Niepokalanów (in italiano: Città dell'Immacolata) è il convento francescano fondato nel 1927 dal frate minore conventuale Massimiliano Kolbe. Questo convento (28 ettari di terreno) si trova nel comune di Teresin (distretto di Sochaczew), 42 km a ovest dalla capitale, Varsavia, in Polonia.

Niepokalanów
(Città dell'Immacolata)
Basilica di Niepokalanów (lato nord-est)
StatoBandiera della Polonia Polonia
VoivodatoVoivodato della Masovia
LocalitàTeresin
Coordinate52°12′13″N 20°25′14″E / 52.203611°N 20.420556°E52.203611; 20.420556
Religionecattolica
Arcidiocesi Varsavia
Inizio costruzione1927 (convento)
1927/29 (cappella v.)
1948 (basilica)
Sito webwww.niepokalanow.pl

Gli inizi del convento modifica

Quando Massimiliano Kolbe cercava un luogo adeguato per costruire un convento-casa editrice, il principe Jan Drucki-Lubecki gli regalò un terreno comodo, 42 km da Varsavia, accanto a una linea ferroviaria. Nell'autunno dello stesso anno (1927) furono costruite le prime 3 baracche (tra i quali una cappella di legno). Il nuovo convento fu consacrato il 7 dicembre 1927[1].

Il quartiere monastico occupava all'inizio un terreno relativamente piccolo, ma grazie al principe-donatore è stato elargito fino ai 28 ettari odierni. Su questo territorio sono state costruite: la chiesa, la sede della casa editrice, diversi abitazioni per i frati, infine case per i pellegrini. Dal 1931 fino ad oggi esiste nel convento un gruppo dei vigili del fuoco volontari, composto da frati religiosi[2]. Il gruppo provvedeva la sicurezza antincendio degli edifici di legno residenziali ed editoriali[3].

La struttura serviva non solo come un luogo di preghiera per i francescani, ma era pure un centro di evangelizzazione attraverso le riviste e la radio (dal 1938). Una delle riviste, Il Cavaliere dell'Immacolata (in polacco: Rycerz Niepokalanej), aveva una tiratura di 750 000 copie al mese. Prima della guerra Niepokalanów era uno dei conventi cattolici più grandi nel mondo (772 abitanti nel 1939)[1][4].

Tempo di guerra modifica

Durante la seconda guerra mondiale, il monastero ha fornito rifugio per molti soldati, feriti nella campagna di Polonia del 1939, e anche per i rifugiati (ad esempio, a circa 1.500 profughi ebrei provenienti dalla Polonia occidentale)[5]. Diversi francescani sono stati arrestati e uccisi nei campi di sterminio. Anche san Massimiliano trovò la morte da martire (14 agosto 1941) nel lager della fame di Auschwitz, dove si era offerto per salvare la vita del sergente Franciszek Gajowniczek, padre di famiglia.

Poiché in quel tempo i frati non potevano continuare la loro attività editrice, hanno trovato un altro modo per servire il bene della patria. Così i francescani aiutavano i prigionieri, organizzavano l'insegnamento clandestino, fondarono la Croce Rossa Polacca. Ci è stata costruita una segheria, una carpenteria, un negozio di riparazione di macchine agricole, biciclette, orologi e molti altri articoli[5].

Durante la Rivolta di Varsavia, il monastero divenne un rifugio per i feriti, le famiglie senza tetto e gli orfani di guerra. Assicurare cibo a tutti gli ospiti rappresentava una grande sfida logistica nelle condizioni dell'occupazione[6]. Alla fine della guerra (nel gennaio 1945), durante i pesanti bombardamenti di Niepokalanów, sei frati furono uccisi, alcuni altri feriti e molti edifici del monastero furono distrutti o gravemente danneggiati.

 
Il laghetto del convento e il campanile della basilica (sullo sfondo)

Niepokalanów oggi modifica

Dopo la guerra, nel luglio 1945 fu ripresa la pubblicazione del Cavaliere dell'Immacolata. Negli anni 1948-1954 fu costruita la chiesa[7] secondo il progetto dell'architetto Zygmunt Gawlik di Cracovia. Nel 1950 presso la chiesa il primate di Polonia Stefan Wyszyński creò una parrocchia (attualmente con circa 7500 fedeli)[8]. Nel 1980 con il decreto della Santa Sede la chiesa del convento di Niepokalanów ricevette il titolo e i privilegi di basilica minore[9].

  Lo stesso argomento in dettaglio: Basilica dell'Immacolata Mediatrice di Tutte le Grazie.

Il significato di Niepokalanów è aumentato grazie alla canonizzazione di san Massimiliano Kolbe nel ottobre 1982. Un anno dopo, nel giugno 1983 papa Giovanni Paolo II durante la sua seconda visita pastorale in Polonia, ha visitato questo luogo di lavoro e preghiera di padre Massimiliano[4]. Poi, per circa 300.000 fedeli giunti a Niepokalanów, ha celebrato la Messa con omelia sulla vittoria del bene sul male[10].

Oggi il convento è un centro notevole di pellegrinaggio in Polonia centrale[1]. Ogni anno, sulla via per Jasna Góra, il pellegrinaggio metropolitano accademico di Varsavia fa tappa a Niepokalanów[11]. Migliaia di pellegrini, provenienti dal paese o dall'estero, hanno visitato la basilica, il Panorama del Millennio o il museo, dedicato a san Massimiliano Kolbe.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Museo di san Massimiliano (Fu l'Uomo).

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b c (PL) Historia klasztoru Niepokalanów, su niepokalanow.pl, (Storia del convento di Niepokalanów). URL consultato il 25 marzo 2024.
  2. ^ (PL) "Bogu na chwałę, ludziom na pożytek", czyli o strażakach w habitach, su radioniepokalanow.pl, ("Per la gloria di Dio, a beneficio delle persone"; qualche parola sui vigili del fuoco in tunica). URL consultato il 19 marzo 2023.
  3. ^ (PL) Franciszkańska OSP z Niepokalanowa, su ospniepokalanow.pl, (Dal 1931 fino ad oggi – La storia dei vigili del fuoco volontari di Niepokalanów). URL consultato il 2 febbraio 2024.
  4. ^ a b Grzegorz Gałązka, o. Roman Soczewka, Con l'Immacolata verso il terzo millennio. Niepokalanów ieri e oggi, Niepokalanów (Teresin), Casa editrice Niepokalanów OFMConv, 1999, pp. 16-17, 24-25, 28-29.
  5. ^ a b Claude R. Foster, San Massimiliano Kolbe. La missione e il martirio, Borgonuovo di Sasso Marconi (Bologna), Edizioni dell'Immacolata, 2011 (prima edizione), ISBN 978-88-86369-84-8.
  6. ^ (PL) O. Witalis Jaśkiewicz OFMConv., Pięćdziesiąt lat Niepokalanowa (1927- 1977), OO. Franciszkanie – Niepokalanów, (50 anni di Niepokalanów, 1927-77), pp. 40-41.
  7. ^ P. Gianfranco Grieco, Padre Kolbe: il volto della speranza, Borgonuovo di Pontecchio Marconi (Bologna), Edizioni dell'Immacolata, 1992, pp. 6-7.
  8. ^ (PL) Parafia w Niepokalanowie, su niepokalanow.pl, (Parrocchia dell'Immacolata Concezione a Niepokalanów. Informazioni storiche). URL consultato il 31 marzo 2024.
  9. ^ (LA) Ioannis Paulus PP II Letterae Apostolicae Amor Noster (In loco Niepokalanów, qui est in Polonia, templum B.V.M. Immaculatae, Mediatricis omnium gratiarum, ad dignitatem basilicae minoris evehitur), su vatican.va, Lettera apostolica di papa Giovanni Paolo II, aprile 1980. URL consultato il 12 aprile 2024.
  10. ^ Solenne celebrazione nella «Città dell'Immacolata» (Pellegrinaggio apostolico in Polonia, 16-23 giugno 1983), su vatican.va, Omelia di Giovanni Paolo II, Niepokalanów, 18 giugno 1983. URL consultato il 12 aprile 2024.
  11. ^ (PL) Warszawska Akademicka Pielgrzymka Metropolitalna, su wapm.waw.pl, (Varsavia. Pellegrinaggio metropolitano accademico – le tappe). URL consultato il 7 aprile 2024.

Bibliografia modifica

  • Niepokalanów. Guida religioso-turistica, a cura di fr. Roman Soczewka OFMConv. Wydawnictwo ZET, Wrocław 2004 (versione italiana)
  • Grzegorz Gałązka, o. Roman Soczewka OFMConv, Con l'Immacolata verso il terzo millennio. Niepokalanów ieri e oggi. Casa Editrice Niepokalanów OFM Conventuali – 1999, ISBN  83-87638-10-2
  • San Massimiliano (Raimondo) Kolbe): cenni biografici del fondatore di Niepokalanów
  • Claude R. Foster, San Massimiliano Maria Kolbe. La missione e il martirio. Edizioni dell'Immacolata, Borgonuovo di Sasso Marconi (Bologna) – 2011, ISBN  978-88-86369-84-8
  • Niepokalanów – città dell'Immacolata: dalla storia del contento di Niepokalanów, documentari (lingua polacca), film e foto

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