Mario Allegretti

partigiano italiano

Mario Allegretti (Vignola, 6 settembre 1919Saltino, 10 aprile 1945) è stato un militare e partigiano italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Mario Allegretti
Mario Allegretti negli anni 1940
Soprannome"Mario"
NascitaVignola, 6 settembre 1919
MorteSaltino, 10 aprile 1945
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCarristi
Reparto33º Reggimento fanteria carrista
GradoSottotenente
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante di34ª Brigata "Monte Santa Giulia"
Decorazionivedi qui
dati tratti da Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori dai confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti nel territorio modenese[1]
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Biografia modifica

Nato a Vignola (provincia di Modena) il 6 settembre 1919, figlio di Antonio e Rosa Vedovelli, dopo essersi laureato in giurisprudenza presso l'Università di Modena entrò nel regio Esercito con il grado di sottotenente di complemento, assegnato al 33º Reggimento carristi di stanza a Parma.[1]

Dopo la caduta del fascismo, nel breve periodo del Governo Badoglio, aveva aderito al Partito d'Azione insieme al fratello Franco. Al momento della proclamazione dell'armistizio si era dato all'organizzazione delle prime formazioni partigiane di Giustizia e Libertà.[1] Ricercato venne arrestato nel giugno 1944 e rimesso in libertà per intervento del CLN raggiungendo le bande attive nella zona di Montefiorino, Ospitaletto, Pianorso e delle Are Vecchie.[1] Per il suo coraggio gli fu affidato il comando della formazione "Italia libera" e quindi di tutte le formazioni partigiane che rifiutò per non abbandonare i suoi compagni. Nel novembre di quello stesso anno assunse il comando della 34ª Brigata "Monte Santa Giulia" inquadrata nella Divisione "Modena Montagna", che comandò valorosamente sino allo scontro finale.[1]

Morì a Saltino il 10 aprile del 1945, combattendo le forze tedesche durante la difesa di monte Santa Giulia.[1]

Riconoscimenti modifica

A lui è stato intitolato il Liceo di Vignola e una lapide a Saltino sul Secchia, il luogo dove morì. Inoltre gli è stata dedicata una via e della Casa dello Studente dell'università di Modena.[2]

Onorificenze modifica

«Combattente di tempra adamantina, promotore ed animatore della lotta di liberazione, in lunghi mesi di dura guerra partigiana, sempre alla testa della sua Brigata, dava costante prova di eccezionale ardimento. Durante l'aspra battaglia per la difesa di Monte Santa Giulia, si infiltrava audacemente fra le linee nemiche e, dopo avere col fuoco del suo mitra ridotto al silenzio due postazioni di armi automatiche, mentre ne attaccava un'altra, cadeva mortalmente colpito gridando "Viva l'Italia!". Fulgido esempio di sublime eroismo e di ardente amor di Patria[3]
— Saltino (MO), 10 aprile 1945

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori dai confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti nel territorio modenese, Comitato per il 50° della Resistenza e della guerra di Liberazione della provincia di Modena, Modena, 1995.
  2. ^ Inoltre gli sono stati dedicati cippi commemorativi nel sacrario della Ghirlandina (Modena), nel famedio dei partigiani al cimitero di San Cataldo a Modena.
  3. ^ Quirinale - Scheda - visto 21 luglio 2014

Bibliografia modifica

  • Mario Gavioli, Giorgio Barbieri, Lapidi, cippi, monumenti partigiani di Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Montese, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca / Mario Gavioli, Giorgio Barbieri; con la collaborazione dell'ANPI dei comunidi Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano sul Panaro, Montese, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca, Modena, Il Fiorino, 2000.
  • Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà. I caduti modenesi nel periodo della Resistenza entro e fuori dai confini della provincia. Forestieri e stranieri caduti nel territorio modenese, Modena, Comitato per 50° della Resistenza e della guerra di Liberazione della provincia di Modena, 1995.

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