Pez Whatley, vero nome Pezavan Whatley (Chattanooga, 10 gennaio 1951Chattanooga, 18 gennaio 2005), è stato un wrestler statunitense, noto per i suoi trascorsi nella federazione NWA Mid-America[1]. Nel 2021 è stato introdotto nella WWE Hall of Fame.

Pez Whatley
NomePezavan Whatley
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Luogo nascitaChattanooga
10 gennaio 1951
MorteChattanooga
18 gennaio 2005
Ring namePez Whatley
Shaska Whatley
Shaska
Willie B. Hert
Pistol Pez Whatley
Altezza dichiarata178 cm
Peso dichiarato111 kg
AllenatoreSaul Weingeroff[1]
Debutto1973
Ritiro1998
Progetto Wrestling

Carriera modifica

Whatley giocò a football americano e praticò la lotta studentesca alla Notre Dame High School di Chattanooga, Tennessee, e alla University of Tennessee at Chattanooga (UTC). Fu il primo wrestler afroamericano della UTC.[2][3]

Whatley iniziò la carriera nel wrestling nel 1973 dopo un breve periodo come sollevatore di pesi. Inizialmente lavorò nella Big Time Wrestling di The Sheik, dopodiché lottò prevalentemente in Georgia, Alabama e Tennessee. Mentre si trovava nella Georgia Championship Wrestling, ebbe un memorabile angle in televisione, nel quale Junkyard Dog, prima di un suo match contro Buzz Sawyer, schiaffeggiò Whatley facendolo talmente infuriare da fargli schienare Sawyer due volte nella stessa puntata di World Championship Wrestling. Sempre nella GCW, ebbe un notevole feud con la stable Legion of Doom di Paul Ellering che incluse dei match con Jake "The Snake" Roberts. Sfidò anche Greg Valentine per il titolo United States Heavyweight, ma senza successo. Whatley era uno dei wrestler più popolari della federazione, quando decise di trasferirsi nella Florida Championship Wrestling nel 1984. Lì vinse per due volte il Southern Title.[1] Fu uno dei tre membri della fazione "Convertible Blondes" insieme a Rip Rogers e Gary Royal nella ICW di Angelo Poffo, sebbene non si tinse mai i capelli di biondo.[1] Uno dei momenti più celebri di Whatley nella ICW fu l'angle "Mop Head" dove Whatley fu costretto ad indossare un parrucchino dopo aver perso un incontro con Ron Garvin. La stipulazione del match, inoltre, stabiliva che avesse dovuto tenerlo in testa fino a quando non avesse vinto un match. Tutto questo portò a una lunga scia di sconfitte per Whatley e a un lungo feud tra lui e Garvin. La maggior parte delle sconfitte di Whatley arrivarono per squalifica a causa di interferenze esterne quando Garvin assaliva i suoi avversari. La rivalità duro svariati mesi fino a quando Whatley riuscì finalmente a vincere un match.

Nel 1985 si trasferì nella Jim Crockett Promotions e lottò spesso in coppia con Jimmy Valiant contro i membri della fazione heel Paul Jones' Army.[2] In seguito tradì Valiant, e si alleò con The Barbarian e Baron von Raschke nella lora faida con Valiant, sputando frequentemente sugli avversari durante i match. Alla fine fu sconfitto da Valiant in un hair vs. hair match e fu rapato a zero.[4] Nel 1986, nel corso di un breve stint mentre Dusty Rhodes era campione NWA dei pesi massimi, Whatley apparve in televisione dichiarando di voler diventare il primo campione mondiale NWA "nero".[2]

Alla fine del 1987 lasciò Jones e cominciò a lottare in coppia con Tiger Conway Jr. in un tag team denominato "The Jive Tones".[2] Il duo non ebbe troppo successo, e Whatley lasciò la compagnia per andare in Florida nel 1988.[3] Vi rimase molto poco, e si spostò a lottare in Alabama nella Southeast Championship Wrestling dove assunse l'identità del wrestler face "Willie B. Hert".[2][3]

Nei primi anni novanta trascorse un breve periodo in Giappone nella UWFi. Lavorò anche per la World Wrestling Federation come semplice jobber dal gennaio 1990 all'aprile 1991.[3] In WWF riportò anche qualche vittoria, sconfisse infatti Buddy Rose, Paul Diamond e The Genius. Successivamente fece qualche sporadica apparizione nella World Championship Wrestling, sempre come jobber fatta eccezione per la sua partecipazione agli eventi World War 3 del 1995 e del 1996, fino al ritiro dal ring nel 1998. Divenne quindi un assistente trainer presso il WCW Power Plant.[2][3][5]

Nel 2021 Whatley è stato introdotto nella WWE Hall of Fame.[3][6]

Morte modifica

Mentre stava lavorando nella WCW alla fine degli anni novanta, Whatley fu ricoverato in ospedale a causa di una forte bronchite, e i medici scoprirono che soffriva di un grave disturbo cardiaco; fu messo in lista per un trapianto di cuore. Nel 2003 ebbe un infarto. Il 15 gennaio 2005, ebbe un secondo infarto e morì in ospedale a Chattanooga tre giorni dopo.

Titoli e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d Pez Whatley profile, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 26 dicembre 2007.
  2. ^ a b c d e f Greg Oliver, "Pistol" Pez Whatley dead at 54, in SLAM! Wrestling, Canadian Online Explorer, 19 gennaio 2005. URL consultato l'11 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).
  3. ^ a b c d e f Mike Mooneyham, 'Pistol Pez' Whatley was gifted grappler, skilled showman, su postandcourier.com, The Post and Courier, 17 aprile 2021. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  4. ^ The Great American Bash 1986, in Pro Wrestling History. URL consultato l'11 gennaio 2008.
  5. ^ Brian Shields e Kevin Sullivan, WWE Encyclopedia, Dorling Kindersley, 2009, p. 235, ISBN 978-0-7566-4190-0.
  6. ^ Kelly Wells, WWE Hall of Fame 2020 & 2021: Wells's alt-perspective coverage of the induction ceremony for both the 2020 and 2021 classes, su pwtorch.com, Pro Wrestling Torch, 6 aprile 2021. URL consultato il 7 aprile 2021.
  7. ^ a b Royal Duncan & Gary Will, Wrestling Title Histories, 4th, Archeus Communications, 2000, ISBN 0-9698161-5-4.
  8. ^ NWA Southern Heavyweight Title (Florida), in Wrestling Titles. URL consultato il 10 gennaio 2008.
  9. ^ a b Prowrestlinghistory.com Prowrestlinghistory.com
  10. ^ ICW United States Heavyweight Title, in Wrestling Titles. URL consultato il 10 gennaio 2008.
  11. ^ ICW World Tag Team Title, in Wrestling Titles. URL consultato il 10 gennaio 2008.
  12. ^ NWA Mid-America Tag Team Title, in Wrestling Titles. URL consultato il 10 gennaio 2008.
  13. ^ Pro Wrestling Illustrated's Top 500 Wrestlers of the PWI Years, in Wrestling Information Archive. URL consultato il 10 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2011).
  14. ^ NWA Western States Tag Team Title, in Wrestling Titles. URL consultato il 10 gennaio 2008.

Collegamenti esterni modifica