Pietre d'inciampo a Trieste

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La prima pietra d'inciampo collocata a Trieste fu dedicata a Carlo Nathan Morpurgo. Si trova proprio davanti alla sinagoga di Trieste. Attualmente a Trieste si trovano 129 pietre d'inciampo: 16 furono posate nel 2018, 13 nel 2019,[1] 21 nel 2020,[2] 13 nel 2021[3][4][5][6] e 22 nel 2022 (20 il 10 gennaio e 2 il 25 gennaio). Le pietre sono state poste su iniziativa del Museo ebraico Carlo e Vera Wagner in collaborazione con il Comune, il CDEC di Milano e l'ANED di Trieste. Le due pietre poste il 25 gennaio 2022 sono state invece collocate per iniziativa della Questura di Trieste e di ANPS.[7][8][9][10][11][12] Il 18 e 28 gennaio 2023 posizionate 31 nuove pietre d'inciampo a Trieste, tra cui la prima pietra d'inciampo dedicata ad un rom e sinto italiano.[13][14][15]. Nel 2024 sono state posate 13 pietre. [16]

Una pietra d'inciampo in una via di Trieste

Elenco pietre d'inciampo nel Comune di Trieste modifica

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
23 gennaio 2018 Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
 
QUI ABITAVA
SARINA SALONICCHIO
VIVANTE
NATA 1891
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Salonicchio Vivante, Sarina Sarina Salonicchio Vivante nacque nel 1891 a Corfù. Il nome di battesimo varia tra Sarina ed Alessandra. Suoi genitori erano Moisè ed Ester Salonicchio. Aveva almeno una sorella, Lucia (nata 1887), e due fratelli, Salomone (nato 1893) e Abramo (nato 1896). Sposava Zaccaria Vivante. La coppia aveva cinque bambini (vedi sotto): Moisé, Giulia, Ester, Enrichetta e Diamantina. Fu arrestata a Trieste nel giugno 1944, gettata nel carcere di Trieste e deportata con il convoglio n. 43T nel campo di concentramento di Ravensbrück. Il trasporto partiva il 24 febbraio 1945 e arrivò il 17 marzo 1945. Non è sopravvissuta alla Shoah, fu assassinata il 15 aprile 1945. La madre e tutti i fratelli furono assassinati ad Auschwitz. Quattro dei cinqui figli furono assassinati. Solo il marito e la figlia più giovane, Diamantina, sopravvissero.[17]
 
QUI ABITAVA
DIAMANTINA VIVANTE
NATA 1928
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Vivante, Diamantina Diamantina Vivante nacque il 8 ottobre 1928 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle e un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detenuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. È sopravvissuta alla Shoah e fu liberata al campo di concentramento di Bergen-Belsen il 15 aprile 1945.[18] Sua madre, sua nonna, un fratello, tre sorelle e due zii furano tutti ammazzati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Sopravvisse il padre, che morì nel 1958.
 
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1921
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante nacque il 12 maggio 1921 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia, Ester (vedi sotto) e Diamantina (vedi sopra), e un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detenuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lì il 15 aprile 1945, pochi giorni prima della liberazione.[19] Anche sua madre, sua nonna, un fratello, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Sopravvissero il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
 
QUI ABITAVA
ESTER VIVANTE
NATA 1918
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 4.6.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Ester Ester Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia (vedi sotto), Enrichetta e Diamantina (vedi sopra), e un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detenuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lì il 4 giugno 1945, un mese e cinque giorni dopo la liberazione.[20] Anche sua madre, sua nonna, un fratello, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Sopravvissero il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
 
QUI ABITAVA
GIULIA VIVANTE
NATA 1916
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 30.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Giulia Giulia Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Ester, Enrichetta e Diamantina (vedi sopra), e un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detenuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 30 aprile 1945, al giorno della liberazione del campo.[21] Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Sopravvissero il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
 
QUI ABITAVA
MOISE VIVANTE
NATO 1925
ARRESTATO 17.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MORTO 1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Moise Moise Vivante nacque il 20 ottobre 1925 a Trieste. Suoi genitori erano Zaccaria Vivante (1891-1958) e Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva quattro sorelle, Giulia, Ester, Enrichetta e Diamantina. Fu arrestato a Trieste al 17 dicembre 1943, gettato nel carcere di Trieste e deportato al Campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 22T al 6 gennaio 1944. Arrivò ad Auschwitz il 12 gennaio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah, fu deportato al campo di concentramento di Bergen-Belsen e morì il 30 aprile 1945, il giorno della liberazione del campo.[22] Sua nonna Enrichetta Caimi (nata il 10 agosto 1869 a Corfù, coniuge di Maimon Vivante) fu arrestata a Trieste nel gennaio 1944, detenuta alla Risiera di San Sabba, deportata ad campo di concentramento di Auschwitz e gassata immediatamente dopo l'arrivo il 2 febbraio 1944.[23] La stessa sorte soffriranno i suoi zii Sabino Benzion Vivante (nato 1899) e Leone Vivante (nato 1903), però quattro mesi più tardi.[24][25] Anche sua madre e tre sorelle venivano assassinate durante l'Olocausto. Sopravvissero il padre e la sorella Diamantina.[26]
Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
 
QUI ABITAVA
ERNESTO MARCHERIA
NATO 1898
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO 2.5.1944
AUSCHWITZ
Marcheria, Ernesto Ernesto Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 23 marzo 1898 a Trieste. Era il figlio di Giacomo Marcaria e Ida Marcaria. Divenne macellaio e si sposò con Anna Nacson (vedi sopra). La coppia aveva quattro figli, prima due ragazzi, Giacomo e Raffaele, poi due ragazze, Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 2 maggio 1944. Anche la moglie e il figliolo Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli sopravvissero.[27][28]
 
QUI ABITAVA
GIACOMO MARCHERIA
NATO 1926
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
DACHAU
LIBERATO
Marcheria, Giacomo Giacomo Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 21 ottobre 1926. Era il figlio di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva due sorelle e un fratello. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come le sorelle.[29][30] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
 
QUI ABITAVA
IDA MARCHERIA
NATA 1929
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Ida Ida Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 13 agosto 1929. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[31][32] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
 
QUI ABITAVA
RAFFAELE
MARCHERIA
NATO 1927
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO
AUSCHWITZ
Marcheria, Raffaele Raffaele Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 19 dicembre 1927 a Trieste. Era il figlio di Ernesto Marcheria e di Anna Nacson (vedi sopra). Aveva un fratello maggiore, Giacomo (vedi sopra), e due sorelle minore, Ida (vedi sopra) e Stella (vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Raffaele Marcheria otteneva il numero di matricola 168012. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 1 maggio 1944.[33][34] Anche i genitori furono assassinati ad Auschwitz. Il fratello e le sorelle sopravvissero.
 
QUI ABITAVA
STELLA MARCHERIA
NATA 1930
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Stella Stella Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 14 dicembre 1930. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70413. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[35][36] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
 
QUI ABITAVA
ANNA
NACSON MARCHERIA
NATA 1903
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
ASSASSINATA 11.12.1943
AUSCHWITZ
Nacson Marcheria, Anna Anna Nacson Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 22 dicembre 1903 a Corfù in Grecia. Era la figlia di Raffaele Nacson e Stella Dente. Coniugata con Ernesto Marcaria (vedi sotto). La coppia aveva quattro figli, i ragazzi Giacomo e Raffaele, le ragazze Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutti furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione all'11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista in data ignoto. Anche il marito e il figlio Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli sopravvissero.[37][38]
Piazza Giotti, 1

45°39′13.64″N 13°46′47.06″E / 45.653788°N 13.77974°E45.653788; 13.77974 (Stolpersteine für Eugenio Giacobbe Berger, Alberto Montanari und Adele Rumpler Berger)
 
QUI ABITAVA
EUGENIO GIACOBBE
BERGER
NATO 1867
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Giacobbe Berger, Eugenio Eugenio Giacobbe Berger nacque il 9 settembre 1867 a Pécs in Ungheria. Suoi genitori erano Giulio Berger e Regina Breuer. Dal 1890 visse a Trieste e nel 1921 divenne cittadino italiano. Suo domicilio fu in Via delle Aiuole, 4. Sposò una donna cattolica, Elvira Marcovich (nata il 23 settembre 1870, figlia di Anna Maria Marcovich (nata 1835 a Ragusa) e di Giovanni Ghisoli di Trieste). Sua moglie fu battezzata alla chiesa di Santa Maria Maggiore a Trieste pochi giorni dopo la nascita. La coppia ebbe un figlio, Bruno, nato nel 1905. Il figlio sposò una donna di Smirne, Carola Montanari née Goldstein di cittadinanza italiana dal 1918. Bruno Berger in seguito prese il nome di famiglia di sua moglie. La coppia aveva due figli, Alberto (vedi sotto) e Maura Montanari. La seconda moglie di Eugenio Berger era Adele Rumpler (vedi sotto). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sotto) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944 a Venezia. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[39][40] Il pronipote Nathan Israel, assessore alla scuola della Comunità ebraica triestina, diceva durante la cerimonia della collocazione: «Oggi si chiude un cerchio non solo per la nostra famiglia ma anche per le generazioni future».[41]
 
QUI ABITAVA
ALBERTO MONTANARI
NATO 1936
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Montanari, Alberto Alberto Montanari nacque il 10 novembre 1936 a Trieste. Suoi genitori, Bruno Montanari e Carola Goldstein, pensavono che fosse più sicuro per Alberto di vivere con la nonna ed il nonno a Venezia. Nonostante la vecchia coppia, Eugenio Giacobbe Berger (vedi sopra) ed Adele Rumpler Berger (vedi sotto), fu arrestata insieme al ragazzo il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno dei tre è sopravvissuto alla Shoah.[42] La vita dei genitori e della sorella Maura fu salvata grazie all'aiuto della famiglia Ordan che gli nascondevano.[43]
 
QUI ABITAVA
ADELE
RUMPLER BERGER
NATA 1879
ARRESTATA 20.8.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Rumpler Berger, Adele Adele Rumpler Berger nacque il 13 febbraio 1879 a Budišov, oggi situato nella Repubblica Ceca. Suoi genitori erano Salomone Rumpler e Sofia Knoepfelmacher. Divenne la seconda moglie di Eugenio Berger (vedi sopra). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sopra) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[40][44]
Via San Francesco, 19
(davanti alla Sinagoga)

45°39′12.39″N 13°46′46.91″E / 45.653442°N 13.779698°E45.653442; 13.779698 (Stolperstein für Carlo Nathan Morpurgo)
 
QUI LAVORAVA
CARLO NATHAN
MORPURGO
NATO 1890
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
ASSASSINATO 4.11.1944
AUSCHWITZ
Morpurgo, Carlo Nathan Carlo Nathan Morpurgo era il figlio di Giacomo Morpurgo e Giuseppina Gentilli. Nacque a Trieste il 24 agosto 1890. Fu arrestato il 20 gennaio 1944 a Trieste, prima detenuto al carcere di Trieste e poi deportato il 2 settembre 1944 al campo di sterminio di Auschwitz. Lì arrivo cinque giorni dopo e lì fu assassinato dal regime Nazista al 4 novembre 1944.[45]

Nella cerimonia durante la posa della pietra d'inciampo, Mauro Tabor diceva: "Morpurgo pagò con la vita l’aver aiutato i meno fortunati. Che il suo esempio sia luminoso oggi che i politici italiani rispolverano la parola “razza”". Il coro della scuola primaria Morpurgo intonava il canto salmico “Gam Gam”.[46]

Sempre nel 2018, l'architetto Andrea Morpurgo ha pubblicato un catalogo in inglese e sloveno col titolo Morpurgi, i discendenti degli ebrei di Maribor. Fu edito dal centro per il patrimonio culturale ebraico a Maribor.[47]
29 gennaio 2019 Via del Monte, 1

45°38′57.11″N 13°46′27.37″E / 45.649198°N 13.77427°E45.649198; 13.77427 (Pietre d'inciampo per Gina Dubinsky, Ljuba Strilzov Dubinsky, Saul Dubinsky)
 
QUI ABITAVA
GINA DUBINSKY
NATA 1918
ARRESTATA 30.11.1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Selde Dubinsky, Regina Regina Selde Dubinsky, detta Gina, nacque a Linz il 17 aprile 1918. Era la figlia di Saul Dubinsky e Ljuba Strilzov (vedi sotto). Tutta la famiglia fu estinta durante la Shoah. Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre. Venne trasferita al campo di Fossoli e poi deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. Lì fu assassinata immediatamente dopo l'arrivo.[48][49] Anche suoi genitoti furono assassinati nel corso della Shoah. Il padre morì ad Auschwitz, la madre in luogo ignoto. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime.[50]
 
QUI ABITAVA
LJUBA
STRILZOV DUBINSKY
NATA 1887
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Strilzov Dubinsky, Ljuba Ljuba Strilzov Dubinsky nacque a Ekaterinoslav in Russia il 1 giugno 1887. Era la figlia di Abramo Strilzo. Si sposò con Saul Dubinsky (vedi sotto). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Tutte e tre furono arrestati e deportati. La famiglia non è sopravvissuta alla Shoah. La coppia Dubinsky morì in data ignota. Il marito fu assassinato ad Auschwitz, Ljuba Strilzov in luogo ignoto.[48][51] La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz 26 febbraio 1944. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[52]
 
QUI ABITAVA
SAUL DUBINSKY
NATO 1885
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Dubinsky, Saul Saul Dubinsky nacque a Poltava in Ucraina il 25 agosto 1885. Suoi genitori erano Davide Dubinski e Ljuba Gleichenghans. Si sposò con Ljuba Strilzov (vedi sopra). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre e trasferita al campo di Fossoli. Venne deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz al giorno dell'arrivo. Saul Dubinsky fu deportato ad Auschwitz con il convoglio n. 09, partendo da Macerata il 5 aprile 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 10 aprile 1944. Lì morì in data ignota.[53] Anche la moglie non è sopravvissuta alla Shoah. Morì in data ignota, in luogo ignoto.[48] Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[52]
Via del Toro, 18

45°39′00.75″N 13°46′45.01″E / 45.650209°N 13.779169°E45.650209; 13.779169 (Pietra d'inciampo per Diamantina Barnestein)
 
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
BARNESTEIN
NATA 1897
ARRESTATA 22.10.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Barnestein, Diamantina Diamantina Barnestein nacque a Istanbul nel 1867, secondo la pietra d'inciampo. Non si sa nulla di questa signora, tranne che nel 1944 fu deportata ad Auschwitz e che non tornava mai più. Nel cimitero ebraico di Trieste c'è una tomba per Stella Barnestein (morta il 10 aprile 1964) e per Daniele Barnestein (morto il 12 ottobre 1977). Sulla lapide Diamantina Barnestein è menzionata in una riga, con l'indicazione che fu deportata nel 1944.[54]
Via del Trionfo, 3

45°38′52.12″N 13°46′08.55″E / 45.647812°N 13.769041°E45.647812; 13.769041 (Pietra d'inciampo per Marco Moise Mustacchi)
 
QUI ABITAVA
MARCO MOISE
MUSTACCHI
NATO 1916
ARRESTATO 9.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
SACHSENHAUSEN
LANDSBERG AM LECH
KAUFERING - DACHAU
MORTO 15.5.1945
Moisè Mustacchi, Marco Marco Moisè Mustacchi, detto Keto oppure Da Marchetto, nacque a Trieste il 28 luglio 1916 da una famiglia ebrea di Corfù. Suoi genitori erano Sabato Mustacchi e Stameta Nacson. Era coniugato con Tina Sara Raseni. Fu arrestato dai nazisti a Trieste il 9 giugno 1944. Venne detenuto prima in un posto della polizia fascista, poi al Carcere del Coroneo di Trieste. Fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz il 21 giugno 1944. Arrivò dopo cinque giorni e sopravvisse la selezione, per fare lavori forzarti. Fu trasferito al campo di concentramento di Sachsenhausen nel agosto dello stesso anno. Sua matricola lì era 111244. Il 14 novembre 1944 fu trasferito di nuovo, questa volta al campo di concentramento di Dachau. Lì, sua matricola era 127948. Dopo tre giorni fu mandato a Kaufering 11, un sottocampo di Dachau nei pressi di Landsberg am Lech, dove le condizioni di lavoro erano inumane. La mancanza di vestiti e di cibo e la catastrofica situazione abitativa facevano sì che molti dei detenuti si ammalino e muoiano. Anche Marco Moise Mustacchi divenne molto malato. Ha ancora sperimentato la liberazione del campo da parte delle truppe americane, ma morì il 15 maggio 1945.[55] Fu prima sepolto nel Cimitero comunale di Dachau, tomba n. 104. Pero fu riesumato e traslato al Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera (Waldfriedhof) l'8 novembre 1957, riquardo 4, fila 9, tomba 39.
Via di Torre Bianca, 22

45°39′09.61″N 13°46′28.2″E / 45.65267°N 13.7745°E45.65267; 13.7745 (Pietra d'inciampo per Gino Parin)
 
QUI ABITAVA
GINO PARIN
(POLLACK)
NATO 1876
ARRESTATO
DEPORTATO 1944
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO 9.6.1944
 
Autoritratto
Federico Guglielmo Jehuda Pollack, nome d'artista: Gino Parin, figlio di Lodovico Pollack e Berta Glass, nacque a Trieste il 25 agosto 1876. Divenne un assai famoso pittore con mostre in Germania, Austria e Italia. Malgrado la sua cittadinanza svizzera, fu perseguitato dal regime nazista per motivi razziali. Venne arrestato in luogo ignoto, detenuto al campo di Fossoli e deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen con il convoglio n.11, partendo da Fossoli il 16 maggio 1944 e arrivando a Bergen-Belsen il 20 maggio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. Venne assassinato il 9 giugno 1944.[56] Era sposato con l'artista Ella Auler (1875-1972). La coppia aveva un figlio, Edgar Parin d'Aulaire (1898-1986). Si separavano quando il figlio aveva sei anni. Il figlio emigrava negli Stati Uniti già negli anni 1920 e divenne un illustratore per libri per bambini.
Via Filzi, 17

45°39′13.82″N 13°46′27.73″E / 45.653838°N 13.77437°E45.653838; 13.77437 (Pietra d'inciampo per Gisella Haffner)
 
QUI ABITAVA
GISELLA HAFFNER
NATA 1876
ARRESTATA 20.1.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 2.2.1944
Haffner, Gisella Gisella Haffner era la figlia di Giacomo Haffner e Emilia Forti. Nacque in Ungheria a Jászberény il 28 aprile 1876. Fu arrestata a Trieste il 20 gennaio 1944, detenuta nella risiera di San Sabba a Trieste e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 23T, partendo da Trieste al 28 gennaio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 2 febbraio 1944. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata immediatamente dopo il suo arrivo.[57]
Via Palladio, 1

45°39′00.56″N 13°47′02.21″E / 45.650156°N 13.783947°E45.650156; 13.783947 (Pietra d'inciampo per Carlo Maestro e Bice Rossi Maestro)
 
QUI ABITAVA
BICE
ROSSI MAESTRO
NATA 1879
ARRESTATA 28.7.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Rossi Maestro, Bice Bice Rossi Maestro (Venezia, 1879 – Auschwitz, 1944) era la figlia di Pellegrino Rossi e Estella Maestro. Aveva almeno un fratello, Gino Rossi (nato a Venezia il 18 agosto 1884). Si sposava con Salomone Akivà Maestro (vedi sotto). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[58] Tre giorni dopo la sua sorella arrivò anche Gino Rossi ad Auschwitz, con il convoglio da Torino. Anche lui fu assassinato immediatamente dopo l'arrivo in una camera a gas.[59]
 
QUI ABITAVA
SALOMONE CARLO
MAESTRO
NATO 1866
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Akivà Maestro, Salomone Salomone Akivà Maestro detto Carlo nacque a Fiume il 19 settembre 1866. Suoi genitori erano Netaniel Maestro e Giulia Maestro. Si sposava con Bice Rossi (vedi sopra). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[60]
Via Petrarca, 5

45°39′02.61″N 13°47′07.64″E / 45.650726°N 13.785455°E45.650726; 13.785455 (Pietra d'inciampo per Enrico Löwy e Lidia Löwy)
 
QUI ABITAVA
ENRICO LÖWY
NATO 1876
ARRESTATO 8.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Löwy, Enrico Enrico Löwy nacque a Trieste l' 8 marzo 1876. Era il figlio di Edoardo Loewy e Marianna Brisciak. Coniugato con Ernesta Majonica. La coppia aveva almeno una figlia, Lidia, nata nel 1901. Fu arrestato a Trieste l'8 agosto 1944 e detenuto nella risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuto alla Shoah.[61] Anche sua figlia fu assassinata dal regime nazista. Morì il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.
 
QUI ABITAVA
LIDIA LÖWY
NATA 1901
ARRESTATA 21.6.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.12.1944
Löwy, Lidia Lidia Löwy nacque a Trieste l' 8 dicembre 1901. Era la figlia di Enrico Löwy e Ernesta Majonica. Fu arrestata a Trieste il 21 giugno 1944 e detenuta nella risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.[62] Anche suo padre fu assassinata dal regime nazista.
Via Petronio, 19

45°38′38.35″N 13°47′21.11″E / 45.643985°N 13.789196°E45.643985; 13.789196 (Pietra d'inciampo per Lazzaro Belleli)
 
QUI ABITAVA
LAZZARO BELLELI
NATO 1906
ARRESTATO 19.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Belleli, Lazzaro Lazzaro Belleli nacque a Alessandria d'Egitto il 10 giugno 1906. Era il figlio di Pietro Belleli (nato a Corfù il 27 aprile 1883) e Alessandra Cantoni (nata a Alessandria d'Egitto il 22 aprile 1885). Si sposava con Maria Pugliese. Fu arrestato a Trieste il 19 novembre 1943. il giorno seguente anche la madre e il padre furono arrestati. Tutti e tre furono detenuti nel carcere di Trieste e deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 21T, partendo da Trieste il 7 dicembre 1943 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 11 dicembre 1943. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah. Il padre fu assassinato immediatamente dopo la selezione. Della madre e di Lazzaro Belleli non sei sa ne la data ne il luogo dell'omicidio. Anche lo zio Moisè Belleli (nato a Corfù il 7 settembre 1897), il fratello del suo padre, venne assassinato ad Auschwitz. Il figlio di Moisè, anch'egli chiamato Lazzaro (nato a Trieste il 1º dicembre 1925), fu deportato nel campo di concentramento di Golling. È sopravvissuto.
Via Valdirivo, 42

45°39′09.75″N 13°46′33.76″E / 45.65271°N 13.776044°E45.65271; 13.776044 (Pietra d'inciampo per Carlo Maestro e Bice Rossi Maestro)
 
QUI ABITAVA
GUIDO MAESTRO
NATO 1875
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Maestro, Guido Guido Maestro nacque a Fiume il 28 ottobre 1875. Era il figlio di Michele Maestro e Anna Janni. Si sposava con Vittoria Tommasini. Fu arrestato a Padova (Padova). Fu detenuto nella Risiera di San Sabba a Trieste. Venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 3 agosto 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. È stato assassinato immediatamente dopo la selezione al giorno del suo arrivo.[63]
21 gennaio 2020 Piazza Cavana, 6

45°38′54.4″N 13°46′01.56″E / 45.648443°N 13.767099°E45.648443; 13.767099 (Pietra d'inciampo per Diamantina Israel Misan)
 
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
ISRAEL MISAN
NATA 1913
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Misan, Diamantina Diamantina Israel Misan[1] (Trieste, 1913 – Auschwitz, data ignota)
Via Domenico Rossetti, 43

45°38′57.15″N 13°47′09.3″E / 45.649209°N 13.785917°E45.649209; 13.785917 (Pietra d'inciampo per Enrichetta Alpron e Ernesto Alpron)
 
QUI ABITAVA
ENRICHETTA ALPRON
NATA 1866
ARRESTATA 20.2.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Alpron, Enrichetta Enrichetta Alpron (Trieste, 1866 - Auschwitz, data ignota)[64]
 
QUI ABITAVA
ERNESTO ALPRON
NATO 1873
ARRESTATO 20.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Alpron, Ernesto Ernesto Alpron (Trieste, 1873 - Auschwitz, data ignota)[65]
Via Giulia, 26

45°39′16.96″N 13°47′22.58″E / 45.654711°N 13.789605°E45.654711; 13.789605 (Pietra d'inciampo per Daniele Israel)
 
QUI ABITAVA
DANIELE ISRAEL
NATO 1910
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Daniele Daniele Israel (1910–1944)
 
QUI ABITAVA
REBECCA ENRICHETTA
NACSON
NATA 1900
ARRESTATA 2.6.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
LIBERATA
Nacson, Rebecca Enrichetta Rebecca Enrichetta Nacson (1900-)
 
QUI ABITAVA
STELLA
NACSON BISSON
NATA 1891
ARRESTATA 30.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 7.9.1944
Nacson Bisson, Stella Stella Nacson Bisson (1891-1944)
 
QUI ABITAVA
VITTORIO ZADOCK
BISSON
NATO 1891
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Zadock Bisson, Vittorio Vittorio Zadock Bisson (1891–1944/1945)
Via Giuseppe Vidali, 8

45°38′52.48″N 13°46′48.77″E / 45.647912°N 13.780213°E45.647912; 13.780213 (Pietra d'inciampo per Allegra Acco Semo)
 
QUI ABITAVA
ALLEGRA
ACCO SEMO
NATA 1895
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Acco Semo, Allegra Allegra Acco Semo
 
QUI ABITAVA
ANNA ANITA SEMO
NATA 1930
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Anna Anita Anna Anita Semo
 
QUI ABITAVA
ESTER SEMO
NATA 1927
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Ester Ester Semo (1927–1943, 1944 o 1945)
 
QUI ABITAVA
GIULIANA LILLY
SEMO
NATA 1923
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Giuliana Lilly Giuliana Lilly Semo (1923–1943, 1944 o 1945)
 
QUI ABITAVA
LEONE SEMO
NATO 1887
ARRESTATO 4.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Semo, Leone Leone Semo (1887–1943)
Via Ireneo della Croce, 5

45°39′11.38″N 13°47′05.61″E / 45.65316°N 13.784891°E45.65316; 13.784891 (Pietra d'inciampo per Clementina Tosi Pagani)
 
QUI ABITAVA
CLEMENTINA
TOSI PAGANI
NATA 1884
ARRESTATA 29.4.1944
DETENUTA
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATA 26.9.1944
Tosi Pagani, Clementina Clementina Tosi Pagani (1884–1944)
Via Santa Caterina, 7

45°39′02.25″N 13°46′28.37″E / 45.650626°N 13.774547°E45.650626; 13.774547 (Pietra d'inciampo per Giuseppe Goldschmied)
 
GIUSEPPE
GOLDSCHMIED
NATO 1861
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Giuseppe Giuseppe Goldschmied (1861-1944)
 
QUI ABITAVA
LIVIO
OLDSCHMIED
NATO 1913
ARRESTATO 29.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Livio Livio Goldschmied (1913-1944)
 
SAMUELE
GOLDSCHMIED
NATO 1864
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Samuele Samuele Goldschmied (1864-1944)
 
QUI ABITAVA
ADA FRANKEL
GOLDSCHMIED
NATA 1889
ARRESTATA 29.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 10.4.1944
Frankel Goldschmied, Ada Ada Frankel Goldschmied (1889-1944)
 
STEFY
GOLDSCHMIED ERBER
NATA 1886
ARRESTATA 15.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 31.12.1944
Goldschmied Erber, Stefy Stefy Goldschmied Erber (1886-1944)
 
PAOLA ROSENTHAL
GOLDSCHMIED
NATA 1870
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA
DESTINO SCONOSCIUTO
Rosenthal Goldschmied, Paola Paola Rosenthal Goldschmied (1870-1944/45)
Via Udine, 22

45°39′31.17″N 13°46′23.57″E / 45.658659°N 13.773214°E45.658659; 13.773214 (Pietra d'inciampo per Alberto Goetzl)
 
QUI ABITAVA
ALBERTO GOETZL
NATO 1877
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Goetzl, Alberto Alberto Goetzl
 
QUI ABITAVA
AMALIA
WEISS GOETZL
NATA 1887
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Weiss Goetzl, Amalia Amalia Weiss Goetzl (1887–1943/1945)
28 gennaio 2021 Piazza Virgilio Giotti, 1

45°39′12.41″N 13°46′47.63″E / 45.653446°N 13.779897°E45.653446; 13.779897 (Pietra d'inciampo per Enrico Almagià e Giuseppina Jesurum)
 
QUI ABITAVA
ENRICO ALMAGIÀ
NATO 1878
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Almagià, Enrico Enrico Almagià (1878-1943)
 
QUI ABITAVA
GIUSEPPINA
JESURUM
NATA 1869
ARRESTATA 2.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Jesurum, Giuseppina Giuseppina Jesurum (1869–1944)
Via Antonio Pacinotti, 5

45°38′45.76″N 13°46′29.02″E / 45.646045°N 13.774728°E45.646045; 13.774728 (Pietra d'inciampo per Vincenzo Gigante)
 
QUI ABITAVA
VINCENZO GIGANTE
NATO 1901
ARRESTATO 21.9.1944
DETENUTO
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATO 22.11.1944
Gigante, Vincenzo Vincenzo Gigante (1901–1944)
Via Bartolomeo Biasoletto, 18

45°39′03.54″N 13°47′35.7″E / 45.650983°N 13.793249°E45.650983; 13.793249 (Pietra d'inciampo per Mario Levi)
 
QUI ABITAVA
MARIO LEVI
NATO 1885
ARRESTATO 4.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Levi, Mario Mario Levi (1885-1944/45)
Via della Cattedrale, 14

45°38′47.81″N 13°46′15.29″E / 45.646614°N 13.770914°E45.646614; 13.770914 (Pietra d'inciampo per Enrico Almagià)
 
QUI ABITAVA
SAMUELE LEVI
NATO 1903
ARRESTATO 20.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
DACHAU - KAUFERING
ASSASSINATO 19.3.1945
Levi, Samuele Samuele Levi (1903-1945)
Via dell'Eremo, 71

45°38′40.4″N 13°47′55.79″E / 45.644554°N 13.79883°E45.644554; 13.79883 (Pietra d'inciampo per Alberto Levi)
 
QUI ABITAVA
ALBERTO LEVI
NATO 1876
ARRESTATO 10.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 25.6.1944
Levi, Alberto Alberto Levi (1876-1944)
Via Roma, 17

45°39′13.67″N 13°46′23.18″E / 45.653797°N 13.773106°E45.653797; 13.773106 (Pietra d'inciampo per Zoe Russi)
 
QUI ABITAVA
ZOE RUSSI
NATA 1905
ARRESTATA 12.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Russi, Zoe Zoe Russi (1905–1944/45)[66]
Via Ruggero Timeus, 14

45°39′02.9″N 13°46′49.77″E / 45.650807°N 13.780492°E45.650807; 13.780492 (Pietra d'inciampo per Anna Israel Israel e Isacco Gino Israel)
 
QUI ABITAVA
ANNA ISRAEL ISRAEL
NATA 1915
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Israel, Anna Anna Israel Israel (1915–um 1944)
 
QUI ABITAVA
ISACCO GINO
ISRAEL
NATO 11.8.1942
ARRESTATO 26.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Isacco Gino Isacco Gino Israel (1942–1943, 1944 o 1945)
Via XXX Ottobre, 5

45°39′07.51″N 13°46′28.54″E / 45.652087°N 13.774596°E45.652087; 13.774596 (Pietra d'inciampo per Davide Cesana, Giacomo Cesana, Rachele Cesana, Lucia Israel Cesana)
 
QUI ABITAVA
DAVIDE CESANA
NATO 1916
ARRESTATO 29.10.1944
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
BUCHENWALD
MORTO 29.4.1945
Cesana, Davide Davide Cesana (1916–1945)[67]
 
QUI ABITAVA
GIACOMO CESANA
NATO 1914
ARRESTATO 11.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MAUTHAUSEN-GUSEN
ASSASSINATO 3.2.1945
Cesana, Giacomo Giacomo Cesana (1914–1945)[68]
 
QUI ABITAVA
RACHELE CESANA
NATA 1919
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Cesana, Rachele Rachele Cesana (1919–1943)[69]
 
QUI ABITAVA
LUCIA
ISRAEL CESANA
NATA 1889
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Israel Cesana, Lucia Lucia Israel Cesana (1889–1943)[70]
10 gennaio 2022 Campo San Giacomo, 11

45°38′31.7″N 13°46′45.29″E / 45.642138°N 13.779248°E45.642138; 13.779248 (Pietra d'inciampo per Lazzaro Wandel)
 
QUI ABITAVA
LEONE LAZZARO WANDEL
NATO 1886
ARRESTATO 31.1.1945
DEPORTATO
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO
Lazzaro Wandel, Leone Leone Lazzaro Wandel (1886–1945)
Largo Ugo Mioni, 1

45°38′31.75″N 13°47′06.16″E / 45.642154°N 13.785044°E45.642154; 13.785044 (Pietra d'inciampo per Abramino Salonicchio)
 
QUI ABITAVA
ABRAMINO SALONICCHIO
NATO 1896
ARRESTATO 24.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Salonicchio, Abramino Abramino Salonicchio (1896–1943/45)
Salita al Promontorio, 19

45°38′35.6″N 13°45′40.54″E / 45.643221°N 13.761262°E45.643221; 13.761262 (Pietra d'inciampo per Elisa e Vittorio Hering)
 
QUI ABITAVA
ELISA HERING
NATA 1902
ARRESTATA 23.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Hering, Elisa Elisa Hering (Trieste, 1902 – Auschwitz, data ignota)[71]
 
QUI ABITAVA
VITTORIO HERING
NATO 1906
ARRESTATO 28.10.1944
DEPORTATO 1945
RAVENSBRÜCK
DACHAU
LIBERATO
Hering, Vittorio Vittorio Hering (Trieste, 1906 – )[72]
Via Carlo Ghega, 3

45°39′21.6″N 13°46′21.72″E / 45.656001°N 13.7727°E45.656001; 13.7727 (Pietra d'inciampo per Moisè Finzi e Adele Gentilomo Finzi)
 
QUI ABITAVA
ROBERTO MOISÈ
FINZI
NATO 1881
ARRESTATO 19.3.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Moisè Finzi, Robert Robert Moisè Finzi (1881–1944)[73]
 
QUI ABITAVA
ADELE
GENTILOMO FINZI
NATA 1883
ARRESTATA 19.3.1944
INTERNATA FOSSOLI
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Gentilomo Finzi, Adele Adele Gentilomo Finzi (1883–1944)[74]
Trieste, Via Cesare Battisti, 26

45°39′12.63″N 13°46′54.65″E / 45.653509°N 13.781847°E45.653509; 13.781847 (Pietra d'inciampo per Lina Steindler Revere)
 
QUI ABITAVA
LINA STEINDLER REVERE
NATA 1866
ARRESTATA 19.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Steindler Revere, Lina Lina Steindler Revere (1866–1944)
Via del Ponte, 7

45°38′58.85″N 13°46′13.28″E / 45.649681°N 13.770356°E45.649681; 13.770356 (Pietra d'inciampo per Lucia Eliezer)
 
QUI ABITAVA
LUCIA ELIEZER
NATA 1925
ARRESTATA 2.2.1945
DEPORTATA
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Eliezer, Lucia Lucia Eliezer (1925-)[75]
Via della Madonna del Mare, 19

45°38′48.09″N 13°46′06.22″E / 45.646692°N 13.768395°E45.646692; 13.768395 (Pietra d'inciampo per Dario David Osmo)
 
QUI ABITAVA
DARIO DAVID OSMO
NATO 1901
ARRESTATO 31.1.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Osmo, Dario David Dario David Osmo (1901-1944/45)
Via Domenico Rossetti, 17

45°39′05.89″N 13°47′01.87″E / 45.651636°N 13.783851°E45.651636; 13.783851 (Pietra d'inciampo per Elda Mayer Grego Romanelli)
 
QUI ABITAVA
ELDA MAYER GREGO ROMANELLI
NATA 1885
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Mayer Grego Romanelli, Elda Elda Mayer Grego Romanelli (1885–1943/45)
Via Gabriele Foschiatti, 11

45°38′53.8″N 13°46′49.96″E / 45.648278°N 13.780544°E45.648278; 13.780544 (Pietra d'inciampo per Elia Nacson)
 
QUI ABITAVA
ELIA NACSON
NATO 1922
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 7.5.1944
Nacson, Elia Elia Nacson (1922–1944)
Via San Francesco d'Assisi, 30

45°39′14.13″N 13°46′50.44″E / 45.653926°N 13.780677°E45.653926; 13.780677 (Pietra d'inciampo per Fanni Lust e Ermenegilda Tedeschi Lust)
 
QUI ABITAVA
FANNI LUST
NATA 1903
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Lust, Fanni Fanni Lust (1903–1943)
 
QUI ABITAVA
ERMENEGILDA
TEDESCHI LUST
NATA 1867
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 9.12.1943
DURANTE IL TRASPORTO
Tedeschi Lust, Ermenegilda Ermenegilda Tedeschi Lust (1867–1943)
Via San Maurizio, 8

45°38′56.44″N 13°46′46.45″E / 45.649011°N 13.77957°E45.649011; 13.77957 (Pietra d'inciampo per Carlo Calzi, Francesco Gregori, Angelo Matteoni, Giuseppe Mosetti, Francesco Rauber, Giovanni Vremez, Ermidio Zuliani)
 
QUI LAVORAVA
CARLO CALZI (KALC)
NATO 1904
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 19.7.1944
Calzi (Kalc), Carlo Carlo Calzi (Kalc)
 
QUI LAVORAVA
FRANCESCO
GREGORI (GRGIČ)
NATO 1905
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 26.4.1945
Gregori (Grgič), Francesco Francesco Gregori (Grgič) (1905-1945)
 
QUI LAVORAVA
ANGELO MATTEONI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943/ DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 25.4.1945
Matteoni, Angelo Angelo Matteoni
 
QUI LAVORAVA
GIUSEPPE
MOSETTI (MOZETIČ)
NATO 1901
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
DACHAU
MORTO 24.5.1945
Mosetti (Mozetič), Giuseppe Giuseppe Mosetti (Mozetič)
 
QUI LAVORAVA
FRANCESCO RAUBER
NATO 1900
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 30.12.1944
Rauber, Francesco Francesco Rauber
 
QUI LAVORAVA
GIOVANNI VREMEZ
NATO 1881
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 30.4.1944
Vremez, Giovanni Giovanni Vremez (1881–1944)
 
QUI LAVORAVA
ERMIDIO ZULIANI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943
ASSASSINATO
Zuliani, Ermidio Ermidio Zuliani (1908–1943/1945)
25 gennaio 2022 Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2
(Questura di Trieste)

45°38′58.96″N 13°46′16.4″E / 45.649712°N 13.771223°E45.649712; 13.771223 (Pietra d'inciampo per Giovanni Palatucci e Feliciano Ricciardelli)
 
QUI FU PER SERVIZIO
GIOVANNI PALATUCCI
NATO 1909
ARRESTATO
FIUME
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 10.2.1945
Commissario Palatucci, Giovanni Giovanni Palatucci (1909-1945)
 
QUI ERA IN SERVIZIO
FELICIANO
RICCIARDELLI
NATO 1898
ARRESTATO 4.1.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Commissario Ricciardelli, Feliciano Feliciano Ricciardelli (Montemarano, 1898 - Trieste, 1968)[76]
18 gennaio 2023 Viale XX Settembre, 26

45°39′08.45″N 13°46′55″E / 45.652347°N 13.781946°E45.652347; 13.781946 (Pietra d'inciampo per Maura Marpurgo)
 
QUI INSEGNAVA
MAURA MORPURGO
NATA 1908
ARRESTATA 2.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Morpurgo, Maura Maura Morpurgo
Via Enea Silvio Piccolomini, 4

45°39′11.31″N 13°47′00.77″E / 45.653142°N 13.783548°E45.653142; 13.783548 (Pietra d'inciampo per Emma Levi)
 
QUI ABITAVA
EMMA LEVI
NATA 1861
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Levi, Emma Emma Levi
Via Raffaele Zovenzoni, 4

45°39′11.75″N 13°47′03.47″E / 45.653264°N 13.784298°E45.653264; 13.784298 (Pietra d'inciampo per Alessandro Revere)
 
QUI ABITAVA
ALESSANDRO REVERE
NATO 1892
ARRESTATO 29.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Revere, Alessandro Alessandro Revere
Via Luigi Ricci, 2

45°39′18.83″N 13°47′16.51″E / 45.655232°N 13.787918°E45.655232; 13.787918 (Pietra d'inciampo per Dario David Acco)
 
QUI ABITAVA
DARIO DAVID ACCO
NATO 1927
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
David Acco, Dario Dario David Acco
Via dei Cunicoli, 7

45°39′18.45″N 13°47′23.01″E / 45.655125°N 13.789724°E45.655125; 13.789724 (Pietra d'inciampo per Elio Ades)
 
QUI ABITAVA
ELIO ADES
NATO 1870
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 2.2.1944
Ades, Elio Elio Ades
Viale XX Settembre, 87

45°39′15.44″N 13°47′27.19″E / 45.654288°N 13.790885°E45.654288; 13.790885 (Pietra d'inciampo per Salomone Tiano)
 
QUI ABITAVA
SALOMONE TIANO
NATO 1915
ARRESTATO 26.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Tiano, Salomone Salomone Tiano
Strada di Fiume, 499

45°38′05.12″N 13°49′42.26″E / 45.634756°N 13.828406°E45.634756; 13.828406 (Pietra d'inciampo per Darinka Piščanc)
 
QUI ABITAVA
TUKAJ JE ŽIVELA

DARINKA PIŠČANC
(SLOVENKA)
NATA/ROJENA 1921
ARRESTATA/ARETIRANA 1944
TRIESTE/TRST
VILLA TRISTE
ASSASSINATA/UMORJENA
22.3.1944
Piščanc, Darinka Darinka Piščanc, nome di battaglia Slovenka, nata il 21 marzo 1921 a Rihemberk (ora Branik). Ha trascorso la seconda parte degli anni scolastici a Trieste, dove ogni giorno camminava da Cattinara/Katinara al Liceo Petrarca. Successivamente si iscrisse alla Facoltà di Economia di Trieste. Ma poi abbandonò gli studi per entrare in clandestinità, aderendo alla Osvobodilna Fronta (Fronte di Liberazione) di Trieste. Nell’autunno del 1944 fu arrestata dagli agenti di Collotti. Darinka fu imprigionata dapprima nella sede dell’Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza a Villa Triste e poi condotta al comando SS di piazza Oberdan, dove fu torturata. Morì all'età di 23 anni.
Piazza della Libertà

45°39′24.57″N 13°46′21.05″E / 45.656825°N 13.772513°E45.656825; 13.772513 (Pietra d'inciampo per Romano Held)
 
QUI SUONAVA
ROMANO HELD
NATO 1927
ARRESTATO 1.5.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Held, Romano Romano Held
Via San Nicolò, 32

45°39′01.45″N 13°46′23.82″E / 45.650403°N 13.773282°E45.650403; 13.773282 (Pietra d'inciampo per Alfredo Levi)
 
QUI ABITAVA
ALFREDO LEVI
NATO 1908
ARRESTATO 6.6.1944
INTERNATO BOLZANO
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
KAUFERING-DACHAU
ASSASSINATO 6.3.1945
Levi, Alfredo Alfredo Levi
Via delle Ombrelle, 7

45°38′58.2″N 13°46′12.6″E / 45.6495°N 13.770167°E45.6495; 13.770167 (Pietra d'inciampo per Leone, Pacina Israel, Enrichetta, Felice, Davide Vivante)
 
QUI ABITAVA
LEONE VIVANTE
NATO 1903
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 19.9.1944
Vivante, Leone Leone Vivante
 
QUI ABITAVA
PACINA ISRAEL
VIVANTE
NATA 1907
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Vivante , Pacina Pacina Israel Vivante
 
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1929
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante
 
QUI ABITAVA
FELICE VIVANTE
NATO 1930
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ /ASSASINATO
Vivante, Felice Felice Vivante
 
QUI ABITAVA
DAVIDE VIVANTE
NATO 1935 /ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Vivante, Davide Davide Vivante
Via Guido Reni, 6

45°38′35.75″N 13°45′24.69″E / 45.643265°N 13.756859°E45.643265; 13.756859 (Pietra d'inciampo per Renato Duse)
 
QUI ABITAVA
RENATO DUSE
NATO 1893
ARRESTATO 26.7.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN-MELK
ASSASSINATO 24.1.1945
Duse, Renato Renato Duse
28 gennaio 2023 Contovello / Kontovel,
Piazza davanti alla chiesa

45°42′30.7″N 13°44′00.7″E / 45.708528°N 13.733528°E45.708528; 13.733528 (Pietra d'inciampo per Danilo Daneu, Marija Frankič, Emil Štoka, Vojko Daneu)
 
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

DANILO DANEU
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
7.3.1945
Daneu, Danilo Danilo Daneu, detto Č'mparjou, nato il 20 maggio 1914, si uni ai partigiani l'8 settembre 1943. Combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato e deportato nel campo di concentramento tedesco Buchenwald, dove morì il 7 marzo 1945.
 
NA KONTOVELU JE PREBIVALA
A CONTOVELLO ABITAVA

MARIJA FRANKIČ
ROJ./NATO 1902
DEPORTIRANA/DEPORTATA
AUSCHWITZ
UMORJENA/ASSASSINATA
10.3.1945
Frankič, Marija Marija Frankič, detta u'd Bolca, nata il 1º agosto 1902. I tedeschi la catturarono e la deportarono al campo di concentramento di Auschwitz, dove morì il 10 marzo 1945.
 
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

EMIL ŠTOKA
ROJ./NATO 1913
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
6.4.1945
Štoka, Emil Emil Štoka, detto z Dula, nato il 22 gennaio 1913. Si uni alla lotta partigiana e fu catturato dai tedeschi e portato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 6 aprile 1945.
 
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

VOJKO DANEU
ROJ./NATO 1921
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
31.12.1944
Daneu, Vojko Vojko Daneu, detto Šiša, nato il 29 febbraio 1921, si uni alla lotta partigiana il 15 febbraio 1944. Era un combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato a Pliskovica il 13 giugno 1944 dopo una soffiata. Dapprima fu portato nel carcere dei Gesuiti, poi, il 29 giugno 1944 fu deportato in Germania, dove arrivò al campo di concentramento di Buchenwald il primo luglio 1944. Morì il 31 dicembre 1944.
Prosecco / Prosek n. 2,
davanti al Kulturni dom / Casa di cultura Prosek - Kontovel

45°42′30.22″N 13°43′54.11″E / 45.708394°N 13.731696°E45.708394; 13.731696 (Pietra d'inciampo per Ivan Guštin, Alojz Badalič, Alojz Ban, Karel Ban, Ivan Guštin (1928), Danilo Rupel)
 
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1910
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
22.2.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin nacque nel 1910. L’8 settembre 1943 si unì al I Battaglione Carso e successivamente alla II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale. Venne internato a Mauthausen, dove morì il 22 febbraio 1945.
 
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BADALIČ
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
3.3.1945
Badalič, Alojz Alojz Badalič nacque nel 1914. Nell’agosto del 1943 venne catturato e rinchiuso nel carcere triestino del Coroneo, dove rimase fino al 10 settembre 1943. Il 15 dicembre 1943 si unì alla lotta partigiana nelle file della II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale del IX Corpo. Il 27 novembre 1944 venne catturato nei pressi di Sales e deportato nel campo di concentramento di Dachau - Leonberg, dove morì il 3 marzo 1945.
 
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BAN
ROJ./NATO 1890
DEPORTIRAN/DEPORTATO
NEUENGAMME
UMORJEN/ASSASSINATO
28.1.1945
Ban, Alojz Alojz Ban nacque nel 1890. Fu fondatore e presidente del 1º Comitato del Fronte di Liberazione di Prosecco. Successivamente si unì come informatore alla Brigata Srečko Kosovel. Nel novembre del 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Neuengamme nei pressi di Amburgo, dove morì il 28 gennaio 1945.
 
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

KAREL BAN
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
5.1.1945
Ban, Karel Karel Ban nacque nel 1927. Il 5 maggio 1944 si unì alla XVIII Brigata Basovizza e ne divenne intendente. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 5 gennaio 1945.
 
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1928
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BAUNMENHEIM
UMORJEN/ASSASSINATO
11.4.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin nacque nel 1928. Fu membro dell’organizzazione SKOJ di Prosecco. Nel 1944 si unì al I Battaglione Carso. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato dapprima a Dachau e poi ad Augsburg, Pfersee e Baumenheim, dove morì l’11 aprile 1945.
 
DANILO RUPEL
ROJ./NATO 14.2.1945
RAVENSBRÜCK
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Rupel, Danilo Danilo Rupel nacque il 14 febbraio 1945 nel blocco 32 del campo di concentramento di Ravensbrück, dove morì dopo quattordici giorni, il 28 febbraio 1945.
Santa Croce / Križ
davanti al pozzo a fianco della chiesa principale
all'entrata del cimitero


45°43′57.35″N 13°41′31.89″E / 45.732596°N 13.692192°E45.732596; 13.692192 (Pietra d'inciampo per Danilo e Frank Sedmak)
 
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

DANILO SEDMAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
16.12.1941
Sedmak, Danilo Danilo Sedmak - nato il 10 luglio 1904 a Santa Croce, di padre Ivan e madre Jožefa Košuta, operaio. Visse a Maribor e fu attivista della Osvobodilna Fronta (Fronte di Liberazione). Per questo motivo fu arrestato il 17 luglio 1941 e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove morì il 16 dicembre 1941.
 
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FRANC SEDMAK
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Sedmak, Franc Franc Sedmak - nato l’8 novembre 1914 a Santa Croce di padre Franc e madre Marija Kobau. Si unì ai partigiani il 1º maggio 1944 nel primo battaglione della Kosovelova brigata. Durante i combattimenti nei pressi di Pliskovica fu preso prigioniero il 17 giugno e deportato prima a Buchenwald e successivamente a Stutthof, Politz e Dachau, dove perì il 28 febbraio 1945.
Santa Croce / Križ
a destra dell'entrata della chiesetta di San Rocco

45°43′55.78″N 13°41′38.38″E / 45.732162°N 13.693995°E45.732162; 13.693995 (Pietra d'inciampo per Ivan Bogatec, Ferdinand Dovšak, Adolf Sedmak)
 
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

IVAN BOGATEC
ROJ./NATO 1887
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
21.1.1944
Bogatec, Ivan Ivan Bogatec - nato il 15 ottobre 1887 a Santa Croce, di padre Mihael e madre Franca Suban, spazzino. Collaborava con l’Osvobodilna Fronta (Fronte di Liberazione). L’8 gennaio 1943 i carabinieri lo arrestarono e rinchiusero nella caserma di Santa Croce, successivamente lo trasferirono al carcere triestino del Coroneo, fino al 12 marzo 1943 e successivamente nel campo di concentramento di Cairo Montenotte, dal quale dopo sette mesi fu deportato nel campo di concentramento di Gusen-Mauthausen con il trasporto n. 3 dell’8 ottobre 1943 dove morì il 22 gennaio 1944.
 
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FERDINAND DOVŠAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
27.2.1942
Dovšak, Ferdinand Ferdinand Dovšak - nato il 27 aprile 1904 a Santa Croce, di padre Josip e madre Marija Tence. Emigrò in Jugoslavia e prima della guerra visse a Zavodnje pri Šoštanju. Attivista dell’Osvobodilna Fronta (Fronte di Liberazione), venne arrestato il 4 luglio 1941 e rinchiuso nella prigione di Celje. Fu condannato ai lavori forzati nella cava di pietra di Mauthausen. Dopo aver scontato la pena, morì di stenti durante il ritorno a casa il 27 febbraio 1942 a Maribor.
 
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

ADOLF SEDMAK
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
25.7.1944
Sedmak, Adolf Adolf Sedmak - nato l'11 febbraio 1927 a Santa Corce di padre Adolf e madre Pavla Tence, falegname. L’11 luglio 1944 si arruola alla brigata Gradnik a Veliki dol, dove viene catturato dai tedeschi e portato al Coroneo a Trieste. Dalla prigione di Trieste fu mandato al campo di concentramento di Buchenwald, dove morì il 25 luglio 1944.
16 gennaio 2024 Piazza del Ponterosso, 6

45°39′06.28″N 13°46′21.11″E / 45.651745°N 13.772531°E45.651745; 13.772531 (Pietra d'inciampo per Egon Brunner)
 
QUI ABITAVA
EGON BRUNNER
NATO 1888
RICOVERATO
OSPEDALE PSICHIATRICO
ARRESTATO 28.3.1944
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATO 29.3.1944
Brunner, Egon Egon Brunner, (Trieste, 1888 - ???, 28 marzo 1944)
Piazza Sant’Antonio Nuovo, 2

45°39′07.49″N 13°46′26.38″E / 45.65208°N 13.773995°E45.65208; 13.773995 (Pietra d'inciampo per Silvio Spagnul)
 
QUI ABITAVA
SILVIO SPAGNUL
NATO 1894
ARRESTATO 26.1.1944
DEPORTATO
DACHAU
ASSASSINATO 25.4.1944
Spagnul, Silvio Silvio Spagnul, (Trieste, 1894 - Dachau, 25 aprile 1944)
Via Trento, 12

45°39′15.04″N 13°46′18.87″E / 45.654177°N 13.771908°E45.654177; 13.771908 (Pietra d'inciampo per Giulio Laganella)
 
QUI ABITAVA
GIULIO LAGANELLA
NATO 1910
ARRESTATO 18.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
BUCHEMWALD
ASSASSINATO 3.3.1945
Laganella, Giulio Giulio Laganella, (Vieste, 1910 - Buchenwald, 3 marzo 1945)
Via Carlo Ghega, 12
presso Conservatorio di musica

45°39′20″N 13°46′29.72″E / 45.655556°N 13.774923°E45.655556; 13.774923 (Pietra d'inciampo per Vittorio Menassè)
 
Messanè, Vittorio Vittorio Messanè, (Trieste, 1908 - Auschwitz, 1944)
Via Romagna, 13

45°39′25.56″N 13°46′50.17″E / 45.6571°N 13.780604°E45.6571; 13.780604 (Pietra d'inciampo per Fabio Lucovich)
 
Lucovich, Fabio Fabio Lucovich (Trieste, 1922 - Ebensee, 1945)
Foro Ulpiano, 5

45°39′16.2″N 13°46′45.8″E / 45.654499°N 13.779388°E45.654499; 13.779388 (Pietra d'inciampo per Baldo Crismani)
 
Crismani, Baldo Baldo Crismani (Trieste, 1922 - ???, 2003)
Via Pietro Kandler, 11

45°39′18.58″N 13°47′18.27″E / 45.655161°N 13.788409°E45.655161; 13.788409 (Pietra d'inciampo per Berta Jesurum)
 
Jesurum, Berta Berta Jesurum (Trieste, 1872 - Auschwitz, 1944)
Via Giacomo Ciamician, 10

45°38′44.06″N 13°45′57.01″E / 45.645572°N 13.765836°E45.645572; 13.765836 (Pietra d'inciampo per Pia Rimini)
 
Rimini, Pia Pia Rimini (Trieste, 1900 - Auschwitz, ???)
Via dei Giustinelli, 1

45°38′45.53″N 13°46′03.38″E / 45.645981°N 13.767604°E45.645981; 13.767604 (Pietra d'inciampo per Vittorio Molho Spierer e Hélène Spierer)
 
Spierer, Vittorio Molho Vittorio Molho Spierer (Costantinopoli, 1896 - Ginevra, 1965)
 
Spierer, Hélène Hélène Spierer (Trieste, 1924 - Ginevra, 2019)
Via del Ponte, 7

45°38′58.85″N 13°46′13.05″E / 45.649682°N 13.770291°E45.649682; 13.770291 (Pietra d'inciampo per Abramo e Giuseppe Eliezer)
 
Eliezer, Abramo Abramo Eliezer (Trieste, 1915 - Bergen-Belsen, ???)
 
Eliezer, Giuseppe Giuseppe Eliezer (Trieste, 1920 - Bergen-Belsen, ???)
Piazza tra i Rivi, 1

45°39′54.9″N 13°46′19.66″E / 45.665249°N 13.772127°E45.665249; 13.772127 (Pietra d'inciampo per AngelKaučič)
 
Kaučič, Angel Angel Kaučič (Trieste, 1907 - Dachau, 1944)

Note modifica

  1. ^ http://www.triesteprima.it/cronaca/pietre-inciampo-trieste-shoah-16-gennaio-2019.html
  2. ^ Copia archiviata, su ilpiccolo.gelocal.it. URL consultato il 10 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2020).
  3. ^ https://www.museoebraicotrieste.it/2021/01/26/13-pietre-13-vite-spezzate/
  4. ^ https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2021/01/fvg-pietre-inciampo-trieste-memoria-a0050896-5530-4959-80f7-bfe7dbbd6baf.html
  5. ^ https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2021/01/26/news/trieste-non-dimentica-l-orrore-posate-altre-13-pietre-d-inciampo-1.39822103
  6. ^ https://www.triesteprima.it/cronaca/pietre-inciampo-trieste-2021.html
  7. ^ https://www.museoebraicotrieste.it/2022/01/07/pietre-dinciampo-2022/
  8. ^ https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2022/01/09/news/venti-pietre-d-inciampo-in-memoria-dei-deportati-1.41109238
  9. ^ https://www.primorski.eu/trzaska/spotikavci-tudi-za-slovenske-antifasiste-HD1014696
  10. ^ https://www.ilfriuli.it/articolo/cultura/a-trieste-posizionate-venti-nuove-pietre-d-inciampo/6/258597
  11. ^ https://questure.poliziadistato.it/it/Trieste/articolo/131861ec40f7eb1c4585461265
  12. ^ https://www.primorski.eu/trzaska/spotikavca-v-spomin-na-deportirana-komisarja-EE1024273
  13. ^ Prima pietra d'inciampo a un rom e sinto italiano, in anpcnazionale.com, 28 gennaio 2023.
  14. ^ Oggi l'istallazione di 15 nuove pietre d'inciampo, su triestecafe.it. URL consultato il 5 febbraio 2023.
  15. ^ Pietre d’inciampo in arrivo sul Carso da Contovello fino a Medeazza, in ilpiccolo.gelocal.it, 24 gennaio 2023.
  16. ^ Pietre d'inciampo 2024, su museoebraicotrieste.it. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  17. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Salonicchio, Alessandra, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  18. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Diamantina, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  19. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  20. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Ester, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  21. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Giulia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  22. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Moisè, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  23. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Caimi, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  24. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Sabino Benzion, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  25. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Leone, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  26. ^ Koschere Melange: Vivante Zaccaria / Vivante Familie - 24. November 1958 / Schoa-Opfer, consultato il 12 settembre 2018
  27. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  28. ^ I nomi della Shoah: Ernesto Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  29. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Giacomo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  30. ^ I nomi della Shoah: Giacomo Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  31. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ida, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  32. ^ I nomi della Shoah: Ida Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  33. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Raffaele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  34. ^ I nomi della Shoah: Raffaele Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  35. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Stella, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  36. ^ I nomi della Shoah: Stella Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  37. ^ CDEC Digital Library: Nacson, Anna, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
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  39. ^ CDEC Digital Library: Berger, Eugenio, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 ottobre 2018.
  40. ^ a b Jewish Jesuits: Berger Eugenio, su sites.google.com. URL consultato il 5 giugno 2017. Lo stesso testo si trova in questo libro di Robert Aleksander Maryks: Pouring Jewish Water into Fascist Wine. Volume I: Untold Stories of (Catholic) Jews from the Archive of Mussolini’s Jesuit Pietro Tacchi Venturi. BRILL 2011, p. 49 e 50. Sono aggiunti i documenti del padre e del figlio per riconquistare la cittadinanza italiana. Alla fine del testo c'è scritto: "Eugenio’s son Bruno, with his eight-year-old son Alberto (b. 11/10/1936), followed their path." Quest'informazione non è corretta, Bruno Montanari è sopravvissuto alla Shoah.
  41. ^ Lilli Goriup: Lastre della memoria, i primi sedici nomi, Il Piccolo (Trieste), 24 gennaio 2018
  42. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Montanari, Alberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  43. ^ La Nuova di Venezia e Mestre Linda Piron e Cesare Ordan sono "Giusti fra le nazioni", 15 maggio 2014
  44. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Rumpler, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  45. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Morpurgo, Carlo Natan, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 settembre 2018.
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  47. ^ Andrea Morpurgo: Morpurgi, potomci mariborskih Judov / The Morpurgos, the descendants of the Maribor Jews, Center of Jewish Cultural Heritage - Synagogue Maribor, Maribor 2018
  48. ^ a b c Comunità ebraica di Trieste: PIETRE D’INCIAMPO Trieste 29 gennaio 2019, consultato il 7 febbraio 2019
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  64. ^ CDEC Digital Library: Alpron, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  65. ^ CDEC Digital Library: Alpron, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
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  70. ^ CDEC Digital Library: Israel, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
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  73. ^ CDEC Digital Library: Finzi, Moisè Roberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  74. ^ CDEC Digital Library: Gentilomo, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  75. ^ CDEC Digital Library: Eliezer, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
  76. ^ AVELLINO TODAY: Giornata della Memoria, la Villa Comunale di Montemarano sarà intitolata a Feliciano Ricciardelli, 27 gennaio 2022

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