Manaos
Manaos è un film del 1979 diretto da Alberto Vázquez-Figueroa.
Manaos | |
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Una scena del film | |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Messico, Spagna, Italia |
Anno | 1979 |
Durata | 95 min |
Genere | avventura |
Regia | Alberto Vázquez-Figueroa |
Soggetto | Alberto Vázquez Figueroa |
Sceneggiatura | Alberto Vázquez Figueroa, Juan Antonio Porto, Carlos Vasallo, Federico G. Aicardi |
Fotografia | Alejandro Ulloa |
Montaggio | Otello Colangeli |
Musiche | Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo Manaos scritto dal regista; racconta il periodo denominato Febbre del caucciù: tra il 1889 e il 1910, la richiesta mondiale di gomma di caucciù fu elevatissima; i proprietari terrieri utilizzarono come lavoratori membri di molte tribù amazzoniche, riducendoli in schiavitù e sottoponendoli spesso a torture, talvolta fatali; secondo un rapporto del diplomatico irlandese Roger Casement, in soli 12 anni furono resi schiavi, torturati e uccisi più di 30.000 indiani amazzonici.[1]
Trama
modificaNei primi anni del novecento alcuni proprietari di piantagioni di caucciù nella giungla amazzonica trasformano un villaggio in una grande prigione. Quattro schiavi decidono di scappare.
Produzione
modificaI diritti del soggetto furono da principio acquistati da Sean Connery, deciso nella produzione e nella propria partecipazione attoriale assieme a Claudia Cardinale; l'attore britannico rinunciò però al progetto dopo aver accettato, a dodici anni dall'ultima volta, di reinterpretare il ruolo di James Bond in Mai dire mai.[2]
Vázquez-Figueroa decise così di trasporre il suo lavoro sullo schermo egli stesso; il ruolo destinato a Connery fu affidato a Fabio Testi, per il ruolo femminile, affermò lo stesso regista, «mi dovetti accontentare della insopportabile Agostina Belli».[2]
Il personaggio interpretato da Florinda Bolkan non compare nel romanzo, e fu quindi pensato appositamente per la pellicola.[3]
Il film fu girato in Messico, vicino a Villahermosa[4] e in Ecuador, dove il fiume Carrizal sostituì i grandi fiumi amazzonici.[5] Le riprese si svolsero in un clima lavorativo non sereno: il produttore promise al regista ingenti mezzi e sforzi produttivi, i quali furono disattesi. Molte riprese furono effettuate senza l'uso del negativo, tenendolo nascosto agli attori, i quali constatando l'assenza dei materiali fondamentali avrebbero potuto avere ragioni legali per abbandonare il progetto.[2] Fabio Testi, a cui fu rubata l'unica camicia che la produzione gli mise a disposizione, arrivò a chiedere i soldi in dollari e in contanti, nascondendoli dentro la presa della corrente temendo che il produttore li rubasse.[2] Il regista ha in seguito ricordato che discusse continuamente con Agostina Belli perché a detta sua l'attrice pretendeva tantissimi primi piani e l'esaltazione della sua bellezza, nonostante interpretasse una donna persa nella giungla dopo essere stata violentata da una dozzina di uomini.[2]
Agostina Belli ne parlò comunque bene:
«È stato un lavoro duro ma affascinante. Forse eviterò di farne un altro del genere ma non potrò dimenticarlo, né voglio dimenticarlo, anche perché si è trattato di una esperienza assolutamente irripetibile, del tutto nuova. Inoltre, stando ai giudizi dei colleghi e del regista, ho messo in mostra doti drammatiche che io stessa non sospettavo di avere a tal punto.»
Armando Grottini lavorò in qualità di aiuto regista.
Accoglienza
modificaCritica
modifica«Film d'azione, riempito di incredibili peripezie allineate per servire la buona causa dell'antischiavismo, Manaos è girato sulla base dei criteri e degli stereotipi indispensabili per rendere efficaci, agli occhi del pubblico di facile contentatura, una storia del genere. La sua struttura è elementare, ma le scene di movimento — specie quelle in cui gl'insorti s'impadroniscono d'un battello a vapore che naviga il Rio delle Amazzoni — hanno un ritmo concitato, di buon effetto. Fabio Testi e Jorge Rivero sono le due pellacce alla testa dei rivoltosi; la delicata Agostina Belli è un po' impaurita tra tutte quelle furie. Florinda Bolkan ha un ruolo minore.»
Note
modifica- ^ Cento anni fa veniva svelato l’atroce trattamento subito dagli Indiani dell’Amazzonia, su survival.it, 17 marzo 2011. URL consultato il 12 aprile 2023.
- ^ a b c d e (ES) Alberto Vázquez-Figueroa, Siete vidas y media, Maxi/Ediciones B, 2012, pp. 197-201.
- ^ Vázquez-Figueroa en Cannes en 1978, su rtve.es. URL consultato il 15 aprile 2023.
- ^ (ES) Entrevista con Alberto Vázquez-Figueroa, in El País, 19 settembre 2008.
- ^ (ES) 10 Películas famosas que se filmaron en Tabasco, su elheraldodetabasco.com, 7 settembre 2021. URL consultato il 15 aprile 2023.
- ^ Lamberto Antonelli, Agostina Belli: dal '68 alla giungla. «Manaos», film scomodo per l'ex contestatrice, ex sex-symbol, in La Stampa, 21 febbraio 1980, p. 33.
- ^ Le prime del cinema a Torino. Schiavisti in Amazzonia, in Stampa Sera, 2 maggio 1980, p. 25.
Bibliografia
modifica- Roberto Chiti, Roberto Poppi e Enrico Lancia, Dizionario del cinema italiano. I film, Gremese, 1991, ISBN 8876059695.
Collegamenti esterni
modifica- Manaos, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Manaos, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Manaos, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Manaos, su FilmAffinity.
- (EN) Manaos, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Manaos, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).