini perché Carlo Alberto di Savoia ha abdicato mandando la città nel caos. Il gruppo durante il viaggio si imbatte negli uomini del generale Modane ma riesce a scappare quando Bixio prende in ostaggio Carlin Repetto, figlio del militare; il ragazzo racconta che è stato costretto a venderli ai francesi i quali vogliono riportare il Papa a Roma e decide di suicidarsi.

Genova, aprile 1849. La città è messa ferro e fuoco e i ragazzi decidono di tornare a Roma, minacciata dalle truppe francesi. Nel frattempo sbarca a Civitavecchia un corpo di spedizione francese guidato dal generale Nicolas Oudinot, ma Garibaldi e i suoi riescono ad avere la meglio. Mazzini ha intenzione di incontrare l’ambasciatore francese per trovare un accordo. I Borbone iniziano ad attaccare da sud ma vengono sconfitti il 9 maggio a Palestrina. Successivamente Mameli rimane ferito e gli viene amputata una gamba; nonostante ciò, muore in ospedale a seguito della gangrena.

  • Ascolti: telespettatori 3 310 000 – share 19%.[4]

Personaggi e interpreti modifica

Principali modifica

Secondari modifica

  • Carabiniere, interpretato da Massimo De Santis.
  • Nicolas Oudinot, interpretato da Gualtiero Burzi
  • Netta, interpretata da Alyssa Libonati.
  • Soldato francese, interpretato da Massimo Martufi.
  • Patriota italiano, interpretato da Davide Borrello.

Produzione modifica

Le riprese sono iniziate il 31 maggio 2023 a Genova e lì sono proseguite per circa due settimane, prevalentemente nel centro del capoluogo e a Santa Margherita Ligure. Successivamente la produzione si è spostata a Torino per altre scene in esterna, e infine a Roma per la maggior parte delle scene al chiuso. Le riprese sono terminate ad agosto dello stesso anno.[2]

Altri media modifica

Dalla miniserie è tratto il romanzo Mameli. Un grande romanzo storico sull'Inno che fece l'Italia, scritto da Giulio Leoni ed edito da Rai Libri.[5]

Note modifica

  1. ^ Mameli. Il ragazzo che sognò l'Italia, su rai.it, 11 febbraio 2024. URL consultato l'11 febbraio 2024.
  2. ^ a b Arriva su Rai 1 la miniserie Mameli - Il ragazzo che sognò l'Italia, su fctp.it, 8 febbraio 2024. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  3. ^ a b Fabio Fabbretti, Ascolti TV | Lunedì 12 febbraio 2024. Mameli domina (4,2 mln – 23.5%), Grande Fratello si ferma al 18.3% (2,4 mln), floppa Mad in Italy 3.7%. Ripartono forte Affari Tuoi (26.6%) e Viva Rai2 (21.7%), su davidemaggio.it, 13 febbraio 2024. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  4. ^ a b Fabio Fabbretti, Ascolti TV | Martedì 13 febbraio 2024. Mameli chiude in calo (19%), per la Champions solo il 12.4%, bene Le Iene (11.2%) e Floris (8.2%). Record Viva Rai2 (22.5%), su davidemaggio.it, 14 febbraio 2024. URL consultato il 14 febbraio 2024.
  5. ^ Mameli. Dalla serie di Rai 1 il romanzo di Giulio Leoni, su raicom.rai.it. URL consultato il 5 febbraio 2024.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica