Marco Gola (Milano, 1914El Alamein, 24 ottobre 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Marco Gola
NascitaMilano, 1914
MorteEl Alamein, 24 ottobre 1942
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
SpecialitàAlpini
Paracadutisti
Reparto186º Reggimento paracadutisti "Folgore"
Anni di servizio1935-1942
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Campagna del Nord Africa
BattaglieSeconda battaglia di El Alamein
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959) [1]
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Biografia modifica

Nacque a Milano 1914, figlio di Giovanni e Adele Gola[2]. Dopo aver conseguito il diploma di perito edile, nel 1935 fu arruolato nel Regio Esercito ed ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento per la specialità artiglieria alpini di Bra e nell’agosto 1936 fu nominato sottotenente nel 6º Reggimento alpini.[3] Trattenuto in servizio a domanda, nel gennaio 1937 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna dove rimase per oltre due anni, distinguendosi in servizio prima nella 9ª batteria del III Gruppo da 105/28 e poi nella 8ª del II Gruppo da 149/12 del Raggruppamento "Santa Barbara".[3] Rientrato in Italia nel giugno 1939, decorato con una medaglia d'argento e due croci di guerra al valor militare venne posto in congedo, per essere richiamato richiamato in servizio attivo dopo la dichiarazione di guerra del Regno d'Italia a Francia e Gran Bretagna, il 10 giugno 1940.[3] Con il grado di tenente venne assegnato al 5º Reggimento artiglieria da montagna mobilitato, raggiunse in volo il reggimento allora duramente impegnato sul fronte greco-albanese.[3] Ritornato in Patria nel luglio 1941, chiese ed ottenne di passare nella specialità paracadutisti.[3] Frequentato l'apposito corso a Tarquinia fu assegnato al V Battaglione del 186º Reggimento paracadutisti della 185ª Divisione paracadutisti "Folgore" e assunto il comando del plotone mortai da 81 mm nell'agosto 1942 partì per l'Africa Settentrionale Italiana.[4] Cadde in combattimento nel corso della seconda battaglia di El Alamein il 24 ottobre 1942, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[5]

Onorificenze modifica

«Ufficiale di artiglieria paracadutista di elette qualità professionali e morali chiedeva di far parte di un battaglione paracadutisti. Ricoverato in luogo di cura per malattia contratta a causa dei disagi della vita del deserto, fuggì dall’ospedale per partecipare ai combattimenti in cui il battaglione era impegnato. Più volte, sotto rabbioso tiro nemico rimase calmo, in piedi, a dirigere il tiro dei propri mortai sublime esempio ai suoi paracadutisti. Durante un violento e pericoloso attacco di prevalenti forze nemiche preceduto da lungo ed intenso tiro di preparazione d’artiglieria appoggiato da carri armati e diretto al fianco ed al tergo del battaglione sostituiva col tiro accelerato dei suoi mortai il fuoco di sbarramento di artiglieria venuto a mancare, continuando a martellare il nemico durante la sua avanzata ed incurante del violento fuoco di controbatteria cui era sottoposto. Delineatosi il contrattacco dei paracadutisti italiani, di iniziativa, riuniva i propri serventi e si scagliava contro il nemico disorientandolo. Ferito due volte, continuava a combattere; ferito una terza volta e mortalmente, rifiutava energicamente di essere soccorso dai suoi paracadutisti accorsi e li incitava ancora al combattimento. Consapevole della sua prossima fine, rimaneva sereno e forte e dichiarava solo di essere fiero che il battaglione avesse assolto il compito affidatogli. Spirava poche ore dopo, chiudendo gloriosamente la sua generosa esistenza. Egitto, Naqb Rala (El Alamein), 23-24 ottobre 1942.[6]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 30 luglio 1947.[7][8]
«Ferito in più parti da scheggia di bomba d'aereo mentre la batteria ultimava le operazioni per la presa di posizione, manteneva sereno il suo posto preso i pezzi dando esempio ai dipendenti di fermezza e coraggio. Solo ad ultimate operazioni si recava al posto di medicazione dal quale rientrava subito per l'inizio dell'azione. Mas de Blanca, 20 luglio 1938
«Subalterno dello R.M.V., sotto il tiro di una batteria nemica, visto in pericolo il suo automezzo, non esitava ad accorrere per metterlo in moto e guidarlo personalmente in zona defilata, incurante del fuoco avversario. La Cordonera, 24 marzo 1938
«Comandante di una pattuglia incaricata della difesa di un gruppo schierato in posizione avanzata riusciva, con prontezza di intuito e bell'ardimento a ricacciare elementi nemici che tentavano, di notte, di avvicinarsi alle linee dei pezzi. Ufficiale generoso ed ardito, ha dato prova in ogni circostanza di belle doti di combattente e di completa dedizione al dovere. Strada Albi-Vinaixa, 5 gennaio 1939

Note modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.98.
  2. ^ Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d e Bianchi 2012, p.130.
  4. ^ Bianchi 2012, p.131.
  5. ^ Bianchi 2012, p.129.
  6. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  7. ^ Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.11 del 15 gennaio 1938.
  8. ^ Registrato alla Corte dei conti il 14 novembre 1947, Registro Esercito n.23, foglio 207.

Bibliografia modifica

  • Andrea Bianchi, Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 98.
Periodici
  • Antonello Aveni Cirino, Il viaggio di "Bazorka": dal Caucaso ad El Alamein, in Storia Militare, n. 356, Parma, Edizioni Storia Militare, maggio 2023, pp. 29-40, ISSN 1122-5289 (WC · ACNP).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Gola, Marco, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 marzo 2023.
  • Gola, Marco, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.