Metropolitane in Unione Sovietica
Questo articolo elenca i sistemi di metropolitana costruiti nell'Unione Sovietica e che hanno continuato a operare negli Stati post-sovietici.
Storia modifica
- In Unione Sovietica (1935-1991)
La prima fu la metropolitana di Mosca, capitale della RSFS Russa, inaugurata nel 1935, fortemente voluta da Stalin[1] e intitolata dapprima all'organizzatore dei lavori Lazar Kaganovich ma dal 1947 a Lenin. Dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, furono costruite 12 nuove metropolitane: dapprima a Leningrado, seconda città della RSFS Russa; quindi nelle sei capitali di altrettante Repubbliche sovietiche oltre che a Charkiv, seconda città della RSS Ucraina; infine in altre quattro città della RSFS Russa.[2] Sul finire degli anni '80 ne era stata proposta un'altra, la metropolitana di Riga (capitale della RSS Lettone), ma la forte opposizione locale - proprio in quegli anni si ebbe la rivoluzione anti-sovietica nelle tre repubbliche baltiche - fece tramontare il progetto.
- Caduta dell'URSS (1991)
Pertanto al 1991, anno della caduta dell'Unione Sovietica, vi erano 13 sistemi di metropolitana distribuiti in 7 delle 15 Repubbliche sovietiche. La metropolitana di Dnipro, che sarebbe stata la quattordicesima nell'Unione e la terza nella RSS Ucraina, era stata iniziata nel 1982 ma fu inaugurata nel 1995, quindi dopo la caduta dell'URSS.
- Negli Stati post-sovietici (1991-)
Oltre che a Dnipro, dal 1991 ad oggi sono state costruite altre due metropolitane nei territori già parte dell'URSS: la metropolitana di Kazan' in Russia (2005) e la metropolitana di Almaty in Kazakistan (2011).[3] In Russia è stato proposto di realizzarne altre (a Čeljabinsk, Krasnojarsk, Ufa, Rostov sul Don e Omsk), ma questi progetti finora non hanno trovato realizzazione.
Caratteristiche modifica
Questi sistemi erano (e, nelle loro sezioni risalenti all'era sovietica, sono tuttora) caratterizzati da una loro unitaria specificità dal punto di vista tanto progettuale[4] quanto architettonico, con caratteristiche decorazioni ornate sia negli interni sia negli esterni delle stazioni.[5][6]
Uno dei criteri richiesti dal governo sovietico per l'edificazione di una metropolitana era che la città interessata avesse almeno 1 000 000 di abitanti.[7] Questo principio fu rispettato in quasi tutti i casi, con la sola eccezione di Tbilisi.
Elenco modifica
Galleria d'immagini modifica
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Stazione Arbatskaja della metropolitana di Mosca (1935)
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Stazione Narvskaja della metropolitana di San Pietroburgo (1955)
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Stazione Mustaqillik Maydoni della metropolitana di Tashkent (1977)
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Stazione Piazza della Repubblica della metropolitana di Erevan (1981)
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Stazione Zoloti Vorota della metropolitana di Kiev (1989)
Note modifica
- ^ Tommaso Bontempi, La metropolitana di Stalin, su Il Cambio, 25 marzo 2021. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Furono inoltre realizzati anche due metrotram (tranvie interrate, solo in parte affini alle metropolitane vere e proprie): il metrotram di Volgograd nella RSFS Russa (1984) e il metrotram di Kryvyj Rih nella RSS Ucraina (1986).
- ^ Anche quest'ultima peraltro era stata in parte iniziata nel periodo finale dell'URSS (1988-1991); dopo il 1991 i lavori si arrestarono, per poi essere ripresi (2003) e compiuti, stavolta però dal governo del Kazakistan.
- ^ (EN) The Soviet Bloc Way of Building Rapid Transit, su Pedestrian Observations, 25 gennaio 2019. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Condé Nast, Il fascino decadente delle metropolitane dell'ex Unione Sovietica, su Wired Italia, 18 ottobre 2019. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ (EN) Frank Herfort, The Stunning Grandeur of Soviet-Era Metros, in The New York Times, 1º novembre 2021. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Anna Sorokina, Quali città della Russia hanno la metropolitana?, su Russia Beyond IT, giu 01, 2021. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Official site of St. Petersburg Metro, su www.metro.spb.ru. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ a b c d Про метрополітен | Київський метрополітен, su metro.kyiv.ua. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ a b c Офіційний сайт КП «Харківський метрополітен», su metro.kharkov.ua. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ a b (EN) Metro Report International, Second phase of Toshkent metro’s Circle Line opens, su Railway Gazette International. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ (HY) Պատմություն, su yermetro.am. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ a b (RU) О метрополитене, su metropoliten.by. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Нижегородское метро, su metronn.ru. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Новосибирский метрополитен | Факты и цифры, su nsk-metro.ru. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ Самарский метрополитен | Основные технические показатели за 2022 год, su metrosamara.ru. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ История - Екатеринбургский Метрополитен, su metro-ektb.ru. URL consultato il 30 settembre 2023.
Bibliografia modifica
- Owen Hatherley e Cristopher Herwig, Soviet Metro Stations, Fuel Pub, 26 settembre 2019, ISBN 9780995745568.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su metropolitane in Unione Sovietica