Olio di semi di Aleurites moluccanus

olio di semi di Aleurites moluccanus

L'olio di semi di aleurites moluccanus, noto come olio di kukui, è l'olio fisso ottenuto dai semi della Aleurites moluccanus o Aleurites moluccana, pianta appartenente alla famiglia delle Euforbiacee.[1][2]

Noci di Aleurites moluccanus

L’Aleurites moluccanus è un albero diffuso in tutte le aree tropicali di tutti i continenti. Si ritiene sia nativo della Polinesia o dell'area indo-malesiana.[3][4]

L'albero, infestante, ha per frutti delle drupe di 5–6 cm. di diametro. Ogni drupa contiene 1 o 2 semi racchiusi in un guscio ( endocarpo) legnoso particolarmente duro e di notevole spessore, 2-2,5mm. Il guscio rappresenta in peso il 65% del nocciolo. Il restante 35% è rappresentato dal seme-gheriglio formato da un piccolo embrione e un voluminoso endosperma. L'endosperma è ricco (oltre il 60%) di lipidi.[5][6]

L'olio è considerato non edibile così come tossici sono considerati i semi non essiccati.

All'olio è stato attribuito nome INCI:ALEURITES MOLUCCANA SEED OIL, e numero CAS: 8015-80-3.

L'olio di Aleurites moluccanus è semi-siccativo con un grado di insaturazione inferiore a quello dell'olio di lino e molto inferiore a quello dell'olio di tung.

La produzione di olio di semi di Aleurites moluccanus per uso interno o per esportazione avviene in Indonesia, Filippine, India, Hawaii, Malesia.

Nomenclatura modifica

La presenza dell'albero e dei suoi derivati in molti paesi comporta che gli siano stati attribuiti molti nomi vernacolari diversi.

Anche il nome nelle principali lingue coloniali varia sensibilmente.

In inglese il nome più utilizzato è candlenut (trad. noce-candela) dovuto all'utilizzo dei semi triturati che, infilati nelle cavità del bamboo o applicati in pasta in cima ad un bacchetto, venivano incendiati per illuminare l'ambiente.

In francese i nomi più utilizzati sono noix de Moluques e noix de Bancoul.

La generica definizione di "noce delle Indie" può essere utilizzata in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese.

Originario di Guam ma utilizzato anche in inglese il nome lumbang. In Indonesia il nome più utilizzato è kemiri.

In Brasile può essere chiamato: nogueira-de-iguape, mentre alle Hawaii dove l'Aleurites moluccanus, dal 1959, è stato designato come l'albero ufficiale dello stato[7], viene chiamato kukui.

Il rinnovato interesse commerciale per questo olio nel mercato cosmetico ha fatto adottare il nome della pianta in lingua hawaiana, olio di kukui, indipendentemente dal paese di produzione.

Estrazione e produzione modifica

Dopo la raccolta dei frutti, dal suolo o dall'albero, i semi vengono decorticati. La separazione del guscio dal gheriglio è complessa visto che aderiscono strettamente. Un processo tradizionale per rimuovere l'endocarpo dal seme si realizza dando fuoco ai noccioli ricoperti di paglia dopo averli lasciati essiccare al sole. La tostatura dei semi li rende commestibili e in India e sud-est asiatico sono utilizzati come spezia. Sebbene sia un mezzo semplice per rimuovere i gusci dai gherigli, bruciando o tostando i noccioli si rischia di danneggiare il seme, la resa dell'olio si riduce e l'olio prodotto con questi metodi tradizionali assume una colorazione che vira verso il marron. La decorticazione può essere effettuata meccanicamente con semplici macchinari.[6][8]

L'olio di kukui viene estratto con diversi metodi. Tradizionalmente l'olio veniva estratto bollendo in acqua i semi macinati fino a far affiorare le componenti lipidiche che venivano rimosse (scrematura). Visto che il seme ha un alto tenore lipidico è possibile l'estrazione mediante spremitura ed espulsione dell'olio con mulini. La tecnica più utilizzata è l'estrazione con solvente organico, in cui il seme viene macinato e pressato in un mulino ed esposto al solvente per l'estrazione. Visto l'alto valore commerciale e le specifiche di purezza per l'olio destinato al mercato cosmetico è possibile anche l'estrazione con CO2 supercritica.[9]

Caratteristiche chimico fisiche modifica

Le caratteristiche chimico fisiche degli oli vegetali possono variare in funzione del processo di estrazione e raffinazione. A temperatura ambiente l'olio di kukui è liquido e si presenta come una sostanza oleosa di colore giallo-ambra più o meno tenue.[2][10] Essendo una produzione minore non destinata ad un utilizzo alimentare non esistono veri e propri standard e ci sono pochi studi che lo caratterizzano.

Caratteristiche chimico fisiche dell'olio di kukui[11]
Densità relativa (g/mL) 0,92-0,94
indice di rifrazione a 20 °C 1,470-1,480
numero di saponificazione (mg KOH/g olio) 185 – 210
numero di iodio 130 - 170
Caratteristiche tipiche di un olio di kukui raffinato destinato al mercato cosmetico

Composizione modifica

In tutti gli oli vegetali la composizione può variare in funzione della cultivar, delle condizioni ambientali, della raccolta e della lavorazione. Nell'olio di kukui, alcuni studi forniscono un profilo di acidi grassi notevolmente diverso da quello indicato nella maggioranza delle ricerche. L'olio di kukui è composto prevalentemente da trigliceridi con la seguente distribuzione tipica di acidi grassi:

Composizione tipica dell'olio di semi di aleurites moluccanus
acido grasso Notazione Delta Concentrazione %[12] Concentrazione/(min-max)%
rilevata su lotti di diversa origine in anni diversi[13]
acido palmitico 16:0 5,4 5,03–9,36
acido palmitoleico 16:1Δ9c 0,1 ND
acido stearico 18:0 2,7 2,04–3,4
acido oleico 18:1Δ9c 18,8 15,5–26,4
acido linoleico 18:2Δ9c,12c 46,9 33,9–43,7
acido α-linolenico 18:3Δ9c,12c,15c 25,4 20,1–34,1
acido arachico 20:0 0,2 ND
acido gadoleico 20:1Δ11c 0,4 ND
Legenda: ND, Non Determinato - %, percentuale sul totale di acidi grassi

Alcune analisi hanno rilevato concentrazioni di acido α-linolenico che si discostano sensibilmente dalla mediana dei valori riscontrati, da 2,69%[14]-2,8%[15] a 49,55%[16].

Tutte le analisi confermano che nell'olio di semi di aleurites moluccanus non è stato rilevato l'acido α-eleostearico, acido coniugato-trans principale costituente degli oli estratti da semi di aleurites fordii, aleurites montana e aleurites trisperma.[17]

L'alta concentrazione di acidi grassi polinsaturi lo rende suscettibile all'auto-ossidazione, che può essere ritardata dai tocoli naturalmente presenti o da antiossidanti addizionati.

Utilizzo modifica

Praticamente scomparsi, anche nei paesi di origine, gli utilizzi tradizionali come lassativo, olio per lampade o olio per capelli, l'olio di kukui ha un qualche utilizzo industriale nell'industria delle vernici e come protettivo del legno. Di maggior interesse la domanda più recente di olio di kukui per l'industria cosmetica. Come altri oli vegetali può entrare nelle formulazioni cosmetiche come emolliente e condizionante cutaneo, potendo sustanziare un residuo secco sulla pelle.

Come ingrediente cosmetico può essere utilizzato anche nella versione idrogenata, con nome INCI: HYDROGENATED KUKUI NUT OIL.

Note modifica

  1. ^ Alice R. Thompson, Kukui (Candle-Nut) Oil., in Journal of Industrial & Engineering Chemistry, vol. 5, n. 8, 1913-08, pp. 644–645, DOI:10.1021/ie50056a007. URL consultato l'8 marzo 2020.
  2. ^ a b Krist, Sabine, 1972- e Klausberger, Carina., Kukuinussöl, in Lexikon der pflanzlichen Fette und Öle, Springer, 2008, pp. 225–227, ISBN 978-3-211-75607-2, OCLC 432689620. URL consultato l'8 marzo 2020.
  3. ^ Tropicos: Aleurites moluccanus (L.) Willd., su tropicos.org. URL consultato l'8 marzo 2020.
  4. ^ Aleurites moluccanus Candle Nut, Country Walnut PFAF Plant Database, su pfaf.org. URL consultato il 10 marzo 2020.
  5. ^ Lumbang, Aleurites moluccana, CANDLE NUT, He shi li: Philippine Medicinal Herbs / Herbal Therapy / Alternative Medicine, su stuartxchange.org. URL consultato il 10 marzo 2020.
  6. ^ a b (EN) Augustus P. West, Philippine Resins, Gums, Seed Oils, and Essential Oils, Read Books Ltd, 13 ottobre 2017, ISBN 978-1-4733-4298-9. URL consultato il 12 marzo 2020.
  7. ^ Hawaii State Tree | Kukui or Candlenut Tree, su statesymbolsusa.org. URL consultato il 10 marzo 2020.
  8. ^ (EN) Department Bulletin, The Department, 1928. URL consultato il 12 marzo 2020.
  9. ^ Norulaini, Nik; Budi, Rahmad; Anuar, Omar; Kadir, MD; Omar, Mohd, Major Chemical Constituents of Candle Nut Oil extract using Supercritical Carbon Dioxide (PDF), in Malyasian Journal of Pharmaceutical Studies, vol. 2, n. 1, pp. 61–72.
  10. ^ Firestone, David., Physical and chemical characteristics of oils, fats, and waxes, 2nd ed, AOCS Press, 2006, ISBN 978-1-61583-197-5, OCLC 491269755. URL consultato l'11 marzo 2020.
  11. ^ (EN) Christina L. Burnett, Monice M. Fiume e Wilma F. Bergfeld, Safety Assessment of Plant-Derived Fatty Acid Oils, in International Journal of Toxicology, vol. 36, 3_suppl, 2017-11, pp. 51S–129S, DOI:10.1177/1091581817740569. URL consultato il 12 marzo 2020.
  12. ^ Giuffre, F. - Neri, A. - Poiana, Marco - Mincione, B. - Tripodi, G. - Villari, R. &-Gioffre, D.., Tung oil (Aleurites moluccana, Wild). Note I: characteristics of the lipid fraction and prospective utilization., in Riv. Ital. Sost. Grasse, vol. 73, 1996, pp. 475-478.
  13. ^ (EN) H. Ako, N. Kong e A. Brown, Fatty acid profiles of kukui nut oils over time and from different sources [collegamento interrotto], in Industrial Crops and Products, vol. 22, n. 2, 1º settembre 2005, pp. 169–174, DOI:10.1016/j.indcrop.2004.07.003. URL consultato l'8 marzo 2020.
  14. ^ Study on plant fats and oils from Guangxi II. Constituents of seed oils of 110 species Juying Cheng; Silian Luo; Qinghua Lǚ; Shengqiu Lin Guihaia (1981) 1(2) 18-31.
  15. ^ Norulaini, Nik - Budi, Rahmad - Anuar, Omar - L.S, Md - Kadir, Mohd. (2004). Major chemical constituents of candle nut oil extract using supercritical carbon dioxide. Malaysian Journal of Pharmaceutical Sciences. (PDF), su web.usm.my.
  16. ^ Aleurites moluccana Seeds: A rich source of Linolenic acid - Rashmi, S. Bhardwaj /Journal of Natural Products, Vol. 8(2015): 123-126 (PDF), su journalofnaturalproducts.com.
  17. ^ (EN) Reginald Child, Ceylon candlenut oilaleurites moluccana (Linn.) willd, in Oil and Soap, vol. 18, n. 11, 1941, pp. 224–226, DOI:10.1007/BF02547734. URL consultato il 12 marzo 2020.

Voci correlate modifica

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia