Nuclear Suppliers Group

Il Nuclear Suppliers Group (NSG – Gruppo dei fornitori nucleari) è un regime di controllo multilaterale delle esportazioni e un gruppo di paesi fornitori di materiale nucleare che cerca di prevenire la proliferazione nucleare controllando lꞌesportazione di materiali, apparecchiature e tecnologia che possono essere usati per fabbricare armi nucleari.[1]

Gruppo dei fornitori nucleari
Nuclear Suppliers Group
TipoOrganizzazione internazionale
Fondazione1974
ScopoNon proliferazione di armi nucleari
Controllo del trasferimento di energia nucleare
Sito web

Storia modifica

Lo NSG fu fondato a seguito del test nucleare indiano Smiling Buddha nel maggio 1974[2] e fece la sua prima riunione nel novembre 1975. Il test dimostrò che certe tecnologie specifiche nucleari non militari potevano essere convertite rapidamente nello sviluppo di armi. Nazioni già firmatarie del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) videro la necessità di limitare ulteriormente l'esportazione di apparecchiature, materiali o tecnologie nucleari. Un altro vantaggio era che le nazioni non NPT e non facenti parte del Comitato Zangger, in particolare la Francia, potevano diventare aderenti.

Una serie di incontri a Londra dal 1975 al 1978 produsse un accordo sulle linee guida per l'esportazione; queste furono pubblicate come INFCIRC/254 (essenzialmente la "Trigger List" di Zangger) dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Gli articoli elencati potevano essere esportati verso stati "non-nucleari" solo se certe salvaguardie dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica erano state concordate o se ricorrevano circostanze eccezionali di sicurezza.

Il nome di "London Club" era dovuto alle serie di incontri in Londra. Ad esso si faceva anche riferimento con le espressioni London Group o London Suppliers Group.

Lo NSG non si riunì nuovamente fino al 1991. La "Trigger List" rimase invariata fino al 1991, sebbene la lista di Zangger venisse regolarmente aggiornata. Le rivelazioni sul programma di armamenti dell'Iraq, dopo la prima Guerra del Golfo, portò a un inasprimento sulle esportazioni delle cosiddette apparecchiature a doppio uso. Al primo incontro dal 1978, tenutosi a L'Aia nel marzo 1991, i ventisei governi partecipanti si accordarono sui cambiamenti, che vennero pubblicati come "Dual-use List" nel 1992, e anche sull'estensione della lista originale per avvicinarsi maggiormente alla Zangger list.

Governi partecipanti modifica

All'inizio allo NSG partecipavano governi: Canada, Germania Ovest, Francia, Giappone, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti. Nel biennio 1976-77, la partecipazione fu estesa a quindici, con l'ammissione di Belgio, Cecoslovacchia, Germania Est, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e Svizzera. La Germania fu riunificata nel 1990 mentre la Cecoslovacchia si divise in Repubblica Ceca e Slovacchia nel 1993. Altre dodici nazioni si aggiunsero entro il 1990. A seguito del collasso dell'Unione Sovietica, a un numero di ex repubbliche fu dato lo status di osservatore, primo passo di una futura ammissione. La Cina divenne membro nel 2004. La Commissione europea e il Comitato Zangger partecipano come osservatori. La presidenza dello NSG per gli anni 2021-2022 è della Polonia.[3]

Al 2020, lo NSG ha 48 governi partecipanti:[4]

Candidati Partecipanti modifica

India modifica

 
Paesi che sostengono la partecipazione dellꞌIndia allo NSG

Durante una visita di stato in India nel novembre 2010, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama annunciò il sostegno degli U.S.A. alla partecipazione dell'India al Nuclear Suppliers Group, al Wassenaar Arrangement, allꞌAustralia Group e al Missile Technology Control Regime, "per fasi" e a incoraggiare l'evoluzione dei criteri del regime di partecipazione, "consistenti nel mantenere i principi di base di questi regimi."[5][6][7]

Durante una visita in India nel dicembre 2010, anche il Presidente francese Sarkozy espresse il sostegno del suo paese per l'inclusione dell'India nel Nuclear Suppliers Group.[8] Il Regno Unito è stato per lungo tempo un sostenitore dellꞌinserimento dellꞌIndia nel Nuclear Suppliers Group.[9] Durante la visita in India il Giorno della Repubblica nel gennaio 2015, Obama disse che l'India era pronta per il suo ingresso nello NSG.[10] Il presidente russo Vladimir Putin ha anche offerto sostegno incondizionato all'ingresso dell'India nello NSG.[11]

Anche la Svizzera ha annunciato il proprio sostegno allꞌammissione dellꞌIndia il 6 giugno 2016 durante la visita del Primo Ministro Modi a Ginevra,[12] Il Presidente Obama ha reiterato il sostegno U.S.A. all'ingresso dell'India lꞌ8 giugno 2016 durante la visita di Modi a Washington.[13] Il Giappone ha espresso il suo sostegno alla richiesta dell'India di diventare membro dello NSG.[14]

Comunque, la Cina si oppone allꞌammissione dellꞌammissione dellꞌIndia citando la mancata ammissione del Pakistan.[15] Altri paesi che si oppongono all'ingresso dell'India nel Nuclear Suppliers Group (NSG) sulla base dello status di NPT dell'India comprendevano Nuova Zelanda, Irlanda e Austria.[15]

Nel giugno 2016, l'India ottenne il sostegno cruciale del Messico alla sua richiesta di diventare un membro dell'NSG di fronte a unꞌassemblea plenaria di un blocco di 48 nazioni ai cui membri è consentito di commerciare ed esportare tecnologia nucleare.[16] Il 17 giugno, il Primo Ministro britannico David Cameron ha assicurato il Primo Ministro Narendra Modi del "fermo sostegno" britannico alla richiesta dell'India di diventare membro dello NSG.[17] In un'intervista il 18 giugno, il Presidente russo Vladimir Putin ha detto di vedere positivamente l'ingresso dell'India nello NSG.[18] Il 20 giugno, il Canada ha affermato che lo NSG verrà rafforzato dalla presenza dell'India.[19] Il 22 giugno la Francia ha reiterato il suo sostegno all'India, e sollecitato tutti gli altri 48 membri dell'NSG a consentire l'ingresso dell'India nel sistema di controllo atomico.[20] La Cina rimane contraria all'ingresso dell'India nello NSG.[21]

Nel luglio 2016, il Sudafrica si dichiarò d’accordo a sostenere l'ingresso dell'India nello NSG.[22] In agosto 2016, la Turchia ha confermato il sostegno alla richiesta dellꞌIndia di entrare nello NSG.[23] Il 4 settembre 2016, l'Australia ha reiterato il suo gradimento all'ingresso dell'India di diventare membro del Nuclear Suppliers Group proprio prima del G20 del 2016 in Hangzhou, Cina.[24] Il 5 settembre 2016, il Primo Ministro Narendra Modi ha ringraziato l'Argentina per il suo sostegno alla richiesta dell'India.[25]

Il 17 ottobre 2016, a seguito dellꞌ8º summit dei BRICS a Benaulim, Goa (India), il Brasile ha ufficialmente sostenuto la richiesta dell'India di diventare membro dello NSG.[26][27][28] Il 26 ottobre 2016, il Primo Ministro John Key della Nuova Zelanda ha affermato che "La Nuova Zelanda continuerà a contribuire costruttivamente al procedimento attualmente in corso nello NSG per considerare l'inserimento dell'India tra i suoi membri."[29] Polonia e Cipro hanno sostenuto la richiesta dell'India di entrare nello NSG nellꞌaprile 2017. La Germania ha riaffermato l'appoggio alla richiesta dell'India di divenire membro dello NSG nel maggio 2017.[30] Anche la Svizzera ha mostrato sostegno alla richiesta dell'India di entrare a far parte dello NSG. Il portavoce del Ministro degli Esteri della Svizzera, Pierre-Alain Eltschinger, ha affermato: "Noi sosteniamo la richiesta dell'India di partecipare allo NSG e riconosciamo gli sforzi dell'India a sostegno dell'impegno globale di non proliferazione."[31] Durante il 15º RIC (Russia, India, Cina), incontro ministeriale estero, la Russia ha detto che continuerà a sostenere l'ingresso dell'India nel Gruppo esclusivo dei fornitori nucleari.[32] Descrivendo l'India come una potenza-guida nella regione Indo-Pacifico, l'inviato di Washington a Nuova Delhi, Kenneth Juster, ha riaffermato il sostegno alla richiesta dell'India di entrare nello NSG, nel gennaio 2018.[33] Nel comunicato-stampa congiunto del summit India-Paesi Nordici, questi ultimi hanno dato il benvenuto alla domanda di adesione al Gruppo di fornitori nucleari e riaffermato il loro impegno a lavorare costruttivamente all'interno del Gruppo con lo scopo di ottenere risultati positivi alla prima occasione nell'aprile 2018.[34] Il 16 aprile 2018 la Germania ha sostenuto la richiesta dell'India di diventare membro dello NSG dicendo che l'ingresso di quest'ultima avrebbe spinto il sistema di controllo globale delle esportazioni.[35] Riaffermando il loro compito di sforzi globali contro la proliferazione, il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte ha rinnovato il sostegno dell'Italia all'impegno reiterato dell'India per la sua ammissione nel Nuclear Suppliers' Group (NSG) in ottobre 2018 durante la 24ª edizione del Summit Tecnologico India-Italia.[36]

Nel 2019, la Cina ha contrastato ogni tentativo d'inclusione dell'India nello NSG e ha detto chiaramente che lo ꞌꞌstatus quoꞌꞌ rimarrà, citando la "mancanza di consenso" tra i membri dello NSG.[37]

Pakistan modifica

Il Pakistan ha chiesto di aderire il 19 maggio 2016.[38] Il Pakistan ha sottolineato la necessità per lo NSG di adottare un approccio basato su criteri non discriminatori per i paesi che chiedono di far parte dello NSG, che non hanno mai fatto parte del Trattato di Non-Proliferazione nucleare (NPT).[39]

Il Pakistan è sostenuto dalla Turchia e dalla Cina.[40] Pakistan ha lanciato una grossa campagna lobbystica per ottenere un sostegno addizionale alla sua adesione allo NSG.[41][42] Gli Stati Uniti non si sono pubblicamente opposti al Pakistan, il portavoce del Dipartimento di Stato degli USA, Mark Toner, ha commentato nel maggio 2016: "Loro hanno resi pubblici i loro interessi, e certamente ogni paese può fare la sua domanda di ammissione. E noi [la] considereremo basata su una decisione consensuale".[43] Di conseguenza, lo NSG iniziò le discussioni sugli «aspetti tecnici, legali e politici della partecipazione di stati non-NPT nello NSG» nella sessione plenaria di Seul nel giugno 2017.[44] La Cina ha anche legato la domanda dell'India a quella del Pakistan, bloccando l'ingresso della prima basata ripetutamente sulla tesi che se l'India può essere lasciata entrare senza firmare lo NPT, allora anche al Pakistan dovrebbe essere garantita l'adesione.[45]

Nel 2004, fu rivelata l'illecita rete di acquisizione diretta dallo scienziato pakistano AQ Khan, che dirigeva il programma di arricchimento dell'uranio del Pakistan. Questa rete trafficava in materiali nucleari e a doppio uso e sosteneva programmi di armi nucleari in Iran, Libia e Corea del Nord come nello stesso Pakistan, e comprendeva individui singoli ed enti di oltre 30 paesi.[46] Nel 2004, il Pakistan promulgò una legge di controllo su esportazioni di beni, tecnologie materiali e apparecchiature (Export Control Act on Goods, Technologies, Materials and Equipment) relativi alle armi nucleari e biologiche e ai loro sistemi di consegna e pubblicò un elenco di controllo delle esportazioni nel 2005, che è stato frequentemente aggiornato.[47] Gli Stati Uniti sanzionarono il 26 marzo 2018 sette aziende pachistane per proliferazione nucleare.[48]

Namibia[49] modifica

La Namibia chiese di entrare nello NSG nel 2016.[50]

Ruolo nellꞌaccordo nucleare fra India e Stati Uniti modifica

Nel luglio 2006, il Congresso degli Stati Uniti emendò la sua legge per consentire l'accordo con l'India sul commercio di materiale nucleare. Un incontro dei governi partecipanti allo NSG il 21 e 22 agosto 2008 sullꞌesenzione specifica dalle linee guida[51] fu inconcludente. Molti dei governi partecipanti, tra i quali Austria, Svizzera, Norvegia, Irlanda e Nuova Zelanda, espressero riserve circa l'assenza di condizioni nell'esenzione proposta.[52] In un altro incontro il 6 settembre 2008, i governi NSG partecipanti acconsentirono a concedere allꞌIndia una "corretta deroga" alle regole in vigore, che proibivano il commercio di materiale nucleare ai paesi che non avevano firmato il Trattato di non proliferazione nucleare (NPT). La decisione dello NSG giunse dopo tre giorni di intensa diplomazia U.S.A.[53] L'approvazione si basava sul formale impegno da parte dellꞌIndia a non condividere tecnologie o materiali nucleari sensibili con altri e a confermare la sua moratoria volontaria sui test di armi nucleari. L'impegno era contenuto in un'affermazione cruciale formulata durante l'incontro NSG, da parte dell'India, che sottolineava le politiche di disarmo e non proliferazione del paese.[1]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Siddharth Varadarajan, Reality, one bite at a time: Dateline Vienna: Thirty words that saved the day, su svaradarajan.blogspot.com, 8 settembre 2008.
  2. ^ (EN) Nuclear Suppliers Group - History, su nuclearsuppliersgroup.org. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2016).
  3. ^ (EN) Nuclear Suppliers Group - Chair's Corner, su nuclearsuppliersgroup.org.
  4. ^ (EN) [1] Nuclear Suppliers Group.
  5. ^ (EN) Obama seeks expanded India-US trade, in Al Jazeera English, 6 novembre 2010. URL consultato il 7 novembre 2010.
  6. ^ Obama in Mumbai Calls India Market of the Future, in Voice of America, 6 novembre 2010. URL consultato il 7 novembre 2010.
  7. ^ (EN) Fact Sheet: U.S.-India Partnership on Export Controls and Non-Proliferation, La Casa Bianca, Ufficio del Segretario per la Stampa, 8 novembre 2010.
  8. ^ India and France hold key nuclear talks, in BBC News, 6 dicembre 2010.
  9. ^ (EN) Written Answers - India, su publications.parliament.uk, Hansard, 1º luglio 2013. URL consultato il 2 luglio 2013.
  10. ^ (EN) As Modi hugs Obama, China sends a quick flying kiss, India Today, 26 gennaio 2015. URL consultato il 23 giugno 2016.
  11. ^ (EN) After India, Pak now wants US to support its NSG bid, The Indian Express, 9 giugno 2016. URL consultato il 10 giugno 2016.
  12. ^ (EN) Swiss support for NSG secured, PM Modi lands in US, su indianexpress.com, The Indian Express, 7 giugno 2016.
  13. ^ (EN) President Obama backs Indian entry to nuclear technology - BBC News, in BBC News, 8 giugno 2016.
  14. ^ (EN) Will work together to ensure India is in NSG: Japan - Times of India, su The Times of India.
  15. ^ a b (EN) Reuters, China leads resistance to India joining Nuclear Suppliers Group: diplomats, su dawn.com, 9 giugno 2016. URL consultato il 9 giugno 2016.
  16. ^ (EN) Mexico backs India's Nuclear Suppliers Group bid, su abplive.in, 9 giugno 2016. URL consultato il 30 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2017).
  17. ^ (EN) UK backs India's NSG bid, su thehindubusinessline.com, 17 giugno 2016.
  18. ^ Exclusive: Positive about Indias entry into NSG: Vladimir Putin to India Today, su indiatoday.intoday.in.
  19. ^ (EN) NSG will be strengthened if India joins: Canada - Times of India, su The Times of India.
  20. ^ (EN) France calls for other members of NSG to support India's entry., su The Times of India.
  21. ^ (EN) China's Ban On India's Entry Into NSG Highlights Necessity For Closer Indo-US Ties – OpEd, su eurasiareview.com, 27 giugno 2016.
  22. ^ After China, Switzerland's no, South Africa agrees to back India's NSG bid, su financialexpress.com, 8 luglio 2016.
  23. ^ (EN) Dipanjan Roy Chaudhury, Turkey confirms support for India's membership in NSG - The Economic Times, in The Economic Times.
  24. ^ (EN) Australia Backs India's Nuclear Club Membership Bid Ahead of G20 Meeting, su ndtv.com.
  25. ^ (EN) PM Modi thanks Argentina for backing India's NSG bid, su indianexpress.com, 5 settembre 2016.
  26. ^ (EN) PM Modi thanks Brazil for support to India's NSG bid - Times of India, su The Times of India.
  27. ^ (EN) Brazil supports India's NSG bid, su newindianexpress.com.
  28. ^ (EN) Business Standard India IANS, Modi thanks Brazil for support to India's NSG bid, 17 ottobre 2016.
  29. ^ (EN) Dipanjan Roy Chaudhury, New Zealand backs India's NSG bid - The Economic Times, in The Economic Times.
  30. ^ (EN) Narendra Modi: India thanks Germany for backing its NSG membership bid | India News - Times of India, su The Times of India.
  31. ^ (EN) Suhasini Haidar, Swiss support India's NSG bid, in The Hindu, 9 giugno 2017.
  32. ^ (EN) Russia to support India's entry into Nuclear Suppliers' Group, in The Hindu.
  33. ^ (EN) US reaffirms support to India's NSG bid, su indianexpress.com, The Indian Express, 11 gennaio 2018.
  34. ^ $name, su Udenrigsministeriet. URL consultato il 30 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2021).
  35. ^ (EN) Germany: India's inclusion into NSG will boost global export control system, su The Times of India.
  36. ^ (EN) Italy support India's bid for Nuclear Suppliers Group - The Tribune, su tribuneindia.com.
  37. ^ (EN) China rules out India's entry into NSG without 'consensus' on allowing non-NPT countries, in Economic Times, 21 giugno 2019. URL consultato l'8 novembre 2019.
  38. ^ (EN) NSG to take up Pakistan, India's membership requests this week, su dawn.com, Dawn, 20 giugno 2016.
  39. ^ (EN) Ministry of Foreign Affairs - Islamabad, Pakistan, su mofa.gov.pk. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  40. ^ (EN) Kiwis soft on India's NSG bid, Turkey backs Pak - TOI Mobile The Times of India Mobile Site, su m.timesofindia.com. URL consultato il 20 giugno 2016.
  41. ^ (EN) IANS, Pakistan intensifies lobbying against India's NSG bid, in Business Standard India, 8 giugno 2016. URL consultato il 21 aprile 2017.
  42. ^ (EN) Anwar Iqbal, Fresh campaign launched for NSG membership, in DAWN.COM, 29 agosto 2016. URL consultato il 21 aprile 2017.
  43. ^ (EN) Anwar Iqbal, Pakistan's application for NSG to be decided by consensus: US, in dawn.com, 29 maggio 2016. URL consultato il 21 aprile 2017.
  44. ^ (EN) Nuclear Suppliers Group - Documents, su nuclearsuppliersgroup.org. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  45. ^ (EN) China says it will again block India's entry in Nuclear Suppliers Group, in Daily Pakistan Global. URL consultato il 9 maggio 2018.
  46. ^ (EN) Still time for diplomacy?, 30 settembre 2004. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  47. ^ Secdiv, su mofa.gov.pk. URL consultato il 13 gennaio 2018.
  48. ^ (EN) U.S. sanctions Pakistani companies over nuclear trade, su Reuters, 26 marzo 2018.
  49. ^ (EN) Huge blow to Islamabad's NSG ambitions, as US sanctions 7 Pakistani firms for nuclear proliferation - Times of India, in The Times of India. URL consultato il 18 aprile 2018.
  50. ^ (EN) Dipanjan Roy Chaudhury, After India and Pakistan, now Namibia throws its hat in the ring for NSG entry - The Economic Times, in The Economic Times.
  51. ^ (EN) Text of U.S. NSG Proposal on India, su carnegieendowment.org.
  52. ^ (EN) UPDATE 3-Nuclear suppliers propose terms for U.S.-India deal, in Reuters, 21 agosto 2008.
  53. ^ Siddharth Varadarajan, Reality, one bite at a time: Dateline Vienna: NSG waiver enables member states to provide India full civil nuclear cooperation, su svaradarajan.blogspot.com, 7 settembre 2008.

Collegamenti esterni modifica

(in lingua inglese salvo diverso avviso)

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